936 mln di risorse PNRR per l’edilizia scolastica

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi l’elenco di 399 interventi di edilizia scolastica indicati dalle Regioni a seguito dello stanziamento di risorse aggiuntive avvenuto con decreto del Ministro del 7 dicembre 2022 e finanziati con circa 936 mln di risorse nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che Comuni e Province potranno immediatamente attuare. Il 40% dei finanziamenti è stato riservato al Mezzogiorno.

Gli interventi sono dedicati a messa in sicurezza degli istituti, riqualificazione, adeguamento sismico e antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche e sono stati individuati nei Piani presentati dalle Regioni entro lo scorso 17 febbraio.

I Comuni e le Province possono avviare subito la definizione delle progettazioni e le procedure per l’appalto dei lavori. Con successivo decreto verranno autorizzati alcuni ulteriori interventi, utilizzando i residui della programmazione.

La tabella con il numero di interventi autorizzato per Regione e le percentuali delle tipologie di intervento.

L’elenco

Sostegno scolastico: cattedra dedicata

Sostegno scolastico, Falabella (Fish): “Non sia un trampolino, ma cattedra dedicata”
Redattore Sociale del 15/03/2023

ROMA. Istituire “una cattedra apposita sul sostegno in modo tale che chi, nel nostro Paese, decide di fare l’insegnante di sostegno lo faccia con la consapevolezza di amare gli alunni e le alunne con disabilità e non di utilizzare quel posto come un trampolino di lancio per arrivare all’insegnamento delle materie curriculari”. A dirlo è Vincenzo Falabella, presidente nazionale Fish, commentando i dati del ministero dell’Istruzione che evidenziano un vero e proprio allarme precariato in Italia.

Secondo una recente ricerca, infatti, nel nostro Paese ben un docente su quattro è precario e a farne le spese sono soprattutto gli alunni con disabilità: in quest’anno scolastico ben il 59% di loro ha cambiato insegnante di sostegno. “Abbiamo più volte posto l’accento su questo tema all’interno del ministero dell’Istruzione- ha evidenziato ancora Falabella- e adesso stiamo sollecitando un confronto diretto col ministro Valditara, abbiamo già in atto una serie di proposte migliorative e una di queste è proprio quella di istituire una cattedra apposita”.

M. Bussola, La vita fino a te

Matteo Bussola tra i giovani innamorati

di Antonio Stanca

   A Febbraio c’è stata un’edizione speciale, per conto di Mondadori Libri su licenza di Giulio Einaudi Editore, de La vita fino a te di Matteo Bussola. Non un romanzo, un saggio ma una serie interminabile, infinita di piccole note, di brevi appunti divisi in quattro sezioni e dedicati ognuno ad una riflessione, una meditazione, un pensiero, un’azione, un evento, un ricordo, un sogno, un segno circa il fenomeno, il processo dell’amore, del primo amore, quello tra adolescenti, tra ragazzi, tra giovani.

   Non è la prima volta che Bussola si presenta così, cioè “frazionato”, “diviso” nel suo procedere. Lo ha fatto nei romanzi, li ha divisi in racconti: dal primo nel 2016, Notti in bianco, baci a colazione, diventato subito famoso anche all’estero, all’altro pure noto Il rosmarino non capisce l’inverno dell’anno scorso. Anche un libro per ragazzi ha scritto, anche una trasmissione radiofonica conduce, anche una rubrica su F>> cura, anche l’inviato speciale fa.

   Nato a Verona nel 1971, ha esordito come fumettista intorno al 2006, a trentacinque anni, ha lavorato con successo per edizioni italiane e straniere, si è distinto con disegni, vignette che gli provenivano dall’osservazione, dalla valutazione di fenomeni quali il consumismo, la massificazione dei costumi, dei linguaggi, della cultura, la globalizzazione, la violenza, la guerra e ogni altra grave conseguenza della modernità. Verranno poi i romanzi e nei racconti che li comporranno Bussola procederà come con le vignette, in maniera separata. Gli sembrerà la migliore per poter dire dei tanti, infiniti aspetti che ha assunto l’attualità. Non si distinguerà tra le vignette del fumettista, che pur continueranno, e i racconti dello scrittore: multiplo vorrà essere Bussola perché così crederà di riuscire meglio. Essendo diventate tante le parti del problema da trattare si dividerà tra loro, si concederà ad ognuna di loro.

