P. Sollecito, Gli altri siamo noi

“GLI ALTRI SIAMO NOI”: GLI SGUARDI “EMPATICI” DI PATRIZIA SOLLECITO

di Carlo De Nitti

Può non essere peregrina l’idea che, per presentare la poetica di un’Autrice come Patrizia Sollecito e la sua prima silloge di versi, rammemorare, per evidente associazione mentale, un testo che alla poesia è molto prossimo quale quello di una canzone, in particolare, di una  del 1991: Gli altri siamo noi, scritta, cantata e portata al meritato successo canoro da Umberto Tozzi. Da quelle parole emerge una dimensione empatica dell’esistenza che non può non essere tale, se non mediante un processo di identific-azione e di scambio di ruoli, quali esiti di un processo che ha il suo abbrivo negli sguardi di ognuno verso tutti/e, verso il mondo, la natura.  

Cos’è uno sguardo, se non il modo attraverso cui io irrelati iniziano a relazionarsi, a cum-prendersi, a divenire un io ed un tu – tanti io e tanti tu – a tendere verso la costituzione di un/ tanti  noi/ voi, in una dimensione assolutamente diversa da quella primigenia? Lo sguardo è la forma di apertura al dialogo ed all’empatia: “dialogo” non significa necessariamente “accordo” ma, di sicuro, riconoscimento e legittimazione reciproci in un medesimo orizzonte di senso, all’interno del quale, per dirla con le parole di Antoine de Saint-Exupéry (1900 – 1944), ci si “addomestica” reciprocamente.

Lo sguardo empatico costituisce la cifra peculiare di e c’è il tuo sguardo, la prima silloge di trenta poesie che Patrizia Sollecito – personalità poliedrica, docente eccezionalmente versatile ed ispirata scrittrice – regala ai lettori, da augurare tantissimi, questa estate mediante i tipi di WIP edizioni di Bari:<<Voglio regalare parole / che rompano il sentirsi anonimi / per diventare clessidre / che abitano il tempo>> (Clessidre, p. 43) il tempo in cui si vive e con-vive, guardandosi. <<La poesia / è nell’urgenza del dare / fra le labbra e le intese / nel verde dei prati / e nel rosso generoso dei papaveri. / Qui si adagia leggera / canto nitido e fertile>> (Sottobraccio, p. 39).

Rendono particolarmente preziosa questa raccolta di versi la traduzione nella musicale lingua spagnola ed una serie di acquerelli entrambi dovuti a Carmen Ciocca, nonché Il canto per la nuova umanità di Anna Santoliquido, presidente dell’Associazione internazionale “Donne e Poesia”.

Lo sguardo è l’atteggiamento filosofico – che Patrizia Sollecito convintamente ed universalmente pratica – che le consente di accogliere empaticamente in sé l’altro, socializzando il suo “mondo interiore”: <<Se ti vedo, sorrido. / Se mi guardi e sorridi / so che esiste / la vita di dentro>> (Sorriso, p. 19).

Essa costituisce il noi latente nell’io e nel tu, alla maniera del vento che << libera il noi / nascosto nell’io e nel tu / nel respiro delle nuvole / è il nostro appartenerci>> (Il vento, p.17).
Tale coappartenenza ha il suo livello primigenio in ciò che il filosofo Edmund Husserl (1857 – 1938) chiamava pre-categoriale, negli sguardi e nei silenzi, nella dialettica silenzi / parole e buio / luce, nel mondo della vita, Lebenswelt:<<Amo silenzi con i varchi / spio dalle crepe / il sopraggiungere della luce>> (Silenzi, p. 23).

Quella luce accompagnata dalla parola più vera, la parola interiore: <<Ti riveli. / Sei parola di tenacia nel sentire. / Parola di fraternità / che disegna le fisionomie del buio / per forarlo di rosei albeggi […] Canto sacro / della terra, delle acque, del cielo / risveglio della nuova umanità>> (Parola interiore, p. 51). Generata e ri-generata dagli sguardi reciproci carichi di empatia: <<E ci fu il tuo sguardo / a donarmi unità. / Frantumi di me raccogliesti sorridendo. / Manciate di parole mi gettasti del grembo. / All’incrocio del mio dolore eri lì>> (Il tuo sguardo, p. 53). E reciprocamente: <<Scuoti le apparenze, / ritrovati / come approdo e ripartenza. / Disegna il tuo esserci al mondo. / Scrivimi, invece, una poesia che parli di te>> (Scrivimi un verso, p. 27).

