Matteotti per le scuole

Obiettivo del Concorso è quello di stimolare gli studenti a riflettere, in maniera critica e creativa, sul valore della testimonianza etica e civile di Giacomo Matteotti, realizzando elaborati scritti, grafici o multimediali – in collaborazione con i familiari, gli insegnanti, gli amici e le Istituzioni – per condividere un’esperienza di formazione civile e di partecipazione attiva. Il concorso è rivolto agli studenti delle Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, che potranno partecipare con piena autonomia espressiva all’iniziativa. Gli studenti possono partecipare singolarmente, per gruppi o per classi.

Gli elaborati dovranno essere raccolti dal Dirigente scolastico e inviati entro e non oltre il 31 MAGGIO 2022 in formato digitale al seguente indirizzo di posta elettronica: DGSIPUFFICIO3.CONCORSISTUDENTI@istruzione.itNell’oggetto della mail dovrà essere riportata la dicitura: “CONCORSO MATTEOTTI PER LE SCUOLE – a.s. 2021/2022” Ciascun elaborato dovrà essere accompagnato dalla “Scheda di presentazione elaborati” allegata al presente Regolamento, debitamente compilate in ogni sua parte

Documenti Allegati

Scuola, scontro sul nuovo arruolamento: “Entro aprile il decreto”. Ma i sindacati: “Proposta indecente”

da la Repubblica.it

Corrado Zunino

ROMA – Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ieri ha presentato il progetto per l’arruolamento dei docenti e la loro formazione obbligatoria alle commissioni Cultura di Camera e Senato (la mattina) e ai sindacati (il pomeriggio). Sono due dei sei punti che, sul Piano nazionale di resilienza e ripresa, riguardano l’Istruzione e vanno chiusi, come richiede l’Unione europea, entro il 31 giugno. Su questi aspetti del Pnrr, però, il ministero vuole fare in fretta ed è pronto a portare il decreto in Consiglio dei ministri “entro aprile”.

Il decreto prevede, riassumendo, tre strade per arrivare al concorso e alla cattedra di ruolo alle medie e alle superiori, una più agevolata per i precari storici. Quindi, più formazione – 60 crediti – tra teoria e tirocini, in aggiunta alla laurea magistrale o a ciclo unico per l’abilitazione: di fatto un reintegro del vecchio Tfa, il tirocinio (universitario) di formazione e abilitazione alla professione di docente. E, ancora, gli scatti di stipendio non saranno solo per anzianità, ma legati a chi frequenta un percorso di formazione e di aggiornamento permanente. Il punto più delicato, quest’ultimo.

Il ministro Bianchi ha chiarito che la ratio del provvedimento è una semplificazione e una stabilizzazione delle procedure di arruolamento, differenziate nel tempo da una serie di riforme (praticamente una a ogni nuovi ministero) che oggi rendono le assunzioni un percorso complesso e i vuoti in cattedra una realtà mai superata: “Vogliamo dare certezze alla scuola”, ha sostenuto il ministro.

Dura la reazione della Flc Cgil, che, con il suo segretario Francesco Sinopoli ha scritto: “E’ stata un’altra occasione persa. Dopo lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali nei settori della conoscenza, che ha visto la partecipazione di oltre un milione di lavoratori, il governo decide di mortificare la rappresentanza presentando un decreto che è solo da respingere. Ancora una volta l’annunciata importanza del confronto con le parti sociali viene annichilita dall’atteggiamento unilaterale di chi non si pone il tema del consenso sulle proprie proposte politiche”.

Sinopoli contesta la modalità della presentazione – “tre slide che hanno schematizzato la riforma senza alcun testo di legge annesso” – e il provvedimento nel merito: “Registriamo l’assenza totale di un collegamento tra formazione e accesso all’assunzione a tempo indeterminato. Una questione che nel caso dei precari è cogente, tanto che l’unica strada che gli si prospetta è il concorso a quiz. Il problema si pone anche per i neo-laureati, chiamati ad acquisire 60 crediti formativi all’università senza garanzie che questa abilitazione sia poi preludio per un’assunzione in ruolo. Il sistema proposto, in estrema sintesi, si configura come un’estensione dei Cfu, che sono requisiti per l’accesso all’insegnamento, e la conferma dei concorsi a quiz, due misure che si contraddicono. Chi investe sulla propria formazione non può affidare a un quiz il proprio futuro. I percorsi di formazione in ingresso devono avere natura abilitante ed essere uno strumento di formazione e accesso al ruolo”.