  Anche in La vita fino a te succede così. Qui argomento specifico è l’amore tra giovani, tra adolescenti, quello dei primi tempi e dei risvolti nel familiare, nel sociale, a scuola. Ad ogni frangente, ad ogni aspetto del fenomeno lo scrittore dedicherà un’attenzione, un pensiero sicché nessuno sembrerà che gli sia sfuggito. Anche di lui adolescente, di lui giovane, di lui innamorato, dirà e al punto da non far capire quante situazioni, quante esperienze di quelle dette siano state veramente sue. Completa di sé e degli altri, di passato e presente, di anima e corpo, risulterà la conoscenza dei giovani e dei loro amori una volta finita la lettura dell’opera. E a renderla ancor più interessante interverrà il linguaggio dell’autore, sempre sicuro, sempre chiaro, sempre appropriato e con le solite punte di umorismo.

   Bussola è un abile scrittore. Non è solo l’intellettuale impegnato, il giornalista, il personaggio pubblico che s’immerge nella vita, nella storia, che le vuole cogliere tutte. Rimane da esse distinto, intende salvarsi dalle loro crisi. E a salvarlo c’è quella scrittura che non fa scadere l’opera nella cronaca, che le conserva una posizione, una distanza tale da permetterle di essere pure aspirazione, evasione, trascendenza, arte.

L’ars educandi

L’ars educandi

di Margherita Marzario

Abstract: Il contributo propone una riflessione sugli strumenti da utilizzare nella relazione educativa in termini pedagogici e giuridici

Nel XXI secolo si parla di “emergenza educativa”, “crisi educativa”, “disagio educativo”, ma cos’è o cosa deve o può essere l’educazione oggi?

“I giusti, i grandi di ogni tempo, hanno il dovere di perpetuare la stirpe e i valori, trasmettendo ai figli gli ideali che li hanno resi giusti e grandi” (da “La selva oscura” dello scrittore Francesco Fioretti). L’educazione è relazione e tradizione. Una delle parole ripetute nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia è “spirito”, quel soffio, quell’energia, quell’anelito che unisce le generazioni, che aleggia nella vita e che, purtroppo, spesso manca in quegli adulti che dovrebbero essere responsabili dei più piccoli, quali genitori e educatori.

Educare è essere testimoni del passato, passare il testimone del presente, è una relazione generativa e rigenerante tra generazioni, di generazione in generazione, di emozione in emozione, che contribuisce anche alla sostenibilità e all’equità intragenerazionale e intergenerazionale, è una forma di solidarietà doverosa ai sensi dell’art. 2 della Costituzione. “Un vuoto che va riempito: non di cose, ma di persone, di senso, di relazioni, di speranze e di ideali più grandi di una semplice vacanza, di un oggetto o di denaro facile. […] La speranza ci insegna a guardare avanti, a continuare a cercare e a credere che un cambiamento è possibile. A patto, però, che anziché preoccuparci tanto delle cose dei nostri ragazzi, ci si occupi di più del loro «dove» sono, del senso e dei valori da costruire con loro e da testimoniare (non solo «trasmettere»)” (don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele). Testimoniare è “affermare qualcosa per diretta conoscenza” e i bambini ed i ragazzi hanno bisogno di testimoni di vita vissuta, così si riesce ad “inculcare” in loro quello che veramente vale, come previsto negli obiettivi dell’educazione secondo l’art. 29 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (lettere b, c ed e).

“Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, a prescindere dalle frontiere, sia verbalmente che per iscritto o a mezzo stampa o in forma artistica o mediante qualsiasi altro mezzo scelto dal fanciullo” (dall’art. 13 par. 1 Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia). Ricercare, ricevere: cominciano con il prefisso “ri”, che indica un ritorno ad una fase anteriore, una ripetizione di un’azione, ovvero feedback, una circolazione, che è quello che avviene in ogni relazione: così l’educazione favorisce la libertà di espressione ed è essa stessa libertà di espressione, essere ed esserci. Perché l’esprimersi presuppone un “io” che si rivolge ad un altro “io”, come nell’arte, ovvero nell’arte della vita.

“Dillo a parole tue! Se gli occhi potessero parlare, cosa direbbero?” (Max a Liesel, la bambina protagonista del film “Storia di una ladra di libri”). La libera espressione (da “premere per far uscire”) può cominciare dall’educazione dello sguardo, dall’educazione allo sguardo.

Un’altra indicazione pedagogica la si ricava dall’art. 14 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia: il diritto e il dovere di guidare i fanciulli. Questa era, è e sarà l’essenza dell’educazione senza bisogno di alcuna qualificazione (alla legalità, alla convivenza, …). L’educazione è diventata un’emergenza non per gli educandi, ma per la fuga degli educatori e in particolare la resa incondizionata dei genitori che devono essere “genitori”, generare, non solo nel concepimento della vita ma anche nella concezione della vita.

