In via di approvazione emendamenti importanti

Scuola, la lotta paga: in via di approvazione emendamenti importanti, ma noi non ci accontentiamo

Roma, 17 dicembre – La giornata di sciopero della scuola statale del 10 dicembre e lo sciopero generale del 16 con buona pace di chi ha remato contro, hanno posto chiaramente la questione politica della scuola e del lavoro al suo interno sulla quale la maggioranza parlamentare inizia a rispondere.

Sugli articoli di Legge di bilancio relativi alla scuola ci sono infatti, alcune novità che accogliamo con favore: la proroga dei contratti di supplenza dell’organico Covid Ata fino al 30 giugno, ulteriori investimenti di risorse sul fondo per la valorizzazione dei docenti senza più la finalizzazione a dir poco offensiva alla “dedizione”, la proroga delle misure di deroga al dimensionamento scolastico, la riduzione a tre anni per la mobilità dei dsga neo assunti e la ripartenza delle assunzioni dei docenti di sostegno dalle graduatorie provinciali per le supplenze.

Ora seguiremo l’iter della discussione e ne valuteremo l’esito, in attesa di verificare le anticipazioni avvenute a mezzo stampa. Ma diciamo fin da ora che la nostra mobilitazione non solo continuerà, ma crescerà.

Proseguiremo con la nostra pressione sulle forze parlamentari perché si realizzino tutti gli interventi che abbiamo rivendicato. Chiediamo un vero finanziamento del fondo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro; un intervento immediato sul sovraffollamento delle classi partendo dall’investimento negli organici; un investimento specifico nell’organico ATA e tutte le ulteriori forme di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che da tempo reclamiamo, come l’abolizione del vincolo sulla mobilità, il concorso riservato per i facenti funzione dsga, l’incremento del fun per i dirigenti scolastici, interventi per la stabilizzazione dei precari e il superamento di alcune misure come quella dell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola del primo ciclo fatta a costo zero a organici invariati.

Se la legge di Bilancio non dovesse dare risposte, ci aspettiamo un intervento straordinario sulla scuola fin da gennaio.

Lo abbiamo già detto il 10 dicembre: non è più tempo di accontentarsi.

Chiusura delle scuole ultima istanza

UNICEF/COVID-19: anche con la diffusione della variante Omicron, la chiusura delle scuole deve essere una misura di ultima istanza 

Dichiarazione di Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF 

17 dicembre 2021 – “I casi di COVID-19 stanno nuovamente aumentando in tutto il mondo, alimentati, sempre di più, da Omicron, una nuova variante preoccupante su cui gli esperti di salute pubblica e gli scienziati stanno lavorando duramente per capirla. In un clima di crescente incertezza, molti governi stanno valutando se tenere aperte le scuole. Una cosa è certa: un’altra ondata di chiusure diffuse delle scuole sarebbe disastrosa per i bambini. 

I dati sono chiari: la chiusura prolungata delle scuole a livello nazionale, le risorse limitate per studenti, insegnanti e genitori e la mancanza di accesso all’apprendimento a distanza hanno spazzato via decenni di progressi nell’istruzione e reso l’infanzia irriconoscibile. Una pandemia ombra di lavoro minorile, matrimoni precoci e problemi di salute mentale ha preso piede. 

Oltre all’apprendimento perduto, i bambini hanno anche perso la sicurezza della scuola, le interazioni quotidiane con gli amici, l’accesso all’assistenza sanitaria e, troppo spesso, il loro unico pasto nutriente della giornata. Questa generazione di studenti potrebbe perdere collettivamente 17 trilioni di dollari in potenziali guadagni nel corso della vita. 

Questo è il motivo per cui la chiusura delle scuole a livello nazionale dovrebbe essere evitata ogni volta possibile. Quando la trasmissione comunitaria del COVID-19 aumenta e diventano necessarie stringenti misure per la salute pubblica, le scuole devono essere gli ultimi luoghi a chiudere e i primi a riaprire. 

