Studenti contro la Maturità

STUDENTI IN PROTESTA DAVANTI LE SCUOLE “QUESTA MATURITA’ E’ UN RITORNO AL PASSATO” 

Oggi, la Rete degli Studenti Medi ha organizzato presidi davanti alle scuole di tutto il Paese, per lanciare un chiaro messaggio contrarietà all’Esame di Stato annunciato dal Ministro Valditara. Da Verona a Latina, da Perugia a Forlì, gli studenti si sono attivati contro la Maturità annunciata, fotocopia di quella del 2019: “Quest’esame è un ritorno al passato!” lo slogan dei momenti di protesta.

“Il Ministro ha fatto scelta inaccettabile, proponendo un vero e proprio ritorno al passato di fronte al quale gli studenti sono pronti a mobilitarsi.” dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, “La pandemia ha sconvolto le vite di ognuno di noi. Per questo l’uscita dalla fase della didattica a distanza doveva coincidere con strumenti nuovi, nuovi percorsi capaci di stimolare gli studenti, un nuovo modello di Scuola. Purtroppo tutto questo non è accaduto. Anzi, il Ministro sembra sempre fare solo passi indietro: proponendo un’educazione improntata all’ “umiliazione”, una Scuola “pacificata” e priva di dialogo con gli studenti, un esame incapace di valutare correttamente il loro percorso.” 

“Saremo davanti al MIUR, oggi, 13 gennaio, dalle ore 15:00, per protestare contro il modello di Scuola del Merito del Ministro Valditara,” continuano i rappresentanti della Rete, “contro un esame di Stato obsoleto e ingiusto, incapaci di valutarci correttamente. Un Ministro che non convoca gli studenti, che non dialoga con loro, che non si interessa ai loro problemi, non può rappresentarci. Siamo davanti alle scuole per dirlo con forza, saremo davanti al Miur per ribadirlo al Ministro: quest’esame è un ritorno al passato, inventiamo il futuro!

Covid-19, quando è obbligatorio l’uso delle mascherine FFP2 a scuola

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

La legge n. 199 del 30 dicembre 2022, di conversione del cd. Decreto anti-rave, è intervenuta anche sul Decreto-legge n. 24 del 24 marzo 2022, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19”.

La circolare del Ministero della Salute del 31 dicembre ha recepito le nuove regole, che sono entrate in vigore il 1° gennaio scorso.

La nuova norma prevede un allentamento delle misure, sia per quanto concerne l’isolamento per i soggetti risultati positivi al virus, sia per l’uso dei dispositivi di protezione individuali.

Per quanto concerne in particolare l’utilizzo delle mascherine di titpo FFP2, queste sono obbligatorie nei seguenti casi:

  • è obbligatorio, al termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare;
  • a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Le FAQ dell’USR Veneto

Tali norme sono state riprese anche da un documento dell’USR Veneto, contenente le seguenti 3 FAQ aggiornate al 12 gennaio 2023:

Auto sorveglianza per i contatti stretti: uso delle mascherine FFP2

I contatti stretti di casi confermati positivi al SARS-CoV-2 per quanti giorni devono indossare la mascherina di tipo FFP2 durante l’auto sorveglianza?

La L. 199 del 30/12/2022 ha modificato le condizioni dell’auto sorveglianza per i contatti stretti, riducendo a cinque (anziché dieci) i giorni in cui è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Restano esclusi da tale obbligo: i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con il loro utilizzo, coloro che devono comunicare con una persona diversamente abile in modo da non poter fare uso dei predetti dispositivi e i soggetti impegnati in attività sportive, all’aperto o al chiuso, se svolte in condizioni di sicurezza rispetto al rischio di contagio.

Auto sorveglianza per i contatti stretti: test antigenico o molecolare in presenza di sintomi

Durante l’auto sorveglianza, è ancora obbligatoria l’effettuazione del test alla comparsa di sintomi compatibili con il virus da SARS-CoV-2?