Una delle competenze auspicabili per gli educatori è l’empatia, ma è necessario prima saper ri-conoscersi e sincronizzarsi con se stessi, come si legge nelle parole del bioeticista Paolo Marino Cattorini: “Esercitiamo empatia con soggetti morali sconosciuti o addirittura prima disprezzati. […] Ebbene, questa scoperta rimbalza su di noi: impariamo a perdonarci ciò che non potevamo controllare e prendiamo il coraggio di criticare le nostre velenose omissioni, l’apatia, il silenzio complice”. Per sane relazioni è necessario educare all’empatia, empatizzare l’educazione. L’educazione (e pure l’istruzione) è efficace se si entra nel cuore dell’educando e si prende a cuore l’educando.

Un’altra competenza educativa di cui si parla anche a sproposito è l’autorevolezza. “L’autorevolezza del genitore non va mai confusa con l’autorità. La persona autorevole è capace di accogliere l’altro, di mettersi in discussione senza però perdere di vista il proprio ruolo conferitogli dall’età e dall’esperienza; l’autorevolezza si testimonia nell’incontro e mai nello scontro” (Elisa Mazzola, psicologa e psicoterapeuta). Brandendo sempre e solo l’autorevolezza e bandendo l’autorità si è esautorata la figura genitoriale. Bisognerebbe, invece, recuperare l’autorità genitoriale come espressione massima di adultità per inculcare il rispetto nei confronti di ogni autorità e in generale dell’altro da sé. Rispettare l’altro è rispecchiarsi nell’altro ed è uno degli obiettivi dell’educazione come si ricava, tra l’altro, dall’art. 29 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.

Lo psicologo e psicoterapeuta Fulvio Scaparro scrive: “Perché un’ora sia diversa dall’altra, perché i giorni non si assomiglino tutti, perché la festa sia una festa, il lutto un lutto, la regola una regola e la trasgressione una trasgressione, la nostra esistenza deve avere un ritmo, dei riti e dei rituali. Solo con l’esempio riusciremo a trasmettere ai nostri figli che ordine e disciplina, quando non sono concetti plumbei, inspiegabili e imposti in forma autoritaria, possono diventare, invece, la nostra forza in ogni circostanza, anche quella più avversa. Partendo anche dal dare una mano alla mamma nel tenere pulita e in ordine la nostra stanza”. Come confermato anche dallo psichiatra Daniel Siegel e dalla consulente genitoriale Tina Payne Bryson: “Non deve punire, ma mira a insegnare. La disciplina è uno dei doni più grandi che un genitore può fare al proprio figlio. Perché aiuta a crescere e a diventare persone migliori” (in “La sfida della disciplina”). Etimologicamente “disciplina” ha la stessa origine di “discepolo”: c’è chi insegna e chi impara. Il bambino deve essere messo alla scuola della vita perché sappia imparare continuamente. È quanto si ricava anche dal Preambolo della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, in cui si usa il verbo “preparare” ripetuto, poi, nella lettera d dell’art. 29 relativo all’educazione. “Solo con una disciplina sempre vigile è possibile educare correttamente il proprio pensiero, che è comunque ciò che abbiamo di più prezioso. Che dovremmo avere di più prezioso. Ma la gente vuole aumentare la propria memoria, le conoscenze e le parole, e non coltivare l’intelligenza. Cerca di ragionare correttamente, non di pensare correttamente. Confonde” (Antoine de Saint-Exupéry in “Lettere di giovinezza all’amica inventata”).

È vietato il lavoro minorile, ma è sempre più necessaria l’educazione al lavoro, a ri-cominciare dagli adulti, in primo luogo i genitori (e non sempre e solo la scuola). Il mestiere (etimologicamente da “servo”, come l’etimo di “famiglia”) dei genitori è come quello dei carpentieri: cominciare dal basso in maniera graduale e procedere verso l’alto; usare le mani; affrontare difficoltà e rischi; l’essere esposti allo sguardo altrui; seguire un progetto; avvalersi dell’aiuto di altri; rispettare la normativa di sicurezza; realizzare un’opera per altri. Smontate le impalcature rimane l’opera ultimata cui fare dei ritocchi se e quando necessario. Questo è costruire la vita e educare al lavoro della vita.

