La disabilità non scade

La disabilità non scade. Maddalena: “Aggiornate nomenclatore, legge 104 e pensioni di invalidità!”  
Disabili.com del 13/11/2022

Dopo l’insediamento del nuovo Governo, una giovane donna con disabilità ha scritto una lettera appello ai neo ministri, raccogliendo quasi 40mila firme per chiedere che si intervenga su alcuni temi critici vissuti dalle persone con disabilità nel nostro Paese

Le legislazioni finiscono, i governi si susseguono, ma la disabilità non scade. Non termina, non ha soste, e richiede politiche, interventi, leggi, sostegno. Sulla questo si concentra l’appello di una giovane donna con disabilità, Maddalena Milone, che ha lanciato una petizione su change.org, già firmata da quasi 40.000 persone, nella quale si rivolge ai Ministri delle disabilità e delle pari opportunità e del lavoro, evidenziando quelle che lei e i firmatari ritengono alcune delle criticità che riguardano diverse aree della disabilità nel nostro Paese: nomenclatore tariffario fermo e conseguenti ausili osboleti, permessi legge 104, congedo e tutele al lavoratore con disabilità da rafforzare, cifra delle pensioni di invalidità attualmente insufficiente a condurre una vita dignitosa. 
Milone ha girato anche una breve presentazione video di sé nella quale racconta chi è e cosa chiede con questa raccolta firme. 

Questi i punti della lettera inviata ai Ministri del neo governo Meloni.
1. aggiornamento nomenclatore tariffario 
Il nomenclatore tariffario degli ausili, protesici e non, è un documento in cui sono elencati i vari ausili ortopedici necessari alle persone con disabilità per camminare. Al momento risulta ancora in vigore quello del 1999. Nonostante sia stato emanato, in effetti, un documento con i nuovi dispositivi tecnologici e i nuovi livelli di LEA, tale documento (DPCM 12 gennaio 2017), approvato nel 2021, risulta ancora non operativo. 
Le stesse officine ortopediche chiedono a gran voce di risolvere tale problema, che comporta per loro una maggiore difficoltà lavorativa e un doversi adattare a una burocrazia non più adeguata. Sul sito Fioto viene riportato: “Questi cinque anni di attesa hanno accentuato le diseguaglianze territoriali (sia tra le Regioni sia tra le ASL) di accesso alle prestazioni di assistenza protesica; si sono moltiplicate le situazioni di abusivismo in assenza della disciplina dell’accreditamento della filiera erogativa. Non è più tempo di rinvii; i LEA devono diventare operativi.”
Soprattutto, però, questo risulta un problema molto grave per coloro che colpiti da disabilità si trovano ad affrontare spese molto alte o a rinunciare a poter svolgere determinate attività, incluse quelle lavorative e sportive, rimaste privilegio dei pochi che possono permettersi le protesi e le carrozzine per lo sport.

2. Legge 104/1992 e legge 151/2001
Anche nei casi di gravità, la legge non tutela sufficientemente il lavoratore disabile sul posto di lavoro, in quanto la normativa tende a tutelare  il caregiver prevedendo un congedo straordinario o il diritto al part-time, per gravissimi e documentati motivi di salute, solo a beneficio dei parenti/genitori/figli della persona con handicap, ma non per il disabile stesso.
Mi chiedo e Vi chiedo, quindi, in che modo avvenga l’inclusione della persona con difficoltà nel mondo del lavoro, se in caso di gravi problemi di salute tale forma di congedo è prevista solo per chi assiste ma non per il lavoratore diretto interessato, che rischia così di perdere il lavoro se capita un grave problema di salute.

3. Sussidi economici per persone con disabilità e invalidità civile
E’ lampante come 295 euro di invalidità civile o 500 euro di accompagnamento non siano sufficienti, nel 2022 in Italia, per permettere una vita dignitosa, soprattutto se teniamo in considerazione il fatto che una persona disabile deve affrontare maggiori spese mediche.
Aggiungo che il limite 17.050, 42 euro lordi (circa 1200 euro al mese) per avere tale sussidio appare assolutamente inadeguato, considerando anche i problemi precedentemente esposti. Chiediamo che tali importi vengano adeguati al costo della vita. 

La lettera riporta poi alcuni riferimenti alla nostra Costituzione:

La Costituzione Italiana, all’articolo 3, così recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c.1], di razza, di lingua [cfr. art 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinione politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“.

