Emergenza alluvione

Emergenza alluvione. In Emilia Romagna ancora situazione difficile per le persone con disabilità
Disabili.com del 31/05/2023

Sedi di strutture inagibili, servizi sospesi, famiglie sfollate e mancanza di punti di riferimento mettono in ginocchio famiglie e utenti, con particolari contraccolpi per le persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo, denunciano da ANFFAS

L’emergenza alluvione sembra essersi placata, con la pioggia cessata e l’acqua che rientra nei ranghi, ma è ancora critica la situazione per la popolazione dell’Emilia Romagna, e ancor più per le persone con disabilità, le strutture e i servizi che se ne occupano.
A ribadirlo è stata in questi giorni la stessa ministra Locatelli, con parole condivise da Anffas Nazionale ed Emilia Romagna ETS/APS Regionale Anffas, che congiuntamente evidenziano come la situazione nelle zone colpite dall’alluvione sia ancora molto grave e come ancora numerose siano le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni, a trovarsi in condizioni precarie e di assoluta emergenza per le soluzioni abitative private, per i centri diurni e per le pericolose condizioni igienico-sanitarie.

ANFFAS: “FAMIGLIE E ASSOCIAZIONI LASCIATE SOLE”
“Sin dall’inizio dell’emergenza” dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas “sono apparse subito chiare le gravi condizioni delle tante strutture associative presenti sul territorio che hanno immediatamente cercato di supportare in ogni modo le persone con disabilità e le loro famiglie, ponendole in primo piano, e tutta la famiglia Anffas si è attivata per dare un pronto e concreto sostegno anche attraverso una raccolta fondi specifica, ma è chiaro” continua il presidente Speziale “e le parole del Ministro Locatelli lo evidenziano ancora di più, come nuovamente i cittadini con disabilità, le famiglie e le associazioni siano state quasi dimenticate, senza averne nessun tipo di accenno relativamente catastrofe in cui si sono ritrovate: sedi ed abitazioni allagate, persone con disabilità evacuate, famiglie e associazioni lasciate sole ad affrontare un disastro le cui conseguenze si avvertiranno per anni”.

SEDI INAGIBILI, SERVIZI SOSPESI, ROUTINE AZZERATE
Come dicevamo, se l’alluvione è terminata, l’emergenza continua in pieno per le persone con disabilità nell’Emilia Romagna colpita. A ribadirlo è Barbara Bentivogli, presidente del regionale Emilia Romagna Anffas ETS-APS, che parla di sedi associative e centri da ricostruire da zero e materiale e documenti amministrativi e di archivio perduti per sempre. Ma anche e soprattutto con le nostre persone e le nostre famiglie sfollate che si trovano ad affrontare una situazione di pericolo accompagnata da un senso di totale smarrimento per la perdita di punti di riferimento, abitudini, prassi e servizi consolidati che soprattutto per chi ha disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo sono tasselli fondamentali della vita quotidiana”.

LA RICHIESTA DI INTERVENTI AD HOC
“Le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni di riferimento” continuano i presidenti Speziale e Bentivogli “sono state colpite in maniera durissima da questi eventi e, come anche giustamente detto dal Ministro Locatelli, sono necessari interventi ad hoc per consentire loro di riprendere attività e servizi così da consentire un rapido ritorno alla normalità per quanto questo sia possibile nelle ancora precarie condizioni in cui si trovano”.
“Auspichiamo quindi” concludono i due presidenti “che quanto proposto dal Ministro Locatelli sia concretamente realizzato e che ulteriori interventi vengano messi in atto il prima possibile per cercare di ripristinare nel miglior modo possibile condizioni di lavoro e di vita quotidiana per tutte le persone con disabilità, per le loro famiglie e per le strutture associative, le stesse strutture che insieme a tutti coloro che vi operano all’interno, non si sono mai lasciate andare ma hanno reagito e affrontato immediatamente la situazione”

La “colpa” è del nostro sistema di formazione dei docenti

La “colpa” è del nostro sistema di formazione dei docenti
Superando del 31/05/2023

