Alla presentazione del libro, a cura del giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Vinci, dal titolo “Fiaccole, ma vasi”, è intervenuto il filosofo Umberto Galimberti, autore di uno dei saggi all’interno della pubblicazione.
Il libro, pubblicato dall’editore Rubbettino, si propone di individuare soluzioni per il rilancio del sistema educativo e di permettere ai docenti di ispirare i propri studenti, formandone il carattere e lo spirito critico.
Al Corriere della Sera, il filosofo esprime un’opinione pessimista sul futuro della scuola italiana, affermando che solo un insegnante su dieci riesce ad essere empatico: “In particolare, si deve evitare di considerare gli studenti come dei semplici contenitori da riempire con nozioni, come suggerito dall’espressione di San Paolo, il quale predicava e gli altri dovevano assimilare le sue parole”, spiega.
“La situazione attuale della scuola è estremamente preoccupante, poiché anche se gli studenti ricevono un’istruzione, ciò avviene solo al livello massimo. Inoltre, solo pochi insegnanti sono in grado di risvegliare l’interesse e l’entusiasmo degli studenti, poiché, come affermava Platone, la mente non si apre se prima non si apre il cuore. Tuttavia, solo il 10% dei professori è in grado di svolgere questa importante funzione e gli studenti sono fortunati se hanno un insegnante competente tra i nove che compongono l’equipe della loro sezione”, sottolinea il filosofo.
“Educazione, invece, richiede di seguire l’aspetto emotivo degli studenti. Nella scuola, è necessario portare gli studenti dalla pulsione all’emozione, ovvero far sentire loro una risonanza emotiva rispetto al proprio comportamento, cosa che purtroppo non accade spesso. Inoltre, è importante notare che il bene e il male non possono essere definiti, ma devono essere sentiti naturalmente da ciascuno“, aggiunge.
“Tuttavia, questo non è più vero oggi, in cui gli studenti spesso non sono in grado di distinguere il bene dal male, come dimostrato dalle risposte fornite dalle ragazze durante l’interrogatorio giudiziario. La scuola, quindi, deve svolgere un ruolo fondamentale nella creazione di una risonanza emotiva rispetto al comportamento degli studenti e nell’insegnare loro a distinguere il bene dal male”, conclude.
Per l’anno scolastico 2023/2024, i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria, nella versione on line o mista, sono stabiliti dal Decreto 52 del 22 marzo 2023.
In particolare, i prezzi sono riportati nella tabella A:
Con un avviso appena pubblicato, NoiPA comunica che con l’applicazione del CCNL (2019 – 2021) del comparto scuola e ricerca sono stati aggiornati 4.075.591 contratti di supplenza breve e saltuaria e liquidati gli arretrati a 491.653 amministrati. L’esigibilità delle somme è prevista il 28 marzo.
Una notizia a lungo attesa dal personale precario.
Nella mattinata del 23 marzo è ripresa presso la sede dell’Aran la trattativa per il rinnovo contrattuale della scuola.
Si è discusso soprattutto come ripartire sulle questioni ancora aperte dopo l’ufficializzazione del nuovo atto di indirizzo che mette a disposizione ulteriori risorse economiche.
Da quanto è emerso in mattinata, però, la chiusura di questo “pezzo” della trattativa potrebbe essere più complesso del previsto in quando non c’è al momento una posizione unitaria dei sindacati.
Il nodo è: come suddividere i 320 milioni dell’anno 2022 e i 227 stanziati per il 2023 (e per gli anni futuri)?
Secondo Cisl Scuola la somma dovrebbe servire per incrementare la RPD (retribuzione professione docente), mentre per altri sindacati dovrebbe essere destinata a tutto il personale.
Nel primo caso ai docenti potrebbe essere riconosciuto un aumento di circa 20 euro, nel secondo caso non si andrebbe molto al di là di 15.
La trattativa proseguirà con ulteriori incontri: il 27 solo per l’Università, il 28 e il 30 per tutti.
Per ora non si profila una chiusura in tempi rapidi.
Non siamo un Paese per giovani: non solo perché le nascite sono in costante calo, ma anche perché le nuove leve sognano diffusamente un futuro oltre confine, spesso senza biglietto di ritorno. Non solo: i ragazzi ormai hanno capito che l’ascensore sociale è “in panne”. A segnalarlo è “Dopo il diploma”, la ricerca condotta da Skuola.net su un campione di 3.200 alunni delle scuole superiori, in occasione della ELIS Open Week, l’evento organizzato da ELIS – realtà no profit che forma persone al lavoro – per avvicinare le aziende leader nei settori tecnico-tecnologici agli studenti. Solo il 39% degli intervistati, infatti, al momento esclude, dopo la Maturità, di andare all’estero per studiare o lavorare. La restante parte annovera questa ipotesi quasi come una certezza (17%) o come una delle alternative da valutare con attenzione (44%).