Gli sguardi empatici di Patrizia Sollecito – e di chi desideri collocarsi sulla sua medesima lunghezza d’onda – hanno quali protagoniste d’eccezione le donne, probabilmente più capaci di un pensiero “lungo” che non segua necessariamente la razionalità epistemica di stampo moderno, cercando, invece, quella ragionevolezza si nutre di phronesis e di originaria potenza muliebre. <<Seguo le tue linee femminili […] la poesia del vivere / ti ridisegna e ti svela. / Si nutre di sogni arditi / la tua forza. / Non patteggi / con l’usura del tempo / scavi canali / e segreti […] Partigiana della tenerezza / nei sentieri impervi della violenza / fai rotolare ad ogni passo / parole nuove. / La tua energia / alimenta sogni di speranza / confini>> (La forza al femminile, pp.73 – 75).

Questo limpido protagonismo femminile rivela una diversa consapevolezza e forza che – e Patrizia Sollecito, anche come docente, lo sa bene – accomuna le donne di tutto il mondo. Testimonia questa consapevolezza lirica Io: <<Permetto a pochi / di affacciarsi nei miei pensieri / temo polvere e disordine. / Non amo le ombre / neppure le penombre / abbraccio le mie fragilità>> (Io, p. 85).

Patrizia Sollecito non si rifugia, di certo, nel suo ego solipsistico: <<Mi nutro di affetti / credo nell’amicizia / sentimento di tener da e vitale energia / di straordinario e di quotidiano. / Musicale armonia, ritmo di jazz, / imprevedibile. / Come me>> (Ibidem).

Straordinario e quotidiano non sono due dimensioni irrelate della vita: Lo straordinario può essere quotidiano ed il quotidiano straordinario.

Come gli sguardi “empatici“ di Patrizia Sollecito: quotidianamente straordinari, per innervare di sé tutte le vite, in qualsiasi luogo si incontrino, di una nuova humanitas. Affinchè tutti possiamo DirCi di Sì, come era intitolato un precedente volume dell’Autrice (2018) per i tipi della medesima e benemerita casa editrice, in collaborazione con Pasquale Adamo, Mental Coach e Trainer di PNL.

Tout se tient nella poesia di Patrizia Sollecito: <<Voglio andare controvento / oltre la quiete, / parlare di possibilità / oltre la rassegnazione. / Voglio indicare la pienezza oltre la mancanza. / Credo nei risvegli / nei mondi corallini interiori / e nell’amore>> (Oltre, p. 25).

Il Decreto Interministeriale n.153/2023

Il Decreto Interministeriale n.153/2023
Nuovi scenari per l’inclusione

di Fabio Zanardelli


Introduzione

La normativa per l’inclusione scolastica ha recentemente ricevuto un’ulteriore integrazione, correttiva del DI 182/2020 e dei relativi allegati (Modelli di PEI, Linee guida e tabelle per l’individuazione del fabbisogno di risorse per il sostegno).
Tale decreto, infatti, era stato annullato da parte della sentenza del TAR del Lazio n° 9795 del 19 luglio 2021 (pubblicata il 14 settembre 2021), per poi essere riabilitato dal Consiglio di Stato con la sentenza del 26 aprile 2022; anche dopo la legittimazione, tuttavia, si è rimasti in attesa di un provvedimento correttivo e integrativo che tenesse conto degli aspetti di criticità messi in luce dalla sentenza del TAR: per citare due tra i più controversi, la possibilità per gli alunni con disabilità di frequentare con “orario ridotto” e l’ammissibilità dell’esonero dallo studio di alcune discipline.

Proprio per rispondere a questa esigenza, è stato pubblicato il Decreto Interministeriale n. 153 del 1° agosto 2023, il cui titolo completo risulta proprio “Disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, recante: «Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66»”.

