Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica

Care concittadine e cari concittadini,

un anno addietro, rivolgendomi a voi in questa occasione, definivo i sette anni precedenti come impegnativi e complessi. 

Lo è stato anche l’anno trascorso, così denso di eventi politici e istituzionali di rilievo. 

L’elezione del Presidente della Repubblica, con la scelta del Parlamento e dei delegati delle Regioni che, in modo per me inatteso, mi impegna per un secondo mandato. 

Lo scioglimento anticipato delle Camere e le elezioni politiche, tenutesi, per la prima volta, in autunno.

Il chiaro risultato elettorale ha consentito la veloce nascita del nuovo governo, guidato, per la prima volta, da una donna. 

E’ questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà.

Nell’arco di pochi anni si sono alternate al governo pressoché tutte le forze politiche presenti in Parlamento, in diverse coalizioni parlamentari. 

Quanto avvenuto le ha poste, tutte, in tempi diversi, di fronte alla necessità di misurarsi con le difficoltà del governare. 

Riconoscere la complessità, esercitare la responsabilità delle scelte, confrontarsi con i limiti imposti da una realtà sempre più caratterizzata da fenomeni globali: dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella alimentare, dai cambiamenti climatici ai fenomeni migratori. 

La concretezza della realtà ha così convocato ciascuno alla responsabilità. 

Sollecita tutti ad applicarsi all’urgenza di problemi che attendono risposte. 

La nostra democrazia si è dimostrata dunque, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese. 

E’ questa consapevolezza, nel rispetto della dialettica tra maggioranza e opposizione, che induce a una comune visione del nostro sistema democratico, al rispetto di regole che non possono essere disattese, del ruolo di ciascuno nella vita politica della Repubblica.

Questo corrisponde allo spirito della Costituzione. 

Domani, primo gennaio, sarà il settantacinquesimo anniversario della sua entrata in vigore.

La Costituzione resta la nostra bussola, il suo rispetto il nostro primario dovere; anche il mio.  

Siamo in attesa di accogliere il nuovo anno ma anche in queste ore il pensiero non riesce a distogliersi dalla guerra che sta insanguinando il nostro Continente.

Il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria libertà e i propri diritti. 

Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze. 

La pace è parte fondativa dell’identità europea e, fin dall’inizio del conflitto, l’Europa cerca spiragli per raggiungerla nella giustizia e nella libertà. 

Alla pace esorta costantemente Papa Francesco, cui rivolgo, con grande affetto, un saluto riconoscente, esprimendogli il sentito cordoglio dell’Italia per la morte del Papa emerito Benedetto XVI.

Si prova profonda tristezza per le tante vite umane perdute e perché, ogni giorno, vengono distrutte case, ospedali, scuole, teatri, trasformando città e paesi in un cumulo di rovine.  Vengono bruciate, per armamenti, immani quantità di risorse finanziarie che, se destinate alla fame nel mondo, alla lotta alle malattie o alla povertà, sarebbero di sollievo per l’umanità. 

Di questi ulteriori gravi danni, la responsabilità ricade interamente su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi.

Pensiamoci: se l’aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili.

Non ci rassegniamo a questo presente.

Il futuro non può essere questo. 

La speranza di pace è fondata anche sul rifiuto di una visione che fa tornare indietro la storia, di un oscurantismo fuori dal tempo e dalla ragione. Si basa soprattutto sulla forza della libertà. Sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti. 

Qualcosa che è radicato nel cuore delle donne e degli uomini. Ancor più forte nelle nuove generazioni. 

Lo testimoniano le giovani dell’Iran, con il loro coraggio. Le donne afghane che lottano per la loro libertà. Quei ragazzi russi, che sfidano la repressione per dire il loro no alla guerra.  

Gli ultimi anni sono stati duri. Ciò che abbiamo vissuto ha provocato o ha aggravato tensioni sociali, fratture, povertà.

Dal Covid – purtroppo non ancora sconfitto definitivamente – abbiamo tratto insegnamenti da non dimenticare. 

Abbiamo compreso che la scienza, le istituzioni civili, la solidarietà concreta sono risorse preziose di una comunità, e tanto più sono efficaci quanto più sono capaci di integrarsi, di sostenersi a vicenda. Quanto più producono fiducia e responsabilità nelle persone. 

Occorre operare affinché quel presidio insostituibile di unità del Paese rappresentato dal Servizio sanitario nazionale si rafforzi, ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti, nel territorio in cui vive.