A seguito dell’incredibile episodio di aggressione di uno studente che ha ferito una professoressa, tutti si interrogano su chi ricada  la “colpa” di questo evento mai verificatosi prima in Italia.
C’è chi attribuisce la colpa alla fragilità dei giovani d’oggi che non sanno dominare la crisi di una sconfitta, e indirizzano la violenza contro di sé o contro chi, a loro avviso, è causa di tale sconfitta.
C’è chi, come il Ministro dell’Istruzione e del Merito, che attribuisce tale incontrollabile reazione emotiva alla sofferenza psicologica determinatasi a causa della pandemia.
C’è chi addebita tali comportamenti alla competizione tra studenti nelle scuole, esasperata dall’insistenza sul “merito”, divenuto una sorta di parola d’ordine ufficiale.
C’è chi attribuisce la causa al cambio generazionale dei giovani d’oggi, che non sopportano più l’attività valutativa dei docenti circa il loro profitto.
C’è ancora chi sostiene che tale insofferenza venga trasmessa dai genitori che non sanno più educare i figli, preda della dipendenza quotidiana e perenne dai social.
C’è infine chi sostiene che causa di ciò siano gli stessi docenti che non capiscono la psicologia dei giovani d’oggi.

Specie a proposito di quest’ultima ipotesi, che non esclude, sia pure in parte, le possibili interferenze delle altre, mi permetto di avanzare l’ipotesi che la vera “colpa” sia del nostro sistema di formazione dei docenti. Infatti, essi continuano ad insegnare come si è fatto da sempre e cioè con una buona e talora ottima preparazione sulla loro disciplina e nessun obbligo per legge di formazione iniziale su come si insegna e su come si deve essere preparati ad educare i giovani. Tranne che per i docenti delle scuole dell’infanzia e di quella primaria, che hanno una formazione pregressa di carattere pedagogico, psicologico e didattico nei licei pedagogici, i docenti delle scuole secondarie non hanno, per legge, alcun obbligo di avere una formazione adeguata per l’esercizio della professione, ad eccezione dei contenuti disciplinari. E così, ancora molto spesso, essi si limitano a rapportarsi con gli studenti solo con le interrogazioni, addirittura nascondendo i voti assegnati, senza coinvolgere i giovani nell’autovalutazione, mezzo educativo fondamentale. Troppi docenti, specie di scuole superiori non tengono conto della crisi che investe i giovani nel passaggio alla fase adolescenziale e delle loro insicurezze.
Ribadisco, questa impreparazione formativa dei docenti non dipende da loro colpa, ma dalla mancanza di un obbligo formativo per legge.

Solo adesso è stata approvata la Legge 79/22 sulla formazione iniziale dei docenti, che prevede, dopo la laurea, un anno abilitante costituito da sessanta Crediti Formativi Universitari, corrispondenti ad un anno di università, tra i quali però solo un terzo destinati alla pedagogia e sociologia, senza una sufficiente formazione sulla psicologia dell’età evolutiva e sulla pedagogia e le didattiche speciali, per una corretta inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e in situazione di svantaggio.
La SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale), ha chiesto di destinare almeno la metà di quei sessanta Crediti Formativi alla pedagogia, alla psicologia ed alle didattiche speciali, aspetti formativi su cui i docenti disciplinari sino ad oggi non sono tenuti per legge ad essere formati, e che sono invece necessari per realizzare una buona qualità dell’inclusione, che da oltre cinquant’anni è divenuta principio generale del nostro sistema costituzionale di istruzione.
Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha sostenuto questa richiesta e vogliamo sperare che i prossimi Decreti Applicativi accolgano la richiesta di una maggiore formazione pedagogica, psicologica e didattica dei nostri docenti.

