La rete degli Ambasciatori Erasmus+ Scuola

Firenze, 6 settembre 2002 – Da settembre è attiva in Italia la rete di Ambasciatori Erasmus+ Scuola composta da oltre 260 tra docenti e dirigenti scolastici, esperti di cooperazione e progettazione europea per la scuola, con l’obiettivo di diffondere a livello regionale le opportunità offerte dal Programma Erasmus+ per le scuole, favorendo così consapevolezza, partecipazione e internazionalizzazione degli istituti del territorio italiano, in particolare quelli più remoti e isolati.

Il nuovo network è un’iniziativa nata dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, in collaborazione con i Referenti istituzionali e pedagogici nominati dagli Uffici Scolastici Regionali, per supportare le attività di formazione, promozione e orientamento sul Programma, rivolgendosi a dirigenti scolastici, docenti, studenti e altro personale scolastico.

Gli Ambasciatori sono parte attiva di un piano di formazione regionale che comprende seminari gratuiti (online e in presenza) rivolti a docenti e personale scolastico. Gli incontri sono organizzati dai Referenti Erasmus+ Scuola degli Uffici Scolastici Regionali, in collaborazione con l’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire.

Gli Ambasciatori possono essere contattati sia direttamente (per avere consigli e supporto individuale sul Programma in fase di ideazione, progettazione e svolgimento di attività Erasmus+ o eTwinning) sia tramite i Referenti USR e pedagogici (al fine di poter proporre l’organizzazione di attività di formazione nel proprio istituto o partecipare alle attività previste nel calendario dei seminari regionali).

Tutte le info sulla rete, l’elenco su base regionale degli ambasciatori e le modalità di contatto sono disponibili in questa pagina:https://www.erasmusplus.it/scuola/ambasciatori-erasmus-scuola/

Creators of Tomorrow

Meta presenta i “Creators of Tomorrow”

  • Oggi sveliamo i nomi dei 150 creator digitali emergenti, provenienti da diversi Paesi nel mondo, che si sono distinti per la capacità di realizzare contenuti video e format originali, coinvolgenti e interattivi sulle nostre app. Tra questi 10 italiani.
  • Nel corso del prossimo anno, mentre continua il nostro impegno per lo sviluppo del metaverso, lavoreremo a stretto contatto con i Creators Of Tomorrow per aiutarli ad accrescere il loro pubblico, costruire il loro business e creare nuove opportunità

Oggi lanciamo Creators of Tomorrow, una campagna pensata per mettere in luce i diversi talenti che, a livello globale, stanno contribuendo alla nascita di una nuova ondata di contenuti digitali, creativi e originali.

In Europa, in Medio Oriente, in Africa – e prossimamente in tanti altri Paesi – lavoreremo a stretto contatto con questi creator emergenti per aiutarli a far crescere il loro pubblico e trasformare le loro passioni in professioni, grazie alle opportunità offerte dalle nostre tecnologie.

Puoi scoprire l’elenco completo dei creator sul nostro sito dedicato: www.creatorsoftomorrow.com

Supportiamo la nuova generazione di Content Creator

I Creators of Tomorrow hanno davanti a sé enormi opportunità di carriera. Sono stati selezionati perché si stanno affermando all’interno delle loro community online e perché mostrano un approccio innovativo nella creazione di contenuti video, nell’utilizzo della tecnologia e nella proposta di contenuti d’intrattenimento originali e coinvolgenti: qualità che, siamo certi, saranno parte fondamentale dell’evoluzione del metaverso.