La fase più indicata per farlo, peraltro, secondo le ragazze e i ragazzi raggiunti dall’indagine, è proprio quella immediatamente successiva alla scuola. Il 43% dei “partenti” farebbe un percorso unico, formandosi all’estero – sia attraverso corsi di studio universitari e di terzo livello o muovendo i primi passi nel mondo del lavoro – per poi cercare un’occupazione stabile nel Paese d’accoglienza. Mentre il 41% prima proverebbe a gettare le basi in Italia per poi trasferirsi, nella speranza di avere più chance di crescita professionale fuori dai confini nazionali. Solamente il 16% farebbe il giro al contrario: studierebbe all’estero per poi tornare “a casa” con un bagaglio più ricco di esperienza.
Proprio quest’ultimo passaggio introduce al dato forse più preoccupante, fatto emergere dalla ricerca. La maggior parte dei giovani che guardano verso l’Estero, qualora si concretizzasse il trasferimento, non vede un possibile ritorno in patria. Neanche se ragiona sul lungo periodo. Il 20%, infatti, ha già messo tra le possibilità quella di rimanere fuori a vita. E un altro 43% tornerebbe indietro solo se l’esperienza dovesse rivelarsi particolarmente deludente. Alla fine, in caso di espatrio, a manifestare la voglia di tornare prima o poi, considerando l’Italia il proprio luogo d’approdo naturale, è solo il 37%.
“Il nostro Paese è nel pieno di un processo di trasformazione digitale ed ecologica che genera un aumento proporzionale delle opportunità di lavoro, ma si confronta con un vuoto informativo che genera disorientamento nei giovani e accresce la prospettiva di un lavoro all’estero – osserva Gianluca Sabatini, Responsabile Sviluppo Area Formazione di ELIS – Scuola, imprese, università e istituzioni non riescono a immedesimarsi nel vissuto post-adolescenziale, non riescono a costruire punti di contatto e un linguaggio che li avvicini a diciannovenni appena usciti dal porto sicuro della formazione. Manca un processo di sintesi, ma nella nostra esperienza questa sintesi è possibile. ELIS dialoga costantemente con le aziende e con giovani che non riescono a immaginare e tanto meno a costruire un futuro in Italia. Attraverso orientamento e formazione i ragazzi imparano ad accettare e affrontare le sfide professionali che li aspettano, scoprono le competenze che possono e devono acquisire per essere all’altezza dei loro sogni, trovano alla fine la strada per costruirsi un futuro. La maggior parte di loro nelle aziende con cui collaboriamo e che operano in Italia”.
Dinamiche, quelle appena descritte, che probabilmente affondano le proprie radici e trovano una loro ragion d’essere nel tipo di scelte che, per ora, immaginano di fare gli studenti con il diploma di maturità in tasca. L’università rimane la via maestra: oltre 1 su 2 vorrebbe provare a laurearsi. E, in quel caso, è evidente come il richiamo dell’estero possa essere davvero attraente in termini di prospettive di successo. E gli altri? Circa 1 su 10 vorrebbe cercare subito un lavoro, a cui si affianca una quota simile, interessata sì a un rapido ingresso nel mondo del lavoro, ma passando per un percorso professionalizzante – come, ad esempio, quelli offerti dal sistema ITS Academy – per ambire a una specializzazione o a una qualifica di rango superiore.
Molti di più, però, non escludono di prendersi un anno di pausa per fare una scelta il più possibile consapevole o per fare altre esperienze: lo dice quasi 1 su 6. E altrettanti, invece, guardano allo Stato come datore di lavoro, aspirando a un ingresso nelle Forze Armate o di Polizia o a mettere le mani su uno dei posti messi a concorso per i diplomati dalle pubbliche amministrazioni.
Qualcuno, leggendo meglio tra i numeri, potrebbe trovare qualche spiraglio di fiducia nel fatto che in alcune fasce della società si assiste a una rappresentazione molto diversa da quella generale. L’indagine, infatti, ha voluto analizzare la situazione collegandola anche allo status socio-economico dei ragazzi. E, se tra chi proviene da famiglie mediamente e molto agiate la propensione verso l’estero tocca punte del 70%, all’interno dei ceti medio-bassi la platea si divide esattamente a metà, con 1 giovane su 2 che prevede di restare all’interno dei confini nazionali per studiare e lavorare e altrettanti, quindi ben al di sotto della media, che non escludono di espatriare.
Una apparente fiducia nel “Sistema Italia” che, però, potrebbe essere figlia soprattutto dell’assenza di mezzi o di un profondo disorientamento, e non frutto di una reale convinzione. Tra i meno abbienti, quelli che si posizionano ai livelli inferiori degli indicatori economico-sociali proposti dal questionario, in tanti – il 16%, quasi il doppio del dato generale – immaginano di cercare molto presto un lavoro, anche non qualificato; il 24% vorrebbe provare con i concorsi pubblici o con quelli per le Forze Armate o di Polizia (pure qui il dato medio è circa la metà); il 13% ha messo nel mirino un corso professionalizzante (in media, come detto, è intorno al 10%); mentre solo 1 su 4 sogna la laurea.