“L’autostima è come la foresta pluviale, una volta abbattuta ci vuole un’eternità perché ricresca” (lo psicoanalista Murray Stein, 1994). Dall’educazione dipende la costruzione o la distruzione della persona, quindi occorrono più attenzione e dedizione e così si favoriscono prevenzione, protezione e promozione. Educare è anche educare alla salute: “È essenziale mettere in grado le persone di imparare durante tutta la vita, di prepararsi ad affrontare le sue diverse tappe e di sapere fronteggiare le lesioni e le malattie croniche. Ciò deve essere reso possibile a scuola, in famiglia, nei luoghi di lavoro e in tutti gli ambienti organizzativi della comunità. È necessaria un’azione che coinvolga gli organismi educativi, professionali, commerciali e del volontariato, ma anche le stesse istituzioni” (dal paragrafo “Sviluppare le abilità personali” della Carta di Ottawa per la promozione della salute, 1986).

“Cos’è, dunque, l’uomo? Domandiamocelo ancora. È un essere che decide sempre ciò che è” (Victor Frankl, psichiatra e filosofo austriaco). Educare: educazione dell’uomo, educazione all’uomo.

Conto consuntivo 2022, tutti i termini sono prorogati di trenta giorni

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

In considerazione dell’aumento dei carichi di lavoro delle segreterie scolastiche impegnate nella progettazione delle proposte progettuali e nelle connesse attività per l’attuazione delle azioni del PNRR, il MIM ha disposto la proroga delle tempistiche previste nel DI 129/2018, per la predisposizione e approvazione del Conto consuntivo 2022.

Pertanto, le nuove scadenze sono le seguenti:

  • entro il 14 aprile 2022, la predisposizione del Conto consuntivo e la relazione illustrativa da sottoporre all’esame dei revisori dei conti;
  •  entro il 15 maggio 2022, i revisori dei conti esprimono il parere di regolarità amministrativo contabile;
  • entro il 30 maggio 2022, le scuole provvedono all’approvazione del Conto consuntivo.

LA NOTA

Chatgpt sempre più usata dai giovani tra i 15 e i 24 anni

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Sembra che le visualizzazioni abbiano superato quelle dedicate ai sito porno e pure a onlyfans, dal momento che, secondo i numeri elaborati da elaborata da Comscore, Chatgpt (e la sua casa madre OpenAI) continua  a crescere, raggiungendo più di nove milioni di interazioni nel solo mese di gennaio (il 330% in più rispetto al quarto trimestre del 2022).

Con una media di visita di 13 minuti, nella fascia 15-24 anni, significativamente meno delle 23 ore al mese trascorse su Tiktok o delle 11 ore al mese trascorse sul sito di YouTube ma più di siti come Wikipedia (11,2 minuti) e OnlyFans (4,2 minuti), il servizio di contenuti hard o espliciti a pagamento.

Per meglio rendere l’idea, le interazioni contate in Italia a gennaio sono state 9,2 milioni mentre nello stesso periodo OpenAI.com ha registrato oltre 1,4 milioni di visitatori unici in Italia (905mila visitatori unici attraverso mobile e i restanti 523mila da desktop).

La fascia d’età dei visitatori è ben definibile: maschi con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni sono  il più rappresentato. Il numero totale di persone che hanno visto i contenuti di OpenAI all’interno di questo gruppo è 3,23 volte superiore rispetto alla media su Internet.

Numeri che collocano OpenAI.com tra i primi 150 siti e app più visitati in Italia.

Ma cos’è ChatGpt?

Si tratta di uno strumento di intelligenza artificiale conversazionale, acronimo di Generative Pretrained Transformer, per elaborazione del linguaggio naturale, utilizzando algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso.

Realizzata da OpenAI con l’obiettivo di ottimizzare la conversazione e facilitare l’utilizzo da parte degli utenti, questa tecnologia ha il potenziale per migliorare notevolmente il modo in cui interagiamo con le macchine in una vasta gamma di applicazioni, dal servizio clienti alla traduzione linguistica fino alla scrittura creativa.

Uno dei principali vantaggi della Chat GPT è la sua capacità di“imparare” dalle conversazioni che ha con gli utenti. In questo modo, il sistema è in grado di adattarsi ai diversi stili di interazione e di offrire risposte sempre più personalizzate.

Molti dirigenti non riusciranno a tornare nella propria regione: sit-in di protesta della Flc-Cgil Sicilia

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Il segretario della Flc-Cgil Sicilia, Adriano Rizza, durante il sit-in di protesta predisposto dalle organizzazioni sindacali davanti la sede del Ministero dell’istruzione, ha espresso tutta la sua disapprovazione nei confronti della Legge di bilancio che accorpa gli Istituti scolastici: “Si fa sempre più remota la possibilità di tornare nella propria regione di residenza per i dirigenti scolastici immessi in ruolo in altre regioni. Il colpo di grazia è stato dato dall’ultima legge di bilancio che prevede l’accorpamento degli istituti scolastici con meno di 900 studenti”.

“In Sicilia oltre 500 scuole, delle attuali 812, sono sotto la soglia dei 900 iscritti. Questo comporterà la scomparsa di oltre 100 istituzioni e le province più colpite saranno quelle delle aree interne. Un taglio che oltre a comportare una perdita drastica di personale dirigente ed amministrativo, rischia di compromettere il buon funzionamento delle attività”.

“Dal punto di vista della mobilità interregionale dei dirigenti, inoltre, quest’ultima scure si va ad aggiungere ai forti limiti imposti dal contratto collettivo. Tali limiti, pensati per i concorsi regionali, sono rimasti validi anche per i dirigenti assunti con contratto nazionale. Una vera e propria beffa, se si considera che il mancato avvio della trattativa per il rinnovo del contratto ha impedito di rimediare a questa stortura”.

“Infine, come se non bastasse – continua – una norma recente ha portato il limite della mobilità interregionale per il triennio 2022-25 al 60 per cento dei posti vacanti in ciascuna regione. Una percentuale insufficiente per le esigenze di quasi 1200 dirigenti in tutta Italia”.

“Tutto questo è inaccettabile  perché rappresenta un colpo subdolo alla macchina organizzativa, dettato solo ed esclusivamente dall’obiettivo di tagliare risorse”.

Prove Invalsi 2023, pubblicate le domande interattive per le classi seconde delle superiori

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Sul sito INVALSIopen, nella sezione Mettiamoci alla Prova, sono disponibili gli esempi di domande interattive delle Prove INVALSI di Italiano e Matematica per il grado 10, ovvero il secondo anno di Scuola secondaria di secondo grado.

Gli insegnanti possono utilizzarle per costruire attività didattiche da sottoporre ai propri studenti, dando loro un feedback immediato sulle risposte fornite.

Prova di Italiano

Le Prove di Italiano possono richiedere agli studenti di leggere e rispondere ad alcune domande legate a un testo, che viene scelto in base ad alcune caratteristiche specifiche allo scopo di misurare la competenza di comprensione nella lettura.

Per il grado 10 ci sono due attività didattiche con esempi di domande sulla comprensione del testo, ciascuna delle quali contiene:

  • il testo da leggere
  • le domande interattive a risposta multipla

L’allievo dopo aver risposto e cliccato il tasto invia, riceve un feedback immediato e potrà sapere subito se la risposta scelta è corretta o sbagliata.

Oltre a questo, per ciascuna unità è possibile conoscere ulteriori aspetti che arricchiscono l’attività, come:

  • il Macro-aspetto del Quadro di Riferimento di Italiano al quale si lega la domanda
  • una breve descrizione che esplicita le operazioni da compiere per rispondere correttamente e a quale livello di competenza corrisponde la domanda.
    Per Italiano i livelli INVALSI vanno dal non adeguato (livello 1) al molto buono (livello 5)

LE PROVE DI ITALIANO

Prova di Matematica

Le Prove di Matematica richiedono agli studenti di rispondere ad alcune domande legate a uno dei quattro ambiti di contenuto previsti dal Quadro di Riferimento (Spazio e Figure, Numeri, Dati e Previsioni, Relazioni e Funzioni).

Per ciascuna domanda, lo studente riceve un feedback immediato sulla risposta fornita e per ciascuna domanda vengono rilasciati:

  • l’ambito matematico (Numeri, Spazio e Figure, Relazioni e Funzioni, Dati e Previsioni)
  • la dimensione che si riferisce al possibile processo messo in atto per rispondere alla domanda, come specificato nel Quadro di Riferimento

LE PROVE DI MATEMATICA

Decreto Ministeriale 15 marzo 2023, AOOGABMI 49

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Differimento del termine di conclusione degli interventi di adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica finanziati con i decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 23 dicembre 2015, n. 943 e 30 gennaio 2017, n. 43 (Annualità I), 29 dicembre 2017, n. 1048 (Annualità II) e 30 aprile 2019, n. 392, 9 ottobre 2019, n. 847 e 13 marzo 2020, n. 179 (Piani 2018-2021).

Differimento del termine di conclusione degli interventi di adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica. (Decreto n. 49/2023). (23A02617)

(GU Serie Generale n.107 del 09-05-2023)

Nota 15 marzo 2023, AOODGSIP 1163

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento istruzione della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine di Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Ai Dirigenti scolastici
e, p.c Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Oggetto: Atlante – Italian Teacher Award – Premio nazionale insegnanti.