Neods 2021/2022: incontro al Ministero

Neods 2021/2022: incontro al Ministero sul periodo di prova e sulle attività di formazione

L’ANP ha partecipato oggi in videoconferenza all’incontro con la direzione Generale per il personale scolastico del Ministero dell’istruzione rappresentata dal Dott. Giuseppe Pierro che ha illustrato le linee operative del “Piano di formazione e valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti a.s. 2021-2022”, di imminente adozione, in coerenza con il D.M. 956/2019. 

Tali linee riportano gli aspetti sostanziali presenti in quelle utilizzate lo scorso anno scolastico, con alcune modifiche legate all’evoluzione del quadro emergenziale (possibilità di modalità online o in presenza delle attività di accompagnamento e di formazione) e con la conferma della rilevanza delle competenze digitali.  

Le attività di accompagnamento (25 ore) si svolgeranno con la collaborazione di dirigenti scolastici con funzione di tutor individuati dal Direttore generale dell’USR tra i dirigenti in servizio in un rapporto numerico, di norma, di 1 a 1 (ma, comunque, non superiore a 1 a 3). 

Le attività di formazione (50 ore) saranno organizzate per gruppi non superiori a 21 dirigenti e avranno carattere operativo e laboratoriale, fermo restando il riferimento al profilo del dirigente secondo quanto definito dal D.M. 956/2019. 

Le attività riguarderanno, come previsto da detto decreto, rispettivamente le aree dell’ordinamento scolastico, giuridico-amministrativa e professionale/formativa. 

Sono oggetto di definizione, inoltre, i criteri per la valutazione del periodo di formazione e prova; le fasi del processo valutativo; la documentazione da produrre da parte del dirigente; il cronoprogramma delle attività. 

L’ANP ha ribadito la necessità di rispettare puntualmente il cronoprogramma delineato, a cominciare dalla nomina in tempi rapidi dei tutor da parte dei direttori degli USR e dalla loro formazione: i colleghi, che stanno già affrontando nel nuovo ruolo le difficoltà determinate anche dall’emergenza pandemica, devono poter contare sul supporto dell’Amministrazione soprattutto all’inizio della nuova professione. 

Per quanto riguarda l’individuazione dei dirigenti tutor è confermato che “verrà data preferenza ai dirigenti scolastici con particolare professionalità e comprovata capacità di affrontare l’emergenza COVID”: a tal proposito abbiamo chiesto che sia espresso con chiarezza secondo quali criteri si possa rilevare tale “comprovata capacità”. 

L’ANP ha sottolineato anche la necessità, in caso di parere istruttorio sfavorevole al superamento del periodo di prova formulato dal tutor, che il Direttore Generale acquisisca, prima di esprimere il suo giudizio, ulteriori elementi conoscitivi attraverso una diretta interlocuzione con il dirigente neoassunto. 

Abbiamo, infine, rappresentato all’Amministrazione la nostra disponibilità a fornire un contributo per individuare le tematiche di dettaglio oggetto del percorso di accompagnamento e prova. Riteniamo, infatti, necessario che i neodirigenti siano supportati sulle questioni che incidono maggiormente nella quotidianità lavorativa. 

Il lungo addio della scuola istituzione. Cui prodest?

IN DIFESA DELLA SCUOLA ISTITUZIONE: 5 OTTOBRE CONVEGNO A ROMA

Iniziativa della Gilda degli Insegnanti in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante istituita dall’Unesco. Appuntamento all’hotel Massimo D’Azeglio dalle ore 9.30 alle 13.30.