E, anche salendo leggermente nella scala sociale, il quadro cambia di poco: tra chi definisce la propria famiglia “abbastanza umile”, l‘università rimane un’opzione di minoranza (pensa di farla solo il 36%), il “posto fisso” al servizio dello Stato – da ottenere attraverso i già citati concorsi pubblici – attira notevolmente (ci pensa il 18%), un corso non universitario dall’approccio pratico sta richiamando l’attenzione del 13%, mentre la ricerca immediata del lavoro è una priorità per il 12%.
Inoltre, per i ceti medio-bassi il futuro è tutt’altro che un orizzonte chiaro. Basti pensare che, in entrambi i casi, oltre 1 su 5 dopo il diploma potrebbe “saltare un turno” per decidere il da farsi dopo circa un anno di stop. E a quel punto, così come per chi punta percorsi che badano al sodo in tempi rapidi, la necessità di andare fuori diminuisce. Sarebbe solo una spesa ulteriore senza che ci sia dietro una reale progettualità. Non proprio una bella notizia.
A questo punto solo delle buone attività di orientamento, che “raccontino” le tante opportunità, spesso nascoste, che ancora offre il nostro Paese, può aiutare a uscire dallo stallo in cui rischiano di restare intrappolati i ragazzi. Perché, tra gli intervistati, complessivamente solo 1 su 4 si sente pienamente orientato. E, se si aggiungono quelli “parzialmente orientati”, si arriva al 60%. Ben 4 su 10, dunque, hanno le idee confuse. Peraltro, la situazione non migliora neanche alle soglie del diploma: tra gli studenti di quinto superiore il disorientamento affligge oltre un terzo del campione (35%) e i “pienamente orientati” restano un quarto del totale (25%).
Raccogliendo le sfide che nel suo testo postumo Atlante delle riforme (im)possibili Giancarlo Cerini ci ha lasciato in eredità, gli interventi della giornata propongono un’analisi della scuola dell’oggi, dai 0 ai 20 anni, al fine di rendere consapevole la grande platea di soggetti che si occupa di educazione ed istruzione che è ormai tempo di una strategia comune che consiste nel mettere mano, con cautela, ai problemi strutturali e di ordinamento, alla qualità della didattica, alla professionalità del personale attraverso un lavoro che chiede una coraggiosa assunzione di responsabilità, in primis ai decisori politici, verso le giovani generazioni partendo dai più piccoli ( il sistema integrato 0/6 sua ultima fatica).
Interverranno:
RINO DI MEGLIO Coordinatore Nazionale Gilda degli Insegnanti Saluti ed Introduzione LAURA DONA’: Dirigente Tecnico Ministero dell’Istruzione USR VENETO membro commissione nazionale per la stesura delle Linee Pedagogiche e gli Orientamenti Il valore educativo della scuola dell’infanzia nel sistema scolastico italiano ERMANNO MORELLO: già docente, membro CIDI, formatore, curatore del Curricolo Europeo nelle istituzioni scolastiche della Repubblica di San Marino … Continuando a riflettere sull’esperienza di apprendimento per costruire il curricolo evolutivo ITALO FIORIN: già Coordinatore del Comitato scientifico per le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”, Presidente della Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà” (EIS) dell’Università LUMSA di Roma, Professore di Didattica generale e Pedagogia e didattica speciale. Educazione alla cittadinanza come sfondo integratore e trasformatore del curricolo. JAIME ENRIQUE AMADUCCI: Coordinatore La Ballata Popolare di Giancarlo Cerini DS IC S.Mauro Pascoli Pedagogista Una scuola media da ri…scoprire PAOLA BORTOLETTO: Presidente ANDIS Persone. Oltre la disabilità per una scuola inclusiva. MARIELLA SPINOSI: Ora dirigente tecnico in quiescenza, è stata insegnante, direttrice didattica, dirigente tecnica. Membro del Comitato scientifico per le Indicazioni nazionali. Un profilo professionale elevato per i docenti. MARIO MAVIGLIA: già dirigente tecnico USR LOMBARDIA, docente a contratto presso UNICATT sede di Brescia in Metodi e strumenti per la sperimentazione educativa. Il dirigente scolastico: leader, manager o persona? LORETTA LEGA: Presidente Centro studi Giancarlo Cerini Presidente ANMIC Cesena L’idea di scuola di Giancarlo Cerini: vecchia istituzione o nuova comunità?
Coordina Alessandra Michieletto docente scuola dell’infanzia.
