Al Museo Omero la casa di Barbie non vedente

Al Museo Omero la casa di Barbie non vedente con 268 ausili
Agenzia ANSA del 20/09/2023

ANCONA. Arriva al Museo Tattile Statale Omero di Ancona la casa di Barbie non vedente (o ipovedente) realizzata dall’architetto e museologo Fabio Fornasari, aggiungendo alla Dream House originale della celebre bambola creata dalla Mattel ben 268 accessori che le  consentono di muoversi in autonomia.Ospitata nella Collezione Design del Museo, l’opera, unica nel suo genere perché frutto di un lavoro di trasformazione artigianale, è stata presentata in un incontro pubblico dal suo artefice e dall’ideatore dell’iniziativa Andrea Socrati.
Nata nel 1959 dall’ingegno di Ruth Handler (1916-2002) che l’ha battezzata col diminutivo della figlia Barbara, si stima che la Barbie sia stata venduta in 150 Paesi per un totale di un miliardo di esemplari al ritmo di tre al secondo.
Nella sua vita ha interpretato più ruoli, identificativi di altrettanti mestieri e aspirazioni femminili, suscitato polemiche e controversie legali, oltre ad aver avuto due fidanzati, molteplici amici di diverse etnie e viaggiato in tutto il mondo, parlando 50 lingue. Dopo essere stata accusata d’indurre le giovanissime all’anoressia per assomigliarle, ha arrotondato le sue forme (nel 1997) ed è stata anche l’astronauta Samantha Cristoforetti e la biologa Sarah Gilbert che ha contribuito a creare il vaccino anti Covid. L’ha ritratta perfino Andy Warhol, dopo Marilyn Monroe, e la Mattel l’ha ringraziato vestendo la bambola con un abito che porta sul davanti il viso dell’indimenticabile attrice da lui riprodotto.
Ma al Museo Omero, Barbie è anche una designer che tiene in mano un iPad da cui fuoriesce l’immagine della sua casa in miniatura, una disabile con una protesi e una non vedente con un bastone bianco e rosa. Uno spazio reso rassicurante da sensori di movimento, bolliacqua parlanti, rilevatori di ostacoli, calendari tattili, lettori automatici e piccoli bottoni cuciti nei vestiti per riconoscerli. Un luogo del cuore e un rifugio dove tornare, da condividere con chi amiamo e che esprime la nostra personalità, proprio come Fornasari ha scritto nella sua “Intervista possibile: Omero incontra Barbie”, letta da Gianluca Paliotti, voce della collezione Design, nel corso dell’iniziativa.

G. Carofiglio, La versione di Fenoglio

Carofiglio, un altro confronto

di Antonio Stanca

Mondadori Libri ha riedito, quest’anno, La versione di Fenoglio, un romanzo di Gianrico Carofiglio. Lo aveva pubblicato nel 2019 ed era stato un successo come altre volte per lo scrittore. Come altre volte era tornato il tema del confronto, proprio di questi tempi, tra prima e dopo, passato e presente, vecchia e nuova generazione, crisi dei valori ideali e affermazione di quelli materiali.

Nato a Bari nel 1961, Carofiglio, dopo gli studi, si è applicato in vario modo. All’inizio l’attività politica sembrava soddisfare le sue esigenze di giustizia, uguaglianza, democrazia. Ma giunto a quarant’anni non aveva visto risolti i problemi e aveva cercato di farlo tramite l’attività letteraria e lo spettacolo. Autore di romanzi, racconti e saggi era diventato nonché di testi per il cinema, la televisione, il teatro. Ha avuto successo, è stato tradotto in molte lingue, apprezzati sono stati gli intenti che lo muovono a scrivere, a rappresentare, i modi che distinguono il suo linguaggio scritto e quello figurato. Un moderno umanista si è rivelato già all’inizio e tale è stato fino alle opere più recenti, a quelle dei suoi sessanta anni. Tra queste rientra La versione di Fenoglio, dove Carofiglio immagina che in una palestra di fisioterapia si siano incontrati l’anziano maresciallo dei carabinieri, vicino all’età della pensione, Pietro Fenoglio, e il ventenne Giulio. Entrambi sono lì per problemi di articolazione, entrambi si sono appassionati agli esercizi assegnati dal personale della palestra perché rapidi sono stati i miglioramenti ottenuti. Ma si sono appassionati pure a scambiarsi le proprie opinioni su quanto oggi avviene nella vita, nella società per non dire nella famiglia, nella scuola e in ogni ambiente moderno. Le loro esperienze sono diverse e naturalmente più varie, più articolate quelle del maturo Fenoglio. Sarà lui a cominciare a parlare di sé, di quanto gli era successo nei tanti anni della sua vita e sarà Giulio a prestare sempre più attenzione a quei discorsi perché sempre più sorpreso, sempre più interessato si sentirà. Dalle parole del nuovo amico vedrà risolti problemi che gli erano rimasti sospesi, vedrà spiegate situazioni alle quali non aveva ancora saputo dare una risposta, vedrà accresciuta la sua capacità di osservare, intendere, capire. Ogni volta, ad ogni intervento, ad ogni spiegazione del Fenoglio Giulio avrà la sensazione di essere cresciuto, di aver ottenuto uno sviluppo, di essere diventato migliore, più grande. Tramite Fenoglio sta avvenendo la sua formazione, la sua maturazione. Tramite quanto da Giulio richiesto e dall’altro chiarito sta avvenendo quell’incontro pacifico, quella combinazione ordinata tra vecchi e nuovi tempi che è la vera, l’unica maniera capace di portare al progresso. I due interlocutorirappresentano gli estremi, il passato e il presente, che al giorno d’oggi sono venuti a confronto e che in altre opere del Carofiglio hanno saputo conciliarsi, trovare un equilibrio.

