Autonomia differenziata

Autonomia differenziata, sindacati al Senato: la scuola rimanga nazionale

Comunicato stampa FLC CGIL – UIL Scuola RUA – Federazione GILDA Unams

Roma, 12 settembre – Nella giornata di oggi, le organizzazioni sindacali della scuola FLC CGIL, UIL Scuola RUA e Federazione GILDA Unams in audizione insieme al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale presso la I Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e dell’Interno, hanno presentato le proprie memorie sul disegno di legge di iniziativa popolare sull’autonomia differenziata che prevede una riscrittura degli articoli 116 e 117 della Costituzione con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale e lo spostamento di alcune materie alla potestà esclusiva dello Stato,  a sostegno del quale sono state raccolte 100mila firme di cittadine e cittadini italiani.

Graziamaria Pistorino per la FLC CGIL, Roberto Garofani per UIL Scuola RUA e Orazio Rustica della Federazione GILDA Unams, si sono soffermati sui pericoli dell’autonomia differenziata per il sistema di istruzione. Qualunque ipotesi di regionalizzazione infatti, produrrebbe una disgregazione del sistema nazionale con la creazione di tanti sistemi educativi di istruzione e formazione, quante saranno le Regioni che dovessero chiedere maggiore autonomia. Ciò rappresenterebbe la fine dell’obiettivo, tuttora incompiuto, di garantire pari trattamento ad ogni studente e alunno del Paese nell’esercizio del diritto all’istruzione.

I tre dirigenti sindacali hanno argomentato inoltre, i pericoli connessi ad un organico regionale del personale delle scuole con concorsi regionali per i docenti, il personale ATA e la dirigenza scolastica. Si arriverebbe inevitabilmente a contratti regionali e stipendi differenti in base al territorio e si determinerebbe la fine della mobilità del personale su tutto il territorio, poiché la regolamentazione degli spostamenti verrebbe definitivamente sottratta alla negoziazione nazionale.

La frammentazione del sistema scolastico in 21 sistemi di istruzione diversi, con programmi decisi autonomamente dalle Regioni e sottoposti alle diverse linee di indirizzo politico di chi governa pro-tempore, comprometterebbe irrimediabilmente la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione oltre che il valore legale del titolo di studio. Rappresenta dunque, un pericolo per l’unità stessa del Paese. 

Pertanto, concludono i tre sindacalisti: “Ribadiamo un chiaro NO al frazionamento e alla diversificazione territoriale della scuola, perché l’istruzione pubblica è un pilastro della coesione e dell’unità del Paese, e perché indebolirlo infliggerebbe un colpo pesantissimo alla stessa identità nazionale”.

Lotta al bullismo e cyberbullismo, codice interno alle scuole, nuovo ruolo al Dirigente, supporto psicologico. Cosa prevede il Disegno di Legge Dori

da OrizzonteScuola

Di redazione

È un passo positivo che la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo sia stata approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati il 6 settembre, con la prima firma di Devis Dori

La sua proposta di legge iniziale era stata approvata alla Camera dei Deputati nella legislatura precedente ma non aveva raggiunto l’approvazione definitiva a causa del Senato. Il 15 febbraio 2023, la proposta è stata dichiarata d’urgenza e ha poi superato il processo legislativo.

Le Commissioni congiunte Giustizia e Affari Sociali hanno dedicato sette mesi di lavoro, inclusa la conduzione di numerose audizioni, per creare un testo condiviso che potesse ottenere l’approvazione da parte di tutte le forze politiche. Questo sforzo ha portato alla promulgazione della legge proprio nella settimana in cui inizia il nuovo anno scolastico, inviando un forte messaggio di attenzione da parte del Parlamento verso il grave problema del bullismo, che coinvolge sempre più giovani a età sempre più basse.