La Cgil, che ha parlato di un ritorno all’età della pietra delle relazioni sindacali, ha rigettato tutta la parte dedicata alla carriera dei docenti: “Una proposta indecente e irricevibile”. I motivi sono legati, ancora, alla mancanza di un confronto: “Siamo di fronte alla solita invasione delle materie contrattuali dove, senza peraltro parlare di risorse, si vorrebbe introdurre per legge, saltando il tavolo negoziale, una serie di misure come l’accelerazione di carriera e la formazione per il cosiddetto middle management nonché l’introduzione di nuove figure professionali. La norma si sostituirebbe al contratto che è, e deve restare, l’unico strumento che può regolare il rapporto di lavoro, il salario, le progressioni di carriera”.

Siamo alla vigilia del rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori della scuola e la trattativa, che non prevede risorse aggiuntive, si svolgerà all’interno di un perimetro di inflazione crescente e spese miltari aumentate, questione che brucia risorse per ogni altra voce di investimento pubblico. “Il governo e il ministro ritirino subito questa idea impraticabile e fuori dalle regole altrimenti la nostra risposta sarà la lotta”.

Critici – per ragioni simili – anche la Cisl scuola e il coordinatore della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio: “I temi del reclutamento e della formazione iniziale e quelli della carriera e degli incentivi vanno affrontati separatamente”, dice, “perché questi ultimi due attengono alla sfera contrattuale. I principi alla base della riforma del reclutamento possono anche essere condivisibili e noi siamo i primi a sostenere che per la scuola secondaria va previsto un percorso di abilitazione come quello della primaria. Non siamo d’accordo, però, sulla parte transitoria, perché si delinea un iter troppo complesso rispetto alla situazione drammatica del precariato per la quale serve una procedura più snella”.

C’è un’altra questione che pesa, il taglio di mezzo punto percentuale degli investimenti sulla scuola annunciato dal governo nel documento programmatico Def. “Piove sul bagnato”, dice Di Meglio, “visto che l’Italia si colloca già agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le risorse destinate all’istruzione. Ministero e sindacati dovrebbero, invece, trovarsi dalla stessa parte della barricata per fare pressione e ottenere maggiori investimenti”.


Concorso Stem, dal 3 maggio via alla seconda chance per 1.685 posti

da Il Sole 24 Ore

Il ministro dell’Istruzione pubblica il calendario della selezione per le materie scientifiche a medie e superiori
di Eu.B.

Per la seconda edizione del consorso Stem adesso ci sono anche le date. In base al calendario pubblicato dal ministero dell’Istruzione si partirà martedì 3 maggio di pomeriggio con la classe di concorso A20 e si finirà giovedì 5 maggio, sempre di pomeriggio, per la classe di concorso A028. In palio ci sono 1.685 posti, una parte dei circa tremila rimasti scoperti la’nno scorso durante la prima edizione della selezione per le cattedre in materie scientifiche di medie e superiori.

Le sedi

Le prove scritte (semplificate e al Pc come previsto dalla riforma Brunetta) si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali (Usr) competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Usr presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet.

Le istruzioni

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura – sottolinea il viale Trastevere – sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità, del codice fiscale, della ricevuta di versamento del contributo di segreteria e di quanto prescritto dal protocollo di sicurezza, nonché dalla normativa vigente in materia di “certificazione verde”: servirà almeno il green pass base e andrà indossata la mascherina Ffp2.
Viene infine ricorda ai candidati che le operazioni di identificazione avranno inizio alle ore 08.00 per il turno mattutino e alle ore 13.30 per il turno pomeridiano. Il turno mattutino è previsto dalle 9:00 alle 10.40 e il turno pomeridiano dalle 14:30 alle 16:10.


Mascherine FFP2 alle scuole, indicazioni operative del Ministero dell’Istruzione. NOTA

da OrizzonteScuola

Di redazione

Nuovo intervento del Ministero dell’Istruzione in merito alla procedura di acquisto delle mascherine FFP2 così come previsto dall’articolo 19 del decreto legge n.4 del 27 gennaio scorso.