Purtroppo in molte classi gli alunni e gli studenti si annoiano, mentre la scuola dovrebbe essere frequentata stimolando l’emozione di conoscere e la gioia di apprendere, come era solito dire il professor Nicola Cuomo, docente non vedente di Pedagogia Speciale nell’Università di Bologna, purtroppo prematuramente scomparso.di Salvatore Nocera

Educazione&Scuola Newsletter n. 1149


Educazione&Scuola Newsletter n. 1149

Maggio 2023 – XXVIII Anno

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Notizie
Tutor e Orientatore

Le Istituzioni scolastiche comunicano i docenti da avviare alla formazione come tutor e orientatore sino al 31 maggio 2023

PNRR e Istruzione

Riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione della linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del PNRR

Conto consuntivo 2022

Entro il 30 maggio 2023, le istituzioni scolastiche provvedono all’approvazione del conto consuntivo

Emergenza in Emilia-Romagna

Consiglio dei Ministri, 23 maggio 2023

Adozione Libri di Testo

Il Collegio dei docenti delibera entro la seconda decade di maggio per tutti gli ordini e gradi di scuola

Emergenza Ucraina

Adesione all’Iniziativa CARE – Delibere degli OO.CC.

Giornata internazionale contro l’omofobia

Il 17 maggio si svolge la Giornata internazionale contro l’omofobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale

Riforma ITS

Intesa MIM-Regioni su commissioni d’esame, regole statutarie e comitato nazionale

Giornata dell’Europa 2023

9 maggio 2023

Indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica

7a Commissione Senato, 9 maggio 2023

Inclusione sociale e lavoro in CdM

Consiglio dei Ministri, 1 maggio 2023

Rilevazioni INVALSI A.S. 2022/2023

Nel corso del mese di maggio si svolgono le prove INVALSI nelle classi seconde e quinte primarie e seconde secondarie di secondo grado
Nota 26 maggio 2023, AOODGOSV 17718

Ricognizione Percorsi di Garanzia delle competenze della popolazione adulta

Decreto Direttoriale 24 maggio 2023, AOODGPOC 70

Proroga termini per la partecipazione al Bando di Concorso “Programma #io sono Ambiente”

Nota 23 maggio 2023, AOODGOSV 17162

Dante per la scuola. Percorsi di innovazione didattica. – Scuola estiva Terza edizione Anno scolastico 2022-2023 Luglio 2023

Nota 18 maggio 2023, AOODGPOC 757

“La scuola a prova di privacy” – Pubblicazione versione aggiornata del Vademecum del Garante per la Protezione dei Dati Personali

Nota 17 maggio 2023, AOODGOSV 16358

Iscrizioni ai percorsi di istruzione degli adulti a.s. 2023/2024

Nota 17 maggio 2023, AOOGABMI 74412

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Asse I – …

La Scuola a prova di Privacy (maggio 2023)

Garante per la Protezione dei Dati Personali

Nota 16 maggio 2023, AOOGABMI 74061

17 maggio – Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia

Nota 16 maggio 2023, AOODGFIESD 2976

Aggiornamento Piano Nazionale Scuola Digitale: lancio della consultazione pubblica

Nota 15 maggio 2023, AOODGOSV 16044

Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 6^ Edizione anno 2023

Decreto Direttoriale 15 maggio 2023, AOODGFIESD 59

Costituzione del Gruppo tecnico di lavoro presso la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale (DGEFID) per dare attuazione alle proposte …

Nota 12 maggio 2023, AOODGOSV 15850

XXVIII Scuola Estiva di Astronomia e Astrofisica nella progettazione di percorsi formativi

Nota 12 maggio 2023, AOODGOSV 15851

Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2022-2023

Nota 11 maggio 2023, AOODGOSV 15531

Prove INVALSI per candidati detenuti, sottoposti a restrizioni della libertà personale o sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile – percorsi di secondo livello, terzo periodo …

Decreto-Legge 10 maggio 2023, n. 51

Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale

Avviso 10 maggio 2023

Adozione dell’identità digitale unica – Il nuovo spazio web è ora ONLINE

Nota 9 maggio 2023, AOODGOSV 14970

Trasmissione Documento “ISTRUZIONE ED ESECUZIONE PENALE – Sinergie – Condivisioni – Criticità – Riflessioni e Proposte su Protocolli d’Intesa Regionali e Formazione Congiunta in attuazione del Protocollo …