In questa parte introduttiva si coglie l’occasione per una breve premessa terminologica. Sul sito del MIM il testo di legge è citato come “Decreto Ministeriale” (https://www.miur.gov.it/-/decreto-ministeriale-n-153-del-1-agosto-2023, consultato il 16/09/2023) mentre la sezione “Inclusione e nuovo PEI” riporta la dicitura “Decreto Interministeriale” (https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/decreto-interministeriale.html, consultato il 16/09/2023); a parere di chi scrive, quest’ultima sarebbe preferibile in quanto il decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito è stato emanato, come si legge nell’ultimo “ACQUISITO” del preambolo, dopo aver “acquisito il concerto del Ministro dell’Economia e delle Finanze con prot. 30418 del 18 luglio 2023”. Nel testo che segue, alla luce di questa considerazione, si farà riferimento al Decreto come Decreto Interministeriale (DI 153/2023).

Le modifiche al DI 182/2020

Il DI 153/2023, formato da 14 articoli, che hanno apportato al DI 182/2020 le seguenti modifiche:

  • Articolo 3. Composizione del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione: è stata rimossa la figura dello psicopedagogista, ove presente, tra le figure interne al GLO ed è stata apportata un’integrazione terminologica alle aree di riferimento degli specialisti chiamati a partecipare alle riunioni (aggiunta “assistenza specialistica”).
  • Articolo 4. Funzionamento del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione: è stato corretto refuso in un riferimento interno ad un comma ma, soprattutto, è stata rimossa la possibilità di riunione del GLO in orario scolastico. Salvo motivata necessità (che si presume dovrà comparire nel verbale o essere comunque documentata), tali incontri dovranno svolgersi in fasce orarie non coincidenti con l’orario delle lezioni.
  • Articolo 8. Attività di osservazione sistematica e progettazione degli interventi di sostegno didattico: è stato aggiunto il comma 4, che esplicita la corrispondenza tra i Domini del Verbale di accertamento/Profilo di Funzionamento, richiamati nelle Linee Guida, e le Dimensioni presenti nei modelli di PEI allegati al Decreto in esame. Si aggiunge, inoltre, nella parte relativa alle aree oggetto di osservazione sistematica, un riferimento a stili cognitivi e competenze più precisamente individuati come aspetti di sviluppo a partire dalla scuola primaria.
  • Articolo 9. Ambiente di apprendimento inclusivo: si rileva un’aggiunta terminologica (contesto fisico, organizzativo e relazionale) che rende più trasparente la natura integrata dell’osservazione sistematica per poter predisporre un ambiente di apprendimento inclusivo.
  • Articolo 10. Curricolo dell’alunno: con la modifica di questo articolo si precisa che la valutazione va sempre espressa per ciascuna disciplina, anche qualora si proceda a raggruppamenti per aree disciplinari, e si esclude ad ogni livello l’esonero dalle discipline di studio. Inoltre, viene specificato che la differenziazione tra i percorsi ordinari, personalizzati con prove equipollenti o differenziati ai fini del conseguimento del diploma è valida solo per la scuola secondaria di secondo grado. Tale precisazione risulta pienamente coerente con quanto affermato nell’OM 90/2001, art. 15, richiamato nel D.Lgs 62/2017, art. 20, c. 5 ed esplicitato sia nei nuovi modelli di PEI sia nelle Linee guida allegate al Decreto Interministeriale (Allegato B al DI 153/2023, in particolare pagine da 35 a 42) già nella versione del 2020 (Allegato B al DI 182/2020, pagine da 36 a 43).
