Il Ministro risponde, terzo appuntamento

Da lunedì 8 maggio sarà disponibile sul canale YouTube e sulle piattaforme social del Ministero dell’Istruzione e del Merito la terza puntata de “Il Ministro risponde”, video rubrica all’interno della quale la giornalista Maria Latella intervista il Ministro Giuseppe Valditara sui principali temi legati al mondo della scuola.

In questo terzo appuntamento viene presentato il Piano triennale di semplificazione del Mim, un progetto volto a snellire la burocrazia, semplificare le procedure e, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, erogare servizi maggiori ed efficienti a studenti, docenti, personale e famiglie. Tra le innovazioni che saranno introdotte grazie al Piano: un solo login per tutti gli accessi digitali connessi al mondo della scuola; accesso semplificato ai libri di testo; accelerazione delle procedure di assegnazione dei docenti e maggiore trasparenza delle stesse; abolizione dei documenti cartacei nella ricostruzione delle carriere dei docenti; riduzione delle tempistiche di pagamento e velocizzazione delle attività propedeutiche al pensionamento.

Durante l’intervista il Ministro Valditara ha annunciato anche la firma del Protocollo con Coldiretti per introdurre l’insegnamento dell’educazione alimentare nelle scuole, con l’obiettivo di insegnare agli studenti l’importanza di mangiare sano e di introdurre negli istituti mense a chilometro zero che puntino sui prodotti del territorio.

A fare da sfondo alla terza intervista, il suggestivo Salone dei Ministri del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Tutor e orientatore

USB scuola ribadisce l’invito a non partecipare alla procedura di selezione dei docenti tutor che, lo ricordiamo, è volontaria e non può essere in alcun modo imposta.

Perché diciamo NO con forza alle nuove figure di docente tutor e orientatore?

Per il compenso, che sebbene all’apparenza possa apparire interessante, dati i magri stipendi dei docenti: si parla di cifre tra i 1.500 e i 2.000 € annui per l’orientatore tra i 2,850 e i 4.750 per i tutor, questi compensi si riducono in realtà a una elargizione davvero misera. Le cifre sbandierate dal ministero sono infatti lorde (lordo stato) e si ridurranno di circa la metà al netto, considerando la retribuzione lordo dipendente e la tassazione, ben più alta di quella stipendiale, trattandosi di attività funzionali all’insegnamento.

Per la funzione, mal abbozzata, che fa di questi docenti dei “consiglieri delle famiglie”, in perfetto stile docente-baby sitter e delle figure dalla funzione poco chiara e potenzialmente conflittuale con i docenti dei Consigli di Classe. Sorvoliamo su amenità come la scelta di un “capolavoro” dello studente per ogni anno di corso.

Perché non si ha idea di quanti e quali e se ci saranno stanziamenti per gli anni a venire. Oggi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha necessità di investire i soldi del PNRR, ma un domani? Lo stanziamento per ora è relativo solo al 2023.

Perché questi fondi dovrebbero essere destinati ad aumenti stipendiali per tutti i lavoratori della scuola. Una categoria i cui salari sono vergognosamente bassi, tra i più bassi in Europa e nel cosiddetto mondo sviluppato. Aumenti stipendiali che invece sono stati ridicoli nell’ultimo rinnovo contrattuale e che non tengono affatto il passo con l’inflazione galoppante.

Ci giungono poi voci di pressioni da parte dei Dirigenti Scolastici sui colleghi, affinché ricoprano queste figure, pressioni ricevute dai DS stessi dagli Uffici Scolastici Regionali, quindi dal Ministero.

Nessuno può costringervi a fare gli orientatori o i tutor.

USB Scuola si mette a disposizione dei colleghi che stiano subendo queste pressioni. Scrivete a scuola@usb.it. Approfondiremo il tema durante l’assemblea di mercoledì 10 maggio dalle 17.

NO ai tutor, SÌ all’aumento dei salari!

USB sciopererà il 26 maggio anche per un aumento salariale netto di 300 euro.

Scioperate con noi!

Mobilità 2023/24, le date in cui saranno pubblicati i movimenti

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

La pubblicazione dei movimenti per la mobilità a.s. 2023/24 avverrà in tempi diversi per personale docente, educativo, ATA e docenti di religione.

Riepiloghiamo di seguito le scadenze previste.

I primi esiti riguardano il personale docente e saranno pubblicati il 24 maggio.

A seguire, il 29 maggio, spetta al personale educativo, mentre per gli insegnanti di religione la data è il 30 maggio.

Gli ultimi a conoscere gli esiti della mobilità saranno i dipendenti ATA: la pubblicazione dei movimenti è prevista per il 1° giugno.


Violenze contro i docenti: istituzione dell’Osservatorio nazionale e modifiche al codice penale

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Per arginare il fenomeno delle violenze nei confronti dei docenti e di altro personale scolastico, già nelle prossime settimane verrà costituito presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito un osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.

Lo sta decidendo proprio in questi giorni la Commissione Cultura del Senato che martedì 9 potrebbe votare in via definitiva un parere sulla questione.
I lavori sull’argomento avevano preso avvio già nel mese di marzo con l’audizione dei sindacati della scuola ma anche di associazioni professionali, delle famiglie e degli studenti.

L’Osservatorio sulla sicurezza del personale scolastico

Secondo l’ultima versione del parere l’osservatorio avrà il compito di:
a) monitorare gli episodi di violenza e bullismo commessi ai danni del personale scolastico nell’esercizio delle proprie funzioni;
b) monitorare gli eventi sentinella che possano dar luogo ai medesimi atti di violenza;
c) promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio;
d) monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro in conformità con la normativa vigente;
e) promuovere la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza del personale scolastico;
f) incoraggiare, disciplinandola, l’istituzione di corsi di formazione per il personale scolastico, finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli studenti e le loro famiglie, valutando altresì l’opportunità di promuovere momenti di confronto tra il corpo docente, i genitori e i figli che durante l’attività didattica hanno manifestato un comportamento violento o aggressivo, al fine di prevenire analoghi episodi in seno alle istituzioni scolastiche;
g) riferire con cadenza annuale al Parlamento e al Governo sugli esiti della propria attività.

Modificare il codice penale e introdurre la figura dello psicologo a scuola

La Commissione intende anche impegnare il Governo a modificare il codice penale al fine di aggravare le pene nel caso in cui eventuali atti illeciti consistenti in violenza o minaccia ovvero in oltraggio ad un pubblico ufficiale siano perpetrati nei confronti di insegnanti.
Ma sarà anche necessario – si legge ancora nel parere – “introdurre nelle scuole la figura dello psicologo che potrà fornire un supporto psicologico rivolto al personale scolastico, agli studenti e alle famiglie, per rispondere innanzitutto ai traumi e ai disagi derivati dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ma anche per avviare un sistema di assistenza e di supporto psicologico per contrastare l’insorgere di forme di disagio o di malessere psico-fisico tra gli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”.
Un importante contributo alla soluzione del problema potrebbe arrivare anche dalla promozione della figura del docente tutor e del docente orientatore “anche con l’obiettivo di prevenire e recuperare i fenomeni di fragilità e di vulnerabilità sociale ed educativa, abbandono scolastico precoce e dispersione”.

Nota 8 maggio 2023, AOOGABMI 71591

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Ai Direttori Generali del Ministero dell’istruzione e del merito
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
e, p.c. Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e Cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
LORO SEDI

Oggetto: Comandi dei dirigenti scolastici e del personale docente per l’anno scolastico 2023/24 ai sensi dell’articolo 26, comma 8 della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e dell’articolo 1, comma 65 della legge 13 luglio 2015, n. 107.