Il lungo addio della scuola istituzione. Cui prodest?” è il titolo del convegno nazionale, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti e dall’Associazione Docenti Art. 33, che si svolgerà martedì 5 ottobre a Roma all’hotel Massimo D’Azeglio (via Cavour 18) dalle ore 9.30 alle 13.30 in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante.
La scuola, secondo quanto disposto dalla Costituzione, è un’istituzione della Repubblica e come tale deve essere difesa dal tentativo sempre più spinto di trasformarla in un “quasi servizio alla persona o un quasi servizio pubblico”. La scuola, luogo dove l’insegnante esercita la funzione di trasmissione del sapere da una generazione all’altra, non ha bisogno di riforme ad ogni cambio di ministro, ma di vedere riconosciuta centralità all’ora di lezione disciplinare.
Interverranno: Giovanni Carosotti, docente di Filosofia e Storia al liceo “Virgilio” di Milano; Dacia Maraini, scrittrice, poetessa e saggista; Riccardo Nencini, presidente della 7^ Commissione del Senato; Frank Furedi, professore emerito di Sociologia all’Università del Kent, Canterbury (UK); Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti; Fabrizio Reberschegg, presidente dell’Associazione Docenti  Art.33. Modererà Gianna Fregonara, giornalista, responsabile del settore Scuola e Università del Corriere della Sera.

Il convegno sarà trasmesso in streaming da GildaTv al link https://youtu.be/q2e6lsNyKsY

Scuola, allo studio il taglio della quarantena per gli studenti vaccinati

da la Repubblica

Non sarebbe più di 7 giorni, Regioni e Istituto superiore di sanità ipotizzano di toglierla del tutto o di ridurla a 4 o 5 giorni. La decisione definitiva però sarà del Ministero della Salute

Nessuna quarantena per i compagni dell’alunno positivo al coronavirus se sono vaccinati e hanno il tampone negativo, oppure un periodo di isolamento comunque inferiore agli attuali 7 giorni. E’ l’ipotesi sulla quale lavorano le Regioni e l’Istituto superiore di sanità che hanno iniziato gli incontri per risolvere uno dei temi più importanti legati alla riapertura delle scuole. In questo caso il Cts non si occupa della questione ma lo fanno appunto le amministrazioni locali, anche se poi quanto previsto dovrà essere accettato dal ministero alla Salute, che emanerà una circolare visto che bisogna modificare i tempi di quarantena. L’atto è atteso a breve, già all’inizio della prossima settimana.

Per arrivare all’accordo si parte dalle due regole utilizzate adesso per le quarantene. La prima è la previsione che tutti i compagni di classe di un caso positivo debbano andare in isolamento. La seconda prevede che la quarantena di chi non è vaccinato duri 10 giorni e quella di chi invece ha ricevuto le somministrazioni ne duri 7. In questo modo però, hanno detto varie Regioni nei giorni scorsi, si rischiano di mandare troppi alunni in Dad e quindi sono necessari cambiamenti. Da un lato si vogliono però mantenere in sicurezza le scuole e dall’altro si intende assicurare il più possibile la didattica, anche a fronte di un calo dei contagi e di una vaccinazione sempre più diffusa. I cambiamenti dettati dal gruppo tecnico varieranno a seconda del ciclo scolastico.


Maturità 2022, elenco aggiornato indirizzi dei corsi di studio. Verifica entro 18 ottobre. NOTA

da OrizzonteScuola

Di redazione

Con la nota 23296 del 30 settembre 2021 il ministero dell’istruzione trasmette l’elenco aggiornato degli indirizzi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. L’elenco permette alle scuole di verificarne la completezza in relazione ai percorsi di studio interessati dagli esami di Stato del corrente anno scolastico nei territori di competenza.

Le scuole entro il 18 ottobre 2021 trasmettono all’indirizzo e-mail dgosv.ufficio3@istruzione.it, gli esiti della verifica operata

Indirizzi-Esame_Elenco-2022

NOTA 23296.30-09-2021

Come stabilito dall’ordinanza ministeriale 191 del 23 giugno, gli esami di maturità inizieranno il 22 giugno alle ore 8,30 con l’eventuale priva scritta.

Emergenza Covid, rilevazione della situazione a scuola: funzioni aperte h24 dal venerdì al martedì

da La Tecnica della Scuola

Con nota 2757 del 13 settembre 2021 il MI ha comunicato l’apertura, il 20 settembre, dell’applicativo SIDI attraverso il quale le scuole dovranno comunicare settimanalmente casi di positività al virus COVID-19 e di quarantena.

