I nuovi mestieri della mobilità sostenibile

Iniziativa info-formativa rivolta agli studenti della Scuola secondaria di secondo grado.

CNEL, Ministero dell’Istruzione e Rai Per la Sostenibilità ESG hanno avviato un progetto dal titolo “I nuovi mestieri della mobilità sostenibile” rivolto agli studenti della Scuola secondaria di secondo grado per orientarli nel mondo del green job e fornire, soprattutto ai più grandi, uno spunto di riflessione sui possibili sbocchi lavorativi che questo settore offre e può offrire in futuro.

Il materiale didattico, realizzato dalla Consulta nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilità sostenibile del CNEL, in collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione, è ora disponibile, per tutti i docenti, nella sezione “offerta formativa” della piattaforma Edustrada del Ministero ed è consultabile cliccando su https://www.educazionedigitale.it/edustrada/featured_item/i-nuovi-mestieri-della-mobilita-sostenibile/.

Nell’ambito del progetto, le istituzioni coinvolte hanno promosso un contest dal titolo “Diventa mobility manager per un giorno”, indirizzato agli studenti di una decina di scuole secondarie di secondo grado del Comune di Roma, che verranno individuati dall’Ufficio Scolastico della Regione Lazio, con l’obiettivo di incoraggiare e diffondere non solo la cultura della sicurezza stradale ma anche quella dei corretti comportamenti, da utente della strada attento al tema della sostenibilità. Il concorso invita gli studenti degli istituti coinvolti ad illustrare un’iniziativa di mobilità sostenibile all’interno della propria scuola e, in particolare, a organizzare in modo ottimale gli spazi urbani vicini al proprio istituto, nelle vesti del nuovo mobility manager scolastico.

I migliori progetti, selezionati dal CNEL, verranno presentati pubblicamente in un evento ad hoc, alla presenza delle istituzioni rappresentate nella Consulta nazionale per la Sicurezza Stradale e la mobilità sostenibile dell’Organo di rilievo costituzionale, di Rai Per la Sostenibilità ESG e del Ministero.

Assistenza educativa

Assistenza educativa: dietrofront, non si taglia
Vita del 28/10/2022

CAGLIARI. Una bella pagina, con le famiglie protagoniste dei processi decisionali non “a parole” ma nei fatti. Qualcosa da copiare in tutta Italia. Si è chiusa positivamente, in Sardegna, la questione relativa agli assistenti educativi degli alunni con disabilità. Per via del caro bollette e dell’aumento degli studenti disabili, nei giorni scorsi la Città Metropolitana di Cagliari aveva dato comunicazione alle famiglie del taglio dell’assistenza educativa specialistica per alunni disabili. Ora invece il Consiglio Regionale della Sardegna approva una integrazione dei fondi per dare supporto al diritto allo studio degli studenti di tutta la Sardegna: si tratta d 19,5 milioni di euro aggiuntivi sul triennio, rispetto ai 39 milioni di euro già stanziati per un totale di 58,5 milioni totali per il triennio.

Il nostro primo pensiero – commenta Francesca Palmas responsabile Scuola ABC Associazione Bambini Cerebrolesi, che aveva denunciato la decisione della Regione – «è per le alunne e gli alunni con disabilità, che avranno garantito il loro diritto all’inclusione nella scuola pubblica. La vigente normativa (legge 104/92, D.lgs. n. 112/98 e L.R. n.9/2006) di riferimento in materia di supporto organizzativo a favore degli studenti con disabilità o in situazioni di svantaggio, assegna agli Enti Locali una serie di funzioni e compiti tra cui il servizio di trasporto e l’assistenza specialistica (per le scuole primarie e di secondaria di I grado ai Comuni e per le scuole superiori alle Province e Città Metropolitane)». Nei giornmi scorsi ABC aveva chiesto una immediata integrazione dei fondi necessari affinché tali fondi siano utilizzati dagli Enti locali preposti per programmare il supporto organizzativo necessario in favore degli alunni e studenti con disabilità, per permetterne la loro piena inclusione nelle Scuole di ogni ordine e grado ed evitare una grave discriminazione. Utilizzando la procedura d’urgenza del 102 il Consiglio Regionale unitariamente e la Giunta hanno risposto quasi in tempo reale alla necessità, integrando i fondi a disposizione degli enti locali con 6,5 mil di euro aggiuntivi per un totale di 19,5 mil di euro all’anno.

Il Ministro incontra gli Assessori all’Istruzione e alla Formazione regionali

Il Ministro incontra gli Assessori all’Istruzione e alla Formazione regionali

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, ha incontrato ieri sera gli Assessori all’Istruzione e alla Formazione di tutte le Regioni italiane per un primo confronto sulle questioni più rilevanti per il mondo della scuola.

L’incontro, particolarmente apprezzato dalle Regioni per la tempestività della convocazione già all’indomani del voto di fiducia e per l’attenzione dimostrata al confronto rispetto alle prerogative regionali, si è svolto in un clima di leale e proficua collaborazione.

Nel suo intervento, il Ministro ha sottolineato l’importanza di lavorare in sinergia e in stretto raccordo sulle tematiche poste come prioritarie dalle Regioni, quali il nuovo assetto degli Istituti Tecnologici Superiori, l’edilizia scolastica, la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica, il dimensionamento e la valorizzazione delle scuole montane.

Il Ministro ha ribadito la volontà di operare sin da subito con le Regioni, sulla base di una programmazione coordinata, nel rispetto del ruolo delle autonomie.

Ho un alunno autistico e voglio essere capace di aiutarlo

Ho un alunno autistico e voglio essere capace di aiutarlo
Vita del 28/10/2022

Una scuola più inclusiva per i bambini con sindrome dello spettro autistico è possibile. È questo infatti l’obiettivo di AutLab (www.autlab.it), il progetto nato per facilitare l’interazione e l’inclusione sociale a scuola dei bambini con autismo, attraverso la formazione e il coinvolgimento di tutti gli insegnanti non specializzati delle scuole primarie.

Sul sito “AutLab: Laboratorio per menti speciali” è disponibile il corso gratuito di formazione per tutti i docenti delle scuole primarie riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, affinché possano sviluppare percorsi educativi, scolastici ed extrascolastici, per fare in modo che anche i bambini con autismo possano partecipare con successo all’interazione sociale scolastica e apprendere attraverso uno scambio per loro chiaro, motivante e dotato di significato.

Una maggiore inclusione dei bambini con bisogni speciali costituisce anche un beneficio per tutta la classe, che viene educata al rispetto dell’alterità. Inoltre gli insegnanti adeguatamente formati potranno creare un’alleanza virtuosa con le famiglie. Grazie al corso di formazione AutLab ora tutti i docenti possono acquisire strumenti e competenze per la gestione delle dinamiche dell’autismo, oltre ad apprendere a valorizzare e potenziare le capacità, le risorse e i punti di forza degli alunni autistici che vengono riconosciuti non più come bambini che funzionano “meno”, ma diversamente (neurodiversità).

Il corso nasce da un’idea di Roberta Salvaderi, mamma di Giulia, una bambina con autismo, e realizzato da La Fabbrica (www.lafabbrica.net) con la consulenza scientifica di Fondazione Renato Piatti Onlus.

Per maggiori dettagli sul corso di formazione cliccare qui

Il programma
MODULO 1 – IL MONDO PERCEPITO DA UN BAMBINO AUTISTICO
Inquadramento generale sui disturbi dello spettro autistico e focus sugli studi di neuroscienza per osservare e attribuire significato ai comportamenti problematici dei bambini.

MODULO 2 – IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Esempi di progettazione specifica educativo-didattica e indicazioni di stesura e utilizzo del PEI.

MODULO 3 – LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
Le attenzioni e le modalità di comunicazione con le famiglie.

MODULO 4 – STRATEGIE DI INSEGNAMENTO INCLUSIVE E SETTING DEL CONTESTO
Ipotesi di casi e loro risoluzioni pratiche, per supportare l’insegnante nello strutturare l’ambiente, le tempistiche e le attività e nel trovare strategie per diminuire l’ansia e favorire il dialogo in classe.

MODULO 5 – STRATEGIE DI COMUNICAZIONE VISIVA SECONDO L’APPROCCIO CAA
Sono indicate nei soggetti caratterizzati da difficoltà nell’area della comunicazione e dell’interazione sociale o con deficit nell’area linguistica.

MODULO 6 – LAVORARE CON LA CLASSE
Suggerimenti di strumenti e attività che favoriscono, in classe, apprendimento, inclusione, crescita di abilità dei bambini con autismo, secondo criteri orientati al progetto di vita e sulla base delle aree di sviluppo del PEI.

Ministero dell’Istruzione, Valditara al lavoro per definire la squadra ministeriale. Recinto è il nuovo capo di gabinetto

da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Subito al lavoro il nuovo ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Dopo il giuramento di sabato scorso, così come segnala una nota del Ministero, il nuovo titolare del dicastero di Viale Trastevere si è messo subito all’opera. Tanti sono i dossier sul suo tavolo: dal rinnovo del contratto ai decreti attuativi della riforma del reclutamento, eredità del governo Draghi.

La macchina politica

Il ministro è al lavoro anche per definire la propria squadra. Dal punto di vista politico sono in arrivo i sottosegretari. Difficile che ci possa essere un vice ministro, probabile, invece, due sottosegretari. Con la Lega a capo del dicastero di Viale Trastevere non è facile immaginare un altro esponente del Carroccio: da una parte c’è Rossano Sasso che punta al bis, dall’altro c’è Mario Pittoni che, dopo la presidenza di Commissione Istruzione al Senato e la mancata rielezione a Palazzo Madama, punta a tornare ad occuparsi di scuola. Mira all’Istruzione anche Fratelli d’Italia: Paola Frassinetti può puntare sia alla Commissione Cultura che al sottosegretariato. In campo anche Carmela Bucalo. C’è poi Forza Italia che punta su Valentina Aprea, già sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Berlusconi e Mauro D’Attis.

La macchina amministrativa

Non c’è, però, solo la partita “politica” da risolvere, ma c’è anche quella amministrativa, probabilmente la più importante. Già diversi ministri del nuovo governo hanno nominato i capi di gabinetto, ufficio determinante e centrale nell’organizzazione ministeriale. C’è attesa per capire cosa farà Valditara: secondo quanto raccolto da Orizzonte Scuola, via Luigi Fiorentino, nominato da Patrizio Bianchi, dentro Giuseppe Recinto, docente di Diritto Privato all’università di Napoli, già capo di gabinetto al Ministero dell’Università con Gaetano Manfredi. Altra figura importante sarà quella del capo dell’ufficio legislativo, cambieranno anche il capo della segreteria e quello della segreteria tecnica. Da capire anche chi sarà al posto di Stefano Versari come capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ex direttore dell’USR Emilia-Romagna. Da capire anche il nuovo ufficio stampa con Alessandra Migliozzi che ha dato le dimissioni dall’attuale incarico. Da nominare anche il nuovo portavoce del ministro con l’addio di Chiara Muzzi.

Pnrr. Le 3mila scuole destinatarie dei fondi contro la dispersione devono prestare particolare attenzione al Rav e al Pdm

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

“La novità di quest’anno, che è riportata nell’ultima parte della nota 23940 del 19 settembre 2022 (e che traccia il percorso e lo scenario dell’avvio del processo di stesura partecipata dei documenti strategici della scuola), è che gli strumenti strategici della scuola costituiscono un supporto fondamentale per le 3198 scuole (quasi la metà) che sono state individuate dal Dm 170 del 24 giugno 2022 come destinatarie dei fondi del Pnrr, soprattutto in ordine all’azione 1.4 relativamente al contrasto della dispersione scolastica e alla riduzione dei divari territoriali“. Lo chiarisce il dirigente scolastico Giorgio Cavadi, nell’appuntamento della Tecnica della Scuola dedicato alla rendicontazione sociale, al Rav, al Piano di miglioramento, nell’ambito del Ptof delle scuole.

“A livello macro – continua l’esperto – l’azione che in primo luogo occorre fare è quella di, ove necessario, individuare delle priorità, dei traguardi, degli obiettivi di processo, che nella quinta parte del Rav costituiscono il punto di arrivo del processo di autoanalisi”. E raccomanda: “Chiaramente bisogna individuare delle priorità e dei traguardi che siano funzionali al raggiungimento degli obiettivi di contrasto alla dispersione che fanno capo alle scuole”.

E ricorda che “c’è un collegamento strutturale tra la parte finale del Rav e la parte iniziale del Ptof, nella sezione scelte strategiche che segue alle analisi di contesto”.

Cosa hanno a che fare il processo di autovalutazione di una scuola e il suo piano di miglioramento con il Piano nazionale di ripresa e resilienza? “Tra il sistema nazionale di valutazione e il Pnrr c’è una consonanza di visione – spiega ancora Giorgio Cavadi – perché la finalità generale è il miglioramento e si dà il caso che il Pnrr intercetti alcune situazioni critiche (se non addirittura patologiche) di difficoltà sulle quali costruire percorsi di miglioramento”.


A quali regioni vanno i fondi? Ecco il criterio di riparto delle risorse:

Le risorse sono ripartite tra le regioni secondo i seguenti criteri e relativi pesi ponderali, calcolati sugli ultimi dati ISTAT disponibili a livello regionale:

a) tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione nella fascia di età 18-24 anni (indice ELET – Early Leavers from Education and Training): 65%;
b) numero di studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione di riferimento: 20%;
c) tasso di presenza della popolazione straniera: 5%;
d) tasso di popolazione priva di diploma di scuola secondaria nella fascia d’età tra i 25 e i 64
anni: 5%;
e) tasso di famiglie con cinque o più componenti: 5%.

A quali scuole vanno i fondi? Ecco il criterio di riparto delle risorse:

Ricordiamo che le risorse, ripartite su base regionale come sopra, sono successivamente ripartite fra le istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e secondo grado presenti in ciascuna regione, nella Regione Valle d’Aosta e nelle Province autonome di Trento e Bolzano, della scuola, sulla base dei seguenti criteri e relativi pesi ponderali:

a) tasso di fragilità degli apprendimenti, c.d. “dispersione implicita” (percentuale di studenti che in entrambe le materie, italiano e matematica, ha conseguito un risultato molto basso), calcolato dall’Invalsi: 70%;
b) numero di studentesse e studenti iscritti nell’istituzione scolastica: 30%.

Cybersecurity, iscrizioni delle scuole superiori a tre programmi nazionali del CINI

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) promuove in collaborazione con il MI tre programmi
nazionali: OliCyber, CyberTrials e CyberChallenge.it, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per l’acquisizione di competenze digitali e, in particolare, di competenze sulla sicurezza informatica.

I programmi OliCyber e CyberChallenge.IT sono inseriti nel “Programma di valorizzazione delle eccellenze a.s. 2022-2023” del Ministero dell’Istruzione (D.M. n. 207 del 2 agosto 2022).

OliCyber è il primo campionato italiano rivolto alle studentesse e agli studenti di tutte le scuole di secondo grado, dedicato specificamente al mondo della sicurezza informatica. Le ragazze e i ragazzi potranno apprendere i fondamenti teorici della sicurezza informatica (crittografia, reverse engineering, sicurezza della rete e sicurezza delle infrastrutture) e svolgere attività “sul campo” con arene virtuali. È già possibile iscriversi a Olicyber, tramite il sito: https://olicyber.it/

CyberTrials è un programma ideato per contribuire all’abbattimento del gender gap. È un percorso di formazione avanzata rivolto alle sole studentesse delle scuole secondarie di secondo grado e progettato in modo da essere accessibile anche a chi non ha particolari conoscenze e competenze digitali. Il percorso formativo consente anche di far conoscere le opportunità professionali offerte dal settore della cybersecurity. È già possibile iscriversi a CyberTrials tramite il sito: https://www.cybertrials.it/

CyberChallenge.IT è infine il primo programma nazionale di addestramento per giovani talenti tra i 16 e i 24 anni, pensato per reclutare, formare e collocare nel mondo del lavoro i cyberdefender del futuro. Esperti universitari e aziende leader del settore formano i giovani sui principi scientifici, tecnici ed etici della cybersecurity, alternando lezioni teoriche alla gamification, esercizi pratici su vari argomenti come crittografia, analisi di malware e sicurezza web. I partecipanti al programma impareranno quindi ad analizzare, nei diversi ambiti della cybersecurity, le vulnerabilità e i possibili attacchi, identificando le soluzioni più idonee a prevenirli. Il programma culminerà in una gara finale nazionale che eleggerà la migliore tra le squadre italiane. Le iscrizioni al programma partiranno il 2 novembre 2022 tramite il sito: https://cyberchallenge.it/

Per approfondimenti è possibile consultare il sito www.cyberhighschools.it

53ª Giornata Mondiale della Terra: le iniziative per le scuole previste ad aprile 2023

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Dal 21 al 25 aprile 2023 si terranno le Celebrazioni della 53ª Giornata Mondiale della Terra – Earth Day del 22 aprile, il più grande evento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta.

La Giornata Mondiale della Terra verrà celebrata attraverso la 7ª edizione del Festival Educazione alla Sostenibilità, organizzato ogni anno da Earth Day Italia® Onlus, presente con questo progetto nella Rete dei Rigeneratori della “Green Community – Piano RiGenerazione Scuola” del Ministero dell’Istruzione. L’evento si svolgerà nel Villaggio per
la Terra a Villa Borghese, a Roma.

Il 21 aprile 2023 il Villaggio si aprirà con la giornata dedicata alle scuole di ogni ordine e grado, che, nell’ambito della propria autonomia, potranno prendere attivamente parte all’iniziativa, diventando protagoniste della Giornata Mondiale della Terra secondo due modalità:

  • organizzando un viaggio d’istruzione al Villaggio per la Terra e partecipando gratuitamente a tutte le attività didattiche, sportive e ludiche (per l’eventuale iscrizione, compilare il Modulo disponibile al link);
  • partecipando alla 9ª Edizione del Contest #IOCITENGO.

I docenti referenti avranno la possibilità di segnalare i progetti o le iniziative con valenza ambientale delle proprie scuole, che potranno essere pubblicati e presentati alle Autorità e alla stampa, rivolgendosi a: Earth Day Italia® Onlus – Segreteria Organizzativa: e-mail scuole@earthdayitalia.org, tel. 06 8621 5303.

Maturità 2023, per i candidati esterni domande on-line dal 2 al 30 novembre

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

I candidati esterni dovranno presentare domanda di ammissione all’esame di Stato conclusivo dell’a.s. 2022/23 all’Ufficio scolastico regionale territorialmente competente, attraverso la procedura informatizzata che sarà disponibile a partire dal 2 novembre 2022.

L’accesso alla procedura potrà avvenire tramite utenza SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)/CIE (Carta di identità elettronica)/e IDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

Nel caso in cui il candidato sia minorenne, l’accesso sarà effettuato dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Il termine ultimo per presentare l’istanza è il 30 novembre 2022.

La medesima scadenza vale anche per i candidati interni, che però presenteranno domanda di ammissione all’esame di Stato al dirigente scolastico dell’istituzione scolastica da essi frequentata.

Tutte le indicazioi sono state fornite dal MI nella nota del 23 settembre, che fornisce anche indicazioni sul pagamento della tassa per esami e del contributo ed sugli aspetti procedurali per le scuole.

LA NOTA

Concorso straordinario bis, per i vincitori una doppia prova prima di essere assunti a tempo indeterminato

da La Tecnica della Scuola

Di Carla Virzì

Per i vincitori del concorso straordinario bis, anche la prova sarà doppia, come abbiamo già anticipato. Ricordiamo, infatti, che il regolamento del concorso straordinario, come da DM 108 del 2022all’articolo 18 stabilisce che i docenti, prima di essere assunti in ruolo, dovranno seguire un percorso di formazione, volto all’acquisizione di 5 CFU, con prova conclusiva. Ma è bene precisare che si tratta di una ulteriore prova rispetto a quella relativa all’anno di formazione e prova. Infatti l’articolo 19 rende esplicito che la trasformazione del contratto a tempo indeterminato sarà ufficializzato solo a seguito del superamento della prova che conclude il percorso di formazione di cui all’articolo 18; nonché del superamento del percorso annuale di formazione iniziale e prova.

Sono due, quindi, i percorsi da superare (senza considerare la prova in sede di concorso che farebbe salire a 3 il conteggio degli esami). Solo a questo punto il docente verrà assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2023.

Il percorso formativo

Il percorso, attivato dalle università, prevede 40 ore di attività formative equivalenti a 5 crediti formativi universitari (CFU) e si conclude entro il 15 giugno 2023.

Le aree formative:

• Formazione sulle dimensioni culturale-disciplinare, metodologico-didattica, e formativo-professionale (3 CFU – MPED/03 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE)
• Formazione sulle dimensioni organizzativa e istituzionale-sociale – (1 CFU – SPS/07 – SOCIOLOGIA GENERALE)
• Elaborazione di un bilancio delle competenze e di un conseguente progetto di sviluppo individuale (1 CFU – MPED/04 PEDAGOGIA SPERIMENTALE)

Le competenze acquisite sono verificate mediante un esame orale sui contenuti del corso.

La valutazione finale – leggiamo sul regolamento – afferisce alla padronanza dei contenuti, all’utilizzo di appropriate definizioni e riferimenti teorici, alla chiarezza dell’esposizione, al dominio del linguaggio specialistico e si intende superata dai candidati che conseguono una valutazione positiva.

A seguito del superamento dell’esame è rilasciato un certificato di frequenza che riporta i crediti formativi universitari (CFU) conseguiti e i relativi settori scientifico disciplinari (SSD).

E se non si supera la prova?

Lo stesso articolo 18 puntualizza che il mancato superamento della prova conclusiva del percorso per i 5 CFU comporta la decadenza dalla procedura (il che significa che in questo caso viene preclusa la trasformazione a tempo indeterminato del contratto).

Ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica: prorogati al 30 novembre i termini per l’impegno delle risorse

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – REACT EU Asse V – Priorità d’investimento: 13i – (FESR) “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia” – Obiettivo specifico 13.1: Facilitare una ripresa verde,
digitale e resiliente dell’economia.
Azione 13.1.3 – “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”
Azione 13.1.4 – “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo”
Proroga del termine per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti.

Prot. 91393 del 28 ottobre 2022