  • Articolo 10 bis. Esami integrativi per gli alunni con disabilità frequentanti scuole secondarie di secondo grado: questo articolo, nuova aggiunta del DI 153/2023, chiarisce le modalità di passaggio da un percorso didattico differenziato a uno personalizzato con prove equipollenti. Sono previste due possibilità:
    a. Se il CdC non approva a maggioranza, l’alunno dovrà superare prove integrative per ottenere il passaggio;
    b. Se il CdC approva a maggioranza, il passaggio sarà confermato senza necessità di prove integrative.
    Si nota, in questo articolo, l’implicito assunto che il percorso didattico sia di competenza del solo team docenti/CdC e non dell’intero GLO, come già chiarito nelle Linee guida (Allegato B al DI 182/2020, p. 30, e Allegato B al DI 153/2023, p. 30). Pertanto, il passaggio da un percorso didattico differenziato a uno con prove equipollenti richiede l’approvazione della sola componente docente del gruppo di lavoro operativo per l’inclusione.
  • Articolo 12. Interventi necessari per garantire il diritto allo studio e la frequenza: si nota una modifica terminologica al riferimento alle disabilità visive e uditive che non consideri tale tipologia di funzionamento un deficit, come nel testo precedente (il testo “privi della vista, privi dell’udito” è stato sostituito da “con disabilità visive e uditive”).
  • Articolo 13. Organizzazione generale del progetto di inclusione e utilizzo delle risorse: questa sezione precisa le possibilità di personalizzazione oraria non coincidente con l’intero tempo scuola. La possibilità è ammessa ma in via eccezionale alla luce dei seguenti prerequisiti:
    a. Comprovate e documentate esigenze sanitarie;
    b. Richiesta espressa congiuntamente da parte della famiglia e dei sanitari (e non in alternativa da uno o dall’altro, come nella versione precedente del testo normativo).
  • Articolo 18. Definizione delle modalità per l’assegnazione delle misure disostegno: viene qui modificata la dicitura “Debito di Funzionamento” con “Supporti al funzionamento”. La precedente definizione risulta, infatti, poco coerente con l’ottica inclusiva di recupero in un percorso su misura e declinato sulla base delle effettive esigenze e potenzialità dell’alunno proprio per promuovere il maggior livello di funzionamento possibile, da perseguire, appunto, con opportuni supporti in ottica bio-psico-sociale di abbattimento delle barriere all’interazione con il contesto. Viene inoltre esplicitato che la rilevazione del fabbisogno di risorse può avvenire in tre modalità distinte:
    a. in base al profilo di funzionamento;
    b. in base al verbale di accertamento;
    c. prendendo in considerazione entrambi i documenti.
  • Articolo 19. Modello di Piano Educativo Individualizzato: in riferimento all’attivazione della compilazione in digitale del PEI (ancora in via sperimentale ed estesa solo a scuole volontarie) si precisa che le credenziali di accesso al documento avranno privilegi diversificati a seconda del profilo che effettuerà l’accesso.
  • Articolo 20. Linee guida: viene aggiunto “Al fine di agevolare la redazione del PEI” all’inizio dell’articolo, esplicitando la finalità delle Linee guida allegate al decreto
  • Articolo 21. Norme transitorie: viene esplicitato, attraverso l’aggiunta di un comma, che, nel caso il profilo di funzionamento non sia stato ancora redatto, il PEI può ancora basarsi, in via transitoria, sul binomio diagnosi funzionale-profilo dinamico funzionale.

Le modifiche agli allegati

Contestualmente alla modifica del testo di legge, sono stati pubblicati nuovamente gli allegati al DI 182/2020, in versione integrata, riveduta e corretta. Si nota in particolare:

  • I nuovi modelli di PEI modificati in base alla nuova normativa (Allegati A1, A2, A3, A4 al DI 153/2023).
  • Le Linee guida modificate sulla base delle nuove disposizioni (Allegato B al DI 153/2023).
  • La modifica terminologica della scheda di “Supporti al funzionamento” (Allegato C al DI 153/2023, ex “Debito di funzionamento”).
  • La tabella dei fabbisogni (Allegato C1 al DI 153/2023) divisa per ordine di scuola: si rileva in particolare, l’esplicitazione di corrispondenza tra entità delle difficoltà riscontrate e ore di sostegno (diversificate in base all’orario del personale docente dei vari ordini e gradi di scuola).

Modifiche mirate, integrazioni risolutive

Si ritiene che il DI 153/2023 costituisca un notevole apporto positivo al chiarimento delle modalità di attuazione dell’inclusione scolastica.

Si reputano particolarmente utili i seguenti interventi correttivi:

  • Chiarimento delle fasce orarie delle riunioni del GLO: “in orario scolastico” e “in ore non coincidenti con l’orario di lezione” sono due diciture che entrano in contraddizione. Questa nuova dicitura esclude, quindi, le fasce orarie che prevedono attività didattica, lasciando margini di possibilità per i membri del CdC di prendere parte alla riunione e, per la scuola secondaria di secondo grado, l’eventuale partecipazione dello studente per cui è redatto il progetto. Si rivelerà necessario, in caso alcuni membri del GLO non possano giocoforza adeguarsi alla fascia del tardo pomeriggio (l’unica libera dalle lezioni considerando i diversi ordini di scuola, che talvolta prevedono anche sessioni pomeridiane), occorrerà esplicitare nel verbale la motivazione dell’orario di riunione concordato.
  • Per la valutazione, è stato chiarito che deve essere valutata ogni disciplina anche a seguito di raggruppamento in aree disciplinari.
  • Puntualizzazione sulla necessità di personalizzare il percorso didattico escludendo, ad ogni livello, l’esonero da una disciplina.
  • Chiarimento delle modalità di passaggio da un percorso didattico da differenziato a personalizzato con prove equipollenti. Nella versione precedente, mancavano requisiti stabiliti chiaramente dalla normativa, rendendo difficile, una volta differenziato il percorso didattico, rientrare nel percorso con prove equipollenti. Ora, tale passaggio può avvenire anche con il solo parere favorevole espresso a maggioranza da parte del CdC, agevolando la modifica di percorso sulla base non solo sulla base del superamento di prove apposite, ma anche, eventualmente, alla luce di un percorso sotto gli occhi del team dei docenti che permetta di riscontrare i requisiti per il passaggio ad un percorso con prove equipollenti.
  • La possibilità di un orario personalizzato non coincidente con l’intero tempo scuola è ammessa (a differenza di quanto esplicitamente vietato dal TAR), ma alla luce di una richiesta congiunta di famiglia e servizio sanitario e motivata da eccezionali e documentate esigenze sanitarie. Ne consegue, dunque, che tale misura, ancorché eccezionale, trovi giustificazione in un’attenta valutazione di bisogni, esigenze e necessità, che tenga conto di un tempo scuola a misura dell’alunno e che abbia come punto focale l’interesse al suo benessere e alla promozione del suo successo formativo.
  • In mancanza, in molti contesti, della redazione di un profilo di funzionamento, è stata esplicitata, nelle norme transitorie, la possibilità di fare riferimento alla diagnosi funzionale e/o al profilo dinamico funzionale, se redatto.

Conclusioni

Alla luce dell’analisi effettuata, il decreto introduce importanti chiarimenti soprattutto per la scuola secondaria di secondo grado, particolarmente complessa per via degli esiti diversificati, ai fini del rilascio del diploma, a seconda del percorso didattico individuato dal PEI (chiarimento delle modalità di passaggio da un percorso differenziato a uno personalizzato con prove equipollenti).

A livello generale, invece, l’esclusione della possibilità di esonero dalle discipline ha una doppia valenza: da un lato, a livello didattico, mantiene l’intero team docenti o consiglio di classe corresponsabile del percorso dell’alunno, dall’altro, a livello educativo e pedagogico-formativo, pone l’accento sulla necessità di personalizzazione di tutte le discipline in base ad obiettivi raggiungibili dall’alunno, operazione, se opportunamente declinata in base alle effettive potenzialità, sempre possibile in chiave inclusiva. Inoltre, è degna di nota l’introduzione della necessità di richiesta da parte sia della famiglia sia del servizio sanitario e della motivazione con eccezionali e documentate esigenze sanitarie per rende legittima, ancorché eccezionale, la possibilità di personalizzazioni orarie non coincidenti con la totalità del tempo scuola all’interno del PEI; tale misura viene incontro a situazioni in cui le effettive esigenze dell’alunno rendano necessario, a giudizio di famiglia e sanitari, un tempo scuola personalizzato per esigenze legate alle caratteristiche di funzionamento e alla promozione del maggior grado possibile di benessere dell’alunno per cui il PEI è stato redatto.

Inoltre, risulta particolarmente apprezzabile la sostituzione della dicitura “Debito di funzionamento” con “Supporti al funzionamento”, maggiormente in linea con una visione bio-psico-sociale che opera in prospettiva non di colmare deficit, ma di abbattere barriere per supportare il funzionamento della persona nell’interazione con il contesto di riferimento. Si auspica, infine, che la compilazione digitale del PEI, al momento introdotta solo a livello sperimentale, possa contribuire da un lato a semplificare e dematerializzare le procedure di redazione, assicurando al contempo la riservatezza del suo contenuto con apposite misure, dall’altro a promuovere ulteriormente l’uniformazione nelle modalità di stesura di questo importante documento, base imprescindibile per garantire l’inclusione scolastica.

Festivalfilosofia 2023

Festivalfilosofia 2023: i mondi della parola. Dal 15 al 17 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo

Da venerdì 15 a domenica 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre e spettacoli. Oltre 50 filosofe e filosofi approfondiranno la centralità del linguaggio e della lingua in un’epoca dominata dalla comunicazione, ma in cui la parola e il discorso pubblico risultano indeboliti. Quasi la metà delle lezioni sono tenute da debuttanti al festival

Dedicato al tema parola, il festivalfilosofia 2023 è in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 15 al 17 settembre. Giunto alla ventitreesima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.

Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero filosofico discuteranno la centralità del linguaggio, della lingua e della presa di parola in un’epoca – caratterizzata dal dominio della comunicazione – che paradossalmente sembra tuttavia indebolirla. Analizzando la situazione del discorso nella sfera pubblica, emergeranno i punti critici della comunicazione politica contemporanea. Nel campo delle relazioni sociali si mostrerà quanto la parola debba essere costantemente curata per evitare il degrado dei rapporti tra le persone, come nei casi dei linguaggi d’odio e delle problematiche di genere. Portando a valore i contributi della ricerca scientifica e tecnologica, si discuterà la questione del linguaggio tanto dal punto di vista evoluzionistico, quanto da quello delle sue codificazioni tecnologiche e algoritmiche. Sulla scorta dei principali modelli filosofici e delle loro genealogie, si traccerà anche il quadro del rapporto tra scrittura e immagine, per mostrare i punti di contatto tra piano espressivo e piano figurativo.

Una decina di appuntamenti saranno nel segno della conversazione e del dibattito, sia per mettere a confronto diverse posizioni filosofiche, sia per generare un incontro fra teorie ed esperienze artistiche. 

L’edizione 2023, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con due sole eccezioni, sono al loro debutto al festival.

Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari (componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali(componente del Comitato scientifico del festival), Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris (Lectio “Confindustria Emilia Area Centro”), Umberto Galimberti, Natalino Irti, Michela Marzano, Stefano Massini (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”), Salvatore Natoli, Massimo Recalcati (Lectio “BPER Banca”). 

Tra chi è al “debutto”: Claudia Bianchi, Alex De Voogt, Silvia Ferrara, Tim Ingold, Sverker Johansson, David Le Breton, Franco Lo Piparo, Eva Meijer(Lectio “Gruppo Hera”), Cecilia Robustelli (Lectio “Coop Alleanza 3.0”), Gisèle Sapiro, Françoise Waquet, Maryanne Wolf.

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiose e studiosi autorevoli commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della parola. 

Per il pubblico del web, alle ore 18 di ciascun giorno sarà trasmessa in diretta una lezione sui canali del festival, in attesa della pubblicazione dell’intero programma la settimana successiva alla manifestazione.

Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo (ancora in corso di ultimazione) coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi saranno dedicati alla questione del rapporto tra parola e immagine – attraverso un lavoro sulla scrittura o sui prompt linguistici che presiedono alla generazione delle immagini – una serie di esperienze laboratoriali e partecipative metterà in pratica e in scena l’esercizio della presa di parola, coinvolgendo le questioni del multilinguismo, della lingua madre, delle lingue generazionali, delle pratiche affermative di soggettività.

Tra i partecipanti: Alessandro Bergonzoni con le sue sperimentazioni linguistiche e concettuali; Gino Castaldo con un racconto di come le parole dei cantautori abbiano plasmato l’immaginario degli italiani; Ascanio Celestini con una narrazione sulla voce collettiva dell’eccidio delle Fosse Ardeatine; Mariangela Gualtieri con un rito della voce poetica; Monica Guerritore con una riflessione su estetica e pratiche artistiche; Saverio Raimondo con una lezione-spettacolo sull’incerto futuro della satira; Pablo Trincia con una testimonianza sul podcast come dispositivo di racconto.

Oltre trenta le mostre e installazioni proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni artistiche pubbliche e gallerie private.

L’insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di oltre 160 partner culturali.

Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.

Progetto DIVARI

Progetto DIVARI: aperte le iscrizioni al percorso di diffusione e formazione online per un nuovo contingente di docenti delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia

Le iscrizioni interessano gli insegnanti del primo e del secondo ciclo di istruzione

di Redazione

Nell’ambito del “Piano d’intervento per la riduzione dei divari territoriali in Istruzione – Formazione sulle competenze di base” (codice progetto: 10.2.7.A4-FSEPON-INDIRE-2021-1) prende avvio una nuova fase formativa, con un ciclo più breve che si rivolge a un ulteriore contingente di docenti di Italiano, Inglese e Matematica.

La fase di Diffusione e formazione verrà avviata a fine settembre e si rivolgerà ai docenti di Italiano, Inglese e Matematica delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che non hanno partecipato alla Formazione sulle Competenze di Base erogata nell’a.s. appena concluso.

Ai docenti accolti in formazione sarà offerto un percorso online arricchito con le pratiche didattiche realizzate dai corsisti durante la prima edizione del progetto, svoltasi da aprile a giugno 2023.

Dal 4 di settembre le scuole potranno pertanto procedere all’iscrizione dei nuovi docenti.

Durante le precedenti fasi di realizzazione del progetto sono stati rivisti e prodotti oltre 340 materiali formativi (percorsi didattici, materiali di studio e video-lezioni) finalizzati a promuovere pratiche didattiche significative nelle scuole coinvolte delle regioni destinatarie dell’azione. Questi costituiscono il corpus sulla base del quale si sono svolte le attività di riflessione, progettazione e sperimentazione dei corsisti.

A queste risorse, nella nuova fase si aggiungono le pratiche didattiche, realizzate e documentate dai corsisti durante la formazione e rilette dai tutor, che costituiscono una rielaborazione in contesto dei suggerimenti dati nel corso. Tra queste, Indire ha selezionato le più significative per metterle a disposizione di altri docenti che lavorano in contesti simili.

Alcune pratiche sono inoltre raccolte e commentate in percorsi guidati online per i docenti del Primo e del Secondo Ciclo e intendono fornire tracce di lavoro per le attività da realizzare in classe.

A partire da tali prodotti si sviluppa il corso di diffusione e formazione online della durata complessiva di 15 ore, che prevede:

  • 2 ore di webinar di introduzione al tema dei Divari e presentazione della formazione;
  • un questionario iniziale di autoanalisi e analisi del contesto;
  • 3 ore di webinar sull’Ambito Disciplinare [per area: webinar distinti per Primo Ciclo e Secondo Ciclo];
  • lo studio e l’approfondimento del percorso guidato online;
  • la produzione di un elaborato di progettazione, sottoposto a validazione da parte di esperti Indire;
  • un questionario finale.

Il corso di diffusione e formazione, il cui avvio è previsto per la fine di settembre e che terminerà non oltre il 15 novembre, potrà accogliere fino a un massimo di 2.200 docenti suddivisi per Italiano, Matematica e Inglese.

Le iscrizioni al percorso si apriranno lunedì 4 settembre per accogliere in via prioritaria i docenti di Italiano, Inglese e Matematica che non hanno già partecipato alla formazione erogata nel precedente anno scolastico (aprile-luglio 2023) e che sono in servizio presso le scuole delle cinque regioni interessate indicate nell’Allegato 2 al decreto del Ministro dell’istruzione 24 giugno 2022, n. 170, relativo al riparto delle risorse fra le istituzioni scolastiche per il contrasto alla dispersione nell’ambito dell’Investimento 1.4 del PNRR per la riduzione dei divari territoriali.

A partire dal 7 settembre le iscrizioni saranno aperte anche a tutti gli altri istituti delle cinque regioni interessate.

I docenti saranno accolti in formazione in base alla sola priorità temporale di iscrizione fino al raggiungimento dei numeri previsti.

Modalità di iscrizione

I Dirigenti delle scuole di cui all’ Allegato 2, già in possesso delle credenziali di accesso alla piattaforma, inviate in occasione della scorsa edizione, potranno con esse procedere all’iscrizione dei nuovi docenti interessati. In caso di smarrimento di tali credenziali è possibile procedere in modo autonomo al recupero, inserendo nel campo ‘username’ il Codice meccanografico del suo Istituto in caratteri minuscoli.

I Dirigenti scolastici degli altri istituti destinatari dell’azione proposta, non ancora in possesso delle credenziali, le riceveranno da INDIRE a mezzo e-mail per l’iscrizione dei docenti.

Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 17 settembre compreso.

In caso di eventuali problemi tecnici è possibile inviare un ticket di richiesta tramite l’apposito form

Per ulteriori informazioni scrivere a competenzedibase@indire.it