I contenuti fondamentali della proposta di legge includono:

Estensione della legge esistente: La legge 71 del 2017, che si occupa attualmente solo del cyberbullismo, è stata estesa anche al bullismo, riconoscendo che il bullismo “offline” è molto diffuso e insidioso.

Codice interno nelle scuole: Ogni istituto scolastico deve adottare un codice interno per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Inoltre, devono istituire un tavolo permanente di monitoraggio che includa rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie ed esperti di settore.

Supporto psicologico e coordinamento pedagogico: Si riconosce l’importanza di fornire servizi di sostegno psicologico agli studenti per prevenire fattori di rischio o situazioni di disagio, oltre a servizi di coordinamento pedagogico per contribuire allo sviluppo delle potenzialità di crescita e partecipazione sociale.

Ruolo del Dirigente scolastico: Il Dirigente scolastico ha un ruolo più incisivo nella gestione degli episodi di bullismo che coinvolgono gli studenti, inclusa la possibilità di segnalare i casi più gravi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni per l’attivazione di misure amministrative.

Progetto di intervento educativo: Viene creato un nuovo strumento chiamato “Progetto di intervento educativo” predisposto dal Tribunale dei minorenni per affrontare condotte aggressive e pericolose, anche in gruppo, che prevede misure rieducative e riparative.

Numero di emergenza 114: Il numero “Emergenza infanzia!” gestito da Telefono Azzurro viene potenziato per fornire assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e alle persone collegate ad esse.

Monitoraggio periodico: L’Istat svolgerà una rilevazione ogni 2 anni su bullismo e cyberbullismo per misurarne le caratteristiche e individuare i soggetti più esposti al rischio.

Giornata del Rispetto: Viene istituita la “Giornata del Rispetto” il 20 gennaio di ogni anno, dedicata all’approfondimento delle tematiche del rispetto degli altri e della non violenza.

Responsabilità civile dei genitori: Si prevede un esplicito riferimento nei contratti di telefonia mobile sulle responsabilità civili dei genitori per i danni provocati dai figli minori attraverso l’uso della rete.

Campagne informative: Sono previste campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione sull’uso consapevole del Web promosse dalla Presidenza del Consiglio.


Anno nuovo, problemi vecchi: 200mila cattedre scoperte, edifici a pezzi; ma ora esplode anche il problema della carenza di DSGA

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Il nuovo anno scolastico si apre con i problemi di sempre, anzi forse persino con qualche difficolta in più: è questo il parere di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: si va “dalla cronica mancanza di docenti, alla difficoltà di reperire supplenti e insegnanti di sostegno, fino alle scuole che cadono a pezzi”.

“Salvo qualche piccolo miglioramento – denuncia Di Meglio – la situazione oggi è sostanzialmente come quella degli anni scorsi. La macchina del reclutamento continua ad essere in affanno. Soprattutto in alcune zone d’Italia non si riescono a coprire i posti, mi riferisco in particolare al nord. Il caro vita e il caro casa, invece, incidono in tutte le grandi città senza distinzione geografica. Il tema del reclutamento degli insegnanti è centrale: se non si riescono a coprire i posti, diventa necessario un ricorso molto alto al precariato”.

Anche la Gilda parla di 200mila cattedre scoperte mentre il Ministro continua a dare un numero ben diverso (130mila); la discordanza, però, è spiegata da un articolo pubblicato su Repubblica.it ripreso anche dalla nostra testata.

Sulla questione edilizia non c’è da stare allegri; spiega ancora Di Meglio: “I fondi che stanno arrivando nella scuola sono orientati, come quelli messi a disposizione dal PNRR, all’edilizia scolastica e alla scuola dell’infanzia. Prevediamo che ci saranno molti fondi da restituire perché impossibilitati a spenderli. Quando si parla di autonomia differenziata, purtroppo dobbiamo fare i conti con il mal funzionamento del decentramento dello Stato. Lo Stato fa stanziamenti ricorrenti per l’edilizia scolastica, parliamo di miliardi, ora con il PNRR ci sono somme ingenti; tuttavia, in una parte notevole del paese non cambia niente, gli edifici scolastici continuano a essere fatiscenti”.