EDUCARE AL FUTURO. PREPARARE IL DOMANI CON LA SCUOLA DI OGGI
Da domani 8 marzo al 21 aprile 2023 la nuova edizione del Festival di Deascuola
Focus sui temi trasversali dell’inclusione, dell’educazione civica, della parità di genere, dell’innovazione e dell’orientamento in chiave STEM
Segrate, 7 marzo 2023 – La casa editrice D Scuola, Ente Formatore accreditato dal Ministero dell’Istruzione, presenta “La scuola è”, la nuova edizione del Festival della formazione online ideato da Deascuola in programma da domani 8 marzo al 21 aprile 2023.
L’obiettivo del Festival è offrire ai docenti nuovi spunti e suggestioni per educare al futuro e preparare le giovani generazioni ad abitare il mondo in modo nuovo.
“L’impegno della casa editrice su questi temi è presente in tutta la nostra produzione editoriale e in tutta la nostra offerta di formazione. Consapevoli delle sfide che ogni giorno i docenti si trovano ad affrontare, abbiamo coinvolto esperte ed esperti per fornire nuove prospettive e spunti per ripensare la scuola come luogo elettivo per formare cittadini responsabili e consapevoli”, afferma Gianluca Pulvirenti, Amministratore Delegato di Mondadori Scuola S.p.A.
La terza edizione della kermesse scolastica prevede un ciclo di webinar, disponibili sulla piattaforma Deascuola, dedicato ai docenti di ogni ordine e grado; i principali eventi potranno essere seguiti anche in diretta live su YouTube.
Il palinsesto include tre tavole rotonde trasversali e multidisciplinari rivolte ai docenti di ogni ordine e grado, che si svolgeranno dalle 17:00 alle 18:30, su Futuro e Innovazione, Orientamento e Sostenibilità; quattro eventi speciali rivolti alle classi, dalle 11:00 alle 12:00, in cui relatrici e relatori d’eccezione approfondiranno tematiche legate alla Giornata Internazionale della Matematica, alla Giornata Mondiale dell’acqua, alla Giornata Internazionale dello Sport e alla Giornata Mondiale della Terra per celebrare insieme a studentesse e studenti queste importanti ricorrenze.
Anche quest’anno, dopo il successo dell’edizione scorsa, prestigiosi partner affiancheranno Deascuola in una full immersion sui temi più attuali della didattica. Tra questi: ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Italian Climate Network, Sport e Salute Scuola dello Sport, A2A, Fondazione Bracco, #100esperte.
LE TRE TAVOLE ROTONDE PER I DOCENTI
La scuola è… Educare al futuro, 8 marzo dalle 17:00 alle 18:30 – live anche su YouTube
In un mondo in continuo cambiamento e transizione, quali competenze sono necessarie per preparare i giovani ad affrontare le sfide del futuro? Come le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale possono essere un alleato al servizio della didattica?
A dare risposte e interessanti spunti la professoressa ordinaria di Pedagogia presso l’Università LUMSA, Maria Cinque, il sociologo e fondatore di Future Concept Lab Francesco Morace, l’esperta di Intelligenza artificiale fondatrice di Pop Ai Emanuela Girardi e il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Masaccio Firenze Mauro Emanuele Piras. La tavola rotonda sarà moderata da Marco Campione, esperto di politiche pubbliche per l’istruzione e la formazione.
“La scuola è… Orientamento”, 21 marzo dalle 17:00 alle 18:30 – live anche su YouTube
Quali saranno i lavori del futuro? Come organizzare l’attività didattica in funzione delle nuove indicazioni ministeriali sull’orientamento? Che opportunità offrono le lauree STEM? Per comprendere come supportare studentesse e studenti a coltivare i propri talenti e a realizzare il proprio progetto di vita si parlerà con Claudio Soldà di Adecco Italia, Alessandra Rucci, dirigente scolastica, Damiano Previtali, dirigente del Ministero dell’Istruzione, Mariapia Pedeferri, delegata del rettore del Politecnico di Milano all’Orientamento. Il moderatore dell’incontro sarà Marco Campione, esperto di politiche pubbliche per l’istruzione e la formazione.
“La scuola è… Abitare il mondo in modo nuovo” 21 aprile, dalle 17:00 alle 18:30 – live anche su YouTube
Un viaggio alla scoperta della sostenibilità, dell’innovazione, della biodiversità per formare cittadini e cittadine responsabili. Ne discuteranno Valentina De Marchi, professoressa associata presso l’Università di Padova ed ESADE Business school, Valeria Barbi, politologa divulgatrice, ideatrice di WANE, collegata dalla Costa Rica, Carlo Mariani, ricercatore dell’INDIRE, Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze e National Geographic, guidati dalla fisica climatologa Serena Giacomin.
