Accordi Quadro per accelerare la costruzione di nuove scuole

Su indicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Invitalia ha pubblicato una procedura di gara, con risorse per quasi 800 milioni di euro, per l’aggiudicazione di Accordi Quadro per accelerare la costruzione di nuove scuole da sostituire a vecchi edifici preesistenti, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La gara, articolata in 20 lotti geografici, permetterà di costruire in tempi più rapidi 136 nuovi istituti di proprietà di vari Enti, tra i quali Comuni, Città Metropolitane e Province, su tutto il territorio nazionale. Per presentare le offerte c’è tempo fino al 21 giugno 2023.

“Grazie all’intervento del MIM, d’intesa con ANCI e UPI, l’affidamento e la successiva esecuzione dei lavori potranno seguire una procedura particolarmente rapida, studiata appositamente per l’edilizia scolastica, in modo da rispettare gli stringenti tempi del PNRR e garantire al tempo stesso la qualità e la sostenibilità dei risultati”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

La procedura permetterà di affidare l’esecuzione dei lavori per la progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico, per creare istituti innovativi dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, altamente sostenibili e con il massimo grado di efficienza energetica.

Gli interventi includono la realizzazione, attraverso la ricostruzione in situ o delocalizzazione, di strutture sicure, moderne, inclusive e sostenibili che possano favorire la riduzione di consumi e di emissioni inquinanti, l’aumento della sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo delle aree verdi.

L’obiettivo è raggiungere un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito posseduto dagli edifici a energia quasi zero (NZEB – Nearly Zero Energy Building) entro il 30 giugno 2026.

Tutti i dettagli sono disponibili su https://ingate.invitalia.it

Disabilità, parte il nuovo Osservatorio

Disabilità, parte il nuovo Osservatorio. “Nel 2024 il Piano nazionale”
Redattore Sociale del 23/05/2023

Lo ha annunciato la ministra nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Falabella e Pagano, presidenti di Fish e Fand. 60 i soggetti coinvolti: 40 provenienti da enti e associazioni e 20 invitati permanenti. Locatelli: “Divisi in 5 gruppi, lavoreranno su tutte le aree di intervento della vita quotidiana delle persone con disabilità: dallo sport, ai giovani, alla cultura, al turismo, ai trasporti, alla sanità”

ROMA. Parte oggi un nuovo percorso per l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Lo ha annunciato la ministra Alessandra Locatelli, nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, alla presenza di Vincenzo Falabella, presidente Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), e Nazaro Pagano, presidente Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili).

“Abbiamo riorganizzato la partecipazione all’Osservatorio e i gruppi di lavoro- ha spiegato Locatelli- Nel corso degli anni, infatti, l’Osservatorio aveva dato vita a numerosi sotto gruppi e si era arrivati a una situazione un po’ ingestibile. Oggi lo abbiamo ricostituito, tenendo conto anche di alcuni ministeri che sono sdoppiati, e ho aggiunto a farne parte 20 invitati permanenti”. In tutto saranno 60 i soggetti che lavoreranno al nuovo Osservatorio: 40 provenienti da enti e associazioni e 20 invitati permanenti. “I 60- ha detto ancora Locatelli- si divideranno in 5 gruppi che lavoreranno su tutte le aree di intervento della vita quotidiana delle persone con disabilità: dallo sport, ai giovani, alla cultura, al turismo, ai trasporti, alla sanità. L’obiettivo- ha aggiunto il ministro- è essere più snelli, più concreti, più operativi”.

Ma il rinnovo dell’Osservatorio è soprattutto “funzionale a poter stilare il prima possibile un Piano nazionale sulla disabilità, che sarà firmato dal Presidente della Repubblica,- ha spiegato Locatelli- sarà un Piano operativo che consentirà di quantificare l’azione di governo e ci permetterà di fare una programmazione concreta per i prossimi anni. Il mio obiettivo è che questo Piano sia realizzato entro la fine del 2024. Sarà una parte importante del lavoro dell’Osservatorio perché ci garantirà di essere più operativi e concreti per il futuro”.