Sappiamo che le misure di mitigazione nelle scuole sono efficaci. Dobbiamo usare questa conoscenza per fare tutto il possibile per tenere le scuole aperte. 

Dobbiamo anche aumentare gli investimenti nella connettività digitale per assicurarci che nessun bambino sia lasciato indietro. 

Il 2022 non può essere un altro anno di apprendimento interrotto. Deve essere l’anno in cui l’istruzione, e il superiore interesse dei bambini, hanno la precedenza”. 

Docenti di sostegno con una carriera separata e una classe di concorso specifica. Torna di moda la proposta

da OrizzonteScuola

Di Fabrizio De Angelis

Dal documento FISH presentato alla Conferenza nazionale sulla Disabilità del 13 dicembre emergono molte proposte anche per quanto riguarda la scuola. Fra queste, l’idea, già battuta in passato dalla stessa federazione, di separare la carriera degli insegnanti di sostegno da quelli curricolari e la creazione di una specifica classe di concorso.

Per la FISH, fra le altre cose, bisogna “prevedere l’anticipazione di tutti gli adempimenti amministrativi al fine di garantire l’avvio dell’anno scolastico successivo con tutti i docenti già presenti a scuola”, dunque la “data delle iscrizioni scolastiche, le quali, se anticipate di un paio di mesi, quindi al novembre di ogni anno, consentirebbero l’anticipo di tutte le operazioni concernenti la formazione degli organici e la mobilità del personale docente”, oppure l’assegnazione incarichi di sostegno e delle varie figure di assistenza.

Fra le proposte c’è proprio quella di “riprendere il confronto per l’istituzione di apposite classi di concorso per il sostegnorelative ai singoli gradi di istruzione, al fine di responsabilizzare i futuri insegnanti ad effettuare un’autentica scelta professionale, come avviene già per i docenti curricolari, assicurando anche in questo modo una stabile continuità didattica, laddove richiesto dalla famiglia”.

Pertanto, secondo la FISH occorre istituire “quattro apposite classi di concorso per il sostegno per i docenti a tempo indeterminato e l’opportunità di delegare il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi entro un arco temporale di 18 mesi per regolamentare percorsi di carriera specifici e differenziati tra insegnati di sostegno ed insegnati curricolari“.

Sul fronte precari, invece, la Federazione ritiene indispensabile “garantire la continuità didattica anche per i docenti con supplenza annuale e la stabilizzazione dei docenti supplenti, previa formazione universitaria professionalizzante su materie pedagogiche speciali”.

In tale documento non manca un accenno ben preciso alla formazione, che secondo la FISH deve essere “permanente sulle didattiche inclusive dei docenti anche in servizio (aggiornamenti) e del personale ATA, facendo diventare strutturale la formazione obbligatoria di 25 ore, da svolgersi ogni anno entro la metà di settembre”.

Sempre a proposito di formazione, si chiede l’istituzione di “scuole di specializzazione di 60 cfu sulle didattiche inclusive presso le facoltà di scienze della formazione al fine di assicurare regolarità nell’organizzazione dei corsi di specializzazione e la permanente formazione iniziale di tutti i docenti sulle didattiche inclusive”.

Pertanto, secondo la FISH occorre istituire “quattro apposite classi di concorso per il sostegno per i docenti a tempo indeterminato e l’opportunità di delegare il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi entro un arco temporale di 18 mesi per regolamentare percorsi di carriera specifici e differenziati tra insegnati di sostegno ed insegnati curricolari“.

Sul fronte precari, invece, la Federazione ritiene indispensabile “garantire la continuità didattica anche per i docenti con supplenza annuale e la stabilizzazione dei docenti supplenti, previa formazione universitaria professionalizzante su materie pedagogiche speciali”.

In tale documento non manca un accenno ben preciso alla formazione, che secondo la FISH deve essere “permanente sulle didattiche inclusive dei docenti anche in servizio (aggiornamenti) e del personale ATA, facendo diventare strutturale la formazione obbligatoria di 25 ore, da svolgersi ogni anno entro la metà di settembre”.