E, proprio la vicenda dei fondi del PNRR che le scuole spendono a fatica a causa della carenza di personale amministrativo, sta evidenziando un nuovo problema che quest’anno è diventato esplosivo.

“I DSGA – denuncia Giorgio Germani, presidente nazionale Anquap – sono diventati un tesoro, raro ed introvabile.  Questi i dati: posti scoperti per Direttori SGA dal 1° settembre 2023 2.507 unità, con situazioni particolarmente critiche in: Lombardia (-644), Lazio (-246), Veneto (-237), Emilia-Romagna (-200), Sicilia (-173), Piemonte (-154), Puglia (-144), Calabria (-118), Toscana (-106) e Sardegna (-98)”.
E’ vero – ammette Germani – che gli uffici territoriali si adoperano con interpelli su ogni Provincia per intercettare qualche “anima disponibile” a fare le funzioni di DSGA ma il problema è strutturale perché il Ministero continua a tacere sulla procedura concorsuale che potrebbe, almeno parzialmente (immissioni autorizzate a.s. 2023/2024 n. 938) coprire la vacanza di 2.507 unità.


TFR e TFS, dall’INPS nuova prestazione di anticipazione ordinaria disponibile anche per il personale scolastico

da La Tecnica della Scuola

Di Giovanni Signorelli

Con circolare n. 79 del 7/09/2023 l’INPS fornisce indicazioni in merito alla nuova prestazione di anticipazione ordinaria del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in favore degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

La prestazione è istituita in via sperimentale per un triennio e integra l’anticipazione agevolata del TFS/TFR di cui all’articolo 23 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, e quella ordinaria già erogata dagli istituti bancari/finanziari in favore degli aventi diritto,

Requisiti di accesso alla prestazione

L’Anticipazione ordinaria del TFS/TFR in oggetto può essere richiesta dagli aventi diritto a una prestazione di TFS/TFR riferita a un rapporto di lavoro concluso, per i relativi importi maturati, disponibili e non ancora esigibili.

Importo erogabile

Il finanziamento è erogato in unica soluzione ai richiedenti aventi diritto, dietro cessione della corrispondente quota maturata, disponibile e non ancora esigibile del TFS/TFR.

È possibile l’erogazione del finanziamento anche in caso di altre cessioni o vincoli presenti sul TFS/TFR, limitatamente alla quota ancora disponibile, libera da vincoli o cessioni.

Gli importi del TFS/TFR da considerare cedibili da parte del richiedente il finanziamento sono quelli relativi a un rapporto di lavoro concluso, maturati, disponibili ed esigibili dopo almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di anticipazione.

L’anticipazione può essere richiesta per l’intero importo del TFS/TFR maturato.

Prima della materiale erogazione delle somme, l’INPS provvede ad accertare la presenza di eventuali debiti nei confronti dell’Istituto o dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

Tasso di interesse e spese di amministrazione

Sull’importo erogato a titolo di anticipazione del TFS/TFR è applicato un tasso di interesse nominale fisso in regime di capitalizzazione semplice pari attualmente all’1% annuo.

L’INPS si riserva la facoltà di aggiornare con proprio provvedimento il tasso di interesse applicato, dandone comunicazione e pubblicità sul proprio sito istituzionale; l’eventuale nuovo tasso troverà applicazione per le domande di anticipazione presentate successivamente al relativo provvedimento

Sull’importo dell’anticipazione del TFS/TFR, al lordo degli interessi, si applica la ritenuta dello 0,50% per le spese di amministrazione.

