Thesaurus meritorum e MIM/MIF

Thesaurus meritorum e MIM/MIF
Un esercizio fantateologico

di Gabriele Boselli

Nel Codex iuris canonici, can. 911, l’antica saggezza della Chiesa cattolica individua nei soggetti individuali, in quanto mystici corporis partes, solo una frazione di responsabilità per le colpe e di onore per i meriti. Con conseguenti premi o castighi oltremondani. Tutto quel che siamo e facciamo è in gran parte dovuto ad altri e agl’ imperscrutabili disegni della Provvidenza (per gli agnostici: la Fortuna); colpe e meriti, quando ve ne siano, sono nostri solo in modesta parte. Salvarsi o perdersi è comune destino, a livello individuale questione di volontà come di fortuna. O di avere un Angelo custode pigro oppure felicemente attivo. Peraltro quel che sia un merito e quel che sia rappresentabile come colpa non è possibile oggetto di constatazione ma di interpretazione secondo i comandamenti divini e le linee guida della santa Chiesa.

La dottrina del merito secondo le indicazioni del santo Ministero di viale Transtevere ora, come sempre da trent’anni egemonizzato dalle solite congregazioni, non è ancora nota e forse è solo uno spot per il consenso delle ignare masse. Sussiste tuttavia il serio pericolo che gli elementi essenziali vengano dettati dall’INVALSI: le linee valutative e autovalutative delle singole scuole non varrebbero nulla e meriterebbe lo studente che compilasse i test dando le risposte previste come giuste dal santo Istituto; meriterebbero la scuola -e gli insegnanti- con il più alto punteggio degli studenti nella compilazione dei test. E chi non “meritasse”, simmetricamente, verrebbe additato come demeritante.

Probabilmente finirà così, senza alcuna corrispondenza dei meriti alla qualità del lavoro degli studenti e dei loro insegnanti. La dea Fortuna, indeterministica, stabilisce ab aeterno che deve vincere e chi perdere, con relativa indipendenza dal ceto di nascita del giovane, dalla biologia neurale,  dalle persone che incontrerà e dal suo impegno negli studi.

Se tu effettivamente meriti o demeriti non dipende da te; è materia di decisione del Potere e lo si stabilisce colà dove si puote, là dove la ruota in oro della Fortuna vien fatta girare.

Si valuti dunque l’ipotesi di trasformare il MIM in MIF.