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 76

Disposizioni per lo svolgimento dell’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie con progetti EsaBac ed EsaBac techno – a.s. 2022/2023

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 77

Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato nelle sezioni di liceo classico europeo – a.s. 2022/2023

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 78

Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato nelle sezioni con opzione internazionale cinese funzionanti presso il Convitto nazionale “Vittorio Emanuele Il” di Roma, il Convitto nazionale “Umberto …

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 79

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 80

Nota 5 maggio 2023, AOODGPOC 701

Celebrazioni per la Festa della Repubblica – 02 Giugno 2023 – INTEGRAZIONE

Decreto Ministeriale 5 maggio 2023, AOOGABMI 81

Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle classi sperimentali autorizzate – a.s. 2022/2023

Decreto Direttoriale 4 maggio 2023, AOODGPOC 56

Selezione di Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in forma singola o associata, per la realizzazione di progetti finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell’ambiente e dello sviluppo …

Nota 4 maggio 2023, AOODGPOC 699

Celebrazioni per la Festa della Repubblica – 02 Giugno 2023

Decreto-Legge 4 maggio 2023, n. 48

Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro

Nota 2 maggio 2023, AOODGSIS 2115

Nomina dei Referenti di sede delle istituzioni scolastiche e modalità di funzionamento del Plico Telematico per l’invio delle tracce delle prove scritte degli esami di stato della scuola secondaria …

Rubriche

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri


in Esami

Diario d’Esame 2022-2023

di Dario Cillo

Prepararsi al colloquio d’Esame

di Annalisa Filipponi

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 67

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

in Psicologia

La Sindrome da Alienazione Parentale (PAS)

di Gino Lelli e Andrea Sorcinelli

in Recensioni

G. Hooper, Mindfulness per studenti

Pensieri per nutrire la mente e ottenere risultati

F. Roncone, Non farmi male

di Antonio Stanca

G.B. Andornino, La Cina e noi

di Antonio Stanca

Rabindranath Tagore, Fiabe magiche

a cura di Anna Peiretti. Illustrazioni di Alessandro Sanna

M. Lancisi, Don Milani. Vita di un profeta disobbediente

Roma, 4 maggio 2023

C. Corsini, La valutazione che educa

Liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto

in Statististiche

Monitoraggio delle politiche locali: PNRR e Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Roma, 5 maggio 2023


Ipotesi CCNI (31.5.23)

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO AREA ISTRUZIONE E RICERCA – DIRIGENZA SCOLASTICA
31 maggio 2023

Individuazione delle fasce di complessità, criteri di riparto e impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’a.s. 2023/2024

Giochi della gioventù

Su iniziativa del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, del Ministro della Salute Orazio Schillaci, del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, a partire dal prossimo anno nelle scuole di tutta Italia torneranno i “Giochi della gioventù”, le “Olimpiadi degli studenti” nate nel 1969 da un’idea del dirigente sportivo e avvocato Giulio Onesti. I Ministri hanno sancito con un protocollo ad hoc la rinascita di una competizione nata 54 anni fa, che negli anni ha subito due interruzioni: una nel 1996 e una seconda dal 2017 a oggi.

“I Giochi della gioventù”, ha spiegato il Ministro Valditara, “sono una vera e propria istituzione e fanno parte a pieno titolo della tradizione scolastica italiana. Coniugando al meglio il mondo dell’istruzione con quello dello sport, questa competizione veicola valori fondamentali nella vita e nella formazione di un giovane: impegno, dedizione, gioco di squadra, rispetto dell’avversario. In sinergia con gli altri Ministri abbiamo pensato a una nuova versione dei Giochi che comprenda al suo interno, tra gli altri, i temi della scuola, dello sport, dell’alimentazione sana, del rispetto dell’ambiente e del valore dell’inclusione”.

