Inventiamo una banconota

Venerdì 19 maggio si è svolta, presso il Centro Donato Menichella della Banca d’Italia, la cerimonia di premiazione della decima edizione del Premio per la scuola “Inventiamo una banconota”, bandito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Banca d’Italia.

Il tema scelto per l’edizione di quest’anno, “Il grande caldo, il grande freddo: le risorse della Terra non sono infinite”, ha dato l’opportunità agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo e di secondo grado partecipanti, di realizzare una banconota immaginaria riflettendo su questo argomento di attualità dal forte valore sociale.

Sono ben 1144 le classi di scuole primarie, secondarie di primo e di secondo grado che hanno partecipato a questa edizione del Premio, comprese 7 scuole italiane all’estero.

Come negli scorsi anni, la prima fase di selezione si è svolta a livello decentrato, per aggregati regionali. Sei giurie, presso le Sedi della Banca d’Italia di Genova, Trento, Ancona, Roma, Napoli e Palermo hanno esaminato i bozzetti presentati dalle scuole del loro territorio e hanno ammesso alla successiva fase di selezione 54 bozzetti (18 per livello scolastico). Ai 54 Istituti scolastici finalisti regionali è stato riconosciuto un premio di duemila euro per il supporto alle attività didattiche.

La seconda fase di selezione è stata affidata a una giuria di esperti del Servizio Banconote della Banca d’Italia, che ha scelto 9 finalisti tra i 54 bozzetti scelti dalle giurie locali e i 7 bozzetti provenienti dalle scuole italiane all’estero.

Il 19 maggio le classi finaliste hanno presentato il proprio lavoro a una giuria finale che ha proclamato i vincitori del Premio.

La giuria è presieduta da Mario Tozzi, primo ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ed è composta da Maria Costanza Cipullo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dall’incisore della Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Valerio Della Seta, dal Capo del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria Magda Bianco e dal Capo del Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio Livio Tornetta.

Le scuole vincitrici sono:

  • l’Istituto Comprensivo Trento 5 di Trento per la primaria;
  • l’Istituto Giacomo Zanellato di Monselice (PD) per la secondaria di primo grado;
  • l’Istituto tecnico Vittorio Emanuele II di Lucera (FG) per la secondaria di secondo grado;

il premio per le scuole italiane all’estero è andato all’Istituto Italo Brasiliano delle Fondazione Torino di Nova Lima in Brasile.

Novità della decima edizione è stata la possibilità per tutti di votare sul profilo twitter della Banca d’Italia il proprio bozzetto preferito tra i primi 9 non ammessi alla finale.

La scuola a cui appartiene il bozzetto più votato attraverso i like ha ricevuto un premio di 2.500 euro per lo sviluppo delle attività didattiche.

Il premio “social”, è stato assegnato alla Scuola Congregazione dei Piccoli Apostoli della Redenzione di Visciano (NA).

Per salutare tutti i ragazzi finalisti e premiare le classi vincitrici, alla cerimonia conclusiva hanno partecipato:

  • il Direttore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini,
  • Il Dirigente dell’ufficio III della Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, Luca Tucci;
  • Il Capo Dipartimento Circolazione Monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia Livio Tornetta;
  • Il Capo Dipartimento Educazione Finanziaria della Banca d’Italia Magda Bianco;
  • Il Consigliere diplomatico, Capo dell’Ufficio V (Sistema della formazione italiana nel mondo) della Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marco Maria Cerbo;
  • Il Presidente della giuria Mario Tozzi Geologo, divulgatore scientifico, primo ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche nonché Cavaliere della Repubblica.

Ai seguenti link sono disponibili le banconote immaginate dagli studenti che si sono contesi il titolo:

A tutte le classi finaliste viene riconosciuto un contributo forfettario per la copertura delle spese di viaggio e pernottamento dai luoghi di provenienza a Roma. I tre istituti dichiarati vincitori ricevono diecimila euro per il supporto alle attività didattiche.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della banca d’italia dedicato al premio https://premioscuola.bancaditalia.it/premio/index.html

Competenze Stem, linguistiche e digitali: in arrivo 1.350 milioni di euro; più soldi anche per esperienze Erasmus

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Sono stati pubblicati in questi giorni tre decreti dello scorso 12 aprile con i quali il Ministero dell’Istruzione ripartisce 1,35 miliardi di euro del PNRR.

Con il decreto n. 65 vengono ripartiti i fondi per la Missione 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”.
Si tratta di 600 milioni di euro destinati a percorsi didattici finalizzati promuovere le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche; ma ci sono anche 150 milioni di euro finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche dei docenti in servizio e al miglioramento delle loro competenze metodologiche di insegnamento

Con il DM 66 vengono invece  ripartite le risorse relative alla linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”.
Il decreto stanzia 450 milioni di euro a favore di tutte le istituzioni scolastiche per la formazione continua del personale scolastico in materia di transizione digitale.

Il decreto 61 assegna infine 150 milioni di euro della linea di Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” per incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti e per il personale scolastico attraverso un potenziamento del programma Erasmus+ 2021- 2027


PNRR: pubblicati i decreti di riparto risorse su nuove competenze e linguaggi e su DDI e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico

da Tuttoscuola

Ben 450 milioni per la formazione del personale al digitale, altri 150 per la formazione linguistica: il Ministero dell’Istruzione e del merito ha pubblicato i decreti con i quali ripartisce i fondi del Piano nazionale di Ripresa e resilienza.  Di seguito tutti i dettagli.

Decreto 65/23 risorse per “Nuove competenze e nuovi linguaggi”

Con il Decreto Ministeriale 65/23 (che è possibile leggere cliccando qui) è ripartita la quota delle risorse relative alla linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”.

In particolare 600 milioni di euro sono destinati alla realizzazione di percorsi didattici, formativi e di orientamento per alunni e studenti finalizzati a promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche, garantire pari opportunità e parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM.

Le risorse sono ripartite fra tutte le istituzioni scolastiche statali, della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano in proporzione al numero degli studenti iscritti.

Inoltre 150 milioni di euro andranno per la realizzazione di percorsi formativi di lingua e di metodologia di durata annuale, finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche dei docenti in servizio e al miglioramento delle loro competenze metodologiche di insegnamento.

Le risorse sono ripartite fra tutte le istituzioni scolastiche statali, della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, in proporzione al numero dei docenti dell’organico presso ciascuna scuola

Allegata al decreto vi è la ripartizione delle risorse per ciascun istituto.

L’Unità di missione (UdM) per il PNRR presso il Ministero dell’istruzione provvederà:

  • all’adozione dei successivi atti per la stipula degli accordi di concessione del finanziamento con i soggetti attuatori
  • alla definizione di indicazioni per la progettazione, la gestione, la rendicontazione sulla base delle opzioni semplificate dei costi e il monitoraggio degli interventi, in coerenza con i target, le milestone e le condizionalità delle linee di investimento del PNRR.

Lo svolgimento dei controlli formali di regolarità amministrativa e contabile sui finanziamenti del PNRR è svolto dai revisori dei conti delle istituzioni scolastiche tramite apposita piattaforma digitale.

L’UdM provvede a porre in essere tutti gli atti connessi alla procedura di individuazione e ammissione a finanziamento delle scuole paritarie non commerciali, nei limiti delle risorse disponibili, tramite apposito avviso pubblico.

Decreto 66/23 risorse per la “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”

Con il Decreto Ministeriale 66/23 (che è possibile leggere qui) sono invece ripartite le risorse relative alla linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”.

In particolare è ripartito l’importo pari 450 milioni di euro a favore di tutte le istituzioni scolastiche statali quali nodi formativi locali del sistema di formazione continua per la transizione digitale, finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi per il personale scolastico (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale ATA, docenti, personale educativo) sulla transizione digitale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, in coerenza con i quadri di riferimento europei per le competenze digitali DigComp 2.2 e DigCompEdu,

Sono assegnati finanziamenti a tutte le istituzioni scolastiche statali, della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, in proporzione all’organico di personale di ciascuna scuola.

Allegata al decreto vi è la ripartizione delle risorse per ciascun istituto.

Il decreto demanda all’Unità di missione del Ministero:

  • l’adozione dei successivi atti per la stipula degli accordi di concessione del finanziamento con i soggetti attuatori
  • la definizione di indicazioni per la progettazione, la gestione, la rendicontazione sulla base delle opzioni di costo semplificate e il monitoraggio degli interventi
  • eventuali e ulteriori atti connessi all’attuazione della linea di investimento, in particolare in relazione alla predisposizione di un modello per la certificazione e il riconoscimento delle competenze

Lo svolgimento dei controlli formali di regolarità amministrativa e contabile sui finanziamenti del PNRR è svolto dai revisori dei conti delle istituzioni scolastiche tramite apposita piattaforma digitale.


Made in Italy: presto liceo e giornata nazionale

da Tuttoscuola

Made in Italy: in preparazione un liceo e una giornata nazionale. La data scelta per celebrarlo è quella del 15 aprile, secondo quanto è possibile apprendere leggendo la bozza di disegno di legge sul made in Italy.

In particolare, l’istituzione del liceo del Made in Italy è prevista dal titolo II del provvedimento su “Istruzione e Formazione”, che include anche misure per il sostegno allo studio e per il trasferimento generazionale delle competenze.

C’è poi il “pacchetto di misure di promozione” con l’istituzione dell’Esposizione Nazionale del Made in Italy, per la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale immateriale, la registrazione marchi luoghi della cultura. Si punta poi a rafforzare i domini Internet riferiti al patrimonio culturale e alla promozione dell’immagine dell’Italia. Arrivano poi il sostegno del settore fieristico nazionale e misure per la promozione del sistema NutrInform Battery e la certificazione di qualità della ristorazione italiana all’estero.

Concorso straordinario DS: sede delle prove a Roma per tutti?

da Tuttoscuola

Concorso straordinario DS tutto a Roma in un’unica prova per 4mila candidati? Forse, anche se il Ministero dell’Istruzione e del merito resta abbottonato. Vediamo come, perché e se.

La bozza di decreto ministeriale del concorso straordinario DS sottoposta al parere del CSPI (che l’ha bocciato) sembra contenere alcuni passaggi non molto chiari relativamente alle sedi in cui i candidati dovranno sostenere le prove scritte o orali. Per l’identificazione delle sedi non vengono nemmeno richiamate le modalità indicate nel precedente concorso DS del 2018.

Nel precedente concorso DS l’art. 8 del bando prevedeva che la prova scritta si svolgesse in un’unica data in una o più regioni scelte dal Ministero.

In effetti, a differenza della prova preselettiva che si era svolta nella regione di residenza dei candidati, gli ammessi allo scritto del concorso DS invece erano stati assegnati per sorteggio ad altre regioni.

La bozza del decreto del nuovo concorso straordinario DS non richiama esplicitamente quella precedente disposizione, e all’art. 6 precisa, comunque, che venti giorni prima della prova sarà resa nota la sede e la data della prova.

Un po’ poco in termini di chiarezza.

Ma il nuovo regolamento per il concorso DS, approvato con decreto 194 dell’ottobre scorso (ma ignorato completamente dal decreto del concorso straordinario DS) prevede che la prova scritta si svolga nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione.

Dunque, un’altra ipotesi molto interessante completamente diversa da quella del 2018.

Per concludere: sorteggio della regione sede della prova oppure svolgimento della prova nella regione scelta dal candidato, come avverrà nel prossimo concorso ordinario? Oppure una soluzione coraggiosa, valida per tutti?

Se, comunque, sarà adottato, come nel precedente concorso DS, il sorteggio per assegnare la regione, sede della prova, i candidati che, loro malgrado, dovranno raggiungere una sede molto lontana, alle spese non indifferenti del contributo di segreteria (1.850 euro certi che potrebbe lievitare a 2mila e più per l’eventuale conguaglio) dovranno aggiungere altre consistenti spese per gli oneri di viaggio e della permanenza in sede.

Lo stesso problema si porrà per la prova orale del concorso DS.

Il precedente bando all’art. 9 prevedeva che “Con avviso da pubblicarsi sul sito internet del Ministero, almeno venti giorni prima dell’inizio delle prove orali, è resa nota la sede, la data e l’ora di svolgimento della prova stessa”.

L’art. 6 della bozza del nuovo decreto concorso DS replica la stessa formula.

Nell’incertezza generale, con la prospettiva di un sorteggio da roulette, e con la speranza che tutto si possa svolgere nella regione di residenza o scelta dal candidato, non resta che attendere il chiarimento dell’appunto che il ministero ha inviato al CSPI per motivare molte decisioni.

Lo svolgimento della fase selettiva consente di svolgere la prevista prova scritta in turno unico nella città di Roma, garantendo così l’unicità della prova, senza gravare sulle istituzioni scolastiche della città, le cui postazioni sarebbero comunque insufficienti stante il numero potenziale di candidati”.

Inoltre, per quanto riguarda il numero dei candidati. “Il contenzioso attivato avverso le diverse fasi procedurali noto all’amministrazione conta circa 4.000 soggetti ricorrenti. Alla luce di questa quantificazione, si è verificata la capacità organizzativa di garantire l’eventuale svolgimento in turno unico della prova selettiva in modalità scritta per un massimo di 6.000.”

La sede della prova scritta potrebbe avere, dunque, una identificazione precisa, Roma.

Forse è per questa scelta speciale – che comporterebbe più tempo per la predisposizione organizzativa straordinaria – che il Ministero nell’informativa ai sindacati di lunedì 15 maggio ha comunicato che il bando concorso DS sarà pubblicato nella seconda metà del mese di luglio.