QUATTRO APPUNTAMENTI MATTUTINI PER LE CLASSI
#Matematica, #Acqua, #Sport, #Terra
4 marzo, Giornata mondiale della matematica – live anche su YouTube
Il 14 marzo, in collaborazione con il CNR, si celebrerà la Giornata Internazionale della Matematica che quest’anno ha come tema “La Matematica per tutte le persone”. Parteciperanno importanti ospiti: Giulia Bernardi (matematica), Luca Balletti (matematico dell’Unità Comunicazione del CNR), Luca Perri (astrofisico), Chiara De Fabritiis (matematica e coordinatrice del Comitato per le Pari Opportunità dell’Unione Matematica Italiana), Roberto Natalini (direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del CNR) e Cristiana De Filippis (neo eletta nella corte iniziale della European Mathematical Society Young Academy). Gabriele Peddes, fumettista illustratore, fornirà una facilitazione grafica dell’evento in visual scribing.
22 marzo, Giornata Mondiale dell’acqua – live anche su YouTube
In collaborazione con Italian Climate Network e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, si celebrerà la Giornata Mondiale dell’acqua per riflettere su uno dei temi più attuali del momento: disponibilità e accesso all’acqua, conseguenze della siccità e del dissesto idrogeologico. Se ne discuterà con Marirosa Iannelli, presidentessa del Water Grabbing Observatory, Marta Busso, biologa marina vincitrice del premio Donna di Mare 2022 Unesco e altri ricercatori e ricercatrici, sotto la guida di Serena Giacomin, fisica e climatologa.
4 aprile, Giornata dello Sport e orientamento – live anche su YouTube
Il 4 aprile, in collaborazione con Sport e Salute – La scuola dello Sport, gli esperti si dedicheranno alla giornata dello sport, esplorando i lavori e le professioni ad esso collegato. Studentesse e studenti avranno l’opportunità di interagire con diversi professionisti: Vito Scala (Club Manager As Roma Calcio), Lorena Tondi (nutrizionista di atleti famosi), Clara Papa, (responsabile eventi e hospitality Frosinone calcio), Valerio Piccioni (giornalista Gazzetta dello Sport), Davide Mazzanti (allenatore della squadra nazionale di pallavolo femminile). L’evento sarà condotto da Giulia Momoli (ex campionessa di volley e mental coach).
21 aprile, Giornata Mondiale della Terra – live anche su YouTube
Il quarto e ultimo evento per le classi celebra la Giornata Mondiale della Terra con Serena Giacomin, Luca Perri, Martina Panisi (National Geographic Explorer) e altri esperte ed esperti. Gabriele Peddes, fumettista illustratore, fornirà una facilitazione grafica dell’evento in visual scribing. L’evento è organizzato in collaborazione con CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e Italian Climate Network.
Altri importanti protagonisti del festival sono: Claudio Giunta, docente di letteratura italiana all’Università di Trento, esperto dantista e autore di antologie e letterature Garzanti Scuola, Carlo Greppi, storico, scrittore e autore di un nuovo corso di storia Garzanti Scuola per la scuola secondaria di I grado e Andrea Franzoso, scrittore per ragazzi e formatore esperto di educazione civica.
Il programma e tutti gli appuntamenti del Festival “La scuola è” sono consultabili e fruibili su festival.deascuola.it.
Per partecipare è necessario iscriversi sul sito. A tutti i docenti partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione, riconosciuto dal Ministero.
D SCUOLA
D Scuola è uno dei principali operatori di editoria scolastica in Italia, con una produzione rivolta a scuole di ogni ordine e grado. La società, dal dicembre 2021 parte del Gruppo Mondadori, opera attraverso i marchi: Deascuola, De Agostini, Petrini, Garzanti Scuola, Garzanti Linguistica, Marietti Scuola, Valmartina, Theorema Libri, Liviana, Ghisetti & Corvi, Cedam Scuola, Cideb e Black Cat. L’offerta universitaria è affidata a UTET Università, Città Studi e ISEDI.
Deacuola è presente online con deascuola.it (libri, contenuti digitali integrativi, eBook, portali e applicazioni per lo studio e l’insegnamento), formazione.deascuola.it (iniziative e percorsi formativi sui temi più attuali della didattica per scuole e docenti), garzantilinguistica.it (dizionari linguistici) e blackcat-cideb.com (libri e materiali per l’apprendimento delle lingue) e ha una capillare presenza sui social media.
Dal 2013 ente Formatore accreditato dal MIUR, D Scuola organizza corsi di formazione per scuole e docenti. L’ampia proposta di webinar, seminari, convegni e corsi a partecipazione gratuita sviluppata in collaborazione con esperti di didattica, neuroscienziati di fama internazionale, affermati divulgatori scientifici e autori di richiamo, rappresenta un’opportunità per conoscere più da vicino il variegato sistema di progetti formativi a pagamento, che comprende percorsi su misura e corsi online per scuole e docenti in linea con le priorità formative evidenziate dal Ministero dell’Istruzione.
Al MIM un’esposizione di volumi storici dedicata agli studenti inaugurata dal Ministro Valditara
È stata inaugurata oggi, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, alla presenza del Ministro Giuseppe Valditara e del Generale Ispettore Capo Basilio Di Martino, Presidente del Gruppo di progetto per il Centenario dell’Aeronautica Militare, un’esposizione di libri dedicata al Centenario dell’Aeronautica Militare, che cade il prossimo 28 marzo.
La mostra, organizzata dalla Biblioteca del MIM “Luigi De Gregori” con la collaborazione dell’Aeronautica Militare, rientra nell’ambito dell’iniziativa “Il libro del mese”, avviata a gennaio per celebrare ricorrenze nazionali e internazionali valorizzando il patrimonio librario del Ministero.
Questa mattina erano presenti anche le studentesse e gli studenti dell’Istituto Tecnico Statale Trasporti e Logistica “Francesco de Pinedo”, già Istituto Tecnico Aeronautico, intitolato all’aviatore italiano che fu autore del volume “Il mio volo attraverso l’Atlantico e le due Americhe”. Proprio da quest’ultimo parte il percorso espositivo del MIM che contempla oltre un centinaio di materiali tra foto, libri e riviste su personaggi ed eventi che hanno segnato la storia del volo e dell’aeronautica.
I volumi, in parte provenienti dalle collezioni della Biblioteca del Ministero, in parte selezionati dall’Aeronautica Militare, saranno esposti fino al 7 aprile 2023 presso la Sala della Legislazione Scolastica e la Sala dell’Emeroteca, site al piano terra del Palazzo dell’Istruzione, in Viale di Trastevere 76/A, a Roma.
Si spazia dai volumi su Leonardo da Vinci e i suoi studi sul volo, alle opere di Galileo Galilei. La mostra prosegue con i testi che ripercorrono le vicende dei grandi pionieri del volo, tra cui, oltre a De Pinedo, i fratelliWright, MarioCalderara, Francesco Baracca, Arturo Ferrarin, Alessandro Guidoni e Umberto Nobile, quest’ultimo famoso per i due voli in dirigibile che condusse sopra al Polo Nord, l’ultimo dei quali finì, purtroppo, in tragedia.
Si va avanti con le testimonianze sull’impegno delle aviatrici Rosina Ferraris, Gaby Angelini e Carina Massone Negrone, precorritrici dell’importante contributo delle donne nel settore dell’aviazione. Una sezione è riservata a testi didattici degli Istituti tecnici che erogano percorsi della filiera aeronautica. Fra i volumi esposti, anche testimonianze sull’Aeronautica italiana nella guerra di Liberazione.
Pensando ai più piccoli, sono esposti alcuni numeri del settimanale di aeronautica per i giovani “L’Aquilone” e una versione de “Il Piccolo Principe”, di Antoine de Saint-Exupéry, autore famoso in tutto il mondo.
L’incessante ricerca dell’uomo nel superare i propri limiti, realizzare i propri sogni è uno dei temi portanti dell’iniziativa che viene declinato anche in chiave di inclusività. Con l’aereo, combinato di scienza e tecnologia, l’uomo ha avuto, infatti, accesso al cielo. Con l’alfabeto Braille le persone non vedenti hanno avuto accesso alla cultura. A questo è legata la scelta di inserire in visione il periodico “Gennariello”, della Stamperia Nazionale Braille di Firenze, sempre conservato al MIM, rivista che prese il nome dall’idrovolante con cui de Pinedo raggiunse i luoghi più remoti del pianeta e che aveva l’obiettivo di diffondere tra i non vedenti le notizie sui fatti italiani.
Sarà visionabile, inoltre, una nutrita selezione di volumi di aerodinamica, costruzioni aeronautiche e idroaviazione, presentati in ordine cronologico, per anno di pubblicazione, e suddivisi per argomento.
L’esposizione è arricchita di volumi sul Centenario, in particolare i libri per ragazze e ragazzi appartenenti al patrimonio librario dall’Aeronautica Militare. È prevista la proiezione di documenti e immagini tratti dal materiale di repertorio della Biblioteca e dell’Archivio dell’Aeronautica Militare.
L’esposizione sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00. L’accesso per il pubblico esterno è in via Dandolo 3.
“Scuola e futuro del Paese: destini incrociati”.Labsus (Laboratorio per la sussidiarietàwww.labsus.org) presenta il Rapporto annuale sull’Amministrazione condivisa dei beni comuni. Tema centrale del 2022: l’educazione e la scuola. Titolo: Le scuole: da beni pubblici a beni comuni.
«La Costituzione fa della scuola un soggetto collettivo e plurale. Uno spazio di diritti e opportunità. Non è solo il potere pubblico tenuto a questo compito di cura e sostegno, quindi, ma ciascuno di noi attraverso una nuova combinazione e un nuovo bilanciamento tra politiche pubbliche e autonoma iniziativa dei cittadini». Lo afferma Pasquale Bonasora, presidente di Labsus(l’Associazione che da anni si occupa di promuovere e incentivare l’Amministrazione condivisa per la cura dei beni comuni) che martedì 28 lancia sul suo sito (www.labsus.org/) il Rapporto 2022 su:
Il Rapporto, realizzato con la collaborazione di INDIRE (Istituto nazionale documentazione Innovazione Ricerca Educativa www.indire.it/) e dal gruppo di ricerca sulle Piccole Scuole (https://piccolescuole.indire.it/) è sostenuto dalla Fondazione Charlemagne.
Verrà presentato con un webinar il 28 marzo alle ore 18 sui canali Youtube e Facebook di Labsus
L’indagine è stata realizzata su ben 102 Patti diffusi in tutt’Italia e che vedono la Scuola al centro, per un totale stimato di oltre 10.000 attori coinvolti direttamente per il raggiungimento di obiettivi condivisi alla base delle alleanze formalizzate.
Il Rapporto (che potrà essere scaricato gratuitamente dal sito a partire da giorno 28) contiene, inoltre, i pareri di esperti e le voci di esponenti delle governance educative locali che hanno sostenuto la realizzazione dei Patti sul territorio.
L’indagine è il frutto dell’Osservatorio Nazionale dei Patti di collaborazione e i Patti educativi di comunità (https://piccolescuole.indire.it/iniziative/osservatorio-patti-educativi-territoriali/) pensato e realizzato con l’ente di INDIRE, nato soprattutto per raccogliere esperienze e buone prassi, costruire percorsi formativi specifici per le scuole, sperimentare processi e strumenti collaborativi per sostenere la permanenza di sistemi formativi allargati.
«Abbiamo indicato da tempo la scuola come ambito privilegiato di interesse per le nostre ricerche e i nostri progetti – sottolinea Bonasora -. Abbiamo incontrato e raccontato quegli attori del cambiamento che interpretano e aggiornano il dettato costituzionale, attraverso il loro lavoro quotidiano, fedeli alle radici e impegnati a realizzarne i fini. L’urgenza e la necessità di questo Rapporto è il frutto di questi incontri. Sono emerse fragilità e potenzialità, difficoltà e speranze».
«L’Osservatorio Nazionale si configura come un dispositivo unico nel panorama italiano in grado di raccontare una geografia aggiornata delle alleanze che riposizionano la scuola al centro di processi di innovazione e rigenerazione a cui tutta la comunità contribuisce – afferma Cristina Grieco Presidente di INDIRE -. Il lavoro di raccolta e di analisi che impegna INDIRE e Labsus permette di condividere con i territori modelli esemplari, di diversa complessità, ed occasioni formative per fare del Patto uno strumento istituzionale alla base di una scuola che incontra gli scenari di futuro dell’OCSE e che risponde ad una idea di learning hub».
Alla luce delle riflessioni scaturite dal Rapporto dell’importanza che il Patto assume per il sistema educativo italiano l’Osservatorio Nazionale si propone di aprirsi a nuove alleanze, ridefinire se è necessario gli obiettivi insieme con enti intermedi, fondazioni, associazioni, comunità, istituzioni che vorranno condividerne il cammino.
Nel quadro di questo percorso sono previsti, nelle prossime settimane, altri appuntamenti online e sui territori per discutere insieme gli esiti di questo importante lavoro di ricerca: se ne darà notizia con buon anticipo.
«Il destino della Scuola e quello del Paese sono incrociati, – conclude il Presidente Bonasora – lo abbiamo imparato durante la pandemia e non possiamo permetterci di dimenticarlo».
In occasione della pubblicazione ufficiale in lingua italiana del Digital Competence Framework for Citizens 2.2, a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Repubblica Digitale, la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale (DG EFID) del Ministero per l’istruzione e il merito promuove un evento dedicato alle competenze digitali. Il quadro europeo per le competenze digitali fornisce un linguaggio comune e crea una visione condivisa di ciò che è necessario, in termini di competenze, per superare le sfide che derivano dalla digitalizzazione in quasi tutti gli aspetti della vita, identificando e descrivendo analiticamente le aree delle competenze digitali necessarie per il cittadino, per gli educatori, per le organizzazioni, per i consumatori. Questo il tema che verrà affrontato a Firenze, il prossimo 24 marzo, dalle ore 9,30. Il Sottosegretario, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti parteciperà al convegno che si terrà presso l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, “Bernardo Buontalenti”.