“I Giochi della gioventù saranno una formidabile opportunità di socialità”, ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Abodi, “di confronto sportivo tra ragazzi e ragazze delle scuole medie di tutta Italia, ma sarà anche l’occasione per diffondere e condividere una serie di contenuti utili per la vita, per dare un contributo civico a studentesse e studenti: l’educazione, l’alimentazione, la salute, l’ambiente, la disabilità, le pari opportunità, la cultura dei luoghi e nei luoghi. Tutto ciò assume un ulteriore valore soprattutto ora che stiamo per raggiungere un obiettivo fondamentale con l’inserimento dello Sport nella Costituzione, che sono certo ispirerà l’azione del Governo e del Parlamento per rafforzare la presenza dello sport attivo nella comunità nazionale partendo dalle persone e dai luoghi socialmente più in difficoltà”.

“Lo sport”, ha evidenziato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, “è fondamentale per il raggiungimento e il mantenimento di uno stato di salute e benessere psicofisico. La reintroduzione dei Giochi della Gioventù, nella nuova versione che ci vede coinvolti, è un’iniziativa importante che sosteniamo con convinzione. Non solo saranno occasione di socialità e promozione della salute ma aiuteranno a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione attraverso stili di vita sani di cui sia l’attività fisica quanto la sana alimentazione sono parte integrante”.

“Grazie a questo Protocollo d’intesa” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “il Governo Meloni torna a promuovere lo sport come parte integrante del percorso scolastico attraverso i Giochi della Gioventù. Una scelta sinergica che riconosce l’educazione motoria come valore fondamentale per l’espressione della personalità giovanile e che sottolinea l’importanza di una dieta equilibrata, determinante per mantenere uno stile di vita sano. Anche per questo il Masaf continuerà a lavorare alla tutela della filiera agroalimentare italiana, che è garanzia di materie prime di eccellenza e alla promozione della dieta mediterranea, che insieme allo sport costituisce un elemento essenziale per la salute e il benessere fisico”.

“È necessario”, ha affermato il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, “utilizzare il linguaggio universale dello sport che accomuna popoli, culture e generi come volano indispensabile per sensibilizzare i ragazzi in età scolare sui temi legati allo sviluppo sostenibile, in particolare sul benessere equo e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo Sviluppo sostenibile”.

“Si tratta di un evento sportivo che ho voluto condividere fin da subito”, ha sottolineato il Ministro Locatelli, “fondamentale per la crescita di ogni bambino e di ogni ragazzo. I Giochi della Gioventù promuovono lo sport, l’inclusione, le relazioni e la capacità di competere con gli altri in modo sano e consapevole. Si tratta di una manifestazione volta al benessere degli studenti, che coinvolgerà tutti nelle bellissime attività sportive e offrirà opportunità di sviluppo della responsabilità di ognuno, della propria autostima e delle diverse competenze”.

Ipotesi CCNI per l’individuazione delle fasce di complessità

Ipotesi CCNI (31.5.23)
Individuazione delle fasce di complessità, criteri di riparto e impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’a.s. 2023/2024


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza scolastica hanno sottoscritto oggi l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per l’individuazione delle fasce di complessità, dei criteri di riparto e d’impiego della risorsa costituente il Fondo Unico Nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’anno scolastico 2023/2024.

Il Ministro Giuseppe Valditara ha espresso piena soddisfazione per la definizione delle trattative, che si sono concluse con la condivisione unanime delle parti sindacali. “Con il nuovo contratto si mette ordine in un sistema caratterizzato, fino a oggi, da differenze stipendiali inique e ingiustificate tra i Dirigenti scolastici, dall’incertezza delle retribuzioni e da situazioni di grave ritardo”, ha dichiarato il Ministro.

Si prevede un miglioramento generalizzato e stabile delle retribuzioni grazie all’incremento della posizione di parte variabile, legata alla complessità delle Istituzioni scolastiche, e allo stesso tempo si garantisce che nessun Dirigente delle oltre 8.000 scuole sul territorio nazionale subisca decrementi retributivi rispetto alla situazione attuale.

