Giochi della Chimica

Si è svolta giovedì 26 maggio, a Roma, la cerimonia di premiazione delle studentesse e degli studenti vincitori dei Giochi della Chimica. In 99 hanno affrontato la sfida finale per il podio, undici i vincitori assoluti nelle tre classi di concorso, 8 le menzioni speciali. La gara nazionale si è svolta in presenza e hanno partecipato studentesse e studenti provenienti da tutte le regioni italiane.

Il processo di selezione, che ha portato i migliori 99 a incontrarsi e a sfidarsi a Roma, è iniziato con le gare d’istituto. Alla successiva sfida regionale, che si è svolta ad aprile, hanno avuto accesso 6.600 studenti provenienti da oltre seicento scuole.

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è complimentato con i vincitori e con tutte le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato, con passione e impegno, ai Giochi. A premiare le studentesse e gli studenti, dopo i saluti del Professor Gaetano Guerra, Presidente della Società Chimica Italiana, e della Dottoressa Noemi Sutera di Federchimica, è stato il Professor Giorgio Cevasco.

Per l’occasione, Papa Francesco ha inviato un telegramma tramite il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, che ha ricordato gli studi giovanili da perito chimico di Jorge Mario Bergoglio. “In occasione delle finali nazionali dei Giochi della Chimica, Papa Francesco è lieto di inviare ai partecipanti il suo affettuoso saluto” – si legge nel telegramma inviato al Professor Giorgio Cevasco. “Egli, evocando i suoi studi e il suo impegno lavorativo come chimico, rammenta che, come per ogni importante scelta esistenziale, bisogna anzitutto saper discernere quello che Dio vuole da ciascuno e, al tempo stesso, avere il coraggio e l’audacia di seguirlo nella direzione che lui ha indicato. Il Santo Padre incoraggia pertanto i giovani studenti a trovare la strada che il Signore ha in mente per ognuno, alimentando sempre la passione per la ricerca, per la vita e per le opere buone. Con tali voti sua Santità assicura il ricordo nella preghiera e volentieri invia la Benedizione Apostolica”.

Anche il Cardinale Gianfranco Ravasi ha inviato una lettera agli studenti: “So bene quanto difficile sia questa scienza che considero affascinante sia perché rappresenta un legame fra il mondo animato e il mondo inanimato, sia perché è una disciplina che richiede molto impegno e precisione, ma al tempo stesso creatività e genialità”.

I Giochi della Chimica sono rivolti a tutte le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, al fine di promuovere incoraggiare le potenzialità didattiche e formative della disciplina. La competizione è inserita nel Programma annuale per la Valorizzazione delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione. La manifestazione è organizzata dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con la Società Chimica Italiana (SCI).

Il telegramma di Papa Francesco
La lettera del Cardinale Gianfranco Ravasi

I nomi dei vincitori:

Classe di Concorso A
1° Domenico Netti, istituto “L. Dell’Erba”, Puglia
2° Noé Favero, istituto “G. Galilei”, Veneto
3° Alberto Barban, istituto “A. Rossi”, Veneto
Alessandro Chia, istituto “A. Volta”, Umbria (menzione speciale)
Francesco Poto, istituto “C. De Giorgi”, Puglia (menzione speciale)
Camilla Ferrante, istituto “L. di Savoia”, Abruzzo (menzione speciale)

Classe di Concorso B
1° Giacomo Calogero, istituto “Banzi Bazoli”, Puglia
2° Luigi Pio Arsieni, istituto “Banzi Bazoli”, Puglia
2° Andrea Pozzi, istituto “L. Da Vinci”, Lombardia
3° Luca De Masi, istituto “C. De Giorgi”, Puglia
3° Alessia Scantamburlo, istituto “L. Da Vinci”, Veneto
Elia Bergamin, istituto “A. Rossi”, Veneto (menzione speciale)
Luigi Foreste, istituto “Caracciolo – G. da Procida”, Campania (menzione speciale)
Enzo Francesco Sberna, istituto “Sciascia – Fermi”, Sicilia (menzione speciale)

Classe di Concorso C
1° Angelo Carmine Visconti, istituto “L. Dell’Erba”, Puglia
2° Pietro Carissimi, istituto “Giulio Natta”, Lombardia
3° Fabio Filippin, istituto “JF Kennedy”, Friulia Venezia Giulia
Andrea Grossi, istituto “E. Mattei”, Marche (menzione speciale)
Davide Di Prato, istituto “L. di Savoia”, Abruzzo (menzione speciale)

Incontro Ministro Istruzione della Georgia

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha oggi incontrato il Ministro dell’Istruzione e della Scienza della Georgia, Mikheil Chkhenkeli.

L’incontro ha consentito uno scambio di vedute sulla collaborazione tra i due Paesi nel campo dell’istruzione e della formazione e della conoscenza delle reciproche lingue e culture, nonché sulle misure adottate a sostegno degli studenti ucraini.

L’incontro ha offerto l’opportunità per un confronto sulle rispettive politiche per migliorare la qualità dei sistemi educativi e sulle possibili iniziative per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi. In tale contesto i due Ministri hanno condiviso l’auspicio che si realizzi uno scambio di esperienze nel settore della promozione della lingua e della cultura in Italia e in Georgia. Il Ministro Bianchi ha quindi espresso soddisfazione per l’introduzione dell’italiano come lingua straniera nelle scuole georgiane, con un numero crescente di studenti di italiano in Georgia, mentre il Ministro Chkhenkeli ha sottolineato come la lingua e la cultura rappresentino lo strumento ideale per favorire la conoscenza reciproca. Fra gli ulteriori settori di possibile collaborazione sono stati evocati il settore specifico dell’Istruzione e Formazione professionale nonché lo sviluppo di scambi tra studenti e docenti nell’ambito del programma Erasmus+.

I due Ministri hanno quindi condiviso le rispettive azioni a favore degli studenti ucraini. Nel ribadire la vicinanza e la solidarietà della scuola italiana al popolo ucraino, il Ministro Bianchi ha quindi illustrato le misure adottate – d’intesa con i partner europei e le autorità di Kiev – per l’accoglienza delle studentesse e degli studenti ucraini nelle scuole, assicurando loro la continuità educativa e la prosecuzione del loro percorso formativo, con l’obiettivo di consentire quando possibile un loro rientro in Ucraina.

Autonomia differenziata

Autonomia differenziata, FLC CGIL inaccettabile: NO ad ogni ipotesi di regionalizzazione dell’istruzione

Roma, 26 maggio – La FLC CGIL di fronte alle affermazioni del segretario della Lega Matteo Salvini attorno all’autonomia regionale differenziata, ribadisce il proprio NO a qualsiasi ipotesi di regionalizzazione della scuola e dell’istruzione.

Nonostante i tragici momenti che abbiamo attraversato durante la pandemia, in cui è stata evidente la necessità di un governo nazionale di sanità e scuola, si continua a riproporre un argomento che rischia di frammentare i diritti fondamentali di cittadinanza nel nostro Paese: è un tema che una politica responsabile dovrebbe definitivamente abbandonare.

Ricordiamo che la Costituzione prescrive unità e indivisibilità della Repubblica, uguaglianza di diritti civili e sociali – e l’istruzione è fra questi – da garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale indipendentemente dai confini territoriali dei governi locali, uguaglianza di trattamento degli alunni tramite l’uguaglianza di trattamento del personale. E già dai precedenti tentativi di introduzione della regionalizzazione è stato evidente che è un’ipotesi che non vuole né il mondo della scuola e dell’istruzione, né la maggioranza dei cittadini. In questo quadro è inaccettabile la possibilità, delineata in alcune bozze di accordi relativi all’autonomia differenziata, di determinare i programmi di studio, di istituire un reclutamento regionale e definire retribuzioni e possibilità di spostamento da una sede ad un’altra.

La vera emergenza del nostro Paese è la disuguaglianza, chiediamo perciò al governo di perseguire l’obiettivo di rimettere l’uguaglianza al centro dei processi sociali abbandonando la strada dell’autonomia differenziata come strumento populista e demagogico per affrontare malcontenti localistici e ambizioni personalistiche.

Metodologie didattiche innovative

Partecipazione e successo formativo all’istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Limatola sulle metodologie didattiche innovative (Coding, Debate, Didattica per scenari)

di Pietro Boccia

Si è tenuto un interessante e partecipato corso, promosso dalla Dirigente Scolastico prof.ssa Rosalia Manasseri, con avviso pubblico. Il corso, tenuto da esperti esterni e riservato al personale docente dell’istituto Comprensivo di Limatola – Leonardo Da Vinci, ha avuto come titolo “Le principali metodologie didattiche innovative: Coding, Debate, Didattica per scenari”. Esso ha avuto una durata di 25 Ore tutte erogate in modalità sincrona a mezzo piattaforma Meet resa disponibile dalla scuola.

Il corso si è svolto con la partecipazione contemporanea a tutti gli incontri dei tre relatori assegnati al progetto formativo (Boccia, Imbriglio, Ricciardi). A tutti i partecipanti è stato reso disponibile il materiale didattico prodotto da ciascun docente. Più in dettaglio nel corso dei 7 incontri sono stati affrontati i seguenti argomenti:

· Introduzione al corso: dalla logica computazionale al Coding. Le piattaforme: Code, Scratch, Programma il Futuro.

· Presentazione dei Portali (Code.org, Scratch, Programma il Futuro) con esercitazioni e laboratori. · Debate.

· La didattica per scenari.

·  Conclusioni, relazioni e confronto.

Nel corso dell’ultimo incontro della durata di 4 ore si è proceduto alla consegna e presentazioni dei lavori svolti dai rappresentanti di ciascun gruppo, appartenenti al ciclo scolastico della scuola (Infanzia, Primaria; Secondaria 1° grado), inerenti le metodologie didattiche innovative presentate durante il corso e loro applicazione; si è anche provveduto alla somministrazione del questionario di gradimento del corso.

Il corso ha registrato una partecipazione molto ampia da parte dei docenti dell’istituto che hanno seguito con interesse e diligenza l’intero percorso formativo come testimoniano gli interessanti lavori finali presentati.

Il corso ha, attraverso i dibattiti volutamente innescati durante gli incontri, perseguito un duplice scopo (maggiore coinvolgimento partecipativo al progetto formativo e consapevolezza dei partecipami all’utilizzo di nuovi strumenti per la didattica).

Nel complesso, il progetto formativo ha, grazie ai partecipanti fortemente motivati e al coordinamento della Funzione Strumentale (docente Maria Teresa Di Palma) e degli Animatori Digitali (Ersilia Grasso, Agnese Campagnano, Carmela Dragone), nonché al sostegno della Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosalia Manasseri, reso unica e motivante l’intera esperienza.

La relatrice della scuola dell’infanzia ha, al termine dei lavori, sostenuto che:

  • il Coding “indica l’uso di strumenti e metodi di programmazione visuale per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale”, ovvero la capacità di individuare un procedimento costruttivo fatto di passi semplici e non ambigui che ci porta alla soluzione di un problema complesso. Il concetto di “pensiero computazionale” è stato introdotto per la prima volta da Seymour Papert, nel 1996, parlando di Logo. Il linguaggio di programmazione è stato da lui sviluppato al MIT, per insegnare la programmazione ai bambini.