Una settimana di formazione per docenti completamente gratuita organizzata da Treccani Giunti TVP, edulia Treccani Scuola e Palumbo Editore con l’obiettivo di inaugurare un laboratorio permanente di incontro e dialogo nel mondo scolastico
Treccani Giunti TVP, edulia Treccani Scuola e Palumbo Editore lanciano la prima edizione di “Aule Aperte – Nuove idee per la scuola”, una settimana di formazione per docenti completamente gratuita, da lunedì 20 a venerdì 24 marzo 2023, in presenza presso la sede dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana a Roma (piazza della Enciclopedia Italiana 4, Sala Igea) e in streaming sui canali social e web dei tre organizzatori.
L’evento vuole essere non solo un momento di condivisione di un sapere disciplinare e didattico aggiornato allo stato dell’arte internazionale ma anche un’occasione di confronto e riflessione su che cosa vuol dire oggi apprendere, educare, insegnare, con l’obiettivo di diventare un laboratorio permanente capace di unire le tre realtà della ricerca culturale ed educativa in Italia: il mondo della scuola, dell’editoria scolastica e dell’Università e ricerca accademica.
Le cinque giornate, dalle 15.30 alle 18.30, sono articolate per discipline, una al giorno – grammatica italiana, letteratura italiana, letteratura latina, storia e scienze umane – e divise in due parti: la prima, dedicata a tre interventi in cui diversi studiosi (in parte autori di Treccani Giunti TVP e Palumbo Editore) apriranno il loro cantiere di studio o di riflessione sul loro lavoro educativo, dalla scrittura di un manuale alla didattica universitaria e scolastica; nella seconda parte, curata da edulia Treccani scuola, ci si soffermerà sui modi in cui percorsi di orientamento e la didattica digitale possono essere ripensati come avanguardia educativa, oltre protocolli collaudati o scontati.
Sotto il coordinamento scientifico di Christian Raimo, sono previste lezioni frontali con 25 relatori d’eccellenza, tra insegnanti, consulenti e redattori, per un dibattito aperto, laico, dialettico, su approcci e metodologie didattiche.
La partecipazione è completamente gratuita e, per chi seguirà gli incontri in presenza, prevede l’esonero dal servizio e il rilascio dell’attestato per 3 ore di formazione complessive; Treccani Giunti T.V.P. è infatti Ente accredito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per la formazione del personale della scuola.
È possibile iscriversi in presenza fino a esaurimento posti su www.auleaperte.it, dove è presente l’elenco completo dei docenti e tutte le informazioni sul programma.
AULE APERTE. Nuove idee per la scuola
I temi delle cinque giornate
Lunedì 20 marzo
GRAMMATICA ITALIANA
Tutti gli usi della parola a tutti
Può la riflessione sulla Grammatica essere il centro di un dibattito sulla democrazia? È la prospettiva che orienta chi, tra studiosi, docenti, ricercatori, pensa che chiarire e condividere le regole della nostra comunicazione linguistica sia il primo passo per una cittadinanza consapevole, per sviluppare insieme un senso di appartenenza a comunità plurale che costruiamo ogni giorno anche nelle aule scolastiche.
Martedì 21 marzo
LETTERATURA ITALIANA
Senza distinzione di lingua
Da Dante Alighieri a Carlo Emilio Gadda, da Francesco Petrarca a Elsa Morante, la storia della Letteratura italiana è anche la storia del rapporto tra le generazioni a confronto, delle passioni comuni e dei conflitti che creano comunità e relazioni tra gli esseri umani. Capire come insegnarne i testi e i contesti è il modo con cui rendiamo avvincente e esemplare questo confronto.
Mercoledì 22 marzo
LETTERATURA LATINA
Forse un giorno ci farà piacere ricordare anche queste cose
Il canone letterario latino che insegniamo a scuola e all’università non è un’antica colonna da ammirare ma un palinsesto da rileggere e riscrivere continuamente insieme, e sul quale ritrarre – come in uno specchio – l’immagine di una comunità in continua trasformazione.
Giovedì 23 marzo
STORIA
Un appuntamento misterioso tra le generazioni che sono state e la nostra
Nella diffusa enfasi retorica sul passato e le memorie che innervano la nostra società spesso retroflessa, la Storia viene chiamata in causa nel dibattito pubblico come una forma di legittimazione per chi vuole mettersi in cammino su un percorso già tracciato. Ma la Storia, lo sa chi fa ricerca e interpreta anche l’insegnamento come ricerca, è un’arena di conflitti, uno spazio dove si rivoluzionano gli sguardi per imparare a trasformare quelli che sembrano destini.
Venerdì 24 marzo
SCIENZE UMANE
Il pieno sviluppo della persona umana
La pedagogista afroamericana Bell Hooks riprende una frase di T.H White in Insegnare comunità: “Quando sei triste, studia”. Ed è la ragione più profonda che dovrebbe animare ogni relazione educativa, la possibilità di trovare non solo una motivazione alla propria istruzione, ma un senso di pienezza dell’esperienza e di felicità. Cosa possiamo imparare, dalle analisi e dai metodi delle varie discipline che chiamiamo Scienze umane, sulla crescita dell’essere umano?
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