La L. 199 del 30/12/2022 ha di fatto abolito, durante l’auto sorveglianza, l’effettuazione del test antigenico rapido o molecolare alla comparsa dei sintomi suggestivi di possibile infezione da SARS-CoV-2 e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Pur tenendo conto della citata legge, in via prudenziale se ne raccomanda comunque l’esecuzione immediata, in accordo con quanto espresso dal Ministero della Salute nella circolare n. 51961 del 31/12/2022.

Test di fine isolamento

Il rientro nella comunità scolastica al termine del periodo di isolamento per positività al virus da SARS-CoV-2 può avvenire solo in presenza di esito negativo di un tampone ufficiale?

La L. 199 del 30/12/2022, nella modifica al comma 3 dell’art. 10-ter del D.L. n. 52/2021 (convertito nella L. n. 87/2021), demanda al Ministero della Salute la definizione delle modalità di attuazione dell’isolamento attraverso specifica circolare. Si ritiene pertanto che, in merito a tale misura sanitaria, il riferimento sia costituito dalla circolare Min. Sal. n. 51961 del 31/1272022, secondo cui:

  • per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare;
  • per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo;
  • per i casi in soggetti immunodepressi, l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

Si desume pertanto che il termine dell’isolamento per i casi sintomatici o che non ricadano nella precedente classificazione sia possibile solo a seguito di un test antigenico o molecolare negativo, effettuato presso struttura sanitaria/farmacia. La circolare ministeriale prevede inoltre l’obbligo, al termine dell’isolamento, di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Tali precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.


Docenti neo-assunti, l’anno di prova si supera con almeno 50 ore di formazione

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno 120 per le attività didattiche.

Lo prevede il Decreto Ministeriale n. 226 del 19 agosto 2022, con il quale il MI ha dettato “Disposizioni concernenti il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo, ai sensi dell’articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e dell’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché la disciplina delle modalità di svolgimento del test finale e definizione dei criteri per la valutazione del personale in periodo di prova, ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lett. g), del decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79”.

Lo stesso decreto prevede inoltre che per superare l’anno di prova il docente neo-assunto debba seguire un percorso di formazione. Le attività formative comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore, aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle attività di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della Legge 107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.

Le 50 ore di formazione

Il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi:

  1. incontri propedeutici e di restituzione finale: 6 ore complessive
  2. laboratori formativi: 12 ore
  3. peer to peer ed osservazione in classe: 12 ore
  4. formazione on line: 20 ore

Laboratori formativi

Ogni docente in periodo di prova segue obbligatoriamente laboratori formativi per complessive 12 ore di attività, con la possibilità di optare tra le diverse proposte formative offerte a livello territoriale.

Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. È prevista l’elaborazione di documentazione e attività di ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale documentazione è inserita dal docente neoassunto nel portfolio professionale.

Per la conduzione dei laboratori formativi sono designati, prioritariamente, formatori provenienti dal mondo della scuola e comunque con competenze di tipo operativo e professionalizzante.

Questi i temi su cui potranno vertere i laboratori:

a. Gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza;

b. Metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;

c. Ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;

d. Inclusione sociale e dinamiche interculturali;

e. Gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo, cyberbullismo e discriminazioni;

f. Contrasto alla dispersione scolastica;

g. Buone pratiche di didattiche disciplinari;

h. Valutazione di sistema (Autovalutazione e miglioramento);

i. Attività di orientamento;

j. Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento;

k. Bisogni educativi speciali;

l. Motivare gli studenti ad apprendere;

m. Innovazione della didattica delle discipline;

n. Insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;

o. Valutazione didattica degli apprendimenti;

p. Educazione sostenibile e transizione ecologica con riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” e ai piani ministeriali vigenti.

Peer to peer – formazione tra pari e verifica in itinere

L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente in periodo di prova e dal tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno alle motivazioni degli alunni, sulla costruzione di ambienti di apprendimento positivi e motivanti, sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.