So bene quanti italiani affrontano questi mesi con grandi preoccupazioni. L’inflazione, i costi dell’energia, le difficoltà di tante famiglie e imprese, l’aumento della povertà e del bisogno. 

La carenza di lavoro sottrae diritti e dignità: ancora troppo alto è il prezzo che paghiamo alla disoccupazione e alla precarietà.

Allarma soprattutto la condizione di tanti ragazzi in difficoltà. La povertà minorile, dall’inizio della crisi globale del 2008 a oggi, è quadruplicata. 

Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all’uguaglianza. 

Ci guida ancora la Costituzione, laddove prescrive che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ledono i diritti delle persone, la loro piena realizzazione. Senza distinzioni.

La Repubblica siamo tutti noi. Insieme.

Lo Stato nelle sue articolazioni, le Regioni, i Comuni, le Province. Le istituzioni, il Governo, il Parlamento. Le donne e gli uomini che lavorano nella pubblica amministrazione. I corpi intermedi, le associazioni. La vitalità del terzo settore, la generosità del volontariato. 

La Repubblica – la nostra Patria – è costituita dalle donne e dagli uomini che si impegnano per le loro famiglie.

La Repubblica è nel senso civico di chi paga le imposte perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune.

La Repubblica è nel sacrificio di chi, indossando una divisa, rischia per garantire la sicurezza di tutti. In Italia come in tante missioni internazionali.

La Repubblica è nella fatica di chi lavora e nell’ansia di chi cerca il lavoro. Nell’impegno di chi studia. Nello spirito di solidarietà di chi si cura del prossimo. Nell’iniziativa di chi fa impresa e crea occupazione.

Rimuovere gli ostacoli è un impegno da condividere, che richiede unità di intenti, coesione, forza morale.

E’ grazie a tutto questo che l’Italia ha resistito e ha ottenuto risultati che inducono alla fiducia. 

La nostra capacità di reagire alla crisi generata dalla pandemia è dimostrata dall’importante crescita economica che si è avuta nel 2021 e nel 2022.  

Le nostre imprese, a ogni livello, sono state in grado, appena possibile, di ripartire con slancio: hanno avuto la forza di reagire e, spesso, di rinnovarsi. 

Le esportazioni dei nostri prodotti hanno tenuto e sono anzi aumentate.

L’Italia è tornata in brevissimo tempo a essere meta di migliaia di persone da ogni parte del mondo. La bellezza dei nostri luoghi e della nostra natura ha ripreso a esercitare una formidabile capacità attrattiva.

Dunque ci sono ragioni concrete che nutrono la nostra speranza ma è necessario uno sguardo d’orizzonte, una visione del futuro.

Pensiamo alle nuove tecnologie, ai risultati straordinari della ricerca scientifica, della medicina, alle nuove frontiere dello spazio, alle esplorazioni sottomarine. Scenari impensabili fino a pochi anni fa e ora davanti a noi.

Sfide globali, sempre.

Perché è la modernità, con il suo continuo cambiamento, a essere globale.

Ed è in questo scenario, per larghi versiinedito, che misuriamo il valore e l’attualità delle nostre scelte strategiche: l’Europa, la scelta occidentale, le nostre alleanze. La nostra primaria responsabilità nell’area che definiamo Mediterraneo allargato. Il nostro rapporto privilegiato con l’Africa.

Dobbiamo stare dentro il nostro tempo, non in quello passato, con intelligenza e passione.

Per farlo dobbiamo cambiare lo sguardo con cui interpretiamo la realtà. Dobbiamo imparare a leggere il presente con gli occhi di domani. 

Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un’illusione. Il cambiamento va guidato, l’innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita, ma non può essere rimossa.

La sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio.

Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica. 

L’energia è ciò che permette alle nostre società di vivere e progredire. Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici. 

Non è un caso se su questi temi, e in particolare per l’affermazione di una nuova cultura ecologista, registriamo la mobilitazione e la partecipazione da parte di tanti giovani.

L’altro cambiamento che stiamo vivendo, e di cui probabilmente fatichiamo tuttora a comprendere la portata, riguarda la trasformazione digitale. 

L’uso delle tecnologie digitali ha già modificato le nostre vite, le nostre abitudini e probabilmente i modi di pensare e vivere le relazioni interpersonali. Le nuove generazioni vivono già pienamente questa nuova dimensione.

La quantità e la qualità dei dati, la loro velocità possono essere elementi posti al servizio della crescita delle persone e delle comunità. Possono consentire di superare arretratezze e divari, semplificare la vita dei cittadini e modernizzare la nostra società. 

Occorre compiere scelte adeguate, promuovendo una cultura digitale che garantisca le libertà dei cittadini.

Il terzo grande investimento sul futuro è quello sulla scuola, l’università, la ricerca scientifica. E’ lì che prepariamo i protagonisti del mondo di domani. Lì che formiamo le ragazze e i ragazzi che dovranno misurarsi con la complessità di quei fenomeni globali che richiederanno competenze adeguate, che oggi non sempre riusciamo a garantire. 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza spinge l’Italia verso questi traguardi. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione.

Lo dobbiamo ai nostri giovani e al loro futuro.

Parlando dei giovani vorrei – per un momento – rivolgermi direttamente a loro: 

siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade.

Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. 

Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza.

Non cancellate il vostro futuro. 

Care concittadine e cari concittadini,

guardiamo al domani con uno sguardo nuovo. Guardiamo al domani con gli occhi dei giovani. Guardiamo i loro volti, raccogliamo le loro speranze. Facciamole nostre. 

Facciamo sì che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra. Sfuggendo la pretesa di scegliere per loro, di condizionarne il percorso. 

La Repubblica vive della partecipazione di tutti. 

E’ questo il senso della libertà garantita dalla nostra democrazia. 

E’ anzitutto questa la ragione per cui abbiamo fiducia.

Auguri !

Educazione&Scuola Newsletter n. 1144


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Dicembre 2022 – XXVII Anno

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Notizie
Legge di Bilancio 2023

In GU la Legge 197/2022 recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 ed il Bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025

PNRR e Istruzione

Orientamento e Dimensionamento (Legge 197/2022)

Dimensionamento scolastico

L’intervento normativo di riforma del sistema (Legge 197/22)

Linee guida per l’orientamento

Orientamento (Legge 197/2022)

DL Mille proroghe in CdM

Consiglio dei ministri, 21 dicembre 2022

Scuola+

Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa in collaborazione con gli Enti del Terzo Settore

Stop ai cellulari in classe

Nota del Ministero inviata alle scuole

CCNL Comparto Istruzione-Ricerca 2019/2021

Il 6 dicembre OO.SS e ARAN hanno sottoscritto definitivamente il CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021

Piano Edilizia scolastica

Roma, 6 dicembre 2022

Piano Scuola emergenza COVID-19

La Corte Costituzionale si esprime definitvamnete sull’obbligo vaccinale

Emergenza epidemiologica da COVID-19

Norme e Disposizioni

Nota 30 dicembre 2022, AOODPIT 2860

Esame di Stato 2023 conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nota informativa

Nota 30 dicembre 2022, AOODGOSV 36490

“Lo Spazio per la Terra” – conoscenza dello Spazio come nuova frontiera scientifica, economica e sociale

Decreto Direttoriale 30 dicembre 2022, AOODGRUF 2837

Progressioni economiche tra le fasce retributive all’interno delle aree I, II e III. Graduatoria definitiva

Legge 29 dicembre 2022, n. 197

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025

Decreto-Legge 29 dicembre 2022, n. 198

Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi

Nota 22 dicembre 2022, AOODGSIS 4585

Rilevazione “Dati Generali” – A.S. 2022/2023 – Scuole statali e non statali e Cpia

Nota 22 dicembre 2022, AOODGSIP 4347

Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2022/2023. Decreto ministeriale 10 aprile 2018, n. 279. Proroga termine per la presentazione della domanda

Nota 22 dicembre 2022, AOODGSIS 4573

Personale Comparto Scuola ‐ Variazioni di Stato Giuridico: Assenze e Posizioni di stato

Lettera Ministro 21 dicembre 2022, AOOGABMI 107489

Natale 2022

Istruzioni operative 21 dicembre 2022, AOOGABMI 107624

PNRR – Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.2: Scuola 4.0

Decreto Direttoriale 21 dicembre 2022, AOODGRUF 2722

Procedura di mobilità volontaria per l’inquadramento nei ruoli del Ministero dell’istruzione e del merito di personale, appartenente al Comparto Funzioni Centrali, in servizio in posizione di comando

Comunicato 21 dicembre 2022

Nota 21 dicembre 2022, AOODPPR 2693

Avvisi per la selezione e il finanziamento di Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione di attività progettuali negli ambiti tematici di legalità, sostenibilità e transizione ecologica, inclusione, …