È avviato, quindi, un nuovo modello rispetto al passato, grazie al quale il contratto viene sottoscritto in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico di riferimento e prima dell’avvio delle procedure di mobilità. In questo modo, si consente ai Dirigenti Scolastici una scelta consapevole e informata della sede di servizio.

Il nuovo sistema nazionale si compone di tre fasce retributive, per la posizione di parte variabile, i cui importi sono migliorativi rispetto ai livelli attuali esistenti:

1)      Fascia A: 21.600 euro;
2)      Fascia B: 17.600 euro;
3)      Fascia C: 13.600 euro.

Questo positivo cambiamento è stato possibile grazie ai risparmi che il MIM ha potuto reperire per effetto di un’apposita misura normativa introdotta con la Legge di bilancio 2023.

Si conferma, così, l’impegno del Ministro a garantire ai Dirigenti scolastici il giusto riconoscimento del loro ruolo dirigenziale anche attraverso un innalzamento dei livelli retributivi, in considerazione degli impegni strategici che la categoria è chiamata a sostenere per garantire il buon funzionamento del sistema scolastico.

Il Problem Solving, una metodologia per l’innovazione dell’insegnamento della Matematica

“Il Problem Solving, una metodologia per l’innovazione dell’insegnamento della Matematica” è il titolo del convegno nazionale che si terrà il 31 maggio 2023 presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’evento, che si svolgerà dalle 10 alle 17, è rivolto ai docenti di Matematica, Matematica e Fisica, Matematica e Scienze ed è organizzato nell’ambito del progetto Problem Posing & Solving (PP&S) promosso e sostenuto dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici per la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, dal 2012, in partenariato con l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, la Fondazione Piemonte Innova e il IIS Carlo Anti di Villafranca di Verona www.progettopps.it. L’iniziativa è volta ad approfondire e discutere le metodologie più efficaci nell’insegnamento della matematica, anche in rapporto con le altre discipline, e ad analizzare le strategie per portare a sistema i risultati del progetto nazionale PP&S.

Il convegno sarà trasmesso in diretta sul canale Youtube del MIM:

Il Problem Solving, una metodologia per l’innovazione nell’insegnamento della matematica – sessione mattutina https://www.youtube.com/watch?v=CrlC3vYf1IU

Il Problem Solving, una metodologia per l’innovazione nell’insegnamento della matematica – tavola rotonda https://www.youtube.com/watch?v=Uh6gYwuDD0k

Esposizione libri su Don Milani

La Biblioteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito ricorda la figura di Don Lorenzo Milani, a cento anni dalla nascita (27 maggio 1923), con un’esposizione di volumi, tratti dalle collezioni ministeriali, che sarà aperta ai visitatori fino a fine mese presso la Sala dell’Emeroteca.

Si parte da “Tutte le opere”, una raccolta in due tomi (edizione i Meridiani-Mondadori, 2017), a cura di Alberto Melloni, che contiene gli scritti editi e molti inediti del priore di Barbiana, a cominciare da “Lettera a una professoressa”, il libro-manifesto scritto da Don Milani insieme ai suoi alunni e pubblicato nel 1967 a firma della Scuola di Barbiana, un mese prima della sua morte. Nella raccolta sono poi presenti articoli pubblicati su quotidiani e riviste, dedicati all’istruzione quale strumento di emancipazione, nonché l’epistolario privato di Don Milani. I tomi contengono anche le lettere pubbliche che il sacerdote rivolse ai giudici e ai cappellani militari e in cui si espresse in favore dell’obiezione di coscienza. Quest’ultimo tema è trattato in dettaglio in un altro libro esposto: “L’obbedienza non è più una virtù: documenti del processo di don Milani”, Libreria editrice Fiorentina, Firenze, 2014.