Domanda di anticipazione

La domanda di anticipazione ordinaria del TFS/TFR da parte degli iscritti alla Gestione unitaria deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, accedendo al relativo servizio dal sito istituzionale dell’INPS,

I Centri di assistenza fiscale (CAF) e gli Istituti di patronato dotati di apposita delega censita sul portale istituzionale dell’Istituto possono presentare domanda di anticipazione ordinaria del TFS/TFR per conto degli iscritti alla Gestione unitaria.

Bullismo e cyberbullismo: la legge potrebbe cambiare, nuovi impegni per le scuole

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

E’ stato approvato nei giorni scorsi dalla Camera dei Deputati la proposta di legge antibullismo derivante da disegni di legge presentati da diversi partiti sia di maggioranza sia di opposizione.
Adesso la proposta, che reca come prima firma quella del deputati Devis Dori di Verdi-Sinistra Italiana, passerà al Senato.
Spiega Dori: “Con questa proposta di legge, dedicata a Willy Monteiro Duarte, proprio in occasione del terzo anniversario (6 settembre 2020), quando venne ucciso con calci e pugni per aver difeso un amico durante una litesi compie un ulteriore significativo passo in avanti rispetto alla normativa vigente. Già con la legge 71 del 2017 si era fatto il primo grande sforzo di inquadrare il fenomeno del cyberbullismo. La proposta approvata ora alla Camera rappresenta un ulteriore intervento verso una più ampia disciplina, che certamente ci permette di dotarci della più completa normativa antibullismo d’Europa. Chiaramente nessuna legge sarà mai in grado di risolvere da sola una ferita sociale: la legge può agevolare quel percorso, velocizzarlo, indirizzarlo. Un drammatico fenomeno sociale, come il bullismo, va sconfitto agendo anzitutto a livello culturale, ma la legge può certamente contribuire a favorire questo percorso”.

Ma quali sono i contenuti fondamentali della proposta di legge?
Lo spiega lo stesso Dori.
La legge 71 del 2017, che attualmente si occupa solo di cyberbullismo, viene estesa anche al bullismo, anche in considerazione del fatto che il bullismo è ben più diffuso del cyberbullismo.

La proposta prevede che ogni Istituto scolastico adotti un codice interno per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo e istituisca un tavolo permanente di monitoraggio, del quale devono far parte rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie ed esperti di settore.
“Al dirigente scolastico – spiega ancora Dori – viene riconosciuto un ruolo più incisivo e strutturato per la gestione di episodi di bullismo che coinvolgono gli studenti, anche segnalando i casi più gravi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni per l’attivazione di misure di natura amministrativa”
Ci sarà una nuova modalità di intervento, denominata “Progetto di intervento educativo” che sarà predisposto dal Tribunale dei minorenni. Questo progetto disposto dal Tribunale viene poi gestito e verificato dai servizi sociali, anche con la possibile partecipazione del nucleo familiare, e ha una finalità rieducativa e riparativa e può prevedere anche lo svolgimento di attività di volontariato sociale o la partecipazione a laboratori teatrali, laboratori di scrittura creativa, corsi di musica, lo svolgimento di attività sportive e artistiche.

La legge prevede inoltre la “Giornata del Rispetto” fissata al 20 gennaio di ogni anno (data di nascita di Willy Monteiro Duarte), quale momento specifico di approfondimento delle tematiche del rispetto degli altri, della sensibilizzazione sui temi della non violenza psicologica e fisica, del contrasto ad ogni forma di discriminazione e prevaricazione.

Nel “Patto educativo di corresponsabilità” già previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti verrà poi inserito un esplicito impegno per le famiglie a collaborare con la scuola per consentire l’emersione di episodi riconducibili ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, di situazioni di uso o abuso di alcool o di sostanze stupefacenti e di forme di dipendenza, dei quali i genitori o gli operatori scolastici dovessero avere notizia.

Trattandosi di una proposta di legge sostenuta sia dalla maggioranza sia dell’opposizione è molto probabile che il passaggio al Senato possa essere rapido e che la legge entri in vigore già fra qualche mese.

Concorso Dirigenti tecnici, previsto anche un percorso di formazione dopo il superamento delle prove: informativa sulla bozza di regolamento

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Alla dirigenza tecnica sono applicabili le regole generali per l’accesso alla dirigenza pubblica: per questo, nell’ambito del prossimo concorso per Dirigenti tecnici, si prevede anche un percorso di formazione, da compiersi successivamente al superamento del concorso, presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

A dirlo è l’ANP, che dà notizia della riunione in videoconferenza dell’11 settembre, concernente l’informativa sulla bozza di regolamento relativo al concorso per dirigente tecnico.

L’Amministrazione ha illustrato il contenuto del documento, precisando che è il frutto di un compromesso tra le disposizioni applicabili all’area istruzione e ricerca e quelle applicabili alle funzioni centrali.

Priorità dell’Amministrazione è che la procedura per 145 dirigenti tecnici sia attivata prima possibile. Con il loro reclutamento si opera la copertura di tutti i posti attualmente vacanti nella dotazione organica.

Alla procedura possono accedere dirigenti scolastici e docenti di ruolo con dieci anni di anzianità, maturati anche con contratti a tempo determinato.

La preselettiva è prevista soltanto nel caso di istanze pari a tre volte il numero di posti a concorso. Dunque, saranno sufficienti 435 domande. E si articolerà in 60 quesiti a risposta multipla aventi a oggetto: pedagogia, diritto, informatica, inglese, ragionamento verbale e logico-astratto. Non è prevista una soglia minima per il superamento della prova preselettiva.

Sarà ammesso alle due prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti a concorso.

La prova scritta verterà su tutte le aree oggetto del concorso, articolata in 7 quesiti a risposta aperta (punteggio minimo 49; punteggio massimo 70). Ci sarà poi una prova pratica consistente in una soluzione di caso (punteggio minimo 49; punteggio massimo 70). Seguirà infine una prova orale (punteggio minimo 42; punteggio massimo 60).

Biologia con curvatura biomedica, il decreto con i licei scientifici e classici autorizzati ad attivare i percorsi nell’a.s. 2023/24

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Entro il 26 agosto scorso gli istituti interessati hanno trasmesso la propria candidatura per la selezione di licei classici e scientifici nei quali verrà attivato, dall’a.s. 2023/24, il percorso di potenziamento di Biologia con curvatura biomedica, al fine di favorire l’acquisizione di competenze in campo biologico, grazie anche all’adozione di pratiche didattiche attente alla dimensione laboratoriale, e di orientare le studentesse e gli studenti che nutrono un particolare interesse per la prosecuzione degli studi in ambito chimico-biologico e sanitario.

L’avviso aveva come oggetto la realizzazione di un percorso di potenziamento-orientamento di durata triennale, per un totale di 150 ore, a partire dal terzo anno del corso di studi; il monte ore annuale è pari a 50 ore, di cui 40 svolte presso i laboratori degli Istituti coinvolti, con la formula dell’impresa formativa simulata, e 10 ore svolte presso le strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali, secondo modalità afferenti ai “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)”.

Le 40 ore da svolgere presso gli Istituti interessati saranno così suddivise:

  • n. 20 ore tenute dai docenti di scienze;
  • n. 20 ore tenute da esperti medici individuati dai relativi Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Il materiale didattico sarà condiviso in itinere mediante piattaforma informatica gestita dal liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, scuola capofila di rete.

In proposito, con Decreto Direttoriale n. 1583 del 8 settembre 2023, il MIM ha trasmesso l’elenco delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei scientifici, licei scientifici ad opzione scienze applicate, licei scientifici con sezione ad indirizzo sportivo, licei classici) autorizzate ad attivare, a partire dall’a.s. 2023/2024 il percorso triennale di “Biologia con curvatura biomedica”.

IL DECRETO

L’ALLEGATO

Insegnamento dell’educazione civica: entro il 30 settembre Linee guida integrate con educazione stradale, economica, alimentare, sviluppo sostenibile e sport

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Con Decreto Ministeriale n. 158 del 3 agosto 2023, pubblicato in data odierna, il Ministero ha apportato alcune modifiche al DM 35 del 22.06.2020 (“Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92”) e al DM 336 del 23.11.2021 (ricostruzione del Comitato tecnico scientifico con compiti consultivi e propositivi sull’attuazione della legge n. 92 del 2019, con particolare riferimento alla definizione dei tempi, forme e modalità di monitoraggio delle attività svolte dalle istituzioni scolastiche, ai fini dell’istruttoria per l’integrazione delle citate Linee guida).

Il D.M. 158 prevede, in particolare, che è prorogato al 30 settembre 2023 il termine per l’integrazione delle Linee guida.

Tali integrazioni, come specificato in premessa, riguarderanno l’introduzione, nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, anche di interventi mirati a valorizzare maggiormente i contenuti in materia di educazione stradale. Ulteriori integrazioni concernono le conoscenze di base per la partecipazione piena e consapevole degli studenti alla vita economica della comunità, nel contesto della promozione dell’educazione ad una cittadinanza attiva; e ancora il rafforzamento di elementi di conoscenza in materia educazione alimentare, sport e sviluppo sostenibile.

Il D.M. in commento si propone anche di rimodulare i compiti e le funzioni del board di esperti di alta consulenza scientifica e del Comitato tecnico-scientifico.

Il Board di esperti di alta consulenza scientifica sovrintende alle attività e ai compiti assegnati al Comitato tecnico scientifico.

Le attività e i compiti del Board di esperti sono prorogati fino al 30 settembre 2023.

La composizione del Comitato tecnico scientifico è così modificata:

  • Dott. Fabrizio Manca – Direttore generale Ministero dell’istruzione e del merito, Coordinatore;
  • Dott. Carlo Rubinacci – Dirigente tecnico, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Dott.ssa Maria Rosa Silvestro – Dirigente tecnico, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Dott.ssa Daniela Marrocchi – Dirigente tecnico, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Dott.ssa Franca Da Re – già Dirigente tecnico, USR Veneto;
  • Dott.ssa Marina Imperato – dirigente scolastico in comando, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Dott.ssa Stefania Bigi – dirigente scolastico in comando, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Prof.ssa Carla Guetti – docente in comando, Ministero dell’istruzione e del merito;
  • Dott.ssa Giorgia Menditto – docente, USR Veneto.

Il Comitato tecnico scientifico dura in carica fino all’adozione dell’integrazione delle Linee guida e comunque non oltre il 30 settembre 2023.

IL DECRETO

Nota 12 settembre 2023, AOODGOSV 29831

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale ordinamenti scolastici, valutazione e internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio I – Affari generali, personale, contabilità e vigilanza sugli enti

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente agli studi della Valle D’Aosta – AOSTA
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
Al Sovraintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado LORO SEDI
e,p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
Al Capo Ufficio Stampa SEDE

Oggetto: Fiera Didacta Italia edizione siciliana. Ente fieristico “Sicilia Fiera Exibition Meeting Hub” Misterbianco (CT) – 12, 13 e 14 ottobre 2023

Education at a Glance 2023

Martedì 12 settembre alle ore 11.00, presso la sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito saranno esposti i risultati del Rapporto OCSE “Education at a Glance 2023”, con l’intervento iniziale del Ministro Giuseppe Valditara.

Il Rapporto verrà presentato da Tia Loukkola, Direttrice del Centro per la ricerca educativa e l’innovazione dell’OCSE. A moderare l’evento sarà Roberto Ricci, Presidente Invalsi.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta sul canale YouTube del MIM cliccando su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=ka27S2ZWH88&ab_channel=Ministerodell%27IstruzioneedelMerito