Scontro d’inciviltà

Scontro d’inciviltà e (vana?) testimonianza delle cattedre

di Gabriele Boselli

Civiltà è condivisione e testimonianza di valori che han preso forma nella storia da parte degli abitanti di uno stesso continente, di uno stesso pianeta. E’ -essenzialmente- rispetto della vita. E’ Il comune riconoscersi in leggi e istituzioni nazionali e internazionali formatesi in un cammino di secoli e millenni “dal dì che nozze tribunali ed are/ diedero alle antiche belve esser pietose/ di se stesse e d’altrui” (Foscolo). Il cenno di ogni maestro, fin dalla scuola dell’infanzia, dalla cattedra addita e in-segna la civiltà.

Forse non  abbiamo insegnato bene. E’ inciviltà che da cento giorni innocenti cittadini, poveri coscritti ucraini e russi, milioni di sogni di una vita prospera e serena siano ogni giorno mandati al macero per la volontà di potenza di governi a vario titolo belligeranti. Da una parte vengono lanciati vecchi residuati bellici insieme a  bombe iperbariche e missili ipersonici; dall’altra anche droni predator, ovvero bombardieri che, comodamente teleguidati da lontane basi americane, bruciano ogni persona e cosa. Cosi si risparmiano le pensioni di guerra dei piloti. Sentir affermare che una parte o l’ altra “deve vincere” non è altro che un diniego alla trattativa e un tifo per lo sterminio. E’ l’inciviltà dei decisori e dei fornitori.

Intanto dalle nostre parti l’ inflazione corrode stipendi e pensioni e le immense spese belliche reali fuori bilancio (segreto militare) sottraggono ingenti risorse all’istruzione e alla sanità.

Si sono appena chiuse le scuole, a giugno fa caldo come solitamente a luglio; la guerra in Europa continua a consumare vite e sostanze e a inquinare la Terra; il Covid con le varianti prosegue il suo cammino di morte. Non è un bel momento per la nostra civiltà e nemmeno per la temperatura del  nostro pianeta: chi invita alla parsimonia con i condizionatori, è peraltro generoso nell’inviare bombe. Si vede che quelle rinfrescano.

Lo scontro dei due grandi ammassi di  inciviltà, diretto o per procura, lede il pianeta e apre baratri di odio tra i passeggeri di questa nostra nave comune vagante nell’universo. Il mondo va come ristretti gruppi di potere impongono. Ma scuola non può che continuare a esser cattedra di pace.

Assegnazioni provvisorie, tutto pronto per partire con le istanze online Polis

da La Tecnica della Scuola

Di Lucio Ficara

Tutto pronto per la presentzione online delle istanze di utilizzazione e/o assegnazione provvisoria 2022-2023. Il Ministero aprirà le aree di inserimento delle istanze per i docenti già il 20 giugno prossimo per chiudere il 4 luglio. Per gli Ata le domande potranno essere presentate dal 27 giugno all’11 luglio.

Domande di utilizzazione e assegnazione

I docenti titolari in province dove la loro classe di concorso è in esubero, possono chiedere utilizzazione interprovinciale per il suo ordine e grado di titolarità e per gli altri ordini e gradi in cui ha titolo, idem per l’utilizzazione provinciale. Lo stesso docente che potrebbe presentare istanza di utilizzazione interprovinciale o provinciale, se ne avesse i requisiti, potrebbe presentare anche l’assegnazione provvisoria verso una sola provincia per ogni ordine e grado di istruzione per cui ha titolo. La provincia dell’utilizzazione interprovinciale e quella dell’assegnazione provvisoria, potrebbero anche non coincidere ed essere due province distinte.

Chiaramente un docente potrebbe avere solo titolo a fare domanda di utilizzazione oppure solamente quella di assegnazione provvisoria, non è detto che possa fare tutte e due le domande, il tutto dipende dalla situazione contingente.

Chi può fare istanza di assegnazione

Bisogna ricordare che ai sensi dell’art.7, comma 1, del CCNI utilizzazioni 2019-2022, che a quanto pare verrà integralmente confermato, i motivi di richiesta per l’assegnazione provvisoria dei docenti di ogni ordine e grado saranno:

  • ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
  • ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, ivi compresi parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica;
  • gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria;
  • ricongiungimento al genitore.

Chi si trova in situazione di part time può presentare la domanda di assegnazione provvisoria per un numero ridotto di ore rispetto la cattedra intera. Bisogna specificare che è prevista la richiesta esplicita delle situazioni part time con il riferimento puntuale del numero di ore di insegnamento. Il docente ha diritto, riguardo le preferenze espresse, ad ottenere anche cattedre intere spezzate nel numero di ore di part time.