La definizione, che è stata, poi, maggiormente condivisa dagli esperti, è quella coniata da Jeanette Wing, precisando che il pensiero computazionale è «il processo mentale che sta alla base della formulazione dei problemi e delle loro soluzioni così che le soluzioni siano rappresentate in una forma che può essere implementata in maniera efficace da un elaboratore di informazioni sia esso umano o artificiale». Il Debate è, poi, un confronto di opinioni, regolato da modalità specifiche, tra interlocutori che sostengono una tesi a favore e una contro su un tema assegnato. Le regole del “gioco” prevedono che la posizione a favore o contro possa essere anche non condivisa dai debaters, che pure devono essere in grado di portare le argomentazioni adeguate, con regole di tempo e di correttezza, senza pregiudizi e prevaricazioni, nell’ascolto e nel rispetto delle opinioni altrui, dimostrando di possedere flessibilità mentale e apertura alle altrui visioni e posizioni. La «didattica per scenari» è, infine, un approccio che si prefigge l’obiettivo di introdurre nella pratica quotidiana attività didattiche, centrate sull’allievo e che si avvalgono delle potenzialità offerte dalle TIC. Il punto di partenza è il concetto di “scenario”. Lo scenario riporta in stile narrativo il racconto di un ipotetico docente che decide di affrontare un “segmento” di curricolo con i propri allievi. Ad esempio, progettare un gioco didattico accattivante di matematica per spiegare un concetto di geometria semplice usando Scratch”. La relatrice ha concluso con una brillante frase di  Jean Piaget, vale a dire: «L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto»

La relatrice della scuola primaria ha, al termine dei lavori, sostenuto, tra l’altro, che il Coding è un valido aiuto per risolvere problemi e per migliorare la vita. Il pensiero computazionale è, infatti, un metodo che consente di formulare problemi e soluzioni.

Il Coding è una prima forma di approccio interdisciplinare alle TIC, perché:

  • consente l’avvio all’uso consapevole del computer;
  • sviluppa il pensiero riflessivo e procedurale;
  • stimola la riflessione sull’errore;
  • incrementa le capacità di espressione linguistica sia orale sia scritta;
  • garantisce un utilizzo diretto di conoscenze matematiche, linguistiche,

antropologiche e scientifiche per sostanziare di contenuti gli elaborati prodotti; – sviluppa il lavoro cooperativo e delle abilità individuali.

Nella scuola primaria, l’obiettivo è quello di sviluppare le competenze degli allievi attraverso lo studio dei principali costrutti del Coding (iterazione, istruzioni condizionali, funzioni) e della robotica. Le attività di Coding Uunplugged sono quelle che utilizzano strumenti non digitali per la realizzazione di esercizi e che introducono sia ai concetti fondamentali dell’informatica sia alle logiche della programmazione), vale a dire:

− percorsi a ostacoli (si parte, ad esempio, da un reticolo, immaginando che si tratti del pavimento piastrellato di un’aula. Gli allievi saranno le “pedine” del gioco, ai quali altri allievi dovranno dare le istruzioni per raggiungere un traguardo e/o un obiettivo).

− attività di pixel art (agli allievi verrà richiesto di partire da un reticolo disegnato sui quadretti del proprio quaderno, simile allo schema di una battaglia navale, colorando soltanto gli spazi necessari per comporre l’immagine desiderata, come quella del proprio personaggio preferito).

− scrivere un algoritmo (si pensi a una qualsiasi attività, come, ad esempio, preparare lo zaino. Ogni attività contiene al suo interno una serie di micro-azioni codificabili, vale a dire prendere quaderno, muoversi di due passi a sinistra verso lo zaino, utilizzare la mano sinistra per aprire lo zaino e così via).

L’attività di Coding con l’aiuto dei pc e di internet:

− collegarsi alla piattaforma code.org, per seguire i vari percorsi:

− giocare con SCRATCH su YouTube con svariati video che dimostrano come si usa la piattaforma SCRATCH e che è utile agli allievi per apprendere la programmazione a blocchi e/o a creare STORYTELLING.