I 10 Creators of Tomorrow italiani

10 Creators of Tomorrow italiani rappresentano l’ampio ventaglio di talenti che ogni giorno utilizzano le nostre app per esprimersi, raccontando le loro storie e promuovendo la loro professione. C’è chi viene dal mondo del gaming, come Fjona Cakalli, ideatrice di Games Princess, il primo sito italiano dedicato ai videogiochi gestito esclusivamente da ragazze, e poi di Tech Princess, che racconta la tecnologia con uno sguardo inedito. C’è chi si sta affermando nel mondo della moda come Aya Mohamed e Sumaia Saiboub, che raccontano la loro visione e la loro estetica con un fortissimo senso di identità culturale, profondamente radicato nelle loro origini, o come Eugenia Longo, che esprime la propria creatività nel segno della self-acceptance. Fanno parte della rosa anche le food creator Cibosupersonico, ideatrici di esperienze culinarie autentiche a base di piatti sani e completamente plant-based e Chiara’s Cakery, che ha fatto della pasticceria la sua missione di vita. Dal mondo lifestyle, la creator Macy Fancy ci regala uno sguardo unico sulla black beauty, inseguendo il desiderio di mostrare i mille volti e le tante sfaccettature che ci rendono speciali. E, ancora, la campionessa di nuoto paralimpica Arianna Talamona, che ha trasformato la malattia da cui è affetta in un’opportunità, insieme ad artisti come Francesco Spedicato, che utilizza le piattaforme Meta per ispirare, intrattenere, emozionare e divertire quante più persone possibili attraverso i suoi disegni, realizzati con tecniche diverse e Ceppeland, videomaker specializzato in effetti visivi, programmatore e musicista polistrumentista.

I Creators of Tomorrow stanno crescendo in modo sorprendente perché, con i loro  contenuti digitali, cavalcano le nuove tendenze culturali e scoprono nuove strade per fare business, coltivando nuove opportunità, che abbracciano il futuro di Internet: dal costruire i propri marketplace digitali ad ospitare eventi immersivi con fan da tutto il mondo, fino alle collaborazioni con i brand per promuovere nuove esperienze.

Dalla sperimentazione dei contenuti video oggi, alla costruzione di mondi immersivi domani, coltivando la relazione  con i fan e la community, i nostri Creator rappresentano una nuova generazione di voci che ha il potenziale per trasformare questa visione in realtà.

Parallelamente al  nostro costante impegno nello sviluppo del metaverso, lavoreremo per  aiutare i creator a farsi strada nelle loro carriere, favorendo loro l’accesso a strumenti, formazione e risorse all’avanguardia, per testare e sperimentare in prima persona nuove opportunità e innovazioni.

Programmi e iniziative locali

Il progetto Creators Of Tomorrow viene lanciato ufficialmente oggi e, proprio da oggi, parte la nostra collaborazione con questa fenomenale rosa di creativi digitali. Nei prossimi mesi, daremo vita a una serie di progetti e iniziative che li avvicineranno alla nostra cultura aziendale, metteranno in luce il loro talento e gli permetteranno di fare passi avanti nella crescita delle proprie carriere.

Per fare in modo che i creator conoscano tutte le ultime novità e tutti gli strumenti offerti dalle nostre tecnologie, organizzeremo workshop in presenza, dedicati a ciascuno di loro. In Italia, in particolare, organizzeremo per i nostri creator una masterclass per esprimere al meglio la loro creatività sulle nostre piattaforme attraverso le diverse funzionalità a loro disposizione. In Sudafrica, per esempio, ospiteremo un “Creator Day”, che prevede diversi workshop per offrire consulenza sulla monetizzazione, sull’utilizzo dei branded content e molto altro ancora.

Inoltre, vogliamo offrire ai nostri creator l’accesso a esperienze ed eventi unici, che li possano ispirare a creare contenuti originali e di tendenza. In Germania, ad esempio, ospiteremo i nostri Creator of Tomorrow al Superbloom Festival, dove avranno un accesso VIP ai concerti, mentre i nostri creator dell’area MENA si uniranno a noi in occasione di Forever is Now, una mostra d’arte immersiva alle Piramidi di Giza, durante la quale potranno fare esperienza diretta delle nostre installazioni in realtà aumentata.

Infine, inviteremo  tutti i nostri Creators of Tomorrow alla EMEA Creator Week, che si terrà per la prima volta a novembre a Londra, presso l’iconica Tate Britain. Qui, i Creators of Tomorrow avranno la possibilità di conoscersi. Questi incontri rappresenteranno un’occasione per far emergere la loro creatività, imparare gli uni dagli altri e trarre ispirazione per la creazione di contenuti sempre più originali sulle nostre piattaforme.

Meta

Meta costruisce tecnologie che aiutano le persone a connettersi tra loro, trovare community e far crescere le imprese. Quando Facebook è stato lanciato nel 2004, ha cambiato il modo in cui le persone si connettono. App come Messenger, Instagram e WhatsApp hanno aiutato ancor più miliardi di persone in tutto il mondo a connettersi tra loro. Ora Meta sta guardando oltre gli schermi 2D, verso esperienze immersive come la realtà aumentata e virtuale per contribuire a costruire la prossima evoluzione della tecnologia sociale.