L’articolo 38, invece, cita: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

In riferimento a tali principi costituzionali, la lettera continua: è palese come tali contraddizioni violino addirittura la fonte primaria del nostro diritto, ma soprattutto avere dei cittadini in grado di lavorare e di produrre per lo Stato sarebbe un vantaggio per la Società, che invece di fatto esclude queste persone sia in ambito sociale che lavorativo, in quanto non le mette in condizione di raggiungere il loro pieno potenziale. 
Crediamo fermamente che sia non solo etico, ma utile un’integrazione migliore del cittadino con handicap, rendendo di nuovo produttive persone che ad oggi sono considerate solo una spesa. Si parla tanto di inclusione ma spesso si ha l’impressione che le proposte e gli interventi sul tema siano solo di pura apparenza. 

Qui per firmare la petizione: https://www.change.org

Digital Diversity Week

Lavoro disabili. Torna l’evento online che fa incontrare aziende e candidati con disabilità  
Disabili.com del 13/11/2022

Nuovo appuntamento con la Digital Diversity Week, che torna dal 28 novembre al 2 dicembre 2022, dedicato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette.

Segnaliamo un interessante appuntamento a tema lavoro e disabilità: dopo il successo della prima edizione torna, sempre nella modalità virtuale, la fiera dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro dedicata a persone disabili, promossa da Start Hub Consulting, che si occupa di job fair digitali, e Jobmetoo by Seltis Hub, realtà specializzata nella consulenza su tematiche di Disability & Inclusion e piattaforma dedicata alla ricerca e selezione di persone con disabilità ed appartenenti alle categorie protette.

Come funziona
Il format prevede che, in una arena virtuale ed accessibile, i lavoratori con disabilità possano incontrare le aziende, e svolgere con esse colloqui. Ma la Digital Diversity Week offre anche un programma ricco con webinar, interattivi e interamente sottotitolati e tradotti in LIS, di approfondimento, orientamento e confronto – organizzati dai professionisti di Jobmetoo e Start Hub Consulting – che vedranno come protagonisti i recruiter delle aziende partecipanti e molto altro.

Le aziende partecipanti 
Tra le aziende che hanno già aderito all’iniziativa: A2A, ACEA, Amazon, Barilla, Ceva Logistic, Chiesi Farmaceutici, Decathlon, DHL Express, DM Drogerie Markt, Eli Lilly, Europ Assistance, Fater, Findomestic, Generali, Italtractor ITM, Kone, Kuwait Petroleum Italia, OT Consulting, PWC, Vitale Barberis Canonico.

Come partecipare
Per le aziende
Ogni azienda partecipante avrà a disposizione una company page attraverso la quale potrà presentarsi come employer condividendo le proprie posizioni aperte divise per area geografica e tipologia. La candidatura sarà possibile come manifestazione d’interesse verso l’azienda che, poi, gestirà in autonomia il processo di selezione con grandi vantaggi di snellezza e velocità.
Nella settimana dell’evento ogni azienda avrà a disposizione uno slot durante il quale fare formazione con gli esperti di Jobmetoo per avere indicazioni utili a capire come affrontare il tema “disabilità” in un colloquio di selezione; oltre ad avere la possibilità di presentare – sempre attraverso la modalità webinar – la propria realtà aziendale ai potenziali candidati.
Ogni azienda partecipante sarà libera di svolgere i colloqui di lavoro con i candidati durante o dopo l’evento in base alle proprie preferenze.
Per i candidati
Sul sito dell’evento, studiato per essere altamente accessibile, i candidati potranno conoscere le aziende partecipanti e inviare il proprio CV in risposta alle posizioni pubblicate o come candidatura spontanea. 

#ioleggoperché

#IOLEGGOPERCHÉ

Dal 5 al 13 novembre doniamo un libro alle scuole: ben 3,8milioni di studenti coinvolti, 23.240 scuole, 3.275 librerie

Per la prima volta, anche 250 nidi della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, grazie a Fondazione Cariplo. E #ioleggoperchéLAB Calabria, per un nuovo modello di promozione della lettura

#ioleggoperché quest’anno porta in campo lo sport: Sofia Goggia ambassador, insieme a Rudy Zerbi

Levi (AIE): “Costruiamo con i libri il mondo del futuro. Dal 5 al 13 novembretutti in libreria per dare un’occasione di futuro ai nostri giovani”

L’indagine AIE (su circa 2.000 scuole dell’edizione 2021): più di 1 scuola su 4 senza biblioteca scolastica, prima di ricevere i libri di #ioleggoperché

Dal 5 novembre la campagna di comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri su Rai e la campagna sociale su Mediaset, Sky e la7

Milano, 26 ottobre 2022 – Una nuova edizione da record: muove 23.240scuole, 250 nidi e 3.275 librerie la settima edizione di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale dell’Associazione Italiana Editori(AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che avrà il suo culmine dal 5 al 13 novembre: nei nove giorni tutti potranno andare nelle librerie aderenti e donare un libro per le biblioteche scolastiche. “Con un obiettivo comune – spiega il presidente di AIE Ricardo Franco Levi -: costruire con i libri il mondo del futuro, come recita la campagna di quest’anno. #ioleggoperché è frutto del lavoro di una grande squadra: istituzioni, editori, media, mondo del libro, mondo dello sport. Ci auguriamo che dal 5 al 13 tutti gli italiani vadano in libreria, a ogni livello, per un gesto semplice ma straordinario come dare un’occasione di futuro ai nostri giovani”.

L’iniziativa è realizzata da AIE ancora una volta con un grande lavoro di squadra: con il sostegno del Ministero per la Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e delCentro per il Libro e la Lettura, a cui si aggiunge in questa edizione ilDipartimento per lo Sport dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri; in collaborazione con ilMinistero dell’Istruzione, con ilDipartimento dell’Editoria e dell’Informazione e di tutto il mondo del libro (Associazione Librai Italiani, Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai Associazione Italiana Biblioteche), con il patrocinio dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto di Fondazione Cariplo e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Questa settima edizione è stata presentata oggi al Teatro dell’Istituto Comprensivo Statale “Casa del Sole” (Parco Trotter) di Milano da Renata Gorgani, vicepresidente del Gruppo di varia dell’AIE e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro per il Libro e la Lettura, in dialogo con Sara Zambotti giornalista di Caterpillar, Radio Rai2. “Con un piccolo gesto si può dare vita a un grande sogno – dice Gorgani. Anche quest’anno, dal 5 al 13 novembre si può andare in una delle oltre 3.200 librerie che hanno aderito al progetto, acquistare un libro e donarlo a una scuola. Regalare un romanzo, un fumetto, un albo illustrato o qualunque altro genere di libro a una biblioteca scolastica è come piantare un seme che darà grandi frutti. È importante che le ragazze e i ragazzi trovino nella biblioteca della loro scuola tanti libri, a disposizione di ciascuno. È importante che trovino tanti libri diversi perché possano scegliere quelli più adatti a loro. Solo così riusciremo a farli appassionare alla lettura e daremo loro la possibilità di crescere più creativi, più consapevoli, meglio attrezzati ad affrontare le sfide che li attendono. Tutti i ragazzi, senza lasciare indietro nessuno, perché la biblioteca è di tutti. Ci aspettiamo che l’edizione 2022 di #ioleggoperché sia la più partecipata di sempre.”

L’IMPATTO DI #IOLEGGOPERCHÉ

L’indagine condotta dall’Ufficio Studi AIE su 1.956 scuole (su un totale di 20.388) aderenti all’edizione scorsa ha evidenziato una significativa crescita dell’impatto di #ioleggoperchè sulle biblioteche scolastiche italiane. Ben il 27,1% delle rispondenti infatti (più di 1 su 4) non aveva ancora una biblioteca scolastica nel 2021, prima di ricevere i libri di #ioleggoperché. Tra quelle che l’avevano, ben il 63,3% ha un patrimonio librario inferiore ai 1000 volumi. Di qui il bisogno di libri nuovi e la natura sociale del progetto.

Le biblioteche scolastiche create funzionano anche da ponte con le famiglie: in media ogni scuola rispondente ha fatto 454 prestiti ai ragazzi e in media i prestiti medi per alunno, per portarsi a casa i libri e magari leggerli in famiglia, sono stati 3.

L’utilizzo dei libri a scuola ha prodotto attività significative: i laboratori di lettura sono state le iniziative maggiormente attivate come effetto della manifestazione (65% delle scuole, con punte dell’80% tra le scuole primarie).