Con successiva nota 1060 del 29 settembre il Ministero, nel ricordare l’adempimento, ha comunicato che ogni scuola deve accedere ogni settimana, a partire dalle ore 7.00 del venerdì e fino alle ore 14.00 del martedì, all’applicativo presente sul SIDI ed inserire i dati relativi alla settimana precedente; è possibile inoltre effettuare eventuali rettifiche ai dati comunicati per i periodi precedenti, qualora si ravvisi la necessità.

Per consentire di operare senza limiti di orario, le funzioni della rilevazione sono aperte h24, nei giorni precedentemente indicati.

SCARICA LA NOTA

Per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla compilazione dei campi previsti, l’istituzione scolastica potrà avvalersi del supporto del “referente COVID”; inoltre, è facoltà del Dirigente scolastico delegare la compilazione della rilevazione, attraverso le funzioni SIDI.

L’abilitazione del dirigente del “referente COVID” o di altro delegato all’utilizzo della funzione “Rilevazione andamento emergenza covid-19” può essere effettuata esclusivamente dai Dirigenti scolastici o dai responsabili alla sicurezza mediante le funzionalità di “Gestione Utenze” del SIDI.

Report Ministero: crescono gli studenti con cittadinanza non italiana. Sono il 10,3%

da La Tecnica della Scuola

Sono disponibili, da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, i dati relativi alle studentesse e agli studenti con cittadinanza non italiana che fanno riferimento all’anno scolastico 2019/2020.

Secondo il report pubblicato, questi alunni costituiscono il 10,3% della popolazione scolastica: sono circa 877.000 su un totale di 8.484.000 ragazze e ragazzi che lo scorso anno hanno frequentato le scuole del Paese.

La popolazione scolastica nel 2019/2020 è scesa complessivamente di quasi 96 mila unità (-1,1% rispetto all’anno precedente). Gli studenti italiani, in particolare, hanno registrato una flessione di circa 115 mila unità (-1,5%), a fronte, invece, di un incremento di 19 mila studenti con cittadinanza non italiana (+2,2%), per cui l’incidenza di questi ultimi sul totale della popolazione è passata dal 10,0% a 10,3%. Tra il 2010/2011 e il 2019/2020, gli studenti con cittadinanza non italiana sono aumentati del 23,4% (+166 mila unità). Prevalgono le seconde generazioni: il 65,4% delle studentesse e degli studenti di origine non italiana è nato nel nostro Paese.

La presenza nelle Regioni

Il 65,3% delle studentesse e degli studenti con cittadinanza non italiana è concentrato nelle Regioni del Nord; il 22,2% è nel Centro; il 12,5% nel Sud. La Lombardia si conferma la Regione con il maggior numero di studenti di cittadinanza non italiana (224.089), oltre un quarto del totale presente in Italia (25,6%).

Le seconde generazioni

Nel quinquennio 2015/2016-2019/2020 il numero degli studenti con cittadinanza non italiana nati nel nostro Paese è passato da oltre 478 mila a quasi 574 mila (+20% circa). Nell’ultimo anno l’incremento è stato di oltre 20 mila unità (+3,7%), portando la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine non italiana al 65,4%, quasi un punto percentuale in più rispetto al 2018/2019 (64,5%).

Studentesse e studenti con cittadinanza non italiana sono originari di quasi 200 Paesi nel mondo, ma il 45,4% proviene da un Paese europeo. Seguono gli studenti di provenienza o origine africana (26,1%) e asiatica (20,5%).

LEGGI IL DOCUMENTO

Smart working, ancora possibile per i lavoratori fragili e per chi ha figli con disabilità

da La Tecnica della Scuola

Sul tema dello smart working è recentemente intervenuto il Ministro per le disabilità, con alcune faq aggiornate al 10 settembre 2021.

Le tutele per i lavoratori fragili

Nella faq innanzitutto viene riportata la definizione di lavoratori fragili: “i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104″.

La normativa attualmente vigente ha prorogato fino al 31 ottobre 2021 i lavoratori fragili pubblici e privati potranno svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la destinazione a diversa mansione, chiaramente compresa nella stessa categoria o area di inquadramento, o con lo svolgimento di attività di formazione professionale anche da remoto.

Non è stata prorogata, invece, la possibilità per i lavoratori fragili di restare a casa nell’ipotesi in cui siano impossibilitati ad accedere allo smart working, con l’equiparazione dell’assenza al ricovero ospedaliero ed esenzione del periodo dal comporto.

Per quanto riguarda invece la sorveglianza sanitaria eccezionale, fino al 31 dicembre 2021 i datori di lavoro, pubblici e privati, devono assicurare la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio (in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia Covid-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischio), al fine di garantire lo svolgimento in  sicurezza delle attività produttive e commerciali.

L’azienda, con il medico competente oppure avvalendosi delle competenze mediche dell’Inail, è tenuta ad assicurare un apposito programma di protezione particolare per tali lavoratori.

Le misure di sostegno per i lavoratori con figli con disabilità

Con un’altra faq il Ministro fa sapere che fino al 31 ottobre 2021 i lavoratori con figlio disabile a carico possono comunque beneficiare di un diritto di precedenza nell’accesso allo smart working, fintanto che le loro mansioni siano compatibili con tale modalità di lavoro.

Nadef: entro il 2026 asili nido al 33% dei bambini e maggiore trasporto scolastico per i disabili

da La Tecnica della Scuola

Nella nota di aggiornamento del Documento Economia e Finanza (Nadef) si fa riferimento agli asili nido. Con le risorse in arrivo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, si punta infatti ad aumentare i posti e “assicurare che almeno il 33% della popolazione di bambini residenti nella fascia di età da 3 a 36 mesi possa usufruire nel 2026 del servizio su base locale”. Una percentuale che al momento si attesta al 26,9%, stando all’ultima rilevazione Istat relativa al 2019/20.

Un altro punto che la Nadef sottolinea è quello relativo al trasporto scolastico di studenti disabili delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con misure volte al potenziamento dei servizi.

C’è poi una serie di interventi, già citati nel Pnrr, sulle modalità di reclutamento dei docenti e il sistema degli istituti tecnici e professionali e dell’università, con particolare attenzione alle classi di laurea e ai corsi di dottorato.

Nel «Ddl in materia di titoli universitari abilitanti» e nel Ddl «Valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca» si esplicano gli obiettivi. Consentire al neolaureato di esercitare subito la professione stessa, senza dover attendere il superamento dell’esame di Stato, trasformando la discussione della tesi di laurea nella sede di accertamento delle competenze tecnico-professionali che abilitano all’esercizio della professione (lauree abilitanti).

Mascherine trasparenti per docenti e studenti, come avviene la fornitura per le scuole?

da La Tecnica della Scuola

 

Sul sito del Ministero, nella pagina IoTornoaScuola, è specificato che “non sono soggetti all’obbligo di utilizzo gli studenti con forme di disabilità certificata che l’autorità sanitaria attesti non essere compatibile con l’uso continuativo della mascherina. Per il personale dedicato alla loro assistenza, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico, potrà essere previsto l’utilizzo di ulteriori dispositivi sulla base della valutazione del rischio“.

In proposito, l’USR Emilia Romagna, con nota del 28 settembre, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla fornitura di mascherine chirurgiche trasparenti per docenti e studenti.

 

La distribuzione delle mascherine trasparenti per gli Istituti scolastici che ne facciano richiesta è in capo alla struttura di supporto commissariale per la gestione dell’emergenza Covid-19.

Sul sito web del Ministero per le disabilità è specificato che “i criteri stabiliti dalla struttura Commissariale sono i seguenti:

  • Viene assegnata una mascherina giornaliera a ciascuno dei compagni di classe e agli educatori con cui solitamente interagisce l’alunno sordo o con ipoacusia. Pertanto, in una classe dove vi è un alunno sordo o con ipoacusia, vengono inviate giornalmente circa 25 mascherine per l’intera classe e circa 10 mascherine per gli insegnanti e il personale dei servizi generali.
  • Per l’anno 2021-22 il Ministero dell’Istruzione ha inviato un elenco delle esigenze delle varie scuole sulla base del quale è iniziata la distribuzione”.

Gli Istituti scolastici che non avessero ricevuto le mascherine trasparenti necessarie possono scrivere direttamente alla seguente email dell’ufficio preposto del commissario per l’emergenza fabbisogniCovid@covid19.difesa.it, specificando il nome ed il codice meccanografico dell’Istituto richiedente, il numero e la taglia delle mascherine trasparenti per i loro allievi sordi e per i loro compagni di classe, ovvero se per bambini o per adolescenti-adulti.

Infine, sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla pagina dedicata alla distribuzione di mascherine e gel della struttura commissariale, è possibile prendere visione dei dati relativi alla distribuzione delle mascherine chirurgiche sul territorio nazionale.

 

Scuola e quarantena, Costa: “Sì a riduzione grazie ai vaccinati”

da La Tecnica della Scuola

Sulla questione della quarantena a scuola si è espresso anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Infatti, secondo quanto riportato da TgCom24, ha dichiarato: “Nella scuola si può arrivare a una riduzione della quarantena per la positività al Covid da 7 a 5 giorni, o anche a meno. Non possiamo non tenere conto che oggi l’80% dei cittadini italiani è vaccinato. Sicuramente l’attuale quarantena di 7 giorni è una misura molto invasiva, si può ridurre“.

Il sottosegretario, inoltre, ha dato il suo punto di vista sulla questione molto discussa della riapertura delle discoteche: “Possono riaprire, con Green pass e limiti di capienza. Danno occupazione e creano fatturato. Su questo argomento ho un parere preciso che sto portando avanti con coerenza, confrontandomi con le sensibilità diverse all’interno del governo”.

Conclude Costa: “Confidiamo che il decreto sulle capienze arrivi il prima possibile, questa o al massimo la prossima settimana. Il grande merito di queste riaperture è degli oltre 42 milioni di cittadini italiani che hanno compreso l’importanza della vaccinazione”.

Draghi: ‘Vaccinazione alla base della ripresa, gli scolari sono tornati a scuola’

da Tuttoscuola

Massima soddisfazione da parte del premier, Mario Draghi, per come è stata gestita negli ultimi mesi la vaccinazione e e l’adozione del Green pass, a partire dalla Scuola. Secondo il presidente del Consiglio è stato infatti raggiunto l’obiettivo fissato alcuni mesi fa: il 95% del personale scolastico e il 70% di studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinato.

“La vaccinazione è alla base della ripresa, gli scolari sono tornati a scuola: è stato un passaggio difficile ma tutto sommato risolto con successo”, ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa tenuta mercoledì 29 settembre.

“Questa constatazione – ha continuato Mario Draghi – ci dice che questo è un ingrediente fondamentale per la crescita, da proteggere in tutti i modi: dobbiamo fare di tutto e se ci fosse una recrudescenza la affronteremo senza ospedalizzazioni diffuse e pressione” sulle strutture ospedaliere. Secondo il presidente del Consiglio, “il vaccino sia l’unico modo sicuro per proteggere noi stessi e i nostri cari”.

La scuola degli anni ‘30

La scuola degli anni ‘30

di Maurizio Tiriticco

Negli anni trenta – sono nato nel 1928 – le scuole elementari aprivano il primo ottobre! Noi bambini con il grembiule blu e le bambine con il grembiule bianco: le differenze di classe sociale erano così… “ricoperte”…letteralmente! Al collo fiocchi bianchi. Classi maschili e classi femminili: la classi miste verranno più tardi. Maestra unica; i maestri c’erano, ma non “abbondavano”. Sui banchi biposto, spesso scomodissimi – e tante ore seduti!!! – su appositi buchi erano collocati due calamai con inchiostro nero; riempiti ogni tanto dal bidello, sempre con rigoroso camice grigio. Avevamo le penne, quelle con il pennino, che poi spesso si spuntava… e, se non avevi quello di ricambio nell’astuccio di legno, non scrivevi più! Matite e pastelli portati da casa. Idem per i quaderni. I libri di testo erano solo nazionali, tutti eguali e approvati dal Ministero dell’Educazione Nazionale. Con molte pagine inneggianti all’era fascista e alle opere del regime!!! Ci ritenevamo fortunatissimi! Orgogliosi di essere Balilla e Piccole Italiane!

Prime classi elementari: disegni di castagne, perchéerano di stagione, e di caravelle, anch’esse a loro modo di stagione: tutti eseguiti con i pastelli “rigorosamente” Fila, conservati in numero di dieci in bustine di cartone con il disegno di Cimabue che osserva il piccolo Giotto disegnare un cerchio perfetto su di una roccia. In genere gli argomenti trattati nonché disegnati era due:

A) il primo; la spedizione di Cristoforo Colombo. Il grande navigatore genovese partì il 3 agosto del 1492 dal porto di Palos de la Frontera, in Andalusia, con le tre caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria; ovviamente con la benedizione dei regnanti di Spagna, Ferdinando di Aragona ed Isabella di Castiglia. Le caravelle toccarono il suolo americano – ma Colombo pensava di avere toccato le coste asiatiche – il successivo 12 ottobre: una navigazione di poco più di due mesi! E con i marinai che, un giorno sì e un giorno no, stanchi della navigazione e spaventati dall’ignoto – che ignoranti! – provavano a ribellarsi per tornare indietro. Ma Colombo li rassicurava, ed anche con qualche minaccia (il comandante sono io!!!). Perché sapeva bene che la terra era rotonda e che, prima o poi, sarebbero finalmente sbarcati sulle coste del continente asiatico!!! Così pensava, ma poi… dovette ricredersi: si trattava solo di un’isoletta! Furono tutti salvi! L’isola venne chiamata San Salvador! Perché erano arrivati sani e salvi! E non a caso l’isola fu denominata San Salvador! Che oggi con tutta probabilità appartiene all’arcipelago delle Bahamas. Il 12 ottobre un italiano scopre un continente! Quale modo migliore per dare inizio ad un anno scolastico? E il Duce ci teneva! E come! Colombo è Colombo, un genovese di ferro! Un italiano!

B) il secondo argomento: la castagna! Un frutto di stagione! Tipico allora – ma penso anche oggi – di tante nostre montagne! Buonissima arrosto o lessa! E poi c’era il castagnaccio! Fuori delle scuole in quegli anni all’uscita c’erano spesso carretti in cui si vendevano due prelibatezze… almeno per i gusti di noi studentelli stanchi e affamati: castagne arrosto e pere cotte! L’uscita di scuola di noi bambini era sempre chiassosa e ridente! E si correva! Rischi di finire sotto un’auto non ce n’erano! Le automobili erano molto rare. Felici anni trenta! Ma poi vennero i quaranta e le follie del “nostro amato Duce”. Che aveva fondato una nuova era, dopo quella cristiana, l’”era fascista”. E noi alunni sui compiti indicavamo sempre le due ere, d’obbligo. Ricordo anche benissimo che, in periodo di guerra, con tanta penuria di pasticcini (lo zucchero razionato, il caffè una rarità, sostituito da strane bevande, ricavate da ogni sorta di ingredienti, piselli, fagioli, segale…) le pasticcerie erano una tristezza! Dolci poco o nulla! E vendevano soprattutto fette di castagnaccio. Per noi bambini buonissimo…

Ma gli anni correvano! E la pace, anno dopo anno,cominciò ad essere… aggredita! Forse perché la prima guerra mondiale non aveva insegnato nulla! E così vennero nuove guerre! La guerra d’Etiopia (dal 3 ottobre 1935 al 5 maggio 1936), con cui conquistammo l’Etiopia; ed il nostro Re Vittorio Emanuele III, che era diventato anche Re di Albania (conquistata il 7 aprile 1939), ne divenne Imperatore. Epoi la guerra di Spagna (dal 17 luglio 1936 al primoaprile 1939). E poi e poi… la seconda guerra mondiale! Che interessò e sconvolse il nostro Paese dal 10 giugno 1940 all’8 settembre 1943. Ma finiamola qui! E la mia infanzia? E i miei sogni? Nulla di nulla!Dovetti attendere fino a un radioso 25 aprile!

#Erasmusdays 2021

#Erasmusdays 2021: la tre giorni europea per raccontare il Programma

Dal 14 al 16 ottobre, una serie di eventi in oltre 80 Paesi.
Protagonisti i beneficiari e le loro esperienze

Tornano gli #Erasmusdays, l’iniziativa che coinvolge tutta la community del Programma Erasmus+. Un evento diffuso in tutta Europa, dal 14 al 16 ottobre, e aperto a scuole, università, istituti, enti di formazione e centri per l’educazione degli adulti. L’edizione di quest’anno è ancor più significativa perché coincide con l’avvio del nuovo Programma Erasmus+ 2021/2027.

L’iniziativa è alla sua 5° edizione e intende rilanciare la grande partecipazione registrata nel 2020, con oltre 5.000 eventi in 82 diversi Paesi. Si tratta di un evento promosso da tutte le Agenzie nazionali Erasmus+ con il patrocinio della Commissione europea, in particolare di Mariya Gabriel, Commissaria EU per Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e giovani.

Cosa proporre per gli Erasmusdays

Gli Istituti potranno proporre incontri online o in presenza, mostre, concerti, performance, dialoghi, racconti, storie, proiezioni video, teatro, tandem linguistici, momenti di scambio di informazioni e apprendimento tra pari, maratone sportive, contest social, momenti di accoglienza, di formazione, videoconferenze, eventi online ecc. Lo scopo è far conoscere i risultati dei progetti e gli aspetti di innovazione, apertura, cultura, cambiamento negli individui e nelle organizzazioni legati a Erasmus+. Gli ErasmusDays sono anche l’occasione per scoprire le opportunità del Programma, confrontarsi con altre esperienze e partecipare.

Le tre Agenzie nazionali italiane Erasmus+ (Indire, Inapp e Agenzia nazionale per i giovani) invitano i beneficiari a organizzare un evento targato Erasmusdays. Possono partecipare scuole, istituzioni, università, centri di ricerca, organizzazioni, cooperative, associazioni, Ong, centri di formazione professionale ecc. Anche le Unità italiane eTwinning ed Epale partecipano agli Erasmusdays.


Tematiche chiave

L’edizione 2021 è incentrata sulle priorità trasversali del programma Erasmus+ 2021-2027: saranno particolarmente apprezzati gli eventi dedicati ai temi dell’inclusione, della protezione dell’ambiente, della trasformazione digitale e della partecipazione alla vita democratica.

Come partecipare

  •  Organizzare un evento Erasmus+ in uno o più giorni 14, 15 e 16 ottobre 2021
  •  Registrarlo nella mappa europea del sito erasmusdays.eu compilando il form online
  • Scrivere un testo breve chiaro e con tutte le informazioni utili
  • Aggiungere una foto o un’immagine rappresentatia
  • Selezionare settore di pertinenza, tipologia di evento e tematica
  • Se l’evento deriva o è collegato a un progetto Erasmus, è possibile inserire la sintesi del progetto

La segnalazione dell’evento sarà approvata e pubblicata dalla redazione web delle Agenzie nazionali Erasmus+ nel giro di un pochi giorni. L’hashtag ufficiale in tutta Europa è #ERASMUSDAYS: si invita chi ha vissuto da poco un’esperienza Erasmus+ o si trova in mobilità adesso a condividere foto e storie sui social utilizzando l’hashtag #Erasmusdays già da subito, e in particolare durante i 3 giorni dedicati.

Info FAQ:

Organizzare un evento 

Partecipare

Nota 1 ottobre 2021, AOODGOSV 23607

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali
All’Ufficio speciale di lingua slovena presso l’Ufficio scolastico regionale
per il Friuli-Venezia Giulia
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.

Oggetto: Concorso nazionale “10 febbraio“ – “Per Amor di Patria!” A.S. 2021-2022

Nota 1 ottobre 2021, AOODGSIP 2154

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico

Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di I e II grado, statali e paritari LORO SEDI
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta AOSTA
E p.c. ai Dirigenti Scolastici delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado

Oggetto: Celebrazioni per il 4 ottobre: Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse; Giornata del dono.