“Il nuovo Osservatorio avrà la continuità del confronto avviato negli anni precedenti ma con due aspetti fondamentali importanti- ha aggiunto Falabella- il primo è un rinnovamento strutturale della partecipazione. Nonostante la riduzione di due posti in quota parte alle organizzazioni, proprio per garantire ‘il nulla su di noi senza di noi’- ha spiegato il presidente Fish- sono state previste modalità diverse di partecipazione all’Osservatorio. Ci saranno poi cinque gruppi di lavoro che andranno ad attenzionare i temi specifici che daranno l’avvio a un piano di azione- il secondo aspetto importante- è un piano che si differenzierà dal programma di azione per il fatto che tutti i dicasteri coinvolti in questo processo di scrittura devono allocare risorse e quindi non solo idee politiche, non solo interventi strutturali in maniera lessicale, ma anche e soprattutto un’allocazione di risorse per l’applicazione di quello che viene scritto”.

“Finalmente- ha aggiunto Falabella- abbiamo cambiato modalità di intervento: la politica ascolta le sollecitazioni che arrivano dal mondo associativo. L’Osservatorio avrà il compito di monitorare l’applicazione del PNRR un compito che dovrà essere svolto con la massima partecipazione di chi vive la disabilità e il mondo associativo”.

Le linee guida del nuovo Piano verranno lanciate da ExpoAid 2023, il grande evento dedicato ai temi della disabilità che si svolgerà a Rimini il 22 e il 23 settembre. “Io, Persona al centro”, il titolo dell’appuntamento che sarà articolato in sei seminari organizzati intorno ai principi della convenzione Onu. “I temi verranno declinati all’interno delle aree di intervento per tracciare una strategia di azione per l’Osservatorio che sarà poi trasferita nel Piano nazionale disabilità. Sarà un importante momento di confronto e incontro”.

“Penso che dalle riflessioni che verranno fatte nel corso di ExpoAid- ha detto ancora Locatelli- potrà uscire un programma per il futuro, un’unione di intenti condivisa, tra istituzioni e mondo del terzo settore. Questo è quello che dobbiamo fare perché se vogliamo dare delle risposte in fretta, in un momento storico, sociale, economico, così particolare, dobbiamo unire le forze e rispondere insieme”.Locatelli ha poi annunciato che l’Italia parteciperà, per la prima volta in presenza, al Congresso mondiale sulla disabilità di New York, in programma dal 13 al 15 giugno. “Intendiamo portare due temi strategici come modelli di buone pratiche- ha evidenziato la ministra- innanzitutto il tema dell’autismo, insieme anche alla partecipazione del dottor Keller, esperto dell’argomento. E poi il tema dei Dama ((Disabled Advanced Medical Assistance), protocolli che dobbiamo diffondere in tutti i presidi ospedalieri presenti sul territorio, e per questo stiamo lavorando con il ministro Schillaci”, ha concluso Locatelli. (DIRE)

Contratto scuola

Contratto scuola, oltre alla considerazione servono i fatti!

Adesso è il momento di dare un segno tangibile della volontà di cambiar marcia, occorre che il personale della scuola torni a riconoscersi nella sua Istituzione guardando al futuro con il piglio ottimistico che alcune posizioni del Ministero lasciano presagire. È tempo che la considerazione verso il personale scolastico, sia esso docente che ATA, tante volte asserita si trasformi in fatti e quindi in un rinnovo contrattuale che accolga in modo innovativo tutte le esigenze del comparto”.

Questa l’affermazione del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, che continua:

Noi comprendiamo – afferma il Segretario Nazionale – le difficoltà che vi sono ma, considerato anche l’interlocuzione attenta che questo ministero manifesta, è adesso che occorre mettere in atto una semplificazione dei processi e lo sforzo comune di dare risposte concrete per avviare quel processo virtuoso che deve spingere la scuola verso il futuro avvicinando, in maniera realistica e soprattutto corretta, gli studenti al mondo produttivo. Non è possibile che il nostro personale abbia uno stipendio che, in media, rimane fanalino di coda sia nel comparto pubblico nazionale che in Europa. Non è solo questione di denaro – che pure è un aspetto di forte importanza -, ma è anche il vedersi attribuita la rilevanza che un tale comparto, un comparto che disegna il futuro del Paese, merita”.