Alle attività di osservazione sono dedicate almeno 12 ore.

Formazione on-line

La piattaforma INDIRE per la formazione on-line è raggiungibile a questo indirizzo: https://neoassunti.indire.it/2023/

La formazione on-line avrà la durata complessiva di 20 ore, e consisterà nello svolgimento delle seguenti attività:

a. analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo;

b. elaborazione di un proprio portfolio professionale che documenta la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività didattiche;

c. compilazione di questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo;

d. libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati, messi a disposizione durante il percorso formativo.


Registro elettronico e sito della scuola: vietato diffondere informazioni attinenti alla salute dei dipendenti

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

I dati relativi alla salute, in ragione della loro particolare delicatezza, non possono essere diffusi.

Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali, con alcuni recenti provvedimenti riguardanti l’illecita pubblicazione sul sito della scuola e sul registro elettronico di informazioni “attinenti alla salute fisica o mentale di una persona fisica, compresa la prestazione di servizi di assistenza sanitaria, che rivelano informazioni relative al suo stato di salute”.

Con Ordinanza ingiunzione nei confronti di un Liceo, l’Autorità ha condannato l’Istituto al pagamento della somma di euro 4.000,00 a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria per aver pubblicato, sul sito istituzionale e sul registro elettronico, una circolare riguardante le ferie estive dei collaboratori scolastici recante, in allegato, un prospetto del piano ferie che riportava, in corrispondenza del nominativo proprio e di altro personale, il riferimento alla fruizione dei benefici derivanti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 e, in particolare, l’indicazione “104”.

Il Garante ha in proposito sottolineato che i dati personali dei dipendenti non possono essere messi a conoscenza di soggetti diversi da coloro che sono parte del rapporto di lavoro e che non siano legittimati a trattare i medesimi dati, in qualità di personale autorizzato. Nel caso in questione, la consultabilità sul registro elettronico della richiamata circolare, recante, in allegato dati personali relativi ai giorni e alle causali di assenza dal servizio del personale scolastico, nonché il riferimento alla fruizione dei benefici della legge 104/1992 della reclamante e altri colleghi, ha di fatto reso tutti i dipendenti vicendevolmente edotti in merito a situazioni personali, familiari o comunque attinenti allo specifico rapporto di lavoro di ciascuno nonché in merito a informazioni relative alla salute di taluni lavoratori e/o di loro familiari. Considerato che tutto il personale della scuola non può essere ritenuto autorizzato a trattare i dati in questione, non può essere ritenuta conforme al quadro normativo in materia di protezione dei dati la messa a disposizione di dati personali di tutto il personale in servizio in modo generalizzato e indistinto. Per tali ragioni l’Istituto ha posto in essere un trattamento di dati personali, in violazione degli artt. 5, 6, 9 del Regolamento e 2-ter e 2 sexies del Codice.

Con una precedente Ordinanza, lo stesso Garante era intervenuto in merito al reclamo proposto da una docente che aveva lamentato la pubblicazione, in apposita sezione dedicata ai docenti (“bacheca contenente gli avvisi ai docenti”) del registro elettronico, di un documento “relativo all’orario definitivo Anno Scolastico 2020-2021” recante, in corrispondenza del nominativo della reclamante, il riferimento alla fruizione dei benefici derivanti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 e, in particolare, l’indicazione “legge 104 non grave”. Anche in questo caso, l’Autorità era giunta alle medesime conclusioni del provvedimento precedente. All’istituto in questione è stata comminata una sanzione amministrativa di euro 2.500,00.

PNRR: sindacati richiedono d’urgenza riunione con il Ministero sulle gestione degli interventi

da Tuttoscuola

PNRR: “Al ritardo con cui si è giunti all’emanazione delle indicazioni, si aggiunge il fatto che non vi è stato, su provvedimenti di tale rilevanza, alcun momento di informativa né di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria, pur essendo evidente l’onerosità degli impegni lavorativi connessi alla realizzazione dei progetti, per i quali vi sono scadenze imminenti, e le loro implicazioni sulla retribuzione di tutto il personale coinvolto“. Così i sindacati Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e e Snals Confsal, hanno commentato la pubblicazione delle attese istruzioni operative riguardanti la linea di investimento 3.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza su Piano Scuola 4.0 e sulla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica.

