L’albero in festa

L’albero in festa

di Maurizio Tiriticco

21 NOVEMBRE —- GIORNATA MONDIALE DEGLI ALBERI —- “Piantare un albero fa bene al morale! Piantare alberi è l’unica arma contro il disastro climatico”. È il monito lanciato da Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama internazionale e direttore del Linv, International Laboratory of Plant Neurobiology all’Università di Firenze. Piantare alberi è fondamentale: le piante legnose sequestrano anidride carbonica (CO2), emettono ossigeno, producono una traspirazione acquea che abbassa la temperatura ambiente, regalano ombra, trattengono con le radici il terreno. Andrebbero piantati da tutti, istituzioni pubbliche e privati cittadini, ognuno nel proprio spazio di competenza.

Per incentivare questa operazione, in Italia circa una decina di anni fa è stata istituita per il 21 NOVEMBRE di ogni anno la GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI Ed ancora: UN ALBERO PER OGNI NEONATO! E’ opportuno ricordare che la Legge n. 113 del 29 gennaio 1992, meglio nota come Legge Rutelli, dal nome del proponente, all’epoca coordinatore nazionale della Federazione dei Verdi, propose la legge n. 113/1992, che imponeva a ogni Comune di piantare un albero per ogni neonato o neoadottato entro 12 mesi dalla registrazione anagrafica. La legge venne approvata, ma in realtà non tutti i Comuni l’hanno effettivamente rispettata.

Com’è noto, gli alberi sono gli organismi più efficienti nel sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera, il gas imputato di condurre all’effetto serra e a queidevastanti cambiamenti climatici che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Aumentare la loro presenza contribuisce ad abbassare la quota di CO2 dell’aria e a mitigare così l’effetto serra e ad incrementare il rilascio di ossigeno, fonte di vita per gli organismi animali, uomo incluso. Ovviamente, anche i privati cittadini possono contribuire alla riforestazione dell’Italia, piantando alberi e arbusti nei propri giardini. Questo mese di NOVEMBRE è un ottimo mese (tranne che in zona Alpi e Alto Appennino) per le piantagioni di specie legnose. Il clima fresco e spesso piovoso riduce il rischio di mancato attecchimento da calore e siccità. La pianta ha modo di stabilizzare le radici durante i 4-5 mesi di riposo invernale che seguono la messa a dimora; ed è pronta a ripartire con la primavera successiva.

Le specie preferite sono quelle tipiche della zona di abitazione, perché danno ampie garanzie di successo, nonché di aiuto alla fauna selvatica (come rifugio, nido, cibo ecc.). Se invece si opta per specie esotiche, prima di metterle in piena terra, occorre accertarsi che siano compatibili con il clima della zona. E occorre ricordare che un albero o un arbusto va seguito con molta cura: irrigazione, concimazione, eventuali potature, protezioni invernali, per tutti i dodici mesi successivi all’impianto. Solo successivamente la pianta, soprattutto se è una specie autoctona, procederà quasi sempre da sola, senza più bisogno di assidue attenzioni.

Ma, a proposito di alberi, come non ricordare la bella canzone di Gino Paoli, “Il cielo in una stanza”? “Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti. Quando tu sei vicino a me, questo soffitto viola no, non esiste più. Io vedo il cielo sopra noi, che restiamo qui, abbandonati come se non ci fosse più niente, più niente al mondo! Suona un’armonica! Mi sembra un organo che canta per te e per me, su nell’immensità del cielo! Per te e per me! Nel cielo”.

Insomma, l’albero non è solo una pianta! E’ vita, entusiasmo, amore! Del resto, come ogni pianta! Come quei tenui e leggeri fili d’erba che i bambini calpestano con i loro giochi.