Ma Ornella Cuzzupi non si ferma allo specifico aspetto economico spaziando su vari temi che necessitano di essere rivisti, alcuni dei quali ancora poco sollevati.

Vi è poi il problema di chi lavora lontano dalla propria famiglia. Una questione che non investe solo la necessità di accelerare il ritorno verso casa, e quindi rivedere i termini della mobilità, ma anche quella relativa alla spesa da sostenere per gli alloggi di chi svolge il proprio compito fuori regione. Si parla tanto, e giustamente, del problema legato al costo degli alloggi che devono affrontare gli studenti universitari, ebbene analoga questione esiste per il nostro personale impegnato in sedi lontane dalla propria naturale residenza. Tra l’altro molti di loro si trovano realmente in difficoltà perché oltre a doversi sostenere nelle città in cui esercitano devono garantire il necessario supporto alla propria famiglia. Un aspetto che, se sottovalutato, rischia di trasformarsi spesso in critica emergenza. Per questo – continuaCuzzupichiediamo al Ministro di prevedere, se non una sorta di calmiere dei fitti legati alla professione scolastica, almeno un bonus – da riparametrare secondo precisi canoni – in modo da garantire, un bilanciamento più equo tra personale che svolge lo stesso compito. Noi, come UGL Scuola, crediamo che la strada per raggiungere un accordo che possa rappresentare un importante step per la scuola del futuro esista, ora però tocca costruire dopo le tante, troppe macerie che gravano sul settore”.

Federazione Nazionale UGL Scuola

Anniversario stragi Capaci e via D’Amelio

“La promozione della cultura della legalità è uno degli obiettivi fondamentali del nostro sistema scolastico, nel quadro più ampio dell’educazione alla cittadinanza attiva e consapevole. Per questo il nostro Ministero sta lavorando al potenziamento dell’educazione civica e ad altre iniziative per consolidare la cultura del rispetto e del dialogo, che è alla base della nostra democrazia. È con questo spirito che oggi ricordiamo e onoriamo le figure dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme con tutte le altre vittime delle mafie. A loro va il nostro impegno costante a costruire un’Italia migliore, capace di dare piena attuazione ai valori imperituri della nostra Costituzione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Ringrazio personalmente tutti gli studenti e i docenti che oggi, nell’Aula Bunker e nelle strade della città di Palermo, partecipano in prima persona a questo ricordo e a questo impegno, in rappresentanza dell’intera comunità educativa nazionale”, ha concluso il Ministro.

Verifica finale PEI e ore di sostegno, non saranno quantificate in base ai range: niente tabelle C1 e C2. In arrivo la nota del Ministero

da OrizzonteScuola

Di Fabrizio De Angelis

“La nota ministeriale di questi giorni consentirà da subito di formulare delle proposte delle ore di sostegno senza utilizzare le tabelle C e C1”.

Lo ha detto Paola Frassinetti, sottosegretaria del Ministero dell’Istruzione con delega sulle politiche di inclusione, nel corso di un video messaggio rivolto all’associazione Articolo 26, che ha presentato un documento sottoscritto da decine di realtà della scuola e della disabilità – alcune delle quali promotrici dell’osservatorio 182, alla Camera.

Dal 2020 infatti – dice  Carlo Stacchiola, presidente di Articolo 26 – la normativa scolastica ha escluso molti alunni con disabilità dalle normali attività della classe e ha limitato la possibilità dei genitori di partecipare alla progettazione delle attività per i propri figli“.

Ringraziamo il sottosegretario al MIM, Paola Frassinetti, – conclude Stacchiola – che ha annunciato in questa occasione una nota ministeriale rivolta a tutte le scuole per richiamare la centralità della famiglia e la necessità della semplificazione burocratica, che permetterà di evitare il taglio discriminatorio di molte ore di sostegno a tutela del diritto allo studio dei più fragili e del ruolo educativo della famiglia in sinergia con la scuola“.

Ore di sostegno: una battaglia dura

Tutto nasce dal fatto che il decreto 182 del 2020 ha introdotto il nuovo PEI, al centro di un grande dibattito che ha coinvolto anche le sedi della giustizia amministrativa e il Consiglio di Stato.

Il Ministero ha dato indicazione di compilare il PEI per quanto concerne gli aspetti di programmazione educativo-didattico, mentre, per quanto riguarda la compilazione delle risorse, si richiede l’esistenza di un profilo di funzionamento che dovrebbe essere redatto sulla base delle linee guida pubblicate dal Ministero della Salute.

Dunque, si devono redigere i PEI che richiede una quantificazione delle ore sulla base di un profilo di funzionamento esistente. Peccato che il profilo funzionamento non esiste nel concreto.

E le famiglie, ma anche gli insegnanti, nei mesi scorsi hanno evidenziato che non è possibile quantificare le ore di sostegno sui cosiddetti range, dato che questi provengono dalla rilevazione del debito di funzionamento contenuti nel profilo di funzionamento che allo stato attuale non esiste.

In attesa di leggere la nota ministeriale con le indicazioni, dunque, appare probabile che le ore di sostegno possano essere attribuite sulla base della certificazione sanitaria, mancando il documento effettivo, ovvero il profilo di funzionamento. Si dovrebbe dunque partire dal presupposto che la certificazione grave prevede il massimo delle ore di sostegno. Ma per confermare ciò bisogna attendere le indicazioni ministeriali. Queste sono al momento delle ipotesi.

Prove Invalsi 2023, dal 22 maggio al 5 giugno si svolge la sessione suppletiva per le classi terminali del primo e secondo ciclo

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Tra il 22 maggio e il 5 giugno si svolgeranno le prove suppletive per le classi terze della secondaria di primo grado e per le classi quinte della secondaria di secondo grado.

Ricordiamo infatti che per gli studenti impegnati negli esami di Stato del primo e secondo ciclo la partecipazione alle prove Invalsi è obbligatoria per poter essere ammessi agli esami.

Il voto non farà media.

Le prove si svolgeranno al computer e riguarderanno Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).

Per esercitarsi, gli studenti hanno a disposizione le risorse pubblicate sul sito Invalsiopen.

In particolare, sono online le domande interattive per il grado 8 (vai alla pagina) e per il grado 13 (vai alla pagina).

Nota 23 maggio 2023, AOODGOSV 17162

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio I

Agli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per le Scuole delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
Ai Dirigenti/Coordinatori scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie LORO SEDI
e, p.c.: Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
All’Ufficio Stampa

Oggetto: Dante per la scuola. Percorsi di innovazione didattica. – Scuola estiva Terza edizione Anno scolastico 2022-2023 Luglio 2023.

Allegati

Allegato 1 Bando della Scuola estiva
Allegato 2 Programma della sede di Siena
Allegato 3 Programma della sede di Bacoli (NA)

Emergenza in Emilia-Romagna

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di martedì 23 maggio 2023, ha approvato un decreto-legge che introduce interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico.

Con il decreto, il Governo stanzia oltre 2 miliardi di euro, al fine di garantire il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite dall’alluvione e di procedere rapidamente al superamento della fase emergenziale.
Tra l’altro, si prevede:

  • la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, in scadenza a partire dal 1° maggio. La sospensione vale per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei territori stessi;
  • il differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del bonus 110%;
  • il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’esercizio 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ai comuni e alle province interessati;
  • la sospensione dei pagamenti delle utenze, già deliberata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA);
  • il rinvio fino al 31 luglio 2023 delle udienze dei procedimenti civili e penali e la sospensione dei termini processuali e dei giudizi civili e penali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’ evento alluvionale;
  • la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto luglio 2023, dei termini nei giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari;
  • la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini dei procedimenti amministrativi;
  • la possibilità di accedere ad apposite prove di recupero dei concorsi per i residenti nelle zone alluvionate;
  • l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al servizio effettivamente prestato per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni che non possa svolgere la prestazione lavorativa neppure attraverso la modalità agile;
  • la sospensione, per i comuni, dei termini per la fornitura di dati richiesti per le rilevazioni previste dal programma statistico nazionale;
  • l’istituzione del “Fondo straordinario a sostegno della continuità didattica”, con una dotazione 20 milioni di euro, per la ripresa della regolare attività didattica nelle istituzioni scolastiche dei territori colpiti dall’evento alluvionale e la possibilità per il Ministero dell’istruzione e del merito di introdurre, con ordinanza, misure specifiche in relazione alla valutazione e allo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione;
  • la possibilità, per le università e le istituzioni di alta formazione presenti nei territori colpiti dall’alluvione, di svolgere attività didattica ed esami con modalità a distanza;
  • l’esonero dal versamento di tasse e contributi universitari per gli studenti interessati dall’alluvione;
  • l’istituzione di un fondo pari, per il 2023, a 3,5 milioni di euro, per il finanziamento di interventi manutentivi delle sedi universitarie e a favore del personale docente, tecnico e amministrativo;
  • l’entrata in vigore da subito dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle “procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile”, che prevede la possibilità di “disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità”;
  • la possibilità per i lavoratori delle aziende di accedere alla Cassa integrazione emergenziale con un unico strumento, di nuova istituzione e per tutti i settori produttivi, ivi compreso quello agricolo, fino a un massimo di 90 giorni e fino a un massimo complessivo per questa fattispecie di 580 milioni di euro;
  • lo stanziamento di 298 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali;
  • l’intervento rafforzato del Fondo centrale di garanzia in favore delle imprese, con copertura di 110 milioni di euro e aumento della garanzia anche fino al 100 per cento, al fine di agevolare una ripresa quanto più possibile rapida delle attività economiche del territorio;
  • la concessione di contributi a fondo perduto, per il tramite di Simest S.p.a. e fino a 300 milioni di euro, per i danni subiti dalle imprese esportatrici;
  • la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro, a valere sul fondo di cui alla legge 29 luglio 1981, n. 394, dedicata a finanziamenti a tassi agevolati per le aziende, con quote a fondo perduto del 10 per cento;
  • la sospensione, per società e imprese, dei versamenti relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di commercio, degli adempimenti contabili e societari, del pagamento delle rate di mutui o finanziamenti di ogni genere;
  • la destinazione di 100 milioni di euro del “Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori” alle imprese agricole danneggiate, con l’ampliamento della possibilità di accedere agli interventi compensativi alle produzioni e alle strutture aziendali assicurabili ma che al momento dell’evento non risultavano coperte da polizze assicurative. Gli aiuti sono concessi a complemento dei risarcimenti del “Fondo Agricat”. Si prevede la possibilità per la Regione compente di richiedere un’anticipazione per erogare le prime risorse, necessarie per garantire la continuità produttiva. Sono inoltre previste disposizioni per il riparto tra regioni e province autonome delle somme per il ristoro dei danni subiti dalle imprese agricole colpite dalla siccità 2022;
  • la destinazione di una quota di 75 milioni di euro del fondo per l’innovazione in agricoltura al sostegno di investimenti e progetti di innovazione realizzati da imprese nei settori dell’agricoltura, della zootecnia etc. con sede operativa nei territori colpiti;
  • l’attribuzione al commissario straordinario siccità del compito di verificare lo stato di efficienza e manutenzione delle opere di drenaggio delle acque meteoriche realizzate sull’intero territorio nazionale;
  • un contributo di 8 milioni di euro per il potenziamento e ripristino delle strutture sanitarie delle zone interessate dagli eventi alluvionali;
  • la maturazione, in ragione di un terzo, dei crediti formativi del triennio 2023/2025 relativi alla formazione continua in medicina, per tutti i professionisti sanitari che abbiano svolto in maniera documentata l’attività professionale nei territori colpiti dall’emergenza;
  • il rifinanziamento per 200 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali per il 2023;
  • la proroga di alcuni termini per i comuni (con riferimento all’anno 2022, si prevede che il raggiungimento degli obiettivi di servizio – tra cui servizi sociali territoriali ed educativi per l’infanzia – sono certificati attraverso la compilazione delle schede di monitoraggio da trasmettere digitalmente alla SOSE entro il 31 luglio 2023; la proroga al 31 luglio 2023 del termine di invio delle certificazioni relative alla perdita di gettito connessa al Covid-19; il differimento del termine per approvazione del rendiconto 2022 al 30 giugno 2023; la proroga al 31 luglio 2023 del termine di trasmissione dei dati contabili del rendiconto 2022 alla Banca Dati delle Amministrazioni pubbliche).

Ai fini della copertura finanziaria degli stanziamenti, tra l’altro, si autorizza fino al 31 dicembre l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a effettuare estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto e alla vendita dei beni mobili oggetto di confisca amministrativa, anche in deroga alle disposizioni sul numero degli incanti, disponendo il trasferimento al bilancio dello Stato degli introiti che ne derivano. Inoltre, si introduce un sovrapprezzo di un euro per l’accesso ai musei statali per il periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre 2023, con la previsione di destinare i maggiori incassi a interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale e al sostegno degli operatori della cultura e dello spettacolo dei territori colpiti.

Infine, si semplifica la disciplina in materia di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione nazionale e si qualificano come opere di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, quelle a ciò finalizzate mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione.


“Occorre garantire la continuità didattica e il ripristino delle attività. Attivato un help desk dedicato agli istituti scolastici delle aree interessate dall’alluvione”

Il consiglio dei Ministri del 23 maggio ha accolto la proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di inserire misure per supportare le istituzioni scolastiche colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.

“Come avevamo promesso, abbiamo ottenuto uno stanziamento per affrontare le prime urgenze del sistema scolastico. Oggi è stato istituito un fondo per interventi diretti di 20 milioni di euro” ha dichiarato il ministro Valditara. Le risorse sono finalizzate a supportare le scuole nell’acquisizione di beni per assicurare la regolare conclusione dell’anno scolastico.

Saranno introdotte norme per la semplificazione come previsto per gli interventi di somma urgenza.

Il Ministero ha anche attivato una nuova sezione del servizio di help desk, dedicata ad accompagnare le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività.

Con una o più ordinanze del Ministero possono essere adottate, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, specifiche misure volte ad autorizzare lo svolgimento a distanza delle attività didattiche e delle sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni grado, nonché ad assicurare la validità dell’anno scolastico 2022/2023, anche in relazione alla valutazione degli alunni e degli studenti e allo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione.

#WITHYOU – La psicologia con te

Presentazione dei risultati del progetto #WITHYOU – La psicologia con te.

Martedì 23 maggio 2023, ore 12.00,  

Sala multimediale Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, piano 5 F – Largo A. Gemelli 8, Roma 

La salute mentale costituisce una parte integrante e indispensabile della salute e del benessere generale. Per rispondere a quella che è stata definita come una vera e propria emergenza sociale di salute mentale, il Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione Onlus e l’Unità Operativa Semplice di Psicologia Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno avviato il Progetto #WITH YOU Wellness Training For Health La Psicologia con Te. Il Progetto, iniziato nel maggio 2022, ha coinvolto migliaia di ragazzi e genitori sul territorio di Roma con l’obiettivo di promuovere un percorso di sostegno psicologico per pre-adolescenti e adolescenti, per progettare e realizzare interventi di prevenzione del disagio giovanile e contribuire a dare un aiuto concreto alle famiglie. 

Nel corso della presentazione verranno presentati i principali risultati del progetto, oltre alla missione realizzata dal testimonial UNICEF Federico Cesari. 

Alla presentazione partecipano:

Marco Elefanti, Direttore Generale, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS

Eugenio Mercuri, Direttore Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS

Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia

Daniela Chieffo, Responsabile Unità Operativa di Psicologia Clinica, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS

Federico Cesari, Attore e Testimonial dell’UNICEF Italia  

Andrea Iacomini, Portavoce UNICEF Italia 

David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi

Modera l’incontro Vira Carbone, giornalista RAI.


Settimana Europea della Salute Mentale (22 – 28 maggio)

Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e UNICEF: oltre 1.500 giovani e più di 1.900 genitori coinvolti nel progetto #WITHYOU – La psicologia con te

  • I risultati del progetto sono drammaticiil 39% della popolazione presa in carico avverte e soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva
  • Dei 1.571 i giovani coinvolti nel progetto, 971 sono stati sottoposti a valutazione psicodiagnostica e presi in carico; fra questi 462 ragazzi (o il 47% del campione) hanno messo in luce una condizione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA); il 53% restante del campione presenta altre condizioni, tra cui disturbi del neurosviluppo, come disabilità intellettiva.