Nota 20 dicembre 2022, AOODGRUF 57779

Procedura relativa alle progressioni economiche tra le fasce retributive all’interno delle aree I, II e III del personale del Comparto funzioni centrali del Ministero dell’istruzione e del merito, con …

Nota 19 dicembre 2022, AOODGOSV 35334

Campionati di Lingue e civiltà classiche – XI edizione A.S. 2022-2023

Nota 19 dicembre 2022, AOOGABMI 107190

Indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe

Progetti finanziati biennio 2022-2024

Piano di interventi e finanziamenti per la realizzazione dei progetti nel campo delle lingue di minoranza ex Legge 482/99

Nota 13 dicembre 2022, AOODGSIS 4411

AGID – Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), obbligo di aggiornamento dei dati relativi agli istituti scolatici

Nota 12 dicembre 2022, AOODGOSV 34334

Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici che hanno frequentato il IV anno di corso nell’anno scolastico 2021/2022. Risultati

Nota 7 dicembre 2022, AOODGSIS 4329

Iscrizioni on line anno scolastico 2023/2024 – Fase di avvio

Nota 7 dicembre 2022, AOODGCASIS 4333

Scuola digitale 2022-2026 – Pubblicazione di nuovi avvisi di finanziamento

Nota 5 dicembre 2022, AOODGSIP 4046

Piattaforma ELISA – restituzione DATI MONITORAGGIO dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane e AVVIO ISCRIZIONI nuovo corso per tutti i docenti

Nota 5 dicembre 2022, AOODGCASIS 4286

Oggetto: Avviso PNRR “1.4.1 Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” – attività di sviluppo, implementazione e verifica dei Siti web delle Istituzioni scolastiche

Nota 5 dicembre 2022, AOODGRUF 55274

Permessi per il diritto allo studio – art. 3 DPR 395/1988 – art. 46 CCNL 2016- 2018 – Modalità di presentazione delle domande per l’anno 2023

Decreto-Legge 5 dicembre 2022, n. 187

Misure urgenti a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici

Nota 2 dicembre 2022, AOODGSIP 4033

3 dicembre 2022 – Giornata internazionale delle persone con disabilità

Decreto Direttoriale 2 dicembre 2022, AOODPIT 2675

Presentazione candidature per l’attivazione del percorso sperimentale integrato CAIM CAIE negli Istituti Tecnici Trasporti e Logistica a.s. 2023/2024

Decreto Dipartimentale 2 dicembre 2022, AOODPIT 2678

Approvazione della graduatoria di merito della procedura, di cui all’Avviso prot. 1938 del 10/08/2022, diretto a selezionare Enti del Terzo Settore, con cui attivare una collaborazione volta alla realizzazione …

Nota 1 dicembre 2022, AOODGOSV 33292

Nota 1 dicembre 2022, AOODGSOV 33281

Concorso 2023 “Libertà e solidarietà nella società digitale” – Iniziativa “Programma il Futuro”

Decreto Dipartimentale 1 dicembre 2022, AOODPPR 124

Scorrimento della graduatoria pubblicata con D.D. n. 74 del 08.09.2022, relativa agli ETS/ATS ammessi alla fase di co-progettazione con riferimento all’ambito “Inclusione”

Comunicato Corte costituzionale 1 dicembre 2022

OBBLIGO VACCINALE A TUTELA DELLA SALUTE

Nota 1 dicembre 2022, AOODGSIP 4028

Concorso “The Kids are All Right: SIC e-Safety Contest” – Progetto Generazioni Connesse-SIC, rivolto alle scuole Primarie e alle Secondarie di I e II grado a.s. 2022-23

Nota 1 dicembre 2022, AOODGOSV 33275

Campionati di Robotica 2022/2023: Arts and Cultures – La robotica al servizio del patrimonio culturale
Rubriche

in Bacheca della Didattica

Problematiche connesse all’uso degli smartphone

di C.S. Benfante Picogna, D.A. Tumminelli, Z. Matera

2022-2023: anno di manutenzioni ordinamentali

di Gennaro Palmisciano

I compiti a casa fatti a scuola

di Francesco Scoppetta

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Istruzione e Ricerca

di D.A. Tumminelli, C.D. Benfante Picogna

Dai bambini ai diritti

di Margherita Marzario

Direzioni di senso e azioni strategiche per l’orientamento

di Maria Grazia Carnazzola

Inclusione e nuovo PEI

di Z. Matera, C.S. Benfante Picogna, D.A. Tumminelli

Personalizzazione apprendimenti studenti ad alto potenziale cognitivo

di C.S. Benfante Picogna, D.A. Tumminelli, Z. Matera

Il disciplinarismo e la pedagogia

di Stefano Stefanel

Scuola del merito e qualità dell’insegnamento

di Francesco G. Nuzzaci

Valutazione apprendimenti, Esiti Esami Stato, Prove standardizzate

a cura di Francesco Forliano e Lucia Portolano

Umiliati ed esaltati

di Gabriele Boselli

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 67

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Informazione malata terminale

di Vincenzo Andraous

Avere cura del Natale

di Vincenzo Andraous

in Psicologia

Dai bambini ai diritti

di Margherita Marzario

in Recensioni

G. De Cataldo, Dolce vita, dolce morte

di Antonio Stanca

MISSIONE ARCHEOLOGICA A DIME ES-SEBA (FAYYUM, EGITTO)

I RISULTATI DELLE RICERCHE 2022 DEL CENTRO DI STUDI PAPIROLOGICI UNISALENTO

P. Roversi, Addicted

di Antonio Stanca

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

Un nuovo appuntamento per il regionalismo differenziato

di Gian Carlo Sacchi

in Software

Capire l’Informatica di Paolo Rocchi


in Statististiche

56ª Rapporto Censis sulla Situazione sociale del Paese

2 dicembre 2022

in Stranieri

Erasmus+ 2022

Italia: +39% di studenti universitari e +97% di alunni e insegnanti in partenza

Erasmus+ contribution to European civic participation

Napoli, 19 – 20 dicembre 2022

Conferenza nazionale eTwinning 2022

Bologna, 12 – 13 dicembre 2022


Maturità 2023: Invalsi requisito di ammissione, tornano i commissari esterni, due prove scritte e colloquio, 40 punti al percorso

da OrizzonteScuola

Di Ilenia Culurgioni

Pubblicata la nota informativa del Ministero dell’istruzione e del merito sugli esami di Maturità 2023. Si conferma in sostanza quanto anticipato in queste ore dopo le dichiarazioni del Ministro Valditara: lo svolgimento delle prove Invalsi tornano ad essere requisito di ammissione di esame. L’esame sarà costituito da due prove scritte più il colloquio.

Nel 2023 l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – scrive il Ministero – tornerà a essere configurato secondo le disposizioni normative vigenti (di cui al capo III del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62).

PCTO e Invalsi

Possibile eccezione PCTO, per i quali la pandemia ha determinato difficoltà nello svolgimento delle attività – spiega la nota – e, in taluni casi, il mancato raggiungimento del target orario previsto.

Per tali ragioni potrebbe in seguito venir meno, previa emanazione di specifica norma di legge, il vincolo dello svolgimento delle attività PCTO per l’ammissione all’esame.

Nel decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è previsto che i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento non siano requisito d’esame.

Le prove Invalsi tornano invece a essere requisito di ammissione, ma non sono previste connessioni fra risultati delle prove Invalsi ed esiti dell’esame di Stato.

Le prove

L’esame sarà costituito da due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio.

La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.

La prima prova sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di 6 ore.

I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

La seconda prova scritta avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Con apposito decreto ministeriale saranno individuate, entro il mese di gennaio 2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta. Verranno inoltre fornite specifiche disposizioni circa la declinazione di tale prova relativamente ai percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino.

La terza prova scritta è prevista in alcuni casi particolari (per le sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena).

Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale.

40 punti al percorso scolastico

La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi.

Commissioni

Le commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.

La nota riporta sinteticamente le informazioni sullo svolgimento dell’esame. Seguiranno ordinanze specifiche e decreti ministeriali.

NOTA


Maturità 2023, tornano le commissioni miste con tre commissari esterni

da La Tecnica della Scuola

Di Lucio Ficara

Il Covid-19 tra gli altri disagi che aveva procurato, aveva stravolto l’esame di Stato della scuola secondaria di II grado. Nel 2020 l’esame di maturità si svolse con commissioni di soli docenti interni e il Presidente esterno, con un punteggio di credito scolastico pari a 60 punti e un maxi colloquio da 40 punti con la discussione di un elaborato scritto concordato con il Consiglio di classe. Nel 2021 l’esame di maturità è stato svolto nello stesso modo del 2020, senza prove scritte, maxi orale con discussione dell’elaborato, con una valutazione massima di 40 punti più ovviamente un massimo di 60 punti di credito. Nel 2021 la commissione era composta da commissari tutti interni e il Presidente esterno. Nel 2022 si cambia il punteggio del credito scende a 50 punti, torano le due prove scritte, quella di Italiano preparata dal Ministero, valeva un massimo di 15 punti, la seconda prova, riferita ad una sola disciplina di indirizzo, preparata dai docenti interni alla scuola con valutazione massima 10 punti. Il colloquio orale con valutazione massima 35 punti. Nel 2022 la maturità mantiene la commissione formata da tutti i commissari interni e il Presidente esterno.

Maturità 2023 tornano i commissari esterni

A tre anni dalla tragica esperienza del covid-19, la maturità 2023 torna ad essere molto simile a quanto disposto dal d.lgs. 62/2017. La commissione dell’esame di maturità 2023, per quanto dichiarato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna ad essere mista. Ci saranno tre commissari esterni, le cui materie, verranno indicate dal Ministero verso la fine del mese di gennaio, tre commissari interni individuati dal Consiglio di classe. Il presidente della Commissione sarà esterno, come tutti gli altri anni scolastici.

NOTA MINISTERIALE 30 DICEMBRE 2022

Programma annuale 2023, le scadenze da ricordare: 15 gennaio e 15 febbraio

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Anche quest’anno, con nota del 10 novembre scorso, sono stati prorogati i termini per predisposizione e approvazione del programma annuale.

In seguito alle numerose segnalazioni pervenute sulla gestione delle risorse finanziate con il PNRR e del conseguente impatto sul carico di lavoro delle segreterie amministrative, in via del tutto eccezionale e d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Amministrazione ha infatti comunicato alle istituzioni scolastiche la possibilità di usufruire di una proroga di tutti i termini previsti dall’art. 5, commi 8 e 9, del D.I. n. 129/2018, di 45 giorni.

Di conseguenza, le tempistiche per la predisposizione ed approvazione del programma annuale 2023 sono le seguenti:

  • entro il 15 gennaio 2023, le istituzioni scolastiche predispongono il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, sono sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità;
  • entro il 15 febbraio 2023, i revisori dei conti rendono il suddetto parere. Tale parere può essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 febbraio 2023, il Consiglio d’Istituto delibera in merito all’approvazione del programma annuale. La delibera di approvazione del programma annuale è adottata entro il 15 febbraio 2023, anche nel caso di mancata acquisizione del parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa.

Milleproroghe: nel concorso DSGA 30% dei posti agli assistenti amministrativi. Slitta il bando

da Tuttoscuola

Tra le undici proroghe di provvedimenti riguardanti la scuola nel DL 198 Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri sera, uno riguarda gli assistenti amministrativi per i quali il prossimo concorso riserva il 30% dei posti. La formula utilizzata nel comma 7 dell’art. 5 è piuttosto criptica: “All’articolo 22 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, dopo il comma 15 è inserito il seguente: «15-bis. Le procedure selettive di cui al comma 15 sono prorogate per l’anno 2023, limitatamente alla progressione all’area dei direttori dei servizi generali e amministrativi del personale amministrativo delle istituzioni scolastiche”. Ma cosa prevede quell’art. 22 del decreto legislativo 75/2017?

Per il triennio 2020-2022, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 30 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoriaTutto ciò significa che nel prossimo concorso DSGA, di cui è appena stato pubblicato il nuovo Regolamento, il 30% dei posti potrebbe essere riservato a personale interno (assistenti amministrativi), in possesso di questi requisiti precisati sempre dall’art. 22 del d.lgs. 75/2017: la valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni, l’attività svolta e i risultati conseguiti, nonché l’eventuale superamento di precedenti procedure selettive, costituiscono titoli rilevanti ai fini dell’attribuzione dei posti riservati per l’accesso all’area superioreLa riserva del 30% dei posti riguarda, dunque, gli assistenti amministrativi di ruolo, con almeno tre anni di servizio e in possesso del titolo richiesto per partecipare al concorso. Se, come tutto fa pensare, questa nuova disposizione verrà utilizzata nel prossimo concorso DSGA, la riserva dovrà essere compresa nel bando; conseguentemente occorrerà attendere entro la fine di febbraio 2023 la conversione in legge del DL 198/22 “Milleproroghe”. Se tutto procederà regolarmente, l’atteso bando per il nuovo concorso DSGA potrà essere bandito non prima del prossimo marzo.

Circolare Ministero Salute 31 dicembre 2022, DGPRE 51961

Ministero della Salute
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA
Ufficio 5 – Prevenzione malattie trasmissibili e profilassi internazionale

OGGETTO: Aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19.

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