Il Ministero, con la nota a firma del capo dipartimento Jacopo Greco, dà indicazioni operative alle scuole in particolare sulla registrazione dei dati relativi all’approvvigionamento di mascherine FFP2 fino al 31 marzo, all’assegnazione delle risorse alle scuole.

In particolare sui fondi da assegnare alle singole istituzioni scolastiche, l’Ufficio competente provvederà ad assegnare alle istituzioni scolastiche le somme corrispondenti e, conseguentemente, a emettere gli ordinativi di pagamento per consentire alle scuole di saldare le fatture emesse dalle farmacie per le forniture in parola

NOTA [PDF]

Classi pollaio. Qual è il numero massimo di alunni per classe? Le nuove regole

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

Di recente i sindacati hanno incontrato il ministero per un confronto sul tema delle classi pollaio. In altre parole, l’Amministrazione ha illustrato il decreto interministeriale che, d’intesa con il MEF, riporta gli indicatori di status socio-economico e di dispersione scolastica utilizzati per individuare le scuole che potranno formare classi al di sotto dei limiti previsti dal DPR 81. Un tentativo di arginare il fenomeno delle classi pollaio.

Ma ricordiamo cosa dispone il DPR 81/09

Qual è il limite minimo e massimo del numero di alunni per classe secondo il DPR 81 del 2009? Ecco cosa dispone la norma in questione.

  • Le sezioni di scuola dell’infanzia, di norma, salvo quanto disposto per le classi con alunni con disabilità (delle quali abbiamo parlato a questo link), vanno costituite con un numero di alunni non inferiore a 18 e non superiore a 26; si può arrivare a 29 alunni solo se non vi è l’opportunità di mandare i bambini nelle scuole viciniori.
  • Per le classi di scuola primaria il range è 15-26. Il numero massimo è elevabile a 27, qualora residuino alunni. Per le pluriclassi il range è 8-18 alunni. Nelle scuole e sezioni staccate nei comuni montani o nelle piccole isole o in aree geografiche abitate da minoranze linguistiche si possono costituire classi, per ciascun anno di corso, con un minore numero di alunni rispetto a quanto previsto, ma non inferiore a 10.
  • Per le classi di scuola secondaria di primo grado il range è 18-27. Il numero massimo è elevabile a 28, qualora residuino alunni. Si procede alla formazione di un’unica prima classe quando il numero degli alunni non supera le 30 unità.
  • Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, le classi di primo anno sono costituite in media con non meno di 27 alunni. A seguito di eventuali resti si può arrivare a 30 alunni.

NOTA ORGANICI

DECRETO INTERMINISTERIALE

Cosa cambierà? L’intenzione del ministero, da quanto riportano fonti sindacali, sembrerebbe quella di adoperare i dati di contesto relativi agli apprendimenti, derivanti dall’agenzia INVALSI, per impostare un sistema di indici che consenta di arrivare a una vera e propria mappatura della fragilità delle scuole.

Lo schema di decreto interministeriale dispone infatti che per la costituzione delle classi si faccia riferimento a degli indicatori di status sociale, economico e culturale e di dispersione scolastica. Sulla base di ciò gli Uffici scolastici regionali potranno autorizzare, nei limiti della quota massima dell’organico del personale docente indicato, la deroga alle dimensioni previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, attraverso la riduzione del numero massimo di alunni per classe, nel rispetto dei parametri espressamente individuati.

Ma quali saranno tali indicatori di fragilità?

Resta tutto da vedere. Commenta la Cisl scuola: “Siamo in presenza di un’assoluta novità, tutta da collaudare e monitorare per valutarne l’impatto e soprattutto l’efficacia. Tra le situazioni di fragilità sono individuate anche particolari condizioni di disagio legate a specifiche situazioni locali, con particolare riguardo ai comuni montani e alle piccole isole, o legate a situazioni emergenziali o a particolari condizioni orografiche. In sostanza si ammette una flessibilità di azione da parte degli Uffici, affinché sia possibile corrispondere efficacemente ad ogni specifico fabbisogno”.

Concorso secondaria, ecco il terzo calendario delle prove scritte che si svolgeranno dal dal 2 al 25 maggio 2022

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Mentre si concludono oggi, 13 aprile, le prove scritte del concorso per docenti della secondaria relative alle classi di concorso inserite nel primo calendario, e dopo la pubblicazione del secondo calendario per le prove che si svolgeranno dal 21 al 29 aprile, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato anche il terzo calendario, riferito alle prove dal 2 al 25 maggio.