Sempre a proposito di formazione, si chiede l’istituzione di “scuole di specializzazione di 60 cfu sulle didattiche inclusive presso le facoltà di scienze della formazione al fine di assicurare regolarità nell’organizzazione dei corsi di specializzazione e la permanente formazione iniziale di tutti i docenti sulle didattiche inclusive”.

In tale prospettiva, si permetterebbe, secondo la FISH, “un ampliamento consistente del numero dei docenti specializzati sul sostegno, avendo ogni università l’opportunità di istituire una struttura di qualificazione così avanzata ed innovativa”.

IL DOCUMENTO FISH


Obbligo vaccinale, sospensione dello stipendio e cambio delle mansioni

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

L’obbligo vaccinale per il personale scolastico è in vigore da ieri, 15 dicembre. Tanti però sono ancora i dubbi e le incertezze da parte dei lavoratori del mondo della scuola su vari temi. Ad esempio, il personale scolastico non vaccinato che per qualunque motivo non sta prestando servizio, potrà essere sospeso dal ricevere lo stipendio? A rispondere al quesito, nel corso della puntata della Tecnica della Scuola live, il prof. Lucio Ficara, esperto di normativa scolastica.

“Il Ministero nelle sue note non ha trattato particolari casi come quello delle malattie. Per quanto riguarda chi si trova in congedo già prima del 15 dicembre o a partire dal 15 dicembre in poi, dunque congedi parentali, congedi straordinari per la 104, situazioni di dottorato di ricerca, chi è sospeso per motivi di congedo e dunque non presta servizio nella scuola, non arrecando problematiche di carattere normativo, non può essere né contagiato e né contagiare non essendo dentro la scuola, anche se non vaccinato non avrà la sospensione dello stipendio che dunque correrà regolarmente. Questo è importante dirlo perché nella nota del 7 dicembre del Ministero si specificano casi come il congedo parentale, il congedo straordinario o la questione del dottorato di ricerca. Invece chi va in malattia non è sospeso dal servizio, si trova in uno stato temporale di malattia e dunque non può avviare la vaccinazione, perché è chiaro che se il soggetto si trova in stato di malattia sicuramente avrà un giusto e motivato impedimento di poter affrontare nell’immediato la vaccinazione”.

“Però sul caso della malattia non è stato specificato niente di come il dirigente scolastico si deve comportare. Ci sono stati comportamenti difformi da scuola a scuola, con dirigenti scolastici che hanno avvisato e controllato la situazione vaccinale e hanno richiesto la regolarizzazione di questa, almeno a livello di documentazione. Va da sé che passano cinque giorni per chi è in servizio a dare una risposta. Non si capisce se per chi è in malattia valgono i cinque giorni come per chi è in servizio oppure cinque giorni dovrebbero scattare dal momento del rientro in servizio. Ciò è stato richiesto, ci sono note sindacali che richiedono chiarimenti sulla specifica materia della malattia e dunque si attenderà in breve tempo una risposta per avere almeno chiarezza della procedura per i casi di malattia”.

“Scatta anche da parte di alcuni ds ma anche del cittadino comune il sospetto che possano essere malattie non veritiere ma solo per sfuggire a un obbligo di legge. È chiaro che è molto difficile poi dal punto di vista del controllo, solo il medico fiscale può dire se la malattia è vera e dunque va ad impedire la regolare vaccinazione. Poi c’è il caso delle persone che non si possono vaccinare ma non per volontà loro ma perché hanno delle patologie tali che hanno l’esonero dal vaccino. Per costoro che vengono assegnati ad altri compiti per non avere il contatto con gli studenti non viene modificato il contratto, viene cambiata la mansione. Può cambiare il profilo, può cambiare il compito, però a livello di punteggio, a livello giuridico, rimangono le norme contrattuali del profilo per il quale si è stati assunti. Dunque se io sono docente e sono esonerato dal vaccino (dovevo fare il docente ma vengo dirottato a fare altro, per esempio occuparmi della biblioteca) però corre il punteggio per il contratto e per la classe di concorso per cui avevo avuto quell’incarico. Dal punto di vista economico e dal punto di vista giuridico l’incarico non muta, muta la mansione”.

Docenti neoassunti a.s. 2021/22, gli argomenti dei laboratori formativi

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Anche per l’a.s. 2021/22 resta confermato il modello formativo già previsto negli anni passati per i docenti neoassunti che devono svolgere l’anno di prova.

Quindi, il percorso di formazione si svilupperà nei seguenti momenti:

 
  • incontri propedeutici e di restituzione finale: 6 ore complessive
  • laboratori formativi/visite a scuole innovative: 12 ore
  • peer to peer: 12 ore
  • formazione on line sulla piattaforma Indire: 20 ore

SCARICA LA NOTA

Laboratori formativi

Sono previsti laboratori formativi, in presenza oppure on-line, per un totale di 12 ore complessive, suddivise in moduli.

Gli argomenti da affrontare riguarderanno le tematiche previste dall’art. 8 del D.M. 850/2015:

a. nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica;
b. gestione della classe e problematiche reI azionali;
c. valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);
d. bisogni educativi speciali;
e. contrasto alla dispersione scolastica;
f. inclusione sociale e dinamiche interculturali;
g. orientamento e alternanza scuola-lavoro;
h. buone pratiche di didattiche disciplinari.

Per quest’anno scolastico, il MI ritiene prioritario dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:

  • iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza pandemica;
  • metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
  • competenze digitali dei docenti;
  • inclusione sociale e dinamiche interculturali;
  • gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e discriminazioni;
  • competenze relazionali e competenze trasversali (soft-skills e character skills);
  • bisogni educativi speciali;
  • motivare gli studenti ad apprendere;
  • innovazione della didattica delle discipline;
  • insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
  • valutazione finale degli apprendimenti;
  • percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento;
  • educazione sostenibile e transizione ecologica, con particolare riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” presentato nel corso del 2020-2021.

Iniziative in corso

Le iniziative di formazione promosse da soggetti accreditati/qualificati per la formazione del personale della scuola vengono diffuse dalla Piattaforma per la Governance della Formazione (S.O.F.I.A.)

Sono promosse dal Ministero dell’Istruzione iniziative nazionali anche in collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione, che possono fornire un giusto supporto nelle attività di formazione dei docenti neoassunti). Tra questi:

  • Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net, il cui obiettivo è quello di perfezionare l’offerta formativa dei sistemi scolastici europei attraverso l’internazionalizzazione e l’innovazione dei modelli didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una dimensione comunitaria.
  • Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it – il Progetto ELISA nasce grazie a una collaborazione tra il MI – Direzione generale per lo studente e il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.

Obbligo vaccinale per il personale scolastico. Flc Cgil: restano procedure ancora da chiarire

da Tuttoscuola

Via lo scorso 15 dicembre alla prima giornata di obbligo vaccinale per il personale scolastico. A parte la resistenza da parte dello zoccolo duro dei “no vax”, restano da chiarire ancora diverse questioni. A farne presente alcune è la Flc Cgil che, sul proprio portale, scrive: “Restano ancora alcune questioni non chiarite, come ad esempio le procedure per il personale che non può vaccinarsi per motivi di salute e il loro utilizzo in altri compiti che stando al tenore della legge ha decorrenza immediata”. E non solo.

“In assenza di specifici chiarimenti e indicazioni operative, resta valida la soluzione già adottata, tramite intesa nazionale e in applicazione della norma, che prevede per il personale docente e ATA che si trovi in tale condizione l’utilizzazione in altri compiti – dichiara il sindacato – . Naturalmente resta la possibilità di ricorrere a lavoro a distanza laddove il tipo di prestazione lavorativa lo consente. Infatti, per coloro che non possono vaccinarsi e contemporaneamente non possono rimanere a contatto con gli alunni, si attiverà il contratto sulle utilizzazioni in altri compiti prevedendo la possibilità di diverso impiego in situazione protetta”.

Ma non è finita qui. “I vuoti e le contraddizioni delle disposizioni ministeriali sono un fardello pesante caricato sulle spalle delle scuole – scrive la Flc Cgil – . È il caso ad esempio contraddizioni contenute nella circolare dipartimentale del 9 dicembre scorso laddove si omette di specificare come trattare il personale collocato in malattia e di conseguenza esonerato dal prestare l’attività lavorativa al pari di coloro che si trovano in congedo parentale o altre situazioni di esonero dal servizio su cui invece la stessa nota si sofferma”.

“Tali vuoti di indicazioni sono molto gravi e mettono ancora una volta in difficoltà le scuole alle prese con problematiche assai complesse e che debbono invece basarsi su solide certezze operative – conclude il sindacato – , tanto più in una situazione in cui non si sono previste quelle risorse aggiuntive che avrebbero potuto risolvere tutte quelle criticità che la pandemia ha fatto via via emergere nel corso di questa nuova procedura”.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 dicembre 2021

Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021 in ordine alle disposizioni attuative del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172. (21A07539)

(GU Serie Generale n.299 del 17-12-2021)

Nota 17 dicembre 2021, AOODPIT 1927

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Il Capo Dipartimento

Ai Dirigenti e ai Coordinatori didattici delle istituzioni scolastiche
del sistema nazionale di istruzione
e, p.c. Ai Direttori generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
Al Sovrintendente scolastico per la Regione Valle d’Aosta
Alle Organizzazioni sindacali area e comparto istruzione e ricerca

Oggetto: Obbligo vaccinale del personale scolastico – Pareri

Legge 17 dicembre 2021, n. 215

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. (21G00238)

(GU Serie Generale n.301 del 20-12-2021)


Ripubblicazione del testo del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2021, n. 215, recante: «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.», corredato delle relative note. (Testo coordinato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 301 del 20 dicembre 2021). (22A00016)

(GU Serie Generale n.6 del 10-01-2022)


Art. 13 – bis – Disposizioni in materia di interventi strutturali e di manutenzione per la sicurezza delle istituzioni scolastiche

1. All’articolo 18 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti:

«3.1. I dirigenti delle istituzioni scolastiche sono esentati da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano tempestivamente richiesto gli interventi strutturali e di manutenzione di cui al comma 3, necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati, adottando le misure di carattere gestionale di propria competenza nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente. In ogni caso gli interventi relativi all’installazione degli impianti e alla loro verifica periodica e gli interventi strutturali e di manutenzione riferiti ad aree e spazi degli edifici non asse- gnati alle istituzioni scolastiche nonché ai vani e locali tecnici e ai tetti e sottotetti delle sedi delle istituzioni scolastiche restano a carico dell’amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla loro fornitura e manutenzione. Qualora i dirigenti, sulla base della valutazione svolta con la diligenza del buon padre di famiglia, rilevino la sussistenza di un pericolo grave e immediato, possono interdire parzialmente o totalmente l’utilizzo dei locali e degli edifici assegnati, nonché ordinarne l’evacuazione, dandone tempestiva comunicazione all’amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla loro fornitu- ra e manutenzione, nonché alla competente autorità di pubblica sicurezza. Nei casi di cui al periodo precedente non si applicano gli articoli 331, 340 e 658 del codice penale.

3.2. Per le sedi delle istituzioni scolastiche, la valutazione dei rischi strutturali degli edifici e l’individuazione delle misure necessarie a prevenirli sono di esclusiva competenza dell’amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla loro fornitura e manutenzione. Il documento di valutazione di cui al comma 2 è redatto dal dirigente dell’istituzione scolastica congiuntamente all’amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla fornitura e manutenzione degli edifici. Il Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, con proprio decreto da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, stabilisce le modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici».


Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. (21G00157)

(GU Serie Generale n.252 del 21-10-2021)