European Disability Card

European Disability Card, AIPD: “Uno strumento attivo ma ancora poco utilizzato”
SuperAbile INAIL del 17/06/2023

È il documento in formato tessera che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate.

ROMA. Nata grazie a un progetto-pilota finanziato dall’Europa che ha coinvolto otto paesi, introdotta in Italia, che ha partecipato all’iniziativa attraverso l’adesione della Fish, da un Decreto del presidente del Consiglio nel 2020, la Carta europea della disabilità è uno strumento forse ancora poco conosciuto. A scriverlo, sul proprio sito internet, è l’Associazione italiana persone Down che spiega cos’è il documento e come viene rilasciato.

“La Carta europea della disabilità è il documento in formato tessera che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate (laddove sono state realizzate delle convenzioni specifiche) e sostituisce a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali attestanti la condizione di disabilità presso tutti gli uffici pubblici. La Carta è rilasciata su richiesta dall’Inps, che nel messaggio 853 del 22 febbraio 2022 e poi nella circolare n° 46 del 1° aprile 2022,  ha illustrato le modalità operative per la  presentazione dell’istanza e la sua distribuzione. E’ un documento valido per tutta la permanenza della disabilità anche nel caso in cui vi siano eventuali visite di revisione e comunque non più di 10 anni, al termine dei quali potrà essere nuovamente richiesto il rinnovo, previa verifica dei requisiti”.

Riguardo l’accesso gratuito, o a tariffe agevolate, questo riguarda i Musei statali su tutto il territorio nazionale, e luoghi di cultura e non solo nei paesi UE aderenti al progetto.

Il sito dedicato disabilitycard.it contiene tutte le informazioni utili.

Agenda Sud, assunzioni, semplificazione

Cuzzupi: è il momento di realizzare il futuro. Agenda Sud, assunzioni, semplificazione. Si continui su questa strada!

“Quel che conta adesso è costruire il futuro. La scuola, per troppo tempo è rimasta ferma o ha subito riforme prive di realismo o ricche di banchi a rotelle. Adesso – e occorre darne atto al Ministro Valditara – siamo di fronte al tentativo concreto di ridisegnare il valore dell’Istituzione scolastica cercando di cancellare il divario tra zone del Paese con Agenda Sud e dare un impulso deciso alle procedure per l’assunzione dei docenti, per la formazione e per il potenziamento delle attività amministrative di controllo. In pratica è il buon esempio di come ottimizzare le risorse disponibili”. 

Queste le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale Ugl Scuola, da sempre particolarmente attenta e critica verso le dinamiche, spesso contorte e inefficaci, del comparto scuola. 

“Occorre comunque tener presente che questi processi necessitano di essere realizzati con particolare determinazione. L’Agenda Sud, ad esempio, nelle sue linee generali non solo è condivisibile ma persino auspicabile. Molti dei punti previsti sono stati da noi più volte nel tempo richiesti a gran voce, ricordiamo il potenziamento degli organici nelle scuole secondarie a partire dall’infanzia alla primaria al I e II grado, riferiti a docenti e ATA; la necessità di una didattica basata su logiche Innovative con la realizzazione di laboratori multidisciplinari e attività artistiche e motorie; un sempre maggiore coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni; il tempo pieno. Ebbene questa manovra che, nella sua specificità, punta a porre le esigenze degli studenti e la capacità dei docenti al centro del disegno non può essere ostacolata da ostracismi preconcetti o, peggio ancora, da speculazioni politiche. Il Ministro e questo governo devono dimostrare di saperla condurre in porto. Come pure l’approvazione del cosiddetto PA2 in Consiglio dei Ministri che punta a semplificare le procedure di assunzione e “recuperare” gli idonei dei concorsi precedenti al PNRR è un passo importantissimo per la credibilità stessa dell’Istituzione. Proprio la semplificazione dei processi è un qualcosa di irrinunciabile se vogliamo trasformare quel che appare “l’ufficio complicazioni” in una vera e funzionale macchina istituzionale utile al Paese”.