Testimonianze della missione educativa del priore di Barbiana si trovano nel libro “Don Lorenzo Milani e la scuola della parola: analisi storica e prospettive pedagogiche”, a cura di Roberto Sani e Domenico Simeone, EUM, Macerata, 2011 e in “Lettere di Don Lorenzo Milani priore di Barbiana”, a cura di Michele Gesualdi, pubblicato da San Paolo Edizioni nel 2007. Di ex allievi sono altri due volumi in visione presso la Biblioteca del MIM, editi dalla Libreria Editrice Fiorentina rispettivamente nel 1997 e nel 2005: “Don Lorenzo Milani: riflessioni e testimonianze”, a cura di alcuni studenti della scuola popolare di San Donato a Calenzano (FI), in cui Don Milani fu nominato cappellano nel 1947, e “Don Lorenzo Milani: la parola fa eguali”, a cura di Michele Gesualdi. In mostra anche “Barbiana e la sua scuola: immagini dall’archivio della Fondazione Don Lorenzo Milani”, a cura di Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi, Aska edizioni, Firenze, 2014. Si tratta di un prezioso libro fotografico, contenente una ricca collezione di carteggi, materiali scolastici e immagini su Don Milani e la sua scuola. Il pensiero del sacerdote di Barbiana, il suo impegno verso gli ultimi e gli emarginati sono al centro del volume “I care ancora. Inediti. Lettere, appunti e carte varie”, curato da Giorgio Pecorini, Emi, 2001, con il chiaro richiamo, nel titolo, al famoso motto coniato dal priore, “I care”“Mi importa, ho a cuore”, ancora oggi presente all’ingresso della scuola di Barbiana.

L’esposizione sarà aperta dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 15.00, per visitarla è possibile prenotarsi scrivendo a biblioteca@istruzione.it

Per il personale del Ministero non è necessaria la prenotazione.

Le sfide al canone sociologico

Pisa lancia le sue sfide al canone sociologico

Studiosi da Italia, Francia e Regno Unito si incontrano all’Università di Pisa per discutere sul futuro dei classici della Sociologia

Rileggere criticamente i classici della sociologia per comprendere meglio le dinamiche sociali di oggi. È questo il tema al centro delle due giornate di studio che si terranno a Palazzo Boileau il 30 e 31 maggio sotto il titolo programmatico di: Le sfide al canone sociologico.

Organizzato dal Seminario Permanente di Teorie Sociologiche (SPTS), nome collettivo di un gruppo italiano di sociologhe e sociologi di cui fanno parte, tra gli altri, studiosi dell’Università di Pisa, l’incontro nasce dalla volontà di promuovere una riflessione sul ruolo delle teorie sociologiche quale strumento per orientare, ispirare e supportare l’azione pubblica e privata.

“Il campo degli studi sociologici ha conosciuto un forte processo di frammentazione a partire dagli anni Sessanta del Novecento e questo ci pone di fronte alla necessità di interrogarci sull’attualità dei contributi dei padri fondatori della disciplina – spiega il professor Andrea Borghini, ordinario di Sociologia Generale dell’Università di Pisa e coordinatore del comitato scientifico e organizzatore delle due giornate – Nelle due giornate a Palazzo Boileau ci occuperemo proprio di questo, confrontandoci su se e cosa renda il pensiero dei classici una lezione dalla quale partire per elaborare dei quadri concettuali utili nell’analisi della complessità sociale del mondo contemporaneo”.

“La sociologia – prosegue Borghini – è una disciplina che, nel corso della propria storia, ha elaborato strumenti teorici ed empirici particolarmente efficaci al fine di interpretare i cambiamenti della nostra epoca e ampliare il livello di consapevolezza collettiva di fronte a questioni sempre più urgenti, quali, tra le altre, il cambiamento climatico, le crescenti disuguaglianze, il ruolo pervasivo delle nuove tecnologie. Ciò ovviamente a patto che essa si ponga in dialogo con altre discipline, si rivolga ad un pubblico più ampio rispetto ai soli sociologi e sociologhe e sia aperta, pubblica e critica”.