I Calendario (periodo 14 marzo 2022 – 13 aprile 2022)

II Calendario (periodo 21 aprile 2022 – 29 aprile 2022)

III Calendario (periodo dal 2 maggio 2022 al 25 maggio 2022)

Le operazioni di identificazione avranno inizio alle ore 08.00 per il turno mattutino e alle ore 13.30 per il turno pomeridiano. Il turno mattutino è previsto dalle 9:00 alle 10.40 e il turno pomeridiano dalle 14:30 alle 16:10.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità, del codice fiscale, della
ricevuta di versamento del contributo di segreteria e di quanto prescritto dal protocollo di sicurezza, nonché dalla normativa vigente in materia di “certificazione verde”.

Le prove saranno sostenute nella Regione per la quale le candidate e i candidati hanno presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio.

Le classi di concorso non calendarizzate saranno oggetto di successive comunicazioni.

Organici 2022-23, l’educazione motoria nella scuola primaria

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

La Direzione Generale del Personale ha trasmesso agli Uffici Scolastici, insieme al Decreto Ministeriale n. 90 dell’11 aprile 2022, inviato agli organi di controllo per la registrazione, la nota che fornisce indicazioni sulla determinazione degli organici del personale docente per l’anno scolastico 2022/2023. Dal decreto del ministero dell’istruzione che pubblica la Cisl Scuola, all’articolo 1 viene introdotto, a partire dall’anno scolastico 2022/2023, per le classi quinte, l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, per non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive.

Il testo dell’articolo 1

In attuazione dell’articolo 1, comma 329 e ss., della legge 30 dicembre 2021, n.234, a partire dall’a.s. 2022/23, per le classi quinte, è introdotto l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, in ragione di non più di due ore settimanali di insegnamento aggiuntive, per le classi che non adottano il modello del tempo pieno nelle quali sia introdotto l’insegnamento, rispetto all’orario di cui all’articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89. Le classi che adottano il tempo pieno mantengono l’orario in essere anche quando interessate dal nuovo insegnamento, quantificato in ragione di non più di due ore settimanali.

NOTA ORGANICI

DECRETO INTERMINISTERIALE

Via libera al docente di educazione motoria alla primaria, firmato decreto

da Tuttoscuola

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto sugli organici del personale. Provvedimento che dà il via libera a un’importante novità prevista dall’ultima legge di bilancio: alla primaria le attività didattiche vengono integrate con la presenza del docente di educazione motoria. In particolare, nell’anno scolastico 2022/2023, si comincerà dalle quinte e saranno circa 25mila le classi coinvolte di cui oltre 15mila a tempo normale, le rimanenti a tempo pieno, per un totale stimato di 2.200 docenti.

“È un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine – sottolinea il Ministro Bianchi -. Si parte con le quinte poi, il prossimo anno, si andrà avanti con le quarte. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi, comprese quelle dell’ultima legge di bilancio”.

Esprime la sua soddisfazione la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. “La continua sinergia con il Ministro Bianchi ha prodotto un risultato storico: scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori. E per questo ringrazio il Presidente Draghi, senza la sua sensibilità al tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale”.

Nota 14 aprile 2022, AOODPIT 781

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Il Capo Dipartimento

Ai Direttori Generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Ai Dirigenti e ai Coordinatori didattici delle istituzioni scolastiche
del sistema nazionale di istruzione
e p.c. Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
Al Sovrintendente scolastico per la Regione Valle d’Aosta
Al Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno

Oggetto: Accoglienza scolastica per gli studenti ucraini. Indicazioni operative.

Nota 14 aprile 2022, AOOGABMI 23425

Ministero dell’Istruzione
Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
Programma operativo nazionale “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 Ufficio IV

Alle Istituzioni Scolastiche beneficiarie Loro sedi
E p.c. Agli Uffici Scolastici Regionali Loro sedi

OGGETTO: PON “Per la Scuola – Competenze e Ambienti per l’Apprendimento 2014-2020” CCI2014IT05M2OP001. Raccomandazioni per l’attuazione dei progetti a valere sul FSE e sul FESR.