Legge di Bilancio. Forum Terzo Settore

Legge di Bilancio. Forum Terzo Settore: nel Fondo per attività di interesse generale …
Vita del 20/11/2021

Solo negli anni 2018/2021 oltre 319 milioni di euro sono stati sottratti alle organizzazioni di Terzo Settore per effetto dei ritardi della riforma: il Forum in Legge di Bilancio chiede 100 milioni di stanziamenti aggiuntivi per il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore

«Apprezziamo in particolare l’assunzione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali per la non autosufficienza – anche se fortemente sottofinanziato (solo 100 mln di € rispetto ai 300 mln € richiesti dal “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, una rete di cui il Forum è tra i fondatori) – così come l’avvio della definizione di alcuni altri LEP sociali (servizi educativi per l’infanzia; prestazioni in materia di trasporto scolastico di studenti disabili). Ma non possiamo non notare che l’orientamento della proposta vada innanzitutto verso la crescita economica, dove le altre dimensioni della vita sociale appaiono strumentali al raggiungimento di questo obiettivo. Il rischio è quello che vi sia ripresa economica ma che questa non riduca necessariamente il disagio e le diseguaglianze sociali che attraversano il Paese»: così Maurizio Mumolo, direttore del Forum Terzo Settore ha aperto il suo intervento oggi, audito in Commissione Bilancio della Camera sulla Legge di Bilancio 2022.

Il Forum ha proposto di incrementare le risorse al fondo ex art 72 D Lgs 117/17, così da venire incontro alle grandi difficoltà che gli enti hanno dovuto affrontare a seguito della pandemia, a partire dalla difficoltà di tesseramento degli associati, raccolte fondi. Mumolo ha evidenziato il fatto che solo nel triennio 2018/2021 a causa del mancato arrivo degli strumenti normativi previsti dalla riforma del Terzo settore. Il D. Lgs. 117 art 103 comma 1 stanziava diverse risorse per sostenere l’azione degli enti del terzo settore, ma mentre alcune misure sono effettivamente entrate in vigore e le risorse sono state utilizzate, altre non si sono realizzate perché non sono stati predisposti gli strumenti normativi necessari. «Si tratta, solo per il periodo 2018-2021, di circa 319 milioni di euro, una sperequazione che va sanata, tanto più in questo periodo di grande difficoltà», ha detto Mumolo. La proposta di emendamento prevede che la dotazione della seconda sezione del Fondo di cui all’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117, sia incrementata di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 100 milioni di euro per l’anno 2023 e 100 milioni di euro per l’anno 2024. Questo lo specchietto contenuto nella memoria depositata dal Forum.

Tra le altre proposte, quella di prorogare l’econobus (credito di imposta del 110%) anche per le Organizzioni di Volontariato (OdV), le Associazioni di Pomozione Sociale (APS), le Onlus, le Associazioni Sportive Dilettastistiche (ASD): la legge di bilancio prevede alcune proroghe per alcune categorie di enti, ma purtroppo si dimentica degli enti del Terzo Settore. Sulle politiche educative, il Forum ha chiesto di istituzionalizzare la modalità di governance dei patti educativi di comunità con apposite risorse destinate e di promuovere la co-progettazione di percorsi integrati basati sulla centralità del soggetto che apprende e valorizzare le risorse espresse dal Terzo Settore in attività in cui l’interazione con le risorse educative extrascolastiche contribuiscono a prevenire fenomeno di povertà educativa, con apposite risorse. La Legge di Bilancio 2022 / 2024, inoltre, «deve segnare un deciso cambio di marcia verso la realizzazione degli obiettivi che il nostro Paese si è impegnato a realizzare: lo 0,70% APS/RNL entro il 2030. Nel corso dei prossimi tre anni, si devono quindi prevedere rifinanziamenti annuali per almeno 500 milioni di euro, che possano essere canalizzati sia attraverso l’iniziativa dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) sia con la costituzione di un Fondo Speciale».

Covid, la guardia resta alta, ma niente restrizioni. Si va avanti con le terze dosi, anche per docenti e Ata

da OrizzonteScuola

Di redazione

Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ancora una volta, indicano la rotta nella gestione dell’emergenza Covid.

Nel corso di un evento pubblico al Quirinale, Mattarella ha rimarcato  come la scienza, attraverso i vaccini, ci abbia permesso di uscire dal pantano del lockdown, di un’economia ferma, di un’Italia spaventata e paralizzata nelle case. Ma “il virus continua a procurare allarme”, dunque “non si è esaurito il nostro dovere di responsabilità, particolarmente verso i più fragili”.

In Italia, attualmente, a vaccinarsi è stato l’86%, ma per Palazzo Chigi, segnala Adnkronos, non basta e si spinge ancora di più sulla vaccinazione. Si tratta dell’unica strada per evitare nuove strette, in un Paese sfibrato da
oltre un anno e mezzo di lotta al virus.

Senza imposizioni che vadano oltre quanto non sia stato già fatto finora, vedi l’obbligo di green pass sui posti di lavoro.

La guardia resta alta, tuttavia la fotografia dei contagi, dei ricoverati e delle situazioni nelle terapie intensive restituisce un’immagine che non desta eccessivo allarmismo.

Si attende il parere del Comitato tecnico scientifico sulla durata del green pass, che offrirà, una volta pronto, un’occasione di approfondimento. Per planare poi, settimana prossima, sul tavolo di un Consiglio dei ministri pronto a confermare l’obbligatorietà dei vaccini per il personale sanitario e nelle Rsa all’inoculazione della terza dose.

Per ora, confermano fonti di governo, non si dovrebbe andare oltre.

Si andrà avanti con la vaccinazione per fascia d’età, dunque anche per il personale scolastico, quando sarà possibile, farà la terza dose.

Se poi la situazione in alcune aree del Paese dovesse peggiorare, è chiaro che non si potranno penalizzare né le attività economiche in loco né chi ha fatto il proprio dovere vaccinandosi.

Dunque non sarebbero affatto da escludere strette solo per i non vax, il cosiddetto ‘doppio binario’ chiesto da diverse Regioni. Da attivare tuttavia in aree circoscritte, ovvero solo dove la situazione lo rendesse necessario per via di terapie intensive in affanno. Terapie intensive dove, viene fatto notare, ad occupare i letti sono per lo più no vax.

Intanto a breve, tra lunedì e martedì, l’atteso incontro con le Regioni, chiesto a gran voce dai governatori.


Docenti neoassunti, apre l’ambiente on-line Indire per la formazione e prova

da La Tecnica della Scuola

Entra nel vivo l’anno di formazione e prova per i docenti neoassunti.

L’Indire ha infatti annunciato l’apertura dell’ambiente online che accompagnerà gli insegnanti nel sistematizzare e consolidare tutte le tappe del loro percorso.

Ricordiamo che l’anno di prova riguarda non solo i neoimmessi in ruolo nell’a.s. 2021/22, ma anche i docenti che hanno chiesto il passaggio in ruolo, gli assunti con contratto a tempo determinato nell’a.s. 2018/2019 (DDG 85/2018) e i docenti neoassunti art. 59, comma 4 (DL 73/2021 convertito con L.106/2021).

Come si accede

Per iscriversi e accedere all’ambiente è possibile utilizzare le proprie credenziali SIDI (Sistema Informativo dell’Istruzione) o SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale).

Sezione Toolkit

La sezione contiene indicazioni e strumenti per la formazione proposti da Indire e dal territorio e rivolti a docenti, tutor e referenti. Questa sezione sarà costantemente arricchita lungo il corso dell’anno.

Docenti tutor

L’ambiente riservato ai docenti tutor sarà reso disponibile nella primavera del 2022.

Supporto

Oltre alle FAQ, è possibile contattare:

  • Il numero 080 9267603 per le problematiche legate a iscrizione e autenticazione
  • Il servizio di supporto online accessibile dalla home page del sito principale.


Maturità 2022. Novità assoluta: l’iscrizione dei privatisti è on line

da Tuttoscuola

Per la prima volta i candidati esterni, i cosiddetti privatisti, possono presentare online le domande di partecipazione agli Esami di Stato 2022. Si tratta dell’unica procedura consentita e gli interessati faranno bene ad approfondire le disposizioni cliccando ai seguenti accessi ministeriali:

Termini e modalità per la presentazione delle domande

Domande candidati esterni a.s. 2021/2022 – Procedura on line

La procedura informatizzata consente la compilazione e l’inoltro della domanda di partecipazione all’esame, permette di integrare i pagamenti della tassa erariale con il sistema Pago In Rete e di rendere disponibili alle istituzioni scolastiche, già dal momento dell’assegnazione da parte degli USR, i dati dei candidati per la gestione delle attività relative alle varie fasi dell’Esame di Stato.

Sul sito del MI è pubblicata la nota prot. 28118 del 12.11.2021 che fornisce in dettaglio le indicazioni per consentire non solo ai candidati interni degli istituti statali e paritari ma, appunto, anche ai candidati esterni la presentazione delle domande per partecipare all’esame di Stato (maturità) del 2022; domande che vanno presentate a partire dal 16 novembre a tutto il 6 dicembre prossimo.

Per gli esterni l’accesso alla procedura informatizzata e l’abilitazione al servizio avviene, a partire dal 16 novembre 2021, tramite utenza SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)/CIE (Carta di identità elettronica)/eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

candidati esterni alla maturità 2022 accedendo con le credenziali SPID, CIE, eIDAS, compilano la domanda, allegando la documentazione richiesta nonché la ricevuta di pagamento della tassa prevista per sostenere l’esame, indicano un massimo di tre diverse scuole dove sostenere l’esame.

Le domande inoltrate vengono visualizzate sul portale Sidi dall’Ufficio scolastico regionale destinatario della domanda, il quale assegna i candidati  alla scuola sede d’esame, verificando  l’omogeneità nella distribuzione territoriale.

La scuola sede d’esame visualizzerà sul portale Sidi i candidati esterni assegnati dall’USR così da poterli gestire nelle varie fasi degli Esami di Stato.

Il candidato esterno alla maturità 2022 ha sempre la possibilità di visualizzare lo stato della propria domanda: in lavorazione, inoltrata, restituita, rifiutata, approvata.

Negli ultimi anni il numero dei candidati esterni è stato dell’ordine di circa ottomila unità, mentre quello dei candidati interni (di istituti statali e paritari) è stato di poco superiore al mezzo milione (ma all’esame non andranno tutti perché circa un 2% normalmente non viene ammesso o abbandona il percorso).

Altri privatisti (normalmente di numero superiore) seguono una diversa via, meno comoda (a volte lontanissima da casa) ma efficace, anche se molto dispendiosa: iscritti al 4° anno in scuole paritarie, con un esame di idoneità sostenuto davanti ai professori della stessa scuola, accedono al 5° anno, diventando candidati interni all’esame di maturità.

DSGA e Assistenti Amministrativi delle scuole proclamano lo stato di agitazione

da Tuttoscuola

ANQUAP e AIDA Scuole – in collaborazione con il Movimento Nazionale DSGA – prendendo atto delle diverse situazioni di criticità riguardanti il funzionamento dei servizi amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative, che coinvolgono negativamente le condizioni lavorative dei DSGA e degli Assistenti Amministrativi – proclamano lo stato di agitazione delle categorie sopra indicate e richiedono l’avvio della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero.

In un comunicato le associazioni sindacali fanno sapere che gli argomenti a fondamento dello stato di agitazione sono i seguenti:

  1. In merito alla Legge di bilancio, con riferimento alla scuola, denunciamo il nulla assoluto, anzi una vera discriminazione, per i DSGA e tutto il personale ATA. Come se non bastasse la dimenticanza e la discriminazione, nella relazione illustrativa con riferimento all’art. 110  (incremento FUN per i dirigenti scolastici) puranco le falsità e le offese – intollerabili – verso i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi.

ANQUAP e AIDA Scuole auspicano dunque l’aiuto del Parlamento che, a loro detta, dovrebbe inserire:
• Finanziamento per equiparazione del trattamento economico fondamentale dei Direttori SGA ai Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori;
• Finanziamento dell’indennità di direzione, ferma da oltre 10 anni;
• Finanziamento dell’indennità mensile ai DSGA obbligati a lavorare in due scuole;
• Rimozione del vincolo quinquennale per i neo assunti DSGA previsto dall’art. 35, c. 5bis D.lvo 165/01;
• Introduzione dell’organico dei Coordinatori Amministrativi per garantire il corretto funzionamento delle segreterie e la giusta valorizzazione del personale amministrativo;
• Risorse per la valorizzazione del Personale ATA;
• Proroga contratti COVID anche per il personale ATA;
• Incremento dell’organico degli Assistenti Tecnici nel primo ciclo;

  1. La rivisitazione del sistema di classificazione e di tutti i profili professionali del personale ATA, con particolare riferimento a quelli del DSGA, degli Assistenti Amministrativi e Tecnici. Una rivisitazione resa inevitabile dai nuovi e più complessi compiti e dai maggiori carichi di lavoro derivanti dalla Legge sull’autonomia e dalla L. 107/2015.

Nel rivisitare il sistema di classificazione e i profili professionali è, per le suddette associazioni sindacali, necessario istituire la categoria dei quadri (o elevate professionalità). La legge di bilancio prevede importanti misure su Pubblica Amministrazione e lavoro pubblico, con particolare riferimento alle risorse per il trattamento accessorio (200 mln a valere già per i CCNL 2019/2021) e gli ordinamenti professionali (200 mln a valere già per i CCNL 2019/2021). Nell’atto di indirizzo del comparto Istruzione e Ricerca va inserita, quindi, la nuova area delle elevate professionalità (già presente

In ordine ai contenuti del PNRR, occasione unica e irripetibile, ANQUAP e AIDA Scuole manifestano contrarietà per ciò che non c’è o è presente in modo inadeguato. In particolare, serve più coraggio per intervenire e risolvere i problemi legati:

• Alla programmazione della rete scolastica sul territorio, superando la condizione ingestibile delle scuole sottodimensionate. Tutte le scuole autonome debbono avere in via esclusiva un Dirigente e un Direttore;
• alla revisione del sistema di governance delle scuole, riformando totalmente gli attuali Organi Collegiali;
• alla riscrittura del TU del 1994, “figlio di un’altra epoca”;
• alla revisione del reclutamento anche del personale ATA, prevedendo concorsi per titoli ed esami;
• all’indizione – urgente – di un nuovo concorso per DSGA, ricordando che sono vacanti e disponibili oltre 1860 posti riferiti a questo ruolo apicale.