Il Segretario Nazionale della Scuola coglie però l’occasione per indicare come, nell’ambito del comparto non possono essere lasciate indietro altre problematiche esistenti.

“Conosco bene il mondo della scuola – aggiunge Cuzzupi – e mi rendo conto che gli aspetti da analizzare sono diversi. Cito solo come esempio l’edilizia scolastica, con gli Enti interessati spesso distratti da altre tematiche o le mense scolastiche che hanno bisogno di una particolare attenzione in merito alla qualità del servizio (e quindi del cibo). Ecco, ritengo opportuno che la voce della scuola, in tutte le sue componenti, sia ascoltata superando barriere demagogiche che sin qui, troppo spesso, hanno segnato il destino del Paese. La scuola è di tutti e questo concetto per noi è sacrosanto!” 

Federazione Nazionale UGL

La seconda prova nei Nuovi istituti professionali

La seconda prova nei Nuovi istituti professionali

di Gennaro Palmisciano

Il presente contributo scaturisce dalle richieste di alcuni presidenti di commissione d’esame di stato 2023 nominati presso istituti professionali. 

Si tratta di dirigenti o più spesso docenti, i quali non hanno mai insegnato nei nuovi professionali e chiedono lumi sull’organizzazione della didattica in tale tipo di istituto.

Va premesso che si tratta di istituti professionali mattinali, perché nei corsi serali non è prevista l’applicazione del riordino disciplinato dal Decreto legislativo 61 del 13 aprile 2017.

Il calendario delle prove d’esame, per l’anno scolastico 2022/2023, prevede una prima prova scritta, per mercoledì 21 giugno 2023, dalle ore 8:30, con una durata massima della prova di sei ore. 

Segue una seconda prova in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva, musicale e coreutica per giovedì 22 giugno 2023. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018. Per i soli istituti professionali di nuovo ordinamento, i cui quadri di riferimento sono stati adottati con decreto del Ministro dell’istruzione 15 giugno 2022, n. 164, la durata della prova è definita nei limiti previsti dai suddetti quadri. Negli istituti professionali Servizi per la sanità e l’assistenza sociale la durata è 6 ore, perché non si prevede una prova a carattere pratico, dunque. In tutti gli altri indirizzi professionali la durata può essere maggiore, e si può strutturare un uso dei laboratori, ma la stragrande parte degli istituti si è orientata nel documento del 15 maggio 2023 verso seconde prove senza pratica. Nel caso di durata maggiore di 6 ore, la prova può svolgersi in due giorni.

Ordinariamente nel liceo artistico la seconda prova dura tre giorni, proseguendo nei giorni successivi, a eccezione del sabato; in tal caso, la prova continua il lunedì successivo. 

Per i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca è prevista una terza prova scritta, martedì 27 giugno 2023, dalle ore 8:30. 

Per i candidati assenti giustificati sono previste forme di recupero. La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 5 luglio 2023, dalle ore 8:30; la seconda prova 

suppletiva si svolge giovedì 6 luglio 2023, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni; la terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 11 luglio 2023, dalle ore 8:30. 

L’eventuale ripresa dei colloqui, per le commissioni/classi che li abbiano interrotti perché impegnate nelle prove suppletive, avviene il giorno successivo al termine delle prove scritte suppletive. I colloqui possono essere programmati di sabato. Non possono essere programmati 5 colloqui al mattino e 5 colloqui al pomeriggio nella stessa giornata.

L’invio dei plichi delle prove scritte avviene per via telematica, tranne nelle sezioni carcerarie, per le quali è meglio provvedano i carabinieri, che hanno minori problemi ad entrare nelle carceri rispetto al personale scolastico. 

La prima prova scritta, ai sensi dell’art. 17, comma 3, del d.lgs. 62/2017, accerta la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato. 