Per più di 1 scuola rispondente su 2 (56% delle risposte) #ioleggoperché ha favorito la promozione della lettura tra gli studenti.

“Considero #ioleggoperché uno tra i progetti più significativi per la promozione della lettura a livello nazionale – ha sottolineato Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura -. E ciò non solo in considerazione del numero e del livello degli enti e delle istituzioni coinvolti, che vede l’AIE nel ruolo di capofila. Se sono di assoluto rilievo gli effetti materiali determinati dall’iniziativa (basti pensare al prezioso e cospicuo incremento del patrimonio librario delle biblioteche scolastiche che sono disseminate in tutto il territorio nazionale), credo che siano ancora più rimarchevoli i valori che la nutrono e le dinamiche virtuose di ampio respiro che essa innesca. Nel progetto, infatti, la lettura non costituisce solo una finalità, ma addirittura uno strumento e – perché no? – il punto di partenza per coinvolgere quante più realtà possibili (editori, librai, privati cittadini, istituzioni, scuole, studenti) nel conseguimento di un meta-obiettivo: la creazione e la maturazione di una comunità, del senso di appartenenza condiviso che nasce quando ciascuno contribuisce, mettendosi in gioco, anche attraverso il dono, per la riuscita di un obiettivo comune. Un obiettivo comune che, nel caso specifico di#ioleggoperché, è di lunga prospettiva, perché nutrire le biblioteche scolastiche di oggi rappresenta il miglior modo per prendersi cura e far germogliare in maniera rigogliosa il futuro.”

Nel comune intento di promuovere la cultura del libro, anche quest’anno si rinnova e si intensifica l’alleanza traLibriamoci. Giornate di lettura nelle scuole e #ioleggoperché: “Due campagne nazionali complementari che danno voce e corpo alla lettura – ha sottolineato Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura -. La prima promuovendo letture a voce alta nelle classi, con lettori volontari da tutto il panorama culturale e istituzionale, la seconda raccogliendo donazioni di libri per far nascere e potenziare le biblioteche scolastiche da parte di cittadini ed editori, così necessarie per avvicinare i ragazzi alla lettura. Quest’anno, la conclusione di #ioleggoperchè (5-13 novembre) segnerà l’inizio della settimana di Libriamoci (14- 19 novembre) in un ideale passaggio di testimone che vede nella fine di una campagna l’inizio dell’altra”.

NUMERI IN COSTANTE CRESCITA DI SCUOLE E LIBRERIE

Ben 23.240 le scuole che parteciperanno in tutta Italia – di cui 9.320 dell’Infanzia, 8.681 delle Primarie, 3.893 delle secondarie di primo grado e 1.345 delle secondarie di secondo grado -, per un numero complessivo di 189.229 classi e 3,8 milioni (per la precisione 3.770.529) di studenti.  

La distribuzione geografica delle adesioni ha segnato una omogeneità tra nord, centro e sud e isole dello Stivale: Nord Ovest 26%, Nord Est 22%, Centro 20%, Sud 22%, Isole 10%.

Tra le regioni che spiccano per partecipazione, oltre alla Lombardia che si conferma la più attiva, si segnalano Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia, Puglia e Toscana.

La partecipazione delle librerie è stata straordinaria con 3.275 punti vendita aderenti (rispetto alle 2.743 dell’anno scorso).

Sulla piattaforma on linewww.ioleggoperche.it i gemellaggiattivati tra scuole iscritte e le librerie aderenti – il cuore del meccanismo che fa funzionare il progetto – sono ben 60.427 (rispetto ai 52.507 gemellaggi del 2021). Anche quest’anno sarà possibile l’acquisto da remoto (l’elenco delle librerie che rendono disponibile questo servizio è sul sito).

PER LA PRIMA VOLTA ANCHE I NIDI

Da quest’anno il progetto – che ha il suo culmine proprio dal 5 al 13 novembre – si dilata anche nel tempo, con due novità inserite nellapiattaforma di sperimentazione nazionale ioleggopercheLAB: la prima è legata a #ioleggoperchéLAB – NIDI, l’iniziativa di AIE in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo e con l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere, Università di Bologna e Calabria Bologna Children’s Bookfair: nel primo anno del progetto-pilota sono stati coinvolti e hanno aderito ben 250 nidi del territorio lombardo e del Verbano Cusio Ossola (Piemonte), ambito di lavoro della Fondazione, che si sono gemellati con le librerie e che potranno ricevere i libri – come tutte le altre scuole italiane partecipanti – nella settimana delle donazioni.

Speciale sarà il lavoro che sarà avviato: grazie a una dotazione di 10 titoli individuati dall’osservatorio bibliografico Nati per leggere (la scheda è in allegato) questi 250 nidi potranno sviluppare progetti di lettura con i più piccoli. Su questi 10 titoli l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere – il programma di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche e Centro per la Salute del Bambino – ha realizzato 11 video con spunti didattici ad hoc per genitori ed educatori come occasione formativa, per tutti gli asili nido italianiper mostrare come condividere i libri con i bambini. Per la prima volta l’attività sarà “misurata” in termini di impatto grazie all’aiuto di un gruppo di lavoro esperto delle Università di Bologna e della Calabria. I primi esiti saranno presentati a inizio marzo alla Bologna Children’s Bookfair.

 “Portare i libri nei nidi – ha spiegatoGiovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – significa offrire ai bambini la possibilità di apprendere, fin da piccolissimi, competenze determinanti come ascoltare, capire, esprimersi, immedesimarsi. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di dare opportunità dove ce ne sono meno, individuando e sostenendo per primi quei nidi che vedono una maggior presenza di bambini provenienti da contesti di fragilità, e offrendo un supporto alla formazione degli educatori e dei genitori, perché possano essere aiutati nel loro compito, così cruciale per il futuro dei bambini. Per Fondazione Cariplo la lettura è una forma di contrasto alla disuguaglianza perché permette di aprire uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri, valorizzando il desiderio e abilitando il potenziale di ciascuno.”

#IOLEGGOPERCHÉLAB – CALABRIA

La seconda sperimentazione è legata a #ioleggoperchéLAB – CALABRIA, che a partire da novembre e per un intero anno intende lavorare in questa regione con un progetto pilota, coordinato dall’Università della Calabria: l’obiettivo è quello di affiancare alcune associazioni culturali del territorio e stimolare la creazione di nuovi modelli di promozione della lettura nelle scuole, proposti a partire proprio dalle realtà locali. “Con il coordinamento generale e la direzione scientifica dell’Università della Calabria – ha sottolineato Ercole Giap Parini – le sperimentazioni saranno incentrate sul ruolo delle biblioteche scolastiche, di cui si prevede l’apertura o la riqualificazione attraverso l’attivazione di nuovi servizi e seguiranno il principio di promozione dal basso di modalità diverse di promozione. L’obiettivo è pervenire all’elaborazione di un modello di buone pratiche, generalizzabile per il Mezzogiorno e per le zone periferiche delle grandi città”. Quattro le associazioni coinvolte (lo studio di Francesco di Morano Calabro, il Circolo di Cultura Tommaso Cornelio di Rovito, la Cooperativa Kiwi di Rosarno, l’associazione MutaMenti di Crotone) e sette le scuole (primaria e secondaria di I e II grado nei comuni di Rovito, Spezzano Albanese, Castrovillari, Morano in provincia di Cosenza, Rosarno in provincia di Reggio Calabria e Crotone).

LO SPORT E LA LETTURA INSIEME

L’altra grande novità di questa edizione è il binomio libri – sport. #ioleggoperché, infatti, quest’anno porta in campo lo sport, con la convinzione che lo sport, come la lettura, rappresenti uno strumento essenziale per la crescita della persona, una componente insostituibile nella formazione dei cittadini di domani e anche uno strumento utile a ridurre le disuguaglianze sociali e favorire l’inclusione. Da queste premesse è nata la partnership con il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e per questo motivo e per la prima volta la campionessa olimpica di sci Sofia Goggia è Ambassadordell’iniziativa, affiancandosi all’altro storico Ambassador Rudy Zerbi.

Lo sport innerverà tutta questa edizione: durante la campagna, infatti, scuole e librerie gemellate potranno scatenarsi con la creatività e dare forma al tema del contest, che oltre alla consueta competizione per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dedicate a“Leggere per costruire un mondo più inclusivo”, ne avrà uno specifico per le secondarie di secondo grado su “Il libro e lo sport per un futuro più inclusivo”.

Saranno 20 le scuole premiate: con 10 buoni acquisto da 1.000 eurociascuno messi a disposizione da SIAE per le 10 scuole vincitrici selezionate tra Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado e ulteriori 10 buoni messi a disposizione dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le 10 scuole Secondarie di secondo grado, per rifornire le loro biblioteche scolastiche. Largo alla fantasia, quindi, per ragazzi, librai e docenti che possono interpretare una costruzione del futuro grazie a sport (per i più grandi), lettura e inclusione, raccontandola attraverso contenuti digitali, installazioni artistiche, videoclip, allestimenti in vetrina o altre modalità creative.

ANCORA SPORT: I LIBRI NEGLI STADI CON #IOLEGGOPERCHÉ

Grazie a Lega Serie A – durante le partite di venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre – e Lega Serie B – durante le partite di sabato 5, domenica 6, lunedì 7 novembretornano i libri negli stadi durante #ioleggoperché. I capitani delle squadre scenderanno in campo con un libro, che verrà donato ai bambini presenti: un messaggio per tutti, anche per i tifosi, per andare nelle librerie a donare.

LE TV E LA CAMPAGNA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Torna, su tutte le tv, lo spot “Per volare servono le ali, per giocare servono gli amici, e per crescere servono i libri!”. Un messaggio forte, trasmesso grazie al Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri su tv e radio Rai come Campagna di comunicazione della Presidenza e di cui si faranno portatrici negli spazi sociali anche Mediaset (con il sostegno di Mediafriends Onlus), La7 e Sky. Anche per questa edizione, inoltre RaiRadio2 continua ad essere la radio ufficiale della manifestazione.

#IOLEGGOPERCHÉ IN UNA PUNTATO DELLA SERIE TV UN POSTO AL SOLE

Per il quinto anno consecutivo, durante la settimana delle donazioni, #ioleggoperché sarà presente nelle puntate di “Un posto al sole”, la storica serie televisiva in onda su Rai 3 – prodotta da Rai Fiction e Fremantle con il Centro di Produzione Rai di Napoli e ambientata a Napoli – che ha molto a cuore il futuro dei ragazzi e delle scuole. Per la prima volta proprio la scuola e lo studente sono i protagonisti della scena: Jimmy, uno degli amati protagonisti della serie, nella puntata in onda giovedì 10 novembre, parlerà di #ioleggoperchè con il nonno, raccontandogli che con la maestra e insieme ai compagni di classe ha preparato una lista di libri che vorrebbero nella loro biblioteca scolastica.

#IOLEGGOPERCHÉ  È ANCHE SOCIAL

In questa edizione, per la prima volta #ioleggoperché apre un nuovo canale, quello di TIK TOK, coinvolgendo un pubblico di potenziali lettori sempre più ampio E raccontando con quale libro vorrebbero costruire il mondo del futuro.

Il 5 novembre tutti i soggetti coinvolti – scuole, librerie, testimonial, scrittori, editori, insieme a istituzioni e media partner – saranno invitati a supportare la campagna sui loro profili social condividendo e diffondendo il più possibile il messaggio “vai in libreria e dona un libro alle scuole dal 5 al 13 novembre”, utilizzando gli hashtag@ioleggoperche #ioleggoperché e citando lo slogan di questa edizione:“Costruiamo con i libri il mondo del futuro!”.

IL CONTRIBUTO DEGLI EDITORI A MARZO 2023

Alla fase di donazioni del pubblico, che si conclude il 13 novembre, farà seguito quella degli editori, che destineranno altri 100.000 libri alle biblioteche scolastiche, che poi verranno ritirati dalle scuole, sempre in libreria, nella seconda fase del progetto, a marzo 2023.

#ioleggoperché è una iniziativa di AIE  Associazione Italiana degli Editori, sostenuta dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore, dal Centro per il Libro e la Lettura, dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione(PCDM), l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), con il patrocinio della Presidenza del Consigli dei Ministri, con il supporto di Fondazione Cariplo e  Società Italiana degli Autori ed Editori(SIAE), con il contributo di Pirelli e con il sostegno di Mediafriends Rai per la Sostenibilità.

Media partner: Corriere della Sera,Gruppo Mondadori, laRepubblica,La7, Mediaset TGcom24, Rai, Sky,Giornale della Libreria, Il Libraio.

Si ringraziano Emme Promo junior eIbs.it

Radio ufficiale: Radio Rai 2

Technical Partner: Mondadori Libri

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