“Per queste ragioni – scrivono i sindacati in una nota – i segretari generali di CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA UNAMS hanno inviato al Capo di Gabinetto del MIM una richiesta di incontro urgente per un confronto sulle modalità di gestione degli interventi previsti“.

Per supportare le scuole e metterle nelle condizioni di utilizzare al meglio i fondi del PNRR, in connessione con i documenti strategici previsti dal Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Tuttoscuola ha realizzato il servizio “PERCORSO DI SUPPORTO E ACCOMPAGNAMENTO PER IL PNRR”.

Durante il percorso un nostro esperto seguirà in tutte le fasi del PNRR/PDM una singola scuola o gruppi di scuole che avranno dunque un punto di riferimento unico e costante nel tempo.

Insieme, attraverso momenti di lavoro on line (e su richiesta anche in presenza), l’esperto messo a disposizione da Tuttoscuola dialogherà con i Dirigenti Scolastici e accompagnerà i team di lavoro in tutte le fasi della riflessione e redazione dei documenti richiesti. 

Docente tutor, Ancodis: ‘Avviare riflessione su tutte le professionalità strategiche nella scuola’

da Tuttoscuola

Con il Decreto Ministeriale 328 del 22/12/2022 il Mim ha adottato le Linee guida per l’orientamento, come previsto dalla riforma 1.4 “Riforma del sistema di orientamento”, nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del PNRR. Tra i 13 punti delle Linee guida, Ancodis pone l’attenzione al punto 11 dedicato a “La formazione dei docenti” che definisce l’azione di orientamento sistematica al punto che – negli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025, 2025/2026 – essa sarà priorità strategica per tutti i docenti già a partire dall’anno di prova. Inoltre – e qui si ripropone un ben noto problema della nostra scuola – è istituita nelle scuole secondarie di primo e secondo grado la figura del docente “tutor per l’orientamento” che dovrà seguire iniziative formative specifiche sulla base degli indirizzi definiti dal Ministero dell’istruzione e del merito.

“In ciascuna istituzione scolastica – commenta Ancodis in una nota – , dunque, alle attuali e oggi ben note figure di sistema strategiche per il funzionamento organizzativo e didattico, si aggiunge quella del tutor per l’orientamento che sarà strutturata nell’organigramma scolastico, dovrà essere formata a sostegno dell’orientamento in seno alle comunità scolastiche e servirà, come ha dichiarato il Ministro Valditara, ‘a seguire quei ragazzi più in difficoltà così come quelli con più talento, dovrà svolgere un ruolo di cooperazione con gli altri docenti della classe, prendendosi carico dei ragazzi, sarà formato di più e magari pagato di più’”.

“Al Ministro dell’Istruzione e del Merito chiediamo che l’individuazione della figura del tutor per l’orientamento  unitamente alle altre figure di sistema – induca ad una seria e costruttiva discussione sul riconoscimento contrattuale di TUTTE le professionalità strategiche oggi strutturate nella scuola autonoma che sono impegnate al servizio delle comunità scolastiche. In caso contrario, si persevera a voler seguire la strada del misconoscimento della quantità e della qualità del lavoro di donne e uomini di scuola, risorse professionali che responsabilmente e con grande spirito di servizio assumono gli incarichi di governance e che rivendicano a gran voce attenzione, rispetto e valorizzazione professionale anche in un nuovo modello di carriera.  E, purtroppo – conclude Ancodis -, per l’ennesima volta ci ritroveremo di fronte allo ‘sfruttamento’ della professionalità di docenti impegnati a lavorare sine die dentro e fuori gli ambienti di apprendimento”.

Contratto scuola: pronti i 400 milioni per il rinnovo. Riavviate le trattative per chiudere entro un mese

da Tuttoscuola

Pronti i 400 milioni per il rinnovo del contratto scuola. Riprese ieri le trattative con l’obiettivo di chiudere entro un mese. Intanto, è in arrivo dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, l’atto di indirizzo per le risorse da destinare agli aumenti del personale. Proprio lo scorso 11 gennaio, nella sede dell’Aran, si sono infatti riuniti i sindacati della scuola per il primo incontro del 2023 sul rinnovo del Ccnl del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021. Sono già stati programmati tre incontri per la prossima settimana, che si svolgeranno martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio. Da completare anche il rinnovo della parte economica, dopo le anticipazioni che hanno consentito di liquidare già nel mese di dicembre una quota rilevante dei benefici spettanti per il triennio contrattuale, destinando a tal fine il 95% delle risorse disponibili. Nel corso dell’incontro è stata confermata come imminente l’integrazione dell’atto di indirizzo che consentirà di utilizzare per i trattamenti retributivi disciplinati dal CCNL tutte le risorse aggiuntive legate all’intesa del 10 novembre scorso, dai 300 milioni in origine destinati al fondo MOF e che invece potranno essere utilizzati per incrementare la RPD del personale docente, ai circa 15 milioni per il personale ATA, ai 100 milioni una tantum per il 2023.

“I prossimi saranno incontri politici – spiega la segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci – per sciogliere i nodi e accelerare così il percorso, ci vorrà più o meno un mese per chiudere il confronto. I temi da trattare riguardano la formazione, i vincoli della mobilità la responsabilità disciplinare del personale scolastico“. Va dunque avanti la trattativa. Il presidente dell’Aran è al lavoro per arrivare quanto prima a una conclusione. Per i sindacati servono ancora alcune settimane. “In occasione dei prossimi incontri – commenta Uil scuola a Il Messaggero – verrà fatta una ricognizione completa delle risorse ancora disponibili, nelle quali va incluso anche il nuovo finanziamento, pari a 150 milioni, in dotazione alla Legge di Bilancio 2023″.

Nota 13 gennaio 2023, AOOGABMI 4062

Ministero dell’Istruzione
Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
Programma operativo nazionale “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020

A tutte le istituzioni scolastiche beneficiarie

OGGETTO: Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – REACT EU Asse V – Priorità d’investimento: 13i – (FESR) “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia” – Obiettivo specifico 13.1: Facilitare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia.
Azione 13.1.5 – “Ambienti didattici innovativi per le scuole dell’infanzia”
Azione 13.1.4 – “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” Proroga del termine per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti.

Legge 13 gennaio 2023, n. 6 

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica. (23G00010)

(GU Serie Generale n.13 del 17-01-2023)


Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica. (22G00189)

(GU Serie Generale n.270 del 18-11-2022)

Contributi per l’editoria

Nota 20 settembre 2022, AOODGSIP 2975
Contributi a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie erogati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 1, commi 389 e 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 – E.F. 2022


Al via il piano di finanziamento per le scuole che acquistano uno o più abbonamenti a prodotti editoriali. Quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore: lo scorso 19 luglio la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha emanato due bandi per l’erogazione di contributi fino al 90% delle spese sostenute dalle scuole nel corso del 2022.

In particolare, un bando è destinato alle scuole di ogni grado per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale; mentre il secondo bando è destinato, nello specifico, alle scuole secondarie di primo grado che adottino, nell’ambito del rispettivo Piano triennale per l’offerta formativa, programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi rivolti agli studenti.

Dal 14 ottobre 2022 al 13 gennaio 2023 le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, possono presentare domanda attraverso la piattaforma SIDI seguendo le istruzioni operative fornite dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e l’Orientamento scolastico con nota 2975 del 20 settembre 2022 e con il relativo manuale