  Due epoche, due storie, due vite diverse, lontane, si sono incontrate e hanno scoperto come stare insieme, come evitare contrasti. L’uomo vecchio e l’uomo nuovo si sono trovati nell’uomo di Carofiglio, la regola, la misura hanno avuto la meglio.

Una diffusione quanto mai larga meriterebbero opere di questo genere, nelle scuole, presso i giovani dovrebbero essere lette, commentate affinché come quel Giulio anche gli altri giovani imparassero a non temere quanto ancora non sanno o non hanno capito perché possibile è anche quello di una soluzione.

Maturità 2024, le scuole verificano indirizzi corsi di studio. Elenco. Scadenza USR 30 settembre

da OrizzonteScuola

Di redazione

Le scuole sono tenute alla verifica degli indirizzi dei percorsi di studio interessati dagli esami di Stato di II grado nell’anno scolastico 2023-24. La scadenza fissata per gli USR è il 30 settembre, le scuole seguono le scadenze indicate dal proprio Ufficio scolastico di riferimento.

Con nota dell’8 settembre il MIM trasmette l’elenco

Il Ministero evidenzia l’esigenza di una puntuale segnalazione, tra l’altro, degli indirizzi dell’istruzione professionale precedenti alla revisione di cui al decreto legislativo n. 61/2017, ancora attivi per il corrente anno scolastico nei percorsi dell’istruzione per gli adulti.

La comunicazione degli esiti della verifica operata al Ministero va effettuata entro il 30 settembre 2023, all’indirizzo e-mail dgosvi.ufficio3@istruzione.it.

Allo stesso indirizzo di posta elettronica va trasmesso l’elenco dei dirigenti e/o referenti a livello regionale e provinciale per gli esami di Stato dell’anno scolastico 2023/24, con i relativi recapiti telefonici e indirizzi e-mail.


Il PEI: struttura e contenuti per la realizzazione di un ambiente scolastico inclusivo

da La Tecnica della Scuola

Di Francesco Di Palma

Annualmente il GLO (gruppo di lavoro operativo), entro il mese di ottobre, deve elaborare il PEI sulla base dei domini indicati nelle linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva, quindi del profilo di funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica del soggetto disabile.

Struttura

Il PEI è un progetto educativo volto a dare risposte concrete alle esigenze del soggetto disabile ed è strutturato in modo da mettere in risalto gli obiettivi educativi, apprenditivi, relazionali e inclusivi che una scuola inclusiva intende raggiungere attraverso: attività didattiche, strumenti, sussidi e un’organizzazione dell’ambiente d’apprendimento capace di garantire il pieno rispetto della dignità umana attraverso la rimozione delle condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana.

Elementi costitutivi del PEI

Per la costruzione del PEI, i docenti che interagiscono con il soggetto disabile procedono inizialmente con un’attività di osservazione sistematica al fine di individuare i punti di forza sui quali costruire gli interventi educativi e didattici sulla scorta dei domini indicati nel profilo di funzionamento; domini che corrispondono alle dimensioni per ciascuna delle quali sono da individuare: obiettivi ed esiti attesi, interventi didattici e metodologici, articolati in attività e strumenti.

Elaborazione degli interventi

A seguito dell’osservazione sistematica dei docenti e dell’interazione con il soggetto disabile possono elaborare degli interventi che tengano conto e si articolano nelle seguenti dimensioni:
• la dimensione della relazione, dell’interazione e della socializzazione;
• la dimensione della comunicazione e del linguaggio;
• la dimensione dell’autonomia e dell’orientamento;
• la dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento;

Ambiente di apprendimento inclusivo

Sarà compito dei docenti e di tutti gli operatori scolastici prevedere, organizzare e realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo riguardo all’indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell’OMS.

Contenuti

Il PEI oltre a contenere un “Quadro informativo” redatto dai genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO esterni all’istituzione scolastica, relativo alla situazione familiare e alla descrizione dell’alunno con disabilità contiene:
• i percorsi e le attività specifiche
• gli strumenti e i sussidi anche tecnologici;
• i criteri e i metodi di valutazione;
• le forme di collaborazione tra scuola famiglia ed extra-scuola.

Valutazione

Nel PEI inoltre sono indicati i criteri di valutazione del comportamento ed eventuali obