Il mondo di Leo

Autismo, ecco il progetto multimediale inclusivo “Il mondo di Leo”
Redattore Sociale del 29/03/2023

ROMA. Domenica 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, il progetto Il mondo di Leo, nato da un’idea di Eleonora Vittoni ed Emanuela Cavazzini, amplia il proprio racconto inclusivo con importanti novità: la premiazione dei disegni di 40 bambini che hanno partecipato al contest di disegno lanciato nel corso della prima stagione, il lancio dell’app di gioco educational e la pubblicazione del brano originale ‘Il mondo di Leo’, in attesa della seconda stagione della serie tv.

Il mondo di Leo, che per il suo grande valore di servizio pubblico ha ricevuto il contributo del ministero della Cultura, è il primo progetto multimediale nato con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi con autismo in una esperienza immersiva a 360 gradi: dalla tv al libro, fino alla raccolta fondi benefica con opere originali Nft. Ora continua la sua iniziativa anche con la seconda stagione della serie animata sulle avventure di Leo, un bambino con disturbo dello spettro autistico, in arrivo prossimamente.

La nuova stagione, infatti, è già in lavorazione, dopo il successo di pubblico e critica della prima, andata in onda su Rai Yoyo e RaiPlay, che ha ottenuto ottimi ascolti sul pubblico prescolare di riferimento, raggiungendo il 20% di share sulla fascia 4-7 anni e con ottimi risultati anche nel pubblico dei giovani adulti (25-34 anni e 35-44) a conferma dell’apprezzamento da parte dei genitori che hanno seguito le avventure di Leo insieme ai propri bambini. Lanciato durante la messa in onda della prima stagione, il contest ha visto arrivare disegni da tutta Italia da parte di bambini e bambine che erano stati invitati a creare dei nuovi personaggi del mondo di Leo.

La giuria che ha selezionato i 40 bambini vincitori era composta dal professor Paolo Moderato, dalla professoressa Francesca Pergolizzi, entrambi consulenti scientifici del progetto, dallo scrittore Nicola Brunialti e dall’illustratore e regista Dario Piana.

I vincitori, scelti secondo la capacità artistica, la fantasia e l’aderenza al tema dell’inclusione, potranno vedere i propri nomi pubblicati nei titoli di coda della seconda stagione della serie animata e riceveranno in regalo alcuni gadget (il libro, un codice gratuito per scaricare l’app e un album da colorare) e i loro disegni verranno pubblicati sul sito e sui social del progetto. Ideata insieme alla start-up tecnologica Whitesock, specializzata nella creazione di giochi educational, la app disponibile dal 2 aprile è educational e inclusiva, adatta a tutti i bambini in età prescolare, ma soprattutto ai bambini con disturbo dello spettro autistico.

Attraverso il gameplay originale de Il mondo di Leo non solo si potranno approfondire i contenuti della serie e del libro, ma attraverso un gioco musicale i bambini potranno esplorare scenari quotidiani e comporre musiche originali animando i personaggi della serie Tv, in funzione di obiettivi educativi e didattici come imparare attività diverse in diversi contesti, gestire gli stati d’animo e divertirsi creando con la musica. E per restare in ambito musicale, è stata inserita nel palinsesto di Rai radio kids la canzone originale Il mondo di Leo, prossimamente disponibile anche sulle piattaforme musicali più note. (DIRE)

Sostegno: No incarichi con titoli conseguiti all’estero

Sostegno, Gilda: No incarichi con titoli conseguiti all’estero senza riconoscimento

No alla nuova regola proposta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in merito ai titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero e stop alla compravendita delle specializzazioni e delle abilitazioni in Europa che danneggia gli alunni con disabilità. La Gilda degli Insegnanti boccia la misura con cui viale Trastevere intenderebbe assegnare gli incarichi sul sostegno ai docenti specializzati all’estero e attualmente inseriti nelle Gps con riserva, prevedendo nel contratto una clausola rescissoria nel caso in cui la valutazione del titolo non andasse a buon fine. 

“È certamente necessario trovare una soluzione affinché si acceleri il processo valutativo delle istanze, ma senza cambiare le regole del gioco durante la partita – afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che sottolinea anche la mancanza di “opportuni e proporzionati canali di specializzazione, da attivare attraverso università e scuole, per soddisfare il fabbisogno di insegnanti di sostegno qualificati”.

Un altro aspetto di fondamentale importanza evidenziato riguarda la disparità di trattamento, che verrebbe introdotta con la nuova regola, tra chi ha conseguito la specializzazione in Italia secondo la normativa vigente e chi si è specializzato all’estero: “Tutti gli specializzati nel sistema nazionale potrebbero essere scavalcati da colleghi che, in virtù di una migliore posizione in graduatoria, eventualmente li precederebbero nella nomina”. 

La soluzione prospettata dalla Gilda è di aprire, invece, il Tfa a tutti i docenti che vogliono frequentarlo “o, quantomeno, – conclude il coordinatore nazionale – aumentare il numero di posti disponibili ogni anno per i corsi di specializzazione”.

Valditara: dignità e autorevolezza a prof, valorizzare il merito e scuola sicura

da Il Sole 24 Ore

Le coordinate entro le quali si muoverà l’azione di Viale Trastevere nell’Atto di Indirizzo per il 2023 annunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito
di Redazione Scuola

Restituire dignità alla scuola, autorevolezza ai docenti e alla intera comunità professionale; valorizzare il merito, facendo emergere il talento di ciascuno affinché ciascun studente possa inserirsi da protagonista nella vita; assicurare una scuola sicura per tutti e di tutti, potenziando i processi di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica e creando ambienti fisici sicuri e stimolanti l’apprendimento; sburocratizzare i processi e gli adempimenti a carico delle scuole per orientare più energie alla sfida educativa. È quanto prevede l’Atto di Indirizzo del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per l’anno 2023.

Le iniziative

In particolare, il ministero intende promuovere, iniziative volte a valorizzare le attitudini e capacità di ogni singolo studente, «nella convinzione che il sistema scolastico debba coltivare tutti i talenti e le eccellenze e sostenerli nell’arco della carriera scolastica: in questa ottica va ripensata la scuola, sia ponendo al centro i bisogni degli studenti, dei docenti e del personale Ata, sia potenziando in prospettiva il capitale umano del nostro Paese. Nel ridare dignità alla Scuola e per affrontare con successo le sfide connesse anche all’attuazione del Pnrr, è opportuno puntare sul reclutamento, sulla formazione e sulla valorizzazione professionale, che rappresentano le leve strategiche fondamentali per riposizionare il sistema scolastico nazionale al centro del processo di crescita del Paese. In questo contesto di nuove azioni diventa cruciale rafforzare sempre più il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti della comunità scolastica: l’azione ministeriale deve tendere a garantire a tutti l’esercizio sereno e proficuo del diritto allo studio nelle sue varie componenti, anche puntando a una rinnovata alleanza tra famiglia e scuola, rivolta allo sviluppo integrale della persona».


Graduatorie ATA 24 mesi, domande probabilmente dopo le vacanze di Pasqua

da OrizzonteScuola

Di redazione

Si resta in attesa della nota ministeriale di indizione dei bandi regionali per l’aggiornamento delle graduatorie ATA 24 mesi. Quando si potrà fare domanda? Le date saranno disposte dalla circolare del Ministero e dai bandi emessi dagli Uffici scolastici regionali. Un’anticipazione sulla data di avvio delle procedure è stata data da Cristina Dal Pino di Anief durante una diretta su Orizzonte Scuola tv.

Dovevamo avere degli incontri con il Ministero che sono stati posticipati. Credo che dopo le vacanze di Pasqua si potrà fare domanda, come successo già lo scorso anno” ha affermato Dal Pino.

Le vacanze di Pasqua sono in quasi tutte le regioni nella stessa data, ovvero 6-12 aprile, con l’eccezione del Veneto e della Valle d’Aosta. Le date per tutte le regioni

Requisiti ATA 24 mesi

Ricordiamo tutti i requisiti utili per l’accesso alle graduatorie ATA 24 mesi:

a) essere in servizio in qualità di personale ATA a tempo determinato nella scuola statale nella medesima provincia e nel medesimo profilo professionale cui si concorre;

b) il personale che, eventualmente, non sia in servizio all’atto della domanda nella medesima provincia e nel medesimo profilo professionale cui concorre, non perde la qualifica di “personale ATA a tempo determinato della scuola statale”, come sopra precisato, se inserito nella graduatoria provinciale ad esaurimento o negli elenchi provinciali per le supplenze della medesima provincia e del medesimo profilo cui si concorre;

c) il personale che non si trovi nelle condizioni di cui alla precedente lett. a) né nelle condizioni di cui alla precedente lett. b) conserva, ai fini della presente ordinanza, la qualifica di “personale ATA a tempo determinato della scuola statale” se inserito nella terza fascia delle graduatorie di circolo o di istituto per il conferimento delle supplenze temporanee della medesima provincia e del medesimo profilo cui si concorre.

Per quanto riguarda i due anni di servizio richiesti, i candidati devono possedere:

a) una anzianità di almeno due anni di servizio (24 mesi, ovvero 23 mesi e 16 giorni, anche non continuativi; le frazioni di mese vengono tutte sommate e si computano in ragione di un mese ogni trenta giorni e l’eventuale residua frazione superiore a 15 giorni si considera come mese intero) prestato in posti corrispondenti al profilo professionale per il quale il concorso viene indetto e/o in posti corrispondenti a profili professionali dell’area del personale ATA statale della scuola immediatamente superiore a quella del profilo cui si concorre (1),(2). Il servizio prestato con rapporto di lavoro a tempo parziale si computa per intero;

b) ai fini di cui alla precedente lettera a) si computa anche il servizio effettivo prestato nelle corrispondenti precorse qualifiche del personale non docente statale (D.P.R.420/74), nonché nei corrispondenti precorsi profili del personale A.T.A. statale (D.P.R.588/85);

c) ai fini di cui alle precedenti lettere a) e b) si computa unicamente il servizio effettivo prestato (di ruolo e non di ruolo) presso scuole statali, con esclusione del servizio prestato nelle istituzioni scolastiche della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, con rapporto d’impiego con lo Stato e/o il servizio scolastico (di ruolo e non di ruolo) prestato con rapporto di impiego, direttamente con gli Enti Locali, i quali erano tenuti per legge a fornire alle scuole statali personale A.T.A.;

d) ai fini del presente articolo il servizio prestato nelle scuole italiane all’estero, certificato dalla competente autorità del Ministero degli Affari Esteri, è equiparato al corrispondente servizio prestato in Italia;

e) ai fini del presente articolo il servizio prestato in qualità di “collaboratore scolastico” e “assistente amministrativo” nelle Accademie Conservatori di Musica e negli Istituti Superiori delle Industrie Artistiche dello Stato viene considerato valido ai fini dell’ammissione ai concorsi per soli titoli di cui all’art. 554 del D.Lvo 297/94 fino all’anno accademico 2002/03. A decorrere dall’anno accademico 2003/04 il servizio di cui trattasi, poiché prestato in profili professionali di un diverso comparto rispetto a quello della scuola, è assimilato a “ servizio prestato in altre Amministrazioni”.

Titoli conseguiti all’estero: ancora nessuna decisione dopo l’incontro Ministero-sindacati

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Si è concluso nella serata del 28 marzo al Ministero dell’Istruzione l’incontro sulla bozza di ordinanza che modifica l’O.M. 112 del 2022 relativa alla costituzione delle GPS, per il biennio 2022/24, ordinanza che dovrebbe chiarire le questioni riguardanti i titoli di specializzazione e abilitazione conseguiti all’estero.

Secondo quanto rende noto Cisl Scuola “l’Amministrazione ha proposto la modifica dell’art. 7, comma 4 lettera e, ipotizzando che, in attesa dell’espletamento della procedura di verifica e riconoscimento di tali titoli, vi sia comunque la possibilità, per chi ne è in possesso, di ottenere un contratto a tempo determinato”.
Il fatto è che L’O.M.112 attualmente vigente prevede invece che chi possiede un titolo conseguito all’estero del quale sia in corso il riconoscimento sia inserito in GPS di I fascia con riserva, senza diritto di nomina.

“La CISL Scuola – si legge nel comunicato del sindacato di Ivana Barbacci – ha evidenziato come il proliferare di percorsi formativi attivati da paesi UE, frequentati allo scopo di utilizzarne i titoli per accedere all’insegnamento nelle scuole italiane, sia la conseguenza della mancata attivazione, da troppi anni, di percorsi abilitanti e di un congruo numero di TFA di sostegno sul territorio nazionale. Tale situazione è aggravata, per quanto riguarda i percorsi di specializzazione, da un’offerta formativa eterogenea e sperequata fra le diverse regioni”.

Nel merito poi dell’ipotesi proposta dal Ministero, CISL Scuola sottolinea che “il contenzioso più volte attivato per contrastare il mancato riconoscimento di titoli conseguiti all’estero vede ormai un orientamento giurisprudenziale consolidato, in particolare con la sentenza n. 22/2022 del Consiglio di Stato, che pone in carico all’Amministrazione l’obbligo di verificare puntualmente le istanze di riconoscimento dei titoli, accertando i livelli di competenza, conoscenza e capacità acquisiti, nonché l’equivalenza in termini di durata complessiva, livello e qualità della formazione rispetto agli analoghi percorsi formativi nazionali, prevedendo se necessario opportune e proporzionate misure compensative”.

Il fatto è che al momento risultano essere state presentate più di 11mila domande di riconoscimento del titolo, l’85% delle quali relative alla specializzazione sul sostegno.

“Nel caso si attuasse la soluzione ipotizzata dall’Amministrazione e tenuto conto che nel mese di giugno è prevista la consueta presentazione delle domande per la costituzione degli elenchi aggiuntivi alla I fascia GPS – sostiene Cisl Scuola – è facile prevedere che un nuovo contenzioso possa sorgere, promosso questa volta da parte di quanti hanno conseguito regolarmente i titoli in Italia”.

Anche Uil Scuola teme le conseguenze di un possibile inserimento con riserva nelle GPS dei docenti abilitati o specializzati all’estero: “E’ paradossale che un docente, abilitato o specializzato in Italia e inserito a pieno titolo nelle graduatorie, si vedrà in molti casi scavalcato nel punteggio proprio da chi non ha ancora un titolo valido a tutti gli effetti perché non ancora riconosciuto dal Ministero e che non dovrebbe essere spendibile nelle graduatorie”.

“Non si parli allora di continuità didattica – aggiunge il segretario generale D’Aprile – se la supplenza assegnata al docente in attesa di riconoscimento del titolo, potrà decadere nel momento in cui questo non dovesse essere riconosciuto.  Fatto che potrà accadere in qualunque periodo dell’anno con grave danno soprattutto per gli alunni con disabilità nel caso delle nomine sul sostegno. Conseguenza ancora più seria là dove la nomina della supplenza dovesse avvenire per una procedura a tempo determinato finalizzata al ruolo”.

Posizione del tutto diversa è quella dell’ANIEF di Marcello Pacifico che sostiene: “La modifica proposta sarebbe l’unica in grado di rendere finalmente giustizia a chi in questi anni ha dovuto conseguire titoli abilitanti e di specializzazione in altri paesi dell’Unione Europea a causa del blocco ormai pluriennale dei corsi abilitanti in Italia e al numero di gran lunga inferiore al fabbisogno territoriale dei posti attivati nei corsi di TFA Sostegno presso le università italiane”.

Per il momento, comunque, il Ministero ha deciso di attendere per l’emanazione dell’Ordinanza dichiarando di essere disponibile a proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali.

Atto di indirizzo Valditara: poco di nuovo sotto il sole. Si parla di “restituire autorevolezza ai docenti” ma non si dice come

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Mettendo a confronto l’atto di indirizzo per l’azione amministrativa firmato dal ministro Valditara con quello del ministro Patrizio Bianchi si può constatare che – se si escludono alcune enunciazioni di principio, peraltro non declinate concretamente – le differenze sono piuttosto marginali.

L’atto di indirizzo per il 2023 contiene esattamente 11 punti, quello dello scorso anno ne aveva 8, ma la sostanza non cambia di molto.
Nella tabella seguente abbiamo riportato nella prima colonna i titoli dei diversi obiettivi elencati nell’ordine in cui compaiono nel documento; nella seconda colonna è riportata invece la posizione dello stesso obiettivo nell’atto del 2022.

Alle volte il titolo è persino identico.
Come si può constatare cambia gli obiettivi sono elencati ma in ordine diverso.
Per esempio nell’atto di Patrizio Bianchi il tema del diritto allo studio era in prima posizione, posizione che adesso è occupata invece dalla “valorizzazione del personale della scuola”.
Invertito l’ordine degli obiettivi 2 e 3, mentre per il resto non si registrano cambiamenti significativi.
Nell’obiettivo 1. Valditara richiama un aspetto che ritorna spesso nei suoi interventi e parla di “azioni da attuare a favore dell’autorevolezza della figura del docente e del rispetto da parte degli studenti e degli attori istituzionali di riferimento, nel quadro della rinnovata alleanza tra famiglia e scuola”, salvo però lasciare tutto nella indeterminatezza: dare autorevolezza ai docenti è certamente una buona idea, ma, concretamente, come può intervenire il Ministero?
Sembra quasi che per raggiungere questo scopo possa bastare fare – di tanto in tanto – qualche “ramanzina” ai genitori più recalcitranti, ma chi lavora nella scuola sa benissimo che questo non basta.

Decreto Ministeriale 29 marzo 2023, AOOGABMI 58

Ministero dell’istruzione e del merito

Costituzione Cabina di regia avente funzioni di supporto, di monitoraggio e valutazione dell’attuazione e dell’efficacia degli interventi del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di istruzione e di formazione dalla nascita fino a sei anni.

Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2023

Ministero dell’Istruzione e del Merito


SOMMARIO

I. LE PRIORITÀ POLITICHE NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEL MINISTERO
II. IL QUADRO DI RIFERIMENTO
III. LE PRIORITÀ POLITICHE DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

  1. PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA SCOLASTICO ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA
  2. PROMUOVERE PROCESSI DI INNOVAZIONE DIDATTICA E DIGITALE E VALORIZZARE I PROCESSI DI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO
  3. POTENZIARE L’OFFERTA FORMATIVA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, ANCHE IN CHIAVE ORIENTATIVA
  4. GARANTIRE A TUTTI IL DIRITTO ALLO STUDIO
  5. SOSTENERE LE AUTONOMIE SCOLASTICHE
  6. SUPPORTARE IL PROCESSO DI RINNOVAMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO SCOLASTICO
  7. FAVORIRE L’ACCESSO PRECOCE AL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE NELL’OTTICA DI ASSICURARE IL SUCCESSO SCOLASTICO
  8. SEMPLIFICARE LA SCUOLA
  9. RAFFORZARE LA CAPACITÀ AMMINISTRATIVA E GESTIONALE DEL MINISTERO E DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
  10. VALORIZZARE IL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E I SUOI ATTORI
  11. ATTUARE TEMPESTIVAMENTE E IN PROSPETTIVA SISTEMATICA LE MISURE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Nota 29 marzo 2023, AOODPIT 984

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali
All’Ufficio speciale di lingua slovena presso l’Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.

Oggetto: Costruire Comunità. Innovare la scuola: il Service Learning – Ciclo di webinar

AA.VV., Progettare il tempo a scuola

Presentazione di una ricerca INDIRE sulla flessibilità oraria come risorsa pedagogica

Mercoledì 29 marzo ore 14,30 al Liceo Kennedy

Roma, 27 marzo 2023 – Mercoledì 29 marzo alle ore 14,30, al Liceo Scientifico Statale J.F. Kennedy (Lungotevere Farnesina) a Roma verrà presentato il volume “Progettare il tempo a scuola. La flessibilità oraria come risorsa pedagogica” a cura delle ricercatrici INDIRE Stefania Chipa, Elena Mosa e Lorenza Orlandini.

Il libro si rivolge alla più ampia comunità scientifica e alle scuole italiane che intendono affrontare una riflessione profonda sul tempo scuola per lo sviluppo di una didattica centrata sullo studente.

Alla presentazione della ricerca partecipano, dopo i saluti istituzionali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di INDIRE e dell’Istituto Kennedy, Luigi Berlinguer, già Ministro dell’Istruzione e curatore della prefazione del volume, Rita Coccia Ambassador Avanguardie educative, e le ricercatrici che hanno curato la pubblicazione Stefania Chipa, Elena Mosa e Lorenza Orlandini.

Il volume presenta i risultati di una ricerca pluriennale all’interno del Movimento delle Avanguardie educative, che ha portato all’individuazione di alcune modalità di uso flessibile del tempo-scuola realizzate dalle scuole di ogni ordine e grado.

Obiettivo di tali soluzioni è dar vita ad una scuola a ‘misura di studente’, aumentare il benessere della comunità scolastica, favorire l’inclusione e l’introduzione di esperienze educative centrate sui bisogni degli allievi. Tutte le modalità descritte sono accomunate dalla ricerca di un apporto qualitativo del tempo della scuola: non “più” tempo, ma un tempo “meglio” organizzato.