Inclusione e integrazione

In rappresentanza delle migliaia di docenti di ogni ordine e grado specializzati nelle attività di Sostegno in qualità di Coordinamento degli Insegnanti Specializzati sul Sostegno (CISS) ci rivolgiamo al panorama associazionistico, sindacale e politico al fine di evidenziare alcune istanze che reputiamo fondamentali per rendere effettivi nelle aule scolastiche i concetti di inclusione e integrazione e per garantire il diritto allo studio e all’educazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva e attenta ai bisogni degli studenti, è necessario garantire che non vengano violati i loro diritti: è pertanto fondamentale avere una figura competente ed efficace che li affianchi, come può esserlo solo il docente specializzato.

Questo non significa che la Specializzazione, da sola, sia sufficiente per essere un bravo docente di sostegno, ma la formazione è necessariamente il punto di partenza per la gestione di una profonda complessità che passa attraverso competenze teoriche e attitudini empatiche e personali che, con una buona dose di volontà e professionalità, servono per sapere come entrare in punta dei piedi, delicatamente, nel prezioso mondo dei bambini e ragazzi con disabilità e con qualunque altra tipologia di difficoltà.

Gli Specializzati sono insegnanti che portano avanti con sicurezza le loro scelte, una sicurezza nata dal sapere acquisito durante il percorso di specializzazione. Per sensibilizzare le Istituzioni ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, auspicando che possa farsi garante delle nostre istanze e portare la politica ad operare nel miglior modo possibile per il bene della Scuola Italiana.

Al fine di permettere ai docenti quella continuità didattica fondamentale per lo sviluppo delle potenzialità degli alunni, chiediamo di valorizzare il percorso concorsuale universitario sostenuto per l’accesso alla specializzazione attraverso:

– la proroga dell’articolo 59, comma 4, del D.L. n. 73/2021

anche per gli anni futuri, al fine dell’immissione in ruolo dei docenti inclusi nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze sul sostegno, fino a completo assorbimento dei docenti già specializzati;

– call veloce finalizzata al ruolo, per gli specializzati in prima fascia sostegno gps;

– rispetto della sentenza  3655/2021 del Consiglio di Stato, che definisce la necessità da parte delle Università di mettere a bando nei prossimi cicli di Specializzazione tanti posti quanti necessari al fabbisogno del territorio regionale in cui le stesse si collocano.

A nostro giudizio, sostenere gli alunni e le famiglie nella costruzione delle loro peculiarità non può prescindere dal mettere in campo una professionalità a tutto tondo che, oggi, nei fatti, continua ad essere mortificata e resa zoppa da una politica votata più ad interessi di visibilità mediatica che alla risoluzione dei veri problemi della scuola pubblica.

Coordinamento CISS

Finalmente se ne parla

Finalmente se ne parla, a vanvera, ma se ne parla

di Vincenzo Andraous

C’era da aspettarselo, ora tutti o quasi ne parlano, ne discutono con sentimenti di umana pietà, di totale intolleranza per qualsiasi eventuale indifferenza. Ognuno e ciascuno ribadisce le proprie alchimie di prevenzione per rendere la galera meno palesemente violenta, illegale e zittita costantemente dall’ingiustizia.

Ora se ne parla, a fronte dell’ennesimo suicidio, stavolta di una ragazza ammazzata dalla disperazione e dalla solitudine, ora se ne parla, e nuovamente c’è un dispendio inusitato di giustificazioni, di dimenticanze, di attenuanti generiche prevalenti alle aggravanti. Insomma ora se ne parla, additando a destra e a manca le cause per tanta insopportabile privazione della vita e non soltanto della libertà. Ora se ne parla stando bene attenti però a non calpestare i piedi a nessuno, se ne parla sottovoce e in punta di piedi per non disturbare il macchinista, se ne parla e viene accertato che il colpevole per tanta inumanità è l’acqua calda che manca, non l’acqua fredda che non scende. Se ne parla del sovraffollamento e degli spazi che mancano, campi da calcio, palestre, laboratori, meglio adibirli a nuove celle, nuovi padiglioni, altro che pensare a percorsi di risocializzazione.

Se ne parla sommessamente di angolazioni sub-urbane, di incultura ideologica, di disvalori, di deliri di onnipotenza, se ne parla tra una briscola e una scopetta, se ne parla per non dire tutto e il contrario di tutto. Proprio per non dire niente. Ci sono le elezioni, i voti da acchiappare, la pancia deve essere consolata e ben farcita, quindi non si può parlare di galera che uccide, annienta, commercia le cose, i corpi quelli vivi e quelli morti ammazzati in celle inagibili, con servizi igienici rotti, acqua stagnante nel lavabo, finestre sigillate, materassi ricoperti da fogli di giornale, invasi dalle formiche e con il sangue alle pareti. Ci sono le elezioni quindi tutti muti e via andare. La prima a temere la Giustizia è proprio la politica, lo dimostra in questi silenzi assordanti, in questa omertà dell’alzata di spalle, peggio, affermando che non ci sono notizie di denunce per violenze e illegalità. La politica teme la verità, quella scomoda, quella urticante, quella che dimostra la disumanità di trattamenti di gamma varia, contrari al senso di umanità nell’esecuzione della pena, principio garantito dalla nostra Costituzione, non dalla carta straccia.         

“Solo quando nessun uomo subirà in carcere un trattamento disumano la ferita costituzionale potrà dirsi rimarginata”.

Scuola dell’infanzia, pubblicate le graduatorie: 267,8 mln per ambienti didattici innovativi

da Tuttoscuola

Sono state pubblicate le graduatorie delle 3.571 scuole dell’infanzia statali beneficiarie dei 267,8 mln di fondi stanziati dall’Avviso pubblico “Ambienti didattici innovativi per la scuola dell’infanzia”.  

Il bando prevede un finanziamento massimo di 75mila euro per ciascuna scuola ed è destinato agli istituti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

L’Avviso, pubblicato nello scorso mese di maggio, è finanziato con risorse PON e REACT EU, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo è innovare la didattica anche nella Scuola dell’infanzia, tramite la creazione di ambienti che consentano, già dalla fascia di età 3-6 anni, l’acquisizione, da parte delle bambine e dei bambini, delle prime abilità nel pensiero critico, nel problem solving, nel pensiero computazionale, nella collaborazione, nella comunicazione, nella creatività, nell’alfabetizzazione tecnologica, nelle STEM (le discipline scientifiche – Science, Technology, Engineering and Mathematics). Spazi di apprendimento e strumenti adeguati garantiscono lo sviluppo delle abilità cognitive, emotive e relazionali nei diversi campi di esperienza previsti dalle Indicazioni nazionali per la Scuola dell’infanzia e per il Primo ciclo di istruzione, secondo quanto previsto dalle Linee pedagogiche per il sistema integrato zero-sei.

Gli interventi riguardano l’allestimento e/o l’adeguamento di arredi (nella percentuale massima del 60%), attrezzature digitali e attrezzature didattico-educative e dovranno essere realizzati tempestivamente.