Fondi Pnrr destinati ai divari territoriali

“Le scuole autonome e i Dirigenti scolastici siano dotati di strumenti agili ed operativi”

Scuola: presidi Andis a Draghi,

“Urgono chiare e inequivocabili linee di indirizzo e dettagliate descrizioni dei costi ammissibili”

Roma, 6 ottobre. Il Governo e il Ministero dell’istruzione dovrebbero predisporre “chiare e inequivocabili linee di indirizzo e dettagliate descrizioni dei costi ammissibili, in modo da garantire efficacia alle azioni che il PNRR affida alle scuole”. E’ quanto afferma in una nota il consiglio nazionale dell’Andis (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici). 

“Tali azioni sono sicuramente indispensabili e costituiscono un’occasione irripetibile se si vogliono arginare e ridurre le sempre crescenti emergenze educative e le asimmetrie presenti nel nostro sistema educativo. Occorre che le scuole autonome e i Dirigenti scolastici siano dotati di strumenti agili ed operativi che consentano una risposta flessibile e contestuale alle reali esigenze delle singole istituzioni scolastiche”. 

Quanto all’assegnazione dei fondi destinati alla riduzione dei divari territoriali, osservano i presidi Andis, “si rileva un evidente disequilibrio nell’attribuzione, pur a parità di criteri e di contesto sociale e territoriale”. per questo, suggerisce l’Andis, “qualora non fosse possibile rivedere le assegnazioni, sarebbe opportuno che le scuole destinatarie dei fondi venissero individuate come centri di committenza per progettualità comuni nel territorio, affinché tutte le scuole, comprese quelle escluse, possano godere di questa significativa opportunità”. 

Per garantire l’ottimale impiego delle risorse del PNRR risulta inoltre  “imprescindibile la formazione e il potenziamento dell’organico degli assistenti amministrativi, come pure l’incremento dei collaboratori scolastici indispensabili per l’ampliamento del tempo scuola. Si propone, infine, l‘istituzionalizzazione del middle management al fine di garantire una reale leadershare funzionale alla garanzia di un apprendimento equo, inclusivo e di qualità”, conclude la nota. 

Scuola e Pnrr, Bianchi firma il decreto per la valorizzazione dei docenti

da Il Sole 24 Ore

Maggiore centralità alla continuità didattica e attenzione nei confronti di coloro che insegnano nei territori più disagiati
di Redazione Scuola

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto con i nuovi criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente. Il provvedimento attua quanto previsto nell’ambito del Pnrr, in particolare nella riforma del reclutamento e della formazione dei docenti, di recente approvata dal Parlamento, che è intervenuta anche sui criteri per la valorizzazione degli insegnanti.
Con il provvedimento firmato, viene dato peso nella valorizzazione degli insegnanti:
• alla continuità didattica: si terrà conto del numero anni di permanenza nella medesima scuola che stia in una provincia diversa da quella della propria abitazione;
• alla sede di lavoro: si valorizzerà il personale che insegna da più anni in istituti di territori che presentano condizioni socio-economiche più disagiate, maggiore dispersione o il rischio di spopolamento.
La presenza di entrambe le condizioni comporterà una valorizzazione economica maggiore. Il decreto è stato trasmesso agli organi di controllo e sarà reso disponibile sul sito del ministero appena registrato.


Giornata mondiale degli insegnanti, Eurydice presenta il rapporto sugli stipendi di docenti e capi d’istituto in UE

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Come ogni anno, è stato pubblicato, in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, l’aggiornamento annuale del rapporto di Eurydice sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa.

Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe riporta i dati riferiti all’a.s. 2020/21.

Il rapporto di Eurydice mostra, in chiave comparativa europea, la composizione e le differenze di retribuzione degli insegnanti, analizza inoltre le principali variazioni degli stipendi di base negli ultimi anni, gli stipendi medi effettivi, comprese le indennità e altre retribuzioni aggiuntive, e gli stipendi di base e le indennità dei capi di istituto delle scuole pubbliche prescolari, primarie e secondarie generali in 39 sistemi educativi europei.

Analizzando le informazioni raccolte, emergono, innanzitutto, significative differenze tra i paesi europei negli stipendi di base degli insegnanti all’inizio della loro carriera. Questi possono infatti variare, a seconda del paese, da circa 4.000 € a 92.000 € all’anno. Nella tabella sottostante gli stipendi sono stati convertiti dalle valute nazionali in SPA (standard di potere d’acquisto).

Stipendi di base lordi annuali all’inizio della carriera di insegnanti a tempo pieno delle scuole pubbliche, a. s. 2020/21 (in SPA)

Differenze stipendiali in base a dove si insegna

In 11 Paesi europei analizzati, tutti gli insegnanti neoassunti hanno lo stesso stipendio di base, indipendentemente dal livello di istruzione in cui insegnano. Tuttavia, in media, gli insegnanti della scuola primaria tendono a guadagnare meno, mentre gli insegnanti della scuola secondaria superiore generalmente guadagnano di più. Nella maggior parte dei Paesi, le differenze di stipendio tra i vari livelli di istruzione sono pertanto legate alle differenze nei requisiti minimi di qualifica richiesti per diventare insegnante. L’Italia, da questo punto di vista, risulta una delle poche eccezioni, poiché gli stipendi iniziali di base degli insegnanti del livello secondario sono più alti rispetto a quelli del primario, pur dovendo possedere tutti gli insegnanti una laurea magistrale, come titolo di accesso alla professione.

Aumenti stipendiali in base all’anzianità

In Italia, insieme ad altri paesi, gli insegnanti hanno bisogno di una significativa anzianità di servizio per raggiungere aumenti di stipendio piuttosto modesti. Nel nostro paese, infatti, gli stipendi iniziali degli insegnanti possono aumentare di poco meno del 50% solo dopo 35 anni di servizio. Più o meno lo stesso accade in Spagna dove gli insegnanti raggiungono l’aumento massimo del 42% dopo ben 39 anni di servizio.

Lo stipendio dei Dirigenti scolastici

In alcuni sistemi educativi lo stipendio minimo di base dei capi di istituto è inferiore allo stipendio degli insegnanti con 15 anni di esperienza. In molti altri, invece, è superiore in tutti i livelli di istruzione. In Italia, lo stipendio minimo di base per i capi di istituto è, per esempio, il doppio dello stipendio di un insegnante con 15 anni di servizio.


Maturità 2023, entro il 30 novembre le domande di candidati interni ed esterni. Il sito dedicato

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Come ogni anno, il MI ha pubblicato la nota contenente indicazioni per la presentazione delle domande di partecipazione agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo.

La nota del 23 settembre indica non solo le scadenze per la presentazione delle istanze da parte dei candidati interni ed esterni, ma anche le modalità, nonché indicazioni sul pagamento della tassa per esami e del contributo ed sugli aspetti procedurali per le scuole.

Per i candidati interni dell’ultima classe, il termine di presentazione delle domande è fissato al 30 novembre 2022.

Per i candidati interni della penultima classe (abbreviazione per merito), il termine di presentazione domande è il 31 gennaio 2023.

Per i candidati esterni la presentazione domande è fissata fra il 2 novembre 2022 – 30 novembre 2022. Tali candidati dovranno cessare la frequenza prima del 15 marzo 2023.

LA NOTA

Tutte le scadenze

Questa la tabella con le scadenze da ricordare:

Modalità di presentazione della domanda

Ricordiamo che i candidati interni presentano domanda di ammissione all’esame di Stato al dirigente scolastico/coordinatore didattico dell’istituzione scolastica da essi frequentata.

I candidati esterni, invece, presentano domanda di ammissione all’esame di Stato all’Ufficio scolastico regionale territorialmente competente, attraverso la procedura informatizzata, che sarà disponibile a partire dal 2 novembre
2022, tramite utenza SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)/CIE (Carta di identità elettronica)/e IDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Nel caso in cui il candidato sia minorenne, l’accesso alla procedura è effettuato dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Il sito dedicato

Il MI ha reso disponibile un’area del sito dedicata agli esami di Stato, in cui verranno pubblicate tutte le norme di riferimento e faq.

VAI AL SITO

Nota 6 ottobre 2022, AOODGSIP 3199

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio V Politiche sportive scolastiche

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche Sedi di Scuola secondaria di I grado
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dipartimento Istruzione per la Provincia di Trento
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Autonoma della Valle D’Aosta
A Sport e Salute S.p.A.
e p.c. All’Ufficio di Gabinetto
Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e sportiva

Oggetto: Progetto nazionale “Scuola Attiva Junior” per la Scuola secondaria di I grado. Anno scolastico 2022/2023

Crisi non spenga attenzione su diritti persone Down

Aipd crisi non spenga attenzione su diritti persone Down
Redattore Sociale del 06/10/2022

“La crisi, anzi le crisi che stiamo vivendo e che sono sotto i riflettori non spengano l’attenzione sui diritti delle persone con sindrome di Down”. È l’appello che l’Associazione italiana persone Down (Aipd) lancia e diffonde in vista della Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down domenica 9 ottobre. Attraverso una campagna di comunicazione, avviata sui social nei giorni scorsi e che accompagnerà questa e la prossima settimana, l’associazione ricorda il proprio impegno per la difesa e l’affermazione dei diritti.
“Non interrompere questo cammino verso la piena inclusione e la cittadinanza attiva delle persone con sindrome di Down: un cammino solo in parte compiuto, ma che richiede ogni giorno un nuovo passo avanti, perché non si torni indietro”, è quanto l’associazione chiede al nuovo governo attraverso le parole del presidente, Gianfranco Salbini.
“Leggo con sconcerto la notizia della violentissima aggressione nei confronti di un ragazzo con sindrome di Down, a Roma, nel quartiere Garbatella- prosegue Salbini- Questo episodio, per fortuna isolato, a pochi giorni dalla Giornata nazionale, evidenzia uno stato sociale fortemente compromesso e mette in luce come l’attenzione per il diritto fondamentale all’inclusione debba restare alta. Noi, come associazione, non intendiamo abbassare la guardia: continueremo a promuovere percorsi di autonomia per garantire una vita indipendente e ricca, tramite gli strumenti dell’inclusione scolastica e lavorativa, capaci di gratificare ‘la persona’ e non ‘il disabile'”.
Per questo, Aipd ha scelto di porre proprio il tema dei diritti al centro della Giornata nazionale. E lo ha fatto attraverso un’illustrazione donata dal vignettista Mauro Biani: un bambino che soffia su un fiore, come a voler diffondere l’idea espressa nella didascalia: ‘I diritti, se vuoi, sono una cosa semplice e bella, da condividere con tutti’. 
Di quali diritti si parla? Aipd ne ha scelti alcuni, che ha voluto declinare, giorno dopo giorno, attraverso fotografie e brevi testi che raccontano piccole grandi storie, piccoli grandi progetti.
Il lavoro, innanzitutto: tra le persone con la sindrome di Down nella rete Aipd, solo il 13% circa dei maggiorenni lavora con regolare contratto, ma sono molti di più quelli che potrebbero farlo. Ed è dimostrato, anche grazie alla rete europea Valueable, quanto i lavoratori con sindrome di Down facciano bene all’azienda che li assume e ai colleghi che incontrano. L’associazione si impegna ogni giorno per promuovere e offrire percorsi di inserimento professionale, che partono dalla formazione, passano per il tirocinio e a volte sfociano in un contratto a tempo indeterminato.
Strettamente legato al diritto al lavoro, c’è il diritto alla piena e attiva cittadinanza: tante sono le persone con sindrome di Down che, anche in occasione delle ultime elezioni, sono state formate e accompagnate da Aipd verso l’esercizio del proprio diritto di voto, attraverso l’illustrazione dei programmi e delle modalità di voto in linguaggio altamente comprensibile.
Le persone con sindrome di Down ambiscono e hanno quindi diritto a una vita pubblica, ma anche a una vita privata piena: il diritto all’affettività è quindi un altro tema su cui Aipd riporta l’attenzione in occasione della Giornata. La possibilità e il diritto delle persone con la sindrome di Down a una vita affettiva e di coppia è stata recentemente raccontata e testimoniata dal docufilm ‘Come una vera coppia’, girato da Christian Angeli per l’Associazione. Ma già molti anni fa, con ‘A proposito di sentimenti’, Aipd aveva parlato di sindrome di Down e affettività, quando ancora il tema era tabù.
Affinché tutto questo sia possibile, non solo a parole, occorre che sia riconosciuto il diritto delle persone con sindrome di Down ad avere una propria casa: tramite le numerose esperienze di sperimentazione della vita autonoma, questo diritto viene costruito ogni giorno all’interno delle sezioni di Aipd. Anche questo diritto, come quello al lavoro, seppur teoricamente riconosciuto, si scontra ancora con pregiudizi e resistenze: lo dimostrano storie come quella recente di Paolo Sesana e Carlotta Sganga, fidanzati da 4 anni, che non riescono a trovare una casa in affitto per loro. 
Autonomia significa non solo avere una casa, ma anche sapersi muovere da casa. La mobilità è un altro dei diritti declinati da Aipd in occasione della Giornata nazionale: proprio per garantire alle persone con sindrome di Down la possibilità e la capacità di muoversi con competenza nella propria città e nel mondo, Aipd porta avanti i corsi di educazione all’autonomia e progetti come ‘La mia casa è il mondo’ in cui, anche attraverso la sinergia con associazioni ed enti, i soci di Aipd entrano e imparano ad abitare con competenza il proprio territorio.
A monte di tutti questi diritti e della possibilità di esercitarli, c’è il diritto alla scuola e a un’istruzione inclusiva. Dai dati raccolti da Aipd e dal Censis attraverso un recente questionario, per quanto la scuola italiana sia tra le più inclusive, non mancano le difficoltà, indicate dalle famiglie soprattutto nella scarsa preparazione degli insegnanti curricolari (è questa la risposta prevalente, soprattutto quando si parla della fascia 15-24 anni), ma anche degli insegnanti di sostegno. E’ nelle scuole superiori, evidentemente, che la scuola inizia a mostrare maggiori carenze nell’offerta formativa e inclusiva per gli studenti con disabilità.
“Le condizioni delle persone con sindrome di Down sono decisamente migliorate negli ultimi 40 anni- sottolinea ancora Salbini- grazie soprattutto all’impegno di associazioni e famiglie. Ora, in questo contesto di grave crisi economica e sociale, all’avvio di una nuova legislatura nel nostro Paese, chiediamo che i diritti restino una priorità e che il cammino percorso fin qui non si arresti, ma possa continuare spedito verso il traguardo della piena inclusione. Chiediamo quindi al nuovo governo di ascoltare con attenzione le richieste che arrivano dalle nostre famiglie e i bisogni che anche l’indagine condotta con il Censis hanno evidenziato: occorre continuare a costruire progetti, percorsi e contesti per le persone con sindrome di Down, specialmente per gli adulti, che attualmente trovano, in Italia e non solo, poche e insufficienti opportunità per essere cittadini attivi, come potrebbero, dovrebbero e vorrebbero essere”.
Sabato 8 e domenica 9 ottobre le sezioni Aipd saranno in oltre 33 città d’Italia per proporre la loro tradizionale tavoletta di cioccolato. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link: https://www.aipd.it/site/giornata-nazionale-2022/