Dopo varie esercitazioni sui percorsi, sulle direzioni e sulle frecce, si possono introdurre i robot su Code.org per programmare i loro movimenti sulla scacchiera (DOC ROBOTTINO EDUCATIVO). Soltanto in tal modo si può far acquisire agli allievi una prima conoscenza della robotica educativa e della programmazione dei robot.

Nota 26 maggio 2022, AOODGPER 20166

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico

Agli Uffici Scolastici Regionali Loro sedi
p.c. Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione SEDE

OGGETTO: Adempimenti propedeutici alle operazioni di avvio dell’a.s. 2022/23. Graduatorie di merito.

Nota 26 maggio 2022, AOODGPOC 136

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi dell’amministrazione, la comunicazione e i contratti

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di TRENTO
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta
A tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione e formazione

OGGETTO: Cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico 2022/2023 – Trasmissione Informative sul trattamento dei dati personali.

Protocollo d’Intesa MI – Ministero Lavoro – INL – INAIL

Promozione e diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento


Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il Direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), Bruno Giordano, il Presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Franco Bettoni, hanno sottoscritto congiuntamente un Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento. Il Protocollo, della durata triennale, disciplina proposte progettuali, educative e didattiche, volte a rendere pienamente efficace l’azione di sensibilizzazione sulle tematiche e sui valori della salute e sicurezza in ogni ambiente di vita, studio e lavoro per coloro che operano nella realtà scolastica, in continuità con le esperienze già realizzate a livello nazionale e territoriale.

L’obiettivo è ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici tramite l’utilizzo strategico di efficaci azioni di formazione e informazione, destinate ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”.

Previo coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, le azioni e gli strumenti previsti dal Protocollo saranno proposte anche a tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione di percorsi di alternanza, quali ad esempio tirocini curriculari e stage.

La pianificazione, programmazione e organizzazione generale dei piani di attività da realizzare è svolta attraverso un Comitato di coordinamento apposito, composto da cinque rappresentanti, di cui due per il Ministero dell’Istruzione, uno per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno per l’INL e uno per l’INAIL. Le funzioni del Comitato sono:

•predisporre piani annuali delle attività e dei progetti da realizzare/promuovere;

•curare periodicamente il monitoraggio dello stato di attuazione delle singole iniziative realizzate e del livello di raggiungimento degli obiettivi, oltre che dell’efficacia delle azioni intraprese.

“Il Protocollo che abbiamo firmato questo pomeriggio con il Ministero dell’Istruzione ha come obiettivo principale – ha detto il Ministro Orlando – quello di diffondere la sicurezza in tutti i luoghi dell’istruzione e, nello specifico, per chi sarà chiamato a svolgere anche una parte del percorso formativo sui luoghi di lavoro. Saranno coinvolti tutti i soggetti istituzionali che possono dare un contributo su questo fronte, oltre ai due Ministeri, L’INL e Inail. Avrà come svolgimento dei momenti di formazione mirata in questa direzione, coinvolgerà le imprese e i lavoratori, in modo tale da creare una consapevolezza del rischio e, contemporaneamente anche una consapevolezza delle strutture formative delle modalità attraverso le quali si può elevare costantemente il livello della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. Fare dei luoghi di lavoro un posto più sicuro è un obiettivo generale”.

“Oggi facciamo un passo in avanti. Insieme al Ministero del Lavoro, all’Inail e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro – ha dichiarato il Ministro Bianchi – convergiamo su un accordo cornice frutto del lavoro degli scorsi mesi il cui elemento fondante è la cultura della sicurezza. Puntiamo a coinvolgere presto anche le Regioni e gli altri attori del territorio. Le esperienze che studentesse e studenti svolgono al di fuori dei nostri istituti scolastici sono e devono rimanere esperienze formative e di orientamento legate ai propri percorsi educativi, da svolgersi nella massima sicurezza. Lavorare sulla cultura della sicurezza inoltre significa fare un investimento di lungo periodo per contrastare il fenomeno inaccettabile degli incidenti sul lavoro”.