Quale documentazione allegare

Ecco gli allegati che eventualmente bisogna presentare insieme alla compilazione, tramite istanze online , del modello di domanda per l’assegnazione provvisoria 2019/2020:

  1. Dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell’art. 46 e successivi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche e integrazioni, consapevole delle responsabilità penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000, n.445 in caso di dichiarazioni mendaci, delle esigenze di famiglia (ricongiungimento al familiare, esistenza dei figli, per l’assistenza dei figli, del coniuge o parte dell’unione civile o dei genitori totalmente e permanentemente inabili al lavoro che possono essere assistiti solo in un dato comune)
  2. Dichiarazione sostitutiva del diritto di precedenza ai sensi dell’art.8, comma 1, dell’ipotesi di CCNI utilizzazioni 2019/2022, con la certificazione medica, in caso di precedenza per gravi motivi di salute di un familiare da assistere, attestante lo stato di gravità del familiare da assistere ai sensi dell’art.3, comma 3, della legge 104/92. In ogni caso la dichiarazione per qualsiasi forma di precedenza va debitamente documentata con apposita certificazione e con le condizioni previste dal contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2019/2022.Tra le precedenze, ai sensi dell’art.8, comma 1, dell’ipotesi di CCNI utilizzazioni 2019/2022, c’è anche quella riferita alle lavoratrici madri e ai lavoratori padri con figli di età inferiore ai 6 anni, o che li abbiano compiuti tra l’1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua il movimento. Esiste una precedenza dello stesso tipo, ma che vale solo per le assegnazioni provvisorie interprovinciali, per chi ha figli di età compresa tra i 6 e i 12 anni, anche se i figli hanno compiuto i 12 anni tra l’1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua il movimento.


Piano Estate 2022, autorizzati più di 57.000 con i fondi PON

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Sono più di 57.000 progetti da realizzare in 3.119 istituti scolastici nell’ambito dell’avviso PON per il Piano Estate 2022.

Sono infatti disponibili le graduatorie delle proposte progettuale ammesse a finanzaimento. Ricordiamo che il budget complessivo è di 179 milioni di euro.

Le graduatorie

Le scuole hanno inviato progetti per attivare soprattutto moduli di potenziamento delle competenze linguistiche (17%), di rafforzamento nelle materie STEM (14%), sul digitale (10%) e per l’educazione motoria (10%). Saranno attivati anche moduli di arte, teatro e scrittura creativa (9%), per il rinforzo della competenza alfabetica funzionale (19%) e in materia di consapevolezza ed espressione culturale (9%), musica e canto (5%). Tra gli altri: laboratori creativi e artigianali per la valorizzazione dei beni comuni, competenza imprenditoriale, educazione alla cittadinanza attiva e alla cura dei beni comuni, educazione alla legalità e ai diritti umani.

Nella ripartizione delle risorse quest’anno si è data priorità, per le regioni del Nord e del Centro Italia, alle scuole che non avevano partecipato alla scorsa edizione del Piano estate. In totale, sono 1.061.824 le studentesse e gli studenti coinvolti in 3.119 scuole, di cui 2.030 del primo ciclo, 1.058 del secondo ciclo e 31 Centri di Istruzione per gli adulti.


Esami di Stato 2022, ecco le regole su mascherine e distanziamento

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Nel corso degli Esami di Stato 2022, sia del primo che del secondo ciclo, e per gli Esami conclusivi dei percorsi degli Istituti tecnici superiori non sarà necessario utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Cade, dunque, l’obbligo di indossare la mascherina, che viene solamente raccomandata, in particolare in alcune circostanze quali, ad esempio, l’impossibilità di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

A dirlo è una nota del MI inviata alle scuole, in cui sono riepilogate le regole di sicurezza contenute nel Decreto Legge di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e nell’ordinanza-ponte del Ministero della Salute.

Durante lo svolgimento della prova orale sarà consentita la presenza di uditori in un numero che consenta una distanza interpersonale di almeno un metro.

Resta raccomandato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano, e resta fermo il divieto di accedere nei locali scolastici se positivi al Covid-19 o se si presenta una sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5°.

Per quanto riguarda le misure di igienizzazione dei locali e di pulizia, saranno messi a disposizione prodotti igienizzanti in più punti dell’edificio scolastico e, in particolare, all’ingresso dei locali dove si svolgeranno le prove d’esame.

In alcuni casi, specificati dalle relative ordinanze, è consentito, infine, lo svolgimento della prova orale e l’attività dei lavori della commissione e delle sottocommissioni anche a distanza, in videoconferenza.

LA NOTA