Elezioni, spostamento dei seggi dalle scuole

Elezioni, spostamento dei seggi dalle scuole: ennesima occasione persa

Roma, 6 settembre – Nella settimana che va dal 12 al 16 settembre in quasi tutte le regioni si avvierà l’anno scolastico. Come noto, gli ultimi tre anni sono stati fortemente condizionati dalla presenza della pandemia con didattica a distanza, utilizzo di dispositivi di protezione individuale e protocolli di contenimento della diffusione del virus. Sono stati anni difficili, nei quali si sono potuti limitare i danni educativi e formativi agli studenti solo grazie al grande impegno e senso di responsabilità di tutto il personale scolastico.

Avevamo chiesto perciò al governo il massimo sforzo per garantire un avvio di anno “normale” senza interruzioni alla didattica, evitando o limitando al minimo le chiusure. Ci aspettavamo dunque più determinazione ad individuare luoghi diversi dalle scuole per ospitare il voto alle elezioni politiche, almeno come si provò a fare col decreto sostegni bis in occasione delle elezioni amministrative del 2021 quando si stanziarono 2 milioni di euro per i Comuni che avrebbero provveduto a individuare luoghi alternativi alle scuole per l’insediamento dei seggi elettorali. Nulla di tutto questo è stato fatto.

Auspichiamo che il prossimo governo possa iniziare un percorso che consenta ai cittadini di esercitare il diritto al voto al di fuori dei locali scolastici, garantendo contemporaneamente il diritto di voto dei cittadini italiani e il diritto allo studio di milioni di studenti.La FLC CGIL continuerà in ogni caso a sostenere tutte le associazioni che sul territorio nazionale stanno promuovendo iniziative volte a sensibilizzare gli enti locali sulla questione dei seggi elettorali.

Istruzione adulti, presentate le Linee guida Ocse per il riconoscimento dei crediti

da Il Sole 24 Ore

Bianchi: «L’istruzione degli adulti ha un ruolo centrale all’interno della strategia di formazione permanente che stiamo realizzando con il Pnrr»
di Redazione Scuola

Il 5 settembre, presso la Sala “Aldo Moro” dell’Istruzione, il ministro Patrizio Bianchi è intervenuto alla presentazione delle Linee guida Ocse per il riconoscimento dei crediti nei Cpia (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti). Insieme al ministro, hanno introdotto l’evento il direttore generale DG Reform della Commissione europea Mario Nava (collegato a distanza) e il direttore per l’Occupazione, il lavoro e gli affari sociali dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Stefano Scarpetta.
La presentazione del progetto è stata accompagnata da una tavola rotonda sul tema dell’Istruzione per gli adulti, del riconoscimento dei crediti e della personalizzazione dei percorsi formativi. L’evento è stato concluso dall’intervento del capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione dell’Istruzione, Stefano Versari.

Ruolo centrale

«L’istruzione degli adulti ha un ruolo centrale all’interno della strategia di formazione permanente che stiamo realizzando con il Pnrr – ha dichiarato Bianchi -. Le nostre riforme stanno andando infatti tutte in questa direzione, costruendo insieme un unico grande disegno di riforma della scuola italiana: la formazione e l’assunzione degli insegnanti, la riorganizzazione degli Its Academy, gli Istituti tecnici e professionali, l’orientamento. I Cpia, che io vorrei chiamare Istituti statali per l’Educazione degli adulti, sono parte integrante del grande quadro che stiamo disegnando, coinvolgendo di più le Regioni, le economie territoriali, guardando anche al contesto europeo e mondiale. Un’azione di riforma vera e profonda che riguarda lo sviluppo e la crescita del Paese e il suo futuro». Il direttore per l’Occupazione, il lavoro e gli affari sociali dell’Ocse Stefano Scarpetta ha sottolineato che «i Cpia sono un elemento importante nella formazione continua degli adulti. Con il riconoscimento delle competenze pregresse e la possibilità di avere queste competenze certificate, il Cpia può essere un trampolino per ulteriori opportunità di apprendimento. Un elemento importante nel panorama di riforme che il Ministro ha ricordato e sul quale il governo si è impegnato. Ci auguriamo che queste Linee guida possano essere uno strumento utile per quei Centri che hanno fatto, negli ultimi anni, sforzi notevoli per dare a tutti delle opportunità di formazione sul mercato del lavoro».

Ruolo chiave dell’educazione alimentare, ma solo 1 bambino su 2 accede al servizio mensa

da Il Sole 24 Ore

I risultati di un’analisi commissionata da Elior a The European House – Ambrosetti alla vigilia della ripresa dell’anno scolastico. Dato peggiore al Sud
di Redazione Scuola

Il 73% degli insegnanti e l’88% dei genitori concordano nell’assegnare alla scuola un ruolo importante nell’educazione alimentare dei più piccoli, anche se per l’89% dei genitori la famiglia continua a rivestire il ruolo primario. È quanto emerge dall’analisi “Lo stato dell’arte dell’educazione alimentare in Italia e il ruolo della ristorazione collettiva” che Elior, leader della ristorazione, ha commissionato a The European House-Ambrosetti in occasione della riapertura delle scuole.

I dati

Nonostante sia riconosciuto il ruolo fondamentale della scuola nel diffondere corrette abitudini alimentari, solo 1 bambino su due (49%) ha accesso al servizio mensa, con punte che toccano il 67% nel Sud Italia e Isole. Questo perché solo il 29% degli edifici scolastici è dotato di una mensa, con grandi difformità territoriali: 46% nel Nord, 21% nel Centro, 15% nel Sud 17%, nelle Isole. Quasi tutti gli intervistati attribuiscono molta importanza all’educazione alimentare (punteggio 4,4 su 5), ma solo il 13% segue i principi della dieta mediterranea – dato confermato anche dal fatto che secondo l’Ocse l’Italia è il secondo peggior paese, dietro gli Usa, per quota di bambini sovrappeso/obesi tra i 5 e i 9 anni (42% vs. media Ocse del 31%). Quasi un terzo delle famiglie è consapevole di quante porzioni di frutta e verdura vadano mangiate (ovvero 5), ma solo l’8% riesce a convincere i propri figli a consumarle regolarmente. A questo si aggiunge che un quarto dei bambini (25%) non pratica attività fisica (soprattutto Sud e Isole – 31%). Nonostante genitori e insegnanti riconoscano il ruolo fondamentale della scuola nel diffondere comportamenti corretti, solo il 12% dei genitori e il 16% dei professori inserirebbe la materia nel programma didattico.

Grado di preparazione degli insegnanti sul tema

Dall’analisi emerge inoltre che il grado di preparazione degli insegnanti sul tema educazione alimentare è considerato medio (punteggio di 3,4 su 5) e solo il 7% delle attività di educazione alimentare nelle scuole coinvolge specialisti. Il 18% ritiene che gli insegnanti possano anche solo fornire le basi della materia, mentre il restante 6% pensa che ci siano altre priorità da insegnare a scuola.«Siamo felici di scoprire che genitori ed insegnanti riconoscano alla scuola, e anche agli operatori della ristorazione collettiva, un ruolo centrale nell’educazione alimentare delle nuove generazioni. Tuttavia è necessario fare un ulteriore passo avanti per riconoscere a questi importanti temi la corretta collocazione nel “sistema scuola” coinvolgendo famiglie, docenti e studenti, affinché vengano adottati corretti stili di vita sin dalla giovinezza. A questo proposito riteniamo che l’educazione alimentare, supportata da esperti e progetti didattici adeguati, debba entrare a far parte dei programmi scolastici al fine di poter assicurare la massima inclusione e diffusione di corretti principi legati alla sostenibilità e alla salute» sottolinea Rosario Ambrosino, Ad di Elior.

Tempo pieno negato al Sud. Eppure potrebbe essere volano di sviluppo e per nuovi posti

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Secondo uno studio fatto da Tuttoscuola, sulla base dei dati pubblicati dal Ministero, il tempo pieno nella scuola per tutti gli studenti costerebbe oltre 12 miliardi di euro.

Che non sarebbero soldi buttati, anzi. Sarebbero un investimento proficuo e volano di ulteriore sviluppo, soprattutto al sud Italia.

Infatti, mentre nelle regioni del Centro nord il 49,7% delle classi è attualmente organizzato a tempo pieno, nel Meridione si raggiunge solo il 20% e in Sicilia siamo attorno al 10%.

Un altro dei tanti  paradossi meridionalisti che toglie posti di lavoro per docenti e personale Ata e opportunità di sviluppo laddove proprio c’è più bisogno.

Se allora si estendessero a tutte le classi italiane delle primarie e delle secondarie di primo grado le 40 ore settimanali di funzionamento, ciò comporterebbe l’assunzione di nuovi docenti  e personale, la creazione di nuove strutture, l’implementazione di nuovi servizi all’interno delle scuole. E renderebbe un servizio importante alle famiglie.

Infatti, come riporta Tuttoscuola e come del resto l’evidenza declama, il tempo pieno investe almeno tre livelli di spesa: il costo del personale docente e Ata, che rimane a carico dello Stato; i costi per i servizi di mensa e di trasporto, di cui si occupano i Comuni; i costi per nuove strutture o trasformazione di locali, sempre a carico dei Comuni, essendo quelle scuole di loro pertinenza.

Ora, per adeguare le strutture scolastiche ad ospitare le mense  ci sarebbero i fondi del Pnrr e anche per implementare i servizi di scuolabus, ma non pare che i comuni siciliani siano in grado di ottenerli, tant’è che i progetti presentati da molti comuni siciliani non sono stati approvati, mentre altri Enti locali non sono neanche riusciti a presentarli, per via di una burocrazia inefficiente e impreparata, al contrario di quanto accade, per esempio, presso le Regioni del Nord come l’Emilia Romagna.

Il risultato? Prof meridionali costretti ad emigrare, scuole cadenti, aziende di trasporto e di mesa obbligate a chiudere.

Continua la polemica sui “mezzi voti” e sul “7 +”, ma forse il problema è molto più complesso

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Le parole del presidente ANP Antonello Giannelli sulla inopportunità di usare i “mezzi voti” nelle valutazioni fanno discutere i nostri lettori.
In poche ore l’articolo pubblicato nel nostro portale ha raccolto poco meno di 400 commenti, gran parte dei quali – per la verità – a difesa della pratica del “mezzo voto”.
In molti, anzi, si spingono oltre e rimpiangono i bei tempi in cui si usavano anche il “meno meno” o il “più più”.

I dirigenti scolastici non interferiscano

Ma ci sono anche considerazioni sul metodo: molti docenti sostengono, per esempio, che la pratica della valutazione rientra nella libertà delle scelte pedagogiche e didattiche dell’insegnante sulla quale nessuno, e men che meno il dirigente scolastico, può intervenire: osservazione assolutamente sacrosanta che deve però fare i conti con la “dimensione collegiale” della professione docente.
Senza dimenticare poi il dettato legislativo.
Parlando della libertà di insegnamento l’articolo 1 del Testo unico sull’istruzione (decreto l.vo 297/94) recita infatti: “L’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni”.
In altre parole: la libertà di insegnamento dovrebbe essere finalizzata non solo a “garantire” in qualche modo l’autonomia professionale dei docenti ma anche (o forse soprattutto) la  formazione degli studenti.

Considerazioni non sempre documentate e motivate

E’ interessante poi osservare che non ci sono commenti che facciano riferimento ai risultati della ricerca pedagogica e valutativa, come se per rispondere alla domanda “ma i mezzi voti servono a qualcosa?” non sia necessario disporre di qualche conoscenza specifica.
Abbondano insomma considerazioni “ad effetto” anche se poco documentate; vale la pena, in proposito, citare coloro che affermano che i mezzi voti consentono una fotografia della realtà più accurata, capace di cogliere maggiormente le sfumature e di esprimere meglio i progressi dello studente.
“Abolire i mezzi voti – sostengono alcuni – sarebbe come disegnare un bel paesaggio con un solo colore nella tavolozza”.
Ma – come sottolinea il pedagogista Cristiano Corsini in un commento sulla sua pagina Facebook – “quando si parla di valutazione, ricorrere a metafore come quella della fotografia o del termometro rischia di farci andare fuori strada”.
Perché, aggiunge ancora Corsini, se davvero si vuole descrivere i progressi dello studente o meglio ancora sostenerlo nel suo percorso, è molto meglio usare descrittori validi e affidabili piuttosto che numeri con o senza decimali.
“Per il resto – conclude ironicamente Corsini – una scala con dieci voti fa più o meno la metà dei danni di una con venti”.

Assenze per malattia. Personale scolastico con contratto a tempo indeterminato

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

L’assenza per malattia del personale scolastico è regolata dal CCNL/scuola del 2006/2009, norma confermata nell’ultimo contratto sottoscritto nel 2018 e da altre norme giuridiche intervenute in merito.

Personale scolastico di ruolo

Il personale di ruolo che si assenta dal servizio per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo complessivo di 18 mesi retribuiti e ulteriori 18 mesi senza assegni in un triennio.

Periodo retribuito

  • per i primi 9 mesi intera retribuzione;
  • per i successivi 3 mesi con una retribuzione pari al 90%;
  • per i successivi 6 mesi con una retribuzione pari al 30%.

le assenze per malattia, retribuite parzialmente, non interrompono la maturazione dell’anzianità di servizio e sono validi a tutti gli effetti.

Periodo non retribuito per gravi esigenze di salute

Il dipendente che dovesse avere bisogno di altro congedo per gravi condizioni di salute, sarà sottoposto dall’amministrazione all’accertamento delle sue condizioni di salute per il tramite del competente organo sanitario ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di stabilire la sussistenza di eventuali cause di assoluta e permanente inidoneità fisica a svolgere qualsiasi proficuo lavoro.

Risultanze dell’accertamento

Qualora il dipendente :

  • fosse riconosciuto idoneo a riprendere l’attività, è concesso di assentarsi, senza alcun trattamento retributivo, ma con la conservazione del posto per ulteriori 18 mesi;
  • fosse riconosciuto inidoneo alla sua funzione per motivi di salute, può a domanda essere collocato fuori ruolo e/o utilizzato in altri compiti tenuto conto della sua preparazione culturale e professionale.
  • qualora fosse riconosciuto inidoneo a svolgere qualsiasi proficuo lavoro, l’amministrazione può procedere alla risoluzione del rapporto corrispondendo al dipendente l’indennità sostitutiva del preavviso

Cosa s’intende per triennio

Ai fini del diritto alla retribuzione o meno delle assenze per malattia, è opportuno sapere, che il triennio non si riferisce né all’anno solare, né all’anno scolastico, ma al periodo che viene a determinarsi dall’assenza per malattia dell’ultimo giorno dell’evento morboso.

Come si calcola il triennio

Per cercare di essere quanto più chiari possibili facciamo un esempio concreto:

Poniamo un docente che chiede 10 giorni di congedo per malattia dal 15 novembre al 24 novembre  2022 e vuole sapere se sarà retribuito secondo i parametri su esposti o se non sarà retribuito.

  • per prima cosa deve sapere qual è il triennio a cui fare riferimento; nel nostro caso sarà il triennio che va dal 14 novembre 2022 al 14 novembre 2019
  • nel suddetto periodo, (definito periodo di comporto) il docente dovrà sommare tutti i giorni di malattia di cui ha usufruito
  • fatta la somma aggiungere gli ultimi 10 giorni di malattia richiesti

in rapporto al risultato dei giorni complessivi si comprende se si ha diritto alla retribuzione e alla percentuale della stessa o non si ha diritto alla retribuzione.

Periodi da non conteggiare nel triennio

Ai fini del conteggio dei giorni di malattia nel triennio non vanno calcolati:

  • i giorni di malattia per gravi patologie che richiedano terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti;
  • i giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital anche quelli di assenza dovuti alle conseguenze certificate delle terapie;
  • i giorni di assenza dovuti a infortunio sul lavoro, non si computa ai fini del limite massimo del diritto alla conservazione del posto il periodo di malattia necessario affinché il dipendente giunga a completa guarigione clinica;
  • i giorni di congedo per le necessarie cure per gli invalidi, norma statuita dal decreto 119 del 2011;
  • malattia determinata da gravidanza nota n° 25/I/0011428 del 2008;
  • i giorni di ricovero per  accertata positività al Covid-19, legge n° 27 del 2020

Decurtazione sui primi 10 giorni

Secondo quanto disposto dall’art 71 comma 1 della legge 133 del 2008 per ogni singola richiesta di assenza per malattia, fino a dieci giorni di assenza, “è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, avente carattere fisso e continuativo, e di ogni altro trattamento accessorio”.

Nel caso in cui il personale dovesse assentarsi, sempre per motivi di salute, senza soluzione di continuità, la richiesta non è considerata nuova domanda per cui non è operata alcuna trattenuta

Assenza senza decurtazione

Non sono soggetti a decurtazione i seguenti congedi per malattia:

  • ricovero in ospedale
  • day-hospital
  • prognosi rilasciata da un Pronto Soccorso
  • periodo di convalescenza post ricovero
  • ricovero domiciliare, certificato dall’ASL o struttura sanitaria competente sostitutiva del ricovero ospedaliero;
  • infortunio sul lavoro;
  • infermità riconosciuta dipendente da causa di servizio;
  • gravi patologie che richiedono terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti.

Modalità di presentazione della domanda

Il giorno in cui accade l’evento, il personale interessato deve avvisare telefonicamente la segreteria e appena possibile far recapitare la domanda con il numero dei giorni richiesti.

Certificazione

Il periodo della malattia va giustificato mediante certificato inviato via telematica all’INPS che a sua volta la inoltra alla scuola dove presta servizio il personale interessato, dal medico curante convenzionato con il servizio sanitario nazionale o dalla struttura sanitaria pubblica. Non sono validi i certificati rilasciati da specialisti non convenzionati

Accertamento della malattia

È compito del dirigente scolastico valutare, l’invio della visita fiscale al dipendente sulla base non solo della condotta del personale, ma anche degli oneri connessi all’effettuazione della visita.

La visita fiscale diventa obbligatoria inviarla se la richiesta di assenza per malattia dovesse verificarsi prima o dopo una giornata festiva o comunque non lavorativa.

Orari visita fiscale

Per le visite fiscali, volte ad accertare la reale malattia del personale, è stato previsto il seguente orario di reperibilità anche in giornate festive: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Pensioni scuola, probabilmente entro il 21 ottobre le domande per docenti e ATA

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Le domande per i pensionamenti dall’a.s. 2023/24 dovranno essere presentate, da docenti e ATA, entro il 21 ottobre 2022, mentre resta ferma la data del 28 febbraio prossimo per i Dirigenti scolastici.

A darne l’annuncio è il Sindacato Anief, che riporta quanto comunicatyo dal Ministero dell’Istruzione, nel corso dell’incontro che si è svolto oggi.

Durante l’incontro, nel corso del quale sono state illustrate le modalità di presentazione, inoltro e lavorazione delle istanze, secondo quanto riporta l’Anief “sono emerse le criticità del sistema pensionistico del sistema di istruzione che, nonostante le diverse modalità per la maturazione dei requisiti, non tiene conto delle specifiche del comparto e dell’area“.

Nota 6 settembre 2022, AOODGOSV 22692

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
– Ufficio I –

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti degli UfficiScolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente agli studi della Regione Valle D’Aosta
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Ai Dirigenti/Coordinatori scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie
e, p.c.: Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Ufficio Stampa
All’Ufficio di Gabinetto
Al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale – Ufficio V –

OGGETTO: Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2022/2023. Decreto ministeriale n. 207 del 2 agosto 2022

Decreto Ministeriale 2 agosto 2022, AOOGABMI 207
Programma per la valorizzazione delle eccellenze per l’anno scolastico 2022/2023

Digital board: prorogato al 31 gennaio 2023 il termine per la chiusura dei progetti

Azione 13.1.1 “Cablaggio strutturato e sicuro all’interno degli edifici scolastici”
Azione 13.1.2 “Digital board: trasformazione digitale nella didattica e nell’organizzazione”.
Proroga del termine per la chiusura dei progetti

Prot. 73850 del 6 settembre 2022

Reti locali cablate e wireless nelle scuole: prorogato al 31 gennaio 2023 il termine per la chiusura dei progetti

Azione 13.1.1 “Cablaggio strutturato e sicuro all’interno degli edifici scolastici”
Azione 13.1.2 “Digital board: trasformazione digitale nella didattica e nell’organizzazione”.
Proroga del termine per la chiusura dei progetti

Prot. 73850 del 6 settembre 2022

Ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica: prorogati i termini per l’impegno delle risorse e la chiusura dei progetti

Azione 13.1.3 – “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”
Azione 13.1.4 – “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo
Proroga del termine per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti e chiusura progetto nella piattaforma GPU

Prot. 73851 del 6 settembre 2022