La seconda prova, ai sensi dell’art. 17, comma 4, del d. lgs. 62/2017, si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, e ha per oggetto una disciplina caratterizzante il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo. 

Per l’anno scolastico 2022/2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta per tutti i percorsi di studio, fatta eccezione per gli istituti professionali di nuovo ordinamento, sono individuate dal d.m. n. 11 del 25 gennaio 2023. 

Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, la seconda prova non verte su discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei fondamentali di indirizzo correlati. Pertanto, la seconda prova d’esame degli istituti professionali di nuovo ordinamento è un’unica prova integrata, la cui parte ministeriale contiene la “cornice nazionale generale di riferimento” che indica: 

a. la tipologia della prova da costruire, tra quelle previste nel Quadro di riferimento dell’indirizzo (adottato con d.m. 15 giugno 2022, n. 164); 

b. il/i nucleo/i tematico/i fondamentale/i d’indirizzo, scelto/i tra quelli presenti nel suddetto Quadro, cui la prova dovrà riferirsi. 

Se l’anno scorso le commissioni dipingevano il quadro delle seconde prove con la limitazione di riferirsi a quanto effettivamente percorso, nel corrente anno il quadro delle seconde prove viene dipinto dai professori delle discipline individuate sempre con la limitazione di riferirsi a quanto effettivamente percorso con l’ulteriore obbligo di armonizzarsi ad una cornice nazionale fornita nel plico telematico. In questo viene indicato il/i nucleo/i tematico/i e la tipologia di prova prescelta.

Ricordiamo che quattro sono le tipologie:

  • redazione di una relazione sull’argomento;
  • studio di caso;
  • fasi e delle modalità di realizzazione di un prodotto o di un servizio;
  • progetto finalizzato alla promozione del territorio e/o all’innovazione delle filiere di indirizzo.

Le commissioni declinano le indicazioni ministeriali in relazione allo specifico percorso formativo attivato (o agli specifici percorsi attivati) dall’istituzione scolastica, con riguardo al codice ATECO, in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa e tenendo conto della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. Viene posto all’attenzione delle commissioni il codice dell’Attività Economica (ATECO) ed il NUP (che è un codice della Nomenclatura Unità Professionali Istat). Il riferimento al NUP compare nell’allegato al certificato di diploma e dovrebbe essere utilizzato ai fini del collocamento lavorativo. Va fatto presente che l’Istat dal 2023 utilizza il codice CP (Classificazione delle Professioni). Molto probabilmente nel prossimo anno anche il mondo della scuola utilizzerà il CP, anziché il NUP.

Nei soli istituti professionali Servizi per la sanità e l’assistenza sociale è presente un membro esterno (quello di psciologia), che dovrà provvedere alla redazione della seconda prova; in tutti gli altri indirizzi le tre proposte di seconda prova saranno elaborate da membri interni.

La trasmissione della parte ministeriale della prova avviene tramite plico telematico, il martedì precedente il giorno di svolgimento della seconda prova. La chiave per l’apertura del plico viene fornita alle ore 8:30; le commissioni elaborano, entro il mercoledì 21 giugno per la sessione ordinaria ed entro il mercoledì 6 luglio per la sessione suppletiva, tre proposte di traccia. Tra tali proposte viene sorteggiata, il giorno dello svolgimento della seconda prova scritta, la traccia che verrà svolta dai candidati.

Gli argomenti presenti nella simulazione della seconda prova eventualmente presente nel documento del 15 maggio non possono essere utilizzati nelle tre proposte di traccia.

Si possono verificare due casi. 

1. Se nell’istituzione scolastica è presente, nell’ambito di un indirizzo, un’unica classe di un determinato percorso, l’elaborazione delle proposte di traccia è effettuata dai docenti della commissione/classe titolari degli insegnamenti di Area di indirizzo che concorrono al conseguimento delle competenze oggetto della prova, sulla base della parte ministeriale della prova, tenendo conto anche delle informazioni contenute nel documento del consiglio di classe. 

2. Se nell’istituzione scolastica sono presenti più classi quinte che, nell’ambito dello stesso indirizzo, seguono lo stesso percorso e hanno perciò il medesimo quadro orario (“classi parallele”), i docenti titolari degli insegnamenti di Area di indirizzo che concorrono al conseguimento delle competenze oggetto della prova di tutte le commissioni/classi coinvolte elaborano collegialmente le proposte di traccia per tali classi quinte, sulla base della parte ministeriale della prova, tenendo conto anche delle informazioni contenute nei documenti del consiglio di classe di tutte le classi coinvolte. In questo caso, poiché la traccia della prova è comune a più classi, è necessario utilizzare, per la valutazione della stessa, il medesimo strumento di valutazione, elaborato collegialmente da tutti i docenti coinvolti nella stesura della traccia in un’apposita riunione, da svolgersi prima dell’inizio delle operazioni di correzione della prova. Non rileva il fatto che eventualmente le classi si trovino in plessi diversi dello stesso istituto o che abbiano svolto alcuni argomenti con maggiore o minore approfondimento.

Nel caso di classi parallele si può verificare per docenti che abbiano figli, parenti o affini in altra classe parallela una condizione di incompatibilità non assoluta, ma relativa all’elaborazione delle sole seconde prove. Pertanto costoro vanno senz’altro esclusi dalla redazione delle seconde prove, ma non dai lavori della classe parallela a cui hanno insegnato e della quale non fa parte il figlio, il parente o l’affine.

In fase di stesura delle proposte di traccia della prova, si procede inoltre a definirne la durata, nei limiti e con le modalità previste dai Quadri di riferimento, e l’eventuale prosecuzione della stessa il giorno successivo, laddove ricorrano le condizioni che consentono l’articolazione della prova in due giorni. È buona norma tenere ben presenti le indicazioni contenute nel documento del 15 maggio, perché dettaglia il tipo di organizzazione alla quale gli alunni sono stati abituati. Nel caso di articolazione della prova in due giorni, come previsto nei Quadri di riferimento, ai candidati sono fornite specifiche consegne all’inizio di ciascuna giornata d’esame. Le indicazioni relative alla durata della prova e alla sua eventuale articolazione in due giorni sono comunicate ai candidati tramite affissione di apposito avviso presso l’istituzione scolastica sede della commissione/classe, nonché, distintamente per ogni classe, solo e unicamente nell’area documentale riservata del registro elettronico, cui accedono gli studenti della classe di riferimento. 

Ulteriore compito è la redazione della griglia per la valutazione della seconda prova, dal momento che nei Quadri di riferimento sono dettagliati gli indicatori ed i soli valori massimi, ma non i descrittori ed i valori per i vari livelli.

Pertanto ai presidenti si può consigliare di verificare attentamente le griglie predisposte, perché molto spesso non si riferiscono agli indicatori previsti dai Quadri di riferimento oppure non rispettano i valori massimi indicati.

Si sottolinea che la Griglia di valutazione evidenzia le richieste al candidato, che deve essere stato preparato ad averle ben presenti.

Inoltre, in ogni item delle prove predisposte dovrebbe essere chiaramente esplicitato il riferimento alla/e competenza/e del profilo in uscita. Esemplificando un item per prova nell’istituto alberghiero dopo indicazione ministeriale per il secondo nucleo tematico(Pianificazione e gestione di prodotti e/o di servizi, con particolare riguardo ai seguenti ambiti: identificazione delle risorse, valutazione dei mutamenti delle tendenze di acquisto e di consumo, controllo della qualità, ottimizzazione dei risultati, efficienza aziendale e sostenibilità ambientale) e tipologia 1:

1) Haccp e sistema di autocontrollo della qualità non sono sinonimi. Il candidato faccia un esempio pratico. (Competenza 3 del profilo dell’Istituto professionale Alberghiero 24.1.2018)

In tal modo risulta più chiara la finalizzazione degli item proposti alla valutazione delle competenze. I presidenti dovrebbero verificare e sollecitare tale chiaro riferimento alle competenze del profilo di uscita, che dovrebbe emergere nelle programmazioni per unità di apprendimento, operate dai docenti nel percorso dei nuovi professionali.

Nei percorsi di secondo livello dell’istruzione professionale che fanno riferimento al previgente ordinamento, la seconda prova d’esame è costituita, come nello scorso anno, da una prima parte nazionale della traccia, inviata tramite plico telematico, e da una seconda parte elaborata dalle commissioni, in coerenza con quanto previsto dai quadri di riferimento di cui al d.m. 769 del 2018. Pertanto, le commissioni: 

– predispongono la seconda parte della seconda prova tenendo conto del piano dell’offerta formativa della scuola; 

– in sede di riunione preliminare definiscono le modalità organizzative per lo svolgimento della prova, che può essere svolta lo stesso giorno o il giorno successivo tenendo conto della specificità dell’indirizzo e della disponibilità di attrezzature e laboratori. Le modalità organizzative e gli orari di svolgimento sono immediatamente comunicati alla scuola e ai candidati il giorno della prima prova; 

– il giorno stabilito per lo svolgimento della seconda parte della seconda prova, elaborano il testo della parte di loro competenza tenendo in debito conto i contenuti e la tipologia della parte nazionale della traccia. 

La commissione d’esame tiene conto, altresì, del percorso di studio personalizzato (PSP) formalizzato nel patto formativo individuale (PFI), privilegiando tipologie funzionali alla specificità dell’utenza. 

La commissione/classe è tenuta a iniziare la correzione e valutazione delle prove scritte al termine della seconda prova, dedicando un numero di giorni congruo rispetto al numero dei candidati da esaminare. Si deve pensare ad un tempo medio di correzione tra i venti e i trenta minuti.

La commissione/classe dispone di un massimo di venti punti per la valutazione di ciascuna prova scritta, per un totale di quaranta punti. 

Il punteggio attribuito a ciascuna prova scritta è pubblicato per tutti i candidati, ivi compresi i candidati con DSA che abbiano sostenuto prove orali sostitutive delle prove scritte in lingua straniera e i candidati con disabilità che abbiano sostenuto gli esami con prove relative al percorso didattico differenziato, tramite affissione di tabelloni presso l’istituzione scolastica sede della commissione/classe, nonché, distintamente per ogni classe, solo e unicamente nell’area documentale riservata del registro elettronico, cui accedono gli studenti della classe di riferimento, almeno 48 ore prima della data fissata per l’inizio dello svolgimento dei colloqui. Vanno esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi intermedi. 

Ai sensi dell’art. 16, comma 6, del d. lgs. n. 62 del 2017, le commissioni possono procedere alla correzione delle prove scritte operando per aree disciplinari. Le commissioni/classi dovranno fare riferimento al Decreto Ministeriale n. 319 del 29 maggio 2015. Per gli istituti professionali di nuovo ordinamento che non sono inclusi in questo decreto, le commissioni procederanno per analogia con la suddivisione delle discipline degli istituti professionali di ordinamento precedente. Nel caso dei nuovi professionali la prima prova può essere corretta dai docenti di italiano, storia e lingua straniera, mentre gli altri provvederanno alla correzione della seconda prova. Considerato che le Scienze motorie e sportive, per finalità, obiettivi e contenuti specifici, possono trovare collocazione sia nell’area linguistico-storico-filosofica che in quella scientifica, si rimette all’autonoma valutazione delle commissioni, nel rispetto dei citati enunciati, l’assegnazione della stessa all’una o all’altra delle aree succitate.

Alla valutazione provvede l’intera commissione.