Una giornata sconvolgente per il mondo della Scuola

l mio pensiero e il mio abbraccio a chi vive, opera, frequenta e ripone speranze nella scuola.

La giornata di ieri è stata sconvolgente per il mondo della Scuola. Per l’intero sistema scolastico, ma per quello palermitano e siciliano in particolare. Abbiamo vissuto nel silenzio una sofferenza interiore che ha invaso ognuno di noi che quotidianamente opera nelle scuole di Palermo. Silenzio e disagio, amarezza e incredulità, sono stati i sentimenti che ci hanno accompagnato in questa bruttissima giornata. Avrei voluto fosse solo un brutto sogno, un incubo. Ho pure sperato, per l’amore che nutro verso il mondo della scuola, che tutto si potesse sgonfiare in pochi giorni come una bolla giudiziaria. Ma pur rispettando il lavoro investigativo e il diritto alla difesa delle persone coinvolte nell’inchiesta sulla Scuola Falcone dello ZEN, alcune immagini e documenti circolati ieri, al momento, non lasciano spazio a tale speranza. Ma non deve affievolirsi la speranza di impegnarsi per rendere la Scuola presidio di crescita civile e di inclusione reale. Per i ragazzi, per le loro famiglie e per contribuire come scuola a portare civiltà e voglia di riscatto in tutti i quartieri difficili di Palermo e delle tante realtà territoriali con forti disagi sociali sopraffatte dall’incuria e dalla prepotenza criminale. Da ieri mattina vivo e sento fortemente il disagio, lo sconforto e il dolore di tantissimi docenti e dirigenti scolastici. Da ieri continuiamo a inviarci messaggi e chiamate al telefono, tutti con l’esigenza di scambiarci opinioni e dare sfogo allo sconforto che è il sentimento prevalente. Di fronte alla notizia di fatti così gravi si è percepito un silenzio che, comunque, esprimeva uno spiazzamento e scoramento diffuso da parte di tanti compresa me stessa. Col passare delle ore si è diffuso anche un malessere su quanto emergeva. Nello stesso tempo è cresciuta anche la consapevolezza che nella scuola palermitana esiste l’impegno serio, diffuso, onesto, concreto e che non può più prevalere un modello che narra ed esalta, spesso senza verificare i risultati, simboli e simbologia che in alcuni casi hanno poco a che fare con la missione educativa e sociale divenuta, nel tempo, sempre più difficile per chi opera e lavora nelle scuole. E non solo al quartiere dello ZEN.

Tantissimi Dirigenti Scolastici lavorano in contesti difficili e con enormi difficoltà gestionali. Conosco molti di loro che mettono in campo un impegno straordinario, spesso sacrificando le loro vite personali e private. Lo fanno con tante e grandi responsabilità, con la consapevolezza della loro missione e nel rispetto delle regole, dei docenti, degli operatori scolastici e della legalità. 

In queste ore di bufera mediatica andrebbero raccontate le storie concrete che questi dirigenti scolastici, assieme ai loro docenti, vivono e realizzano quotidianamente. In numerose zone e da anni lo fanno con serietà e dedizione. Grazie a questo impegno non può esistere il rischio che questa brutta vicenda giudiziaria li possa screditare come categoria professionale. Anzi, proprio in queste ore, voglio evidenziare il gran ben lavoro realizzato in numerose scuole. Un lavoro difficile e rischioso, svolto lontano da riflettori e passerelle spesso concentrate verso luoghi simbolo e sulla retorica della simbologia. Questa brutta vicenda serva come richiamo per tutti a cambiare paradigma. A cominciare da Palermo. Le buone pratiche, la legalità nella responsabilità esercitata, la lotta alla criminalità mafiosa, la missione educativa e civica della scuola, si realizzano giorno per giorno facendo ognuno il proprio dovere nel rispetto altrui. Concludo volgendo il mio preoccupato pensiero ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie che vivono allo ZEN e frequentano la scuola intestata a Giovanni Falcone. Quella scuola riapre, riparte e deve trasmettere fiducia e speranza. “Un sa purtaru a Scuola!” La scuola dello ZEN e le scuole dei tanti quartieri disagiati, non vanno vissute solo come un problema. Bisogna dare loro ancora più amore, generosità e attenzione. Un impegno e una svolta da compiere, percorrere e realizzare tutti assieme!

Francesca Bellia 

Segretaria Generale Cisl Scuola Sicilia