23 maggio 2023 – Per far fronte all’aumento dei disagi psichici fra gli adolescenti, l’UNICEF Italia, l’Unità Operativa Semplice (UOS) di Psicologia Clinica, in accordo con la Direzione Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno realizzato il Progetto “#WITH YOU, Wellness Training For Health – La Psicologia con te”, i cui risultati sono stati resi pubblici oggi a Roma, in un evento in cui è stato presentato anche il  video della missione realizzata dal Testimonial dell’UNICEF Federico Cesari per conoscere alcuni dei ragazzi e degli operatori coinvolti nel  progetto.

#WITH YOU, che nasce con l’obiettivo di promuovere un percorso di sostegno psicologico e di empowerment dedicato a pre-adolescenti e adolescenti e alle loro famiglie, particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia da COVID-19, è durato un anno e ha coinvolto 1.571 giovani (il 46% femmine ed il 54% maschi) – di cui 971 sottoposti anche a valutazione psicodiagnostica e presi in carico e 600 coinvolti con le attività nelle scuole – e 1.942 genitori, per un totale di 3.513 beneficiari diretti e 35.130 beneficiari indiretti, attraverso percorsi di valutazione, presa in carico integrata, focus group e attività di prevenzione sulla salute mentale e il benessere psicosociale nelle scuole superiori.

Le valutazioni effettuate hanno messo in luce una condizione di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) e correlato disordine psicologico su 462 dei 971 ragazzi presi in carico, ovvero il 47% del nostro campione. Il 53% restante del campione presenta altre condizioni, tra cui disturbi del neurosviluppo, come disabilità intellettiva, disturbi della nutrizione, disturbo dello spettro dell’autismo, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi del movimento, patologie neurologiche e/o neuro-muscolari.

Nel campione arruolato e seguito è stato possibile constatare che in 383 valutazioni (39%) si evidenzia un’alterazione clinicamente significativa nella scala Internalizzante, costituita dalle sottoscale Ansia/Depressione (30%), Alienazione/Depressione (23%) e sintomi psicosomatici che non hanno una base medica accertata (21%); mentre in 176 valutazioni (18%) si evidenzia un’alterazione clinicamente significativa nella scala Esternalizzante, costituita dalle sottoscale Comportamento Dirompente (9%) e Comportamento Aggressivo e iperconnessione (13%). Di questi, 149 (16%), presentano una compromissione globale più marcata e generale, con alterazione della personalità su diverse dimensioni psicologiche e psichiatriche.

Di tutti i ragazzi seguiti in alcuni casi è stato necessario per garantire un’integrazione scolastica, applicare delle misure di cautela per la scuola. Nello specifico: 459 ragazzi (47%) hanno avuto necessità di un Piano Didattico Personalizzato che contempla l’adozione di misure compensative e dispensative per garantire il diritto allo studio; 8 ragazzi (0,8%) hanno avuto la necessità di un BES (Bisogni Educativi Speciali); 150 ragazzi (15%) hanno avuto necessità di essere affiancati da un insegnante di sostegno; 168 ragazzi (17%) hanno avuto l’indicazione di aderire a un percorso di psicoterapia.

                I risultati del progetto da un lato sono drammaticiil 39% della popolazione presa in carico avverte e soffre di una sintomatologia affettiva ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia, ma anche incoraggianti perché dai dati preliminari di efficacia terapeutica si evince che alcuni disordini possono cambiare traiettoria, virare verso il benessere e la promozione della salute dei nostri ragazzi, se adeguatamente riconosciuti e “accompagnati” nella loro interezza.

Da un’analisi preliminare, gli esiti di efficacia secondo il modello Evidence Based (strumento CORE OM Clinical Outcomes in Routine Evaluation Outcome Measure) mettono in risalto che le soglie di gravità clinica percepita si riducono da un livello medio grave del 31% a un 16% e da un livello moderato del 19% a un 8%.  Secondo la Good Practice (JCI), il grado di soddisfazione risulta essere del 98% per i genitori e al 96% per i ragazzi. In nessun caso si è avuto un drop out, cioè un abbandono del trattamento. 

Il progetto ha beneficiato anche di un importante intervento del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo che, fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria Covid-19, ha immediatamente identificato questo tema tra i più urgenti da affrontare e ha deciso di collocarlo tra i focus delle Linee Guida 2021-2022, il documento programmatico che ne indirizza l’attività. In questo biennio sono stati destinati circa 2 milioni di euro a sostegno di numerosi progetti, tra cui quello della Fondazione Policlinico Gemelli, che offre a preadolescenti e adolescenti un percorso di presa in carico e di cura per ritrovare uno stato di benessere fisico e psichico, supportando anche le famiglie.

“Esprimo grande soddisfazione per la prosecuzione della collaborazione con una realtà di alto valore sociale come UNICEF Italia, con particolare riguardo a temi di grande rilievo quali la salute mentale e il benessere psicosociale di bambini e adolescenti. Attraverso un’analisi approfondita e originale cercheremo di offrire insieme possibili soluzioni a problemi che impattano su tante famiglie” – ha dichiarato il professor Marco ElefantiDirettore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

“I giovani di oggi sembrano vivere una vera e propria ‘emergenza sociale’ in ambito di salute mentale e benessere psicosociale. Il nostro impegno come UNICEF Italia, anche attraverso questo progetto realizzato con il Policlinico Gemelli, è quello di accendere un faro su questo tema perché supportando i bambini e i giovani e le loro famiglie possiamo fare concretamente la differenza nelle loro vite e nelle nostre comunità” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.

“I risultati di questo rapporto confermano i drammatici dati che, come UNICEF, abbiamo diffuso a livello internazionale: 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze; 86 milioni hanno fra i 15 e i 19 anni e 80 milioni hanno tra i 10 e i 14 anni. In Italia, nel 2019, si stimava che il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956.000, soffrissero di problemi di salute mentale”-  ha sottolineato Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia.

“Il progetto WITHYOU ha permesso di intercettare precocemente un trigger di comportamenti non necessariamente patologici ma espressione di profonda sofferenza, grazie a questo abbiamo potuto rispondere alla richiesta di aiuto dei nostri ragazzi, anche quelli più giovani. WITHYOU è un viaggio con i più giovani di prevenzione e di promozione della salute mentale verso il cambiamento, per favorirlo è necessario comprendere la formulazione di aiuto del ragazzo, della famiglia in cui vive, e del mondo sociale in cui si realizza. Quindi una visione identificando il Suo valore, il Suo Talento e il sistema all’interno del quale si esprime, riducendo al minimo la matrice generativa dei più severi quadri psicopatologici” – ha sostenuto Daniela Chieffo, Responsabile Unità Operativa Psicologia Clinica Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.

Sviluppi del progetto – Il Progetto ha messo in evidenza quanto sia importante il tema della salute mentale dei ragazzi e quanto sia importante un’individuazione precoce dei fattori di rischio di disagio psicologico, in un’ottica di prevenzione. 

Nell’intervento per i ragazzi, uno dei metodi che presenta una maggiore efficacia è la presa in carico globale dei casi, in un’ottica bio-psico-sociale. Nello specifico, si dovrebbe tentare di costruire l’adolescenza iniziando da un processo di immedesimazione e bisogno che trova la cornice iniziale nella famiglia, perché è proprio nel sistema familiare di riferimento che si possono trovare o ri-trovare le risorse per uscire dalla condizione di impasse, che caratterizza i disturbi mentali. 

Nei casi più gravi, si assiste a un vero e proprio attacco al corpo, con tentativi anticonservativi, agiti aggressivi rivolti a se stessi per mezzo dell’autolesionismo e con ideazione suicidaria. La maggior parte di questi ragazzi sembrano aver manifestato precoci segnali di allarme, spesso, non visibili o non visti. In tutti i casi,questi ragazzi sembrano essersi fatti portavoce di una sofferenza più generale dei sistemi familiari di appartenenza. Pertanto, un intervento familiare precoce sembra essere, ad ora, uno dei metodi con maggiore efficacia per questa fascia di età. Un’azione di prevenzione potrebbe ridurre al minimo anche l’uso di assunzione di farmaci, nonché un minor ricorso a ricoveri in regime ordinario, che talvolta gravano significativamente sul sistema sanitario, e trasformano una fragilità emotiva in una cronicità della sofferenza psichica.

LINK VIDEO TESTIMONIAL UNICEF FEDERICO CESARI AL GEMELLI

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