Al seminario interverranno, oltre a sociologhe e sociologi delle Università di Pisa, Chieti-Pescara, Firenze, Orientale di Napoli, Padova, Roma Tre, Sapienza, Salerno e Urbino, anche Nicola Marcucci della École des hautes études en sciences sociales (EHESS) di Parigi eSimon Susen della City – University of London, uno dei più noti studiosi di scienze sociali contemporanee.

Mercoledì 31 maggio alle 19 presso il Caffè Letterario Volta Pagina di Pisa, è previsto un incontro-dibattito con Mariano Longodell’Università del Salento che presenterà il suo volume Emotions through Literature – Fictional Narratives, Society and the Emotional Self, edito da Routledge nel 2020.

Educazione, istruzione e crescita dei giovani

Al via il 9 maggio a Roma un ciclo di convegni dedicati alla formazione del docente, con l’approfondimento culturale di tematiche di attualità nell’ambito dell’educazione, dell’istruzione e della crescita dei giovani. L’iniziativa è promossa dal Polo Formativo 2, che raggruppa le istituzioni scolastiche del II e del IV Municipio di Roma, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il primo dei tre convegni, dal titolo “Educazione civica, riflessioni ed esperienze di scuola e società”, si terrà domani, a partire dalle ore 16.00, presso l’Aula magna del Liceo classico “Giulio Cesare”, capofila del Polo Formativo, in corso Trieste 48. Apriranno i lavori l’on. Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, e Carmela Palumbo, Capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e di formazione.

Tre le relazioni della prima sessione formativa, moderate da Rocco Salemme, docente del Liceo classico “Giulio Cesare”; “Capire per cambiare”, di Alfonso Rubinacci, coordinatore del Comitato scientifico Tuttoscuola; “La scuola come fondamento etico-politico della democrazia partecipata”, di Giulio Alfano, docente di Istituzioni di filosofia politica e delegato per il ciclo di studi in Scienze della pace e cooperazione internazionale presso la Pontificia Universitas Lateranensis; “Educazione civica a scuola: il quadro di riferimento attuale e gli assi fondamentali”, di Maria Rosa Silvestro, dirigente tecnico presso la Direzione Generale per gli ordinamenti, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.

Interverranno nella seconda sessione, portando la propria testimonianza, il Liceo classico “Giulio Cesare”, su “Costituzione e il diritto a fondamento di legalità e solidarietà”; l’Istituto comprensivo “Falcone e Borsellino”, in riferimento allo sviluppo sostenibile e all’educazione ambientale; l’Istituto d’Istruzione Superiore “John von Neumann”, per l’innovazione e la cittadinanza digitale. A seguire, in collegamento dall’Ufficio di Istruzione presso il Consolato generale d’Italia a New York, saranno illustrati i risvolti formativi e didattici della cittadinanza attiva oltreoceano.

L’ultima sessione presenterà le relazioni di Emilio Porcaro, dirigente del Centro per l’Istruzione degli Adulti 2 metropolitano “Eduard C. Lindeman” di Bologna e referente della Rete RIDAP, e di Anna Uttaro, docente del Centro per l’Istruzione degli Adulti 1 di Roma.

Concluderanno i lavori Maria Urso, dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Tommaso Salvini”, e Paola Senesi, dirigente del Liceo classico “Giulio Cesare” – Scuola capofila del Polo formativo della Rete territoriale di Ambito 2.

Gli altri appuntamenti, in programma sempre a Roma, sono per il 23 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso il Liceo scientifico “Amedeo Avogadro”, in via Brenta 26, sul tema dell’innovazione digitale, e per il 31 maggio, presso il Liceo artistico “Enzo Rossi”, in via del Frantoio 4, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, su benessere e coesione sociale, sport, inclusione ed educazione alla salute alimentare.

I tre convegni sono organizzati dal Polo Formativo della Rete di Ambito 2, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Associazione Guido Carli, la Fondazione Vittorio Occorsio e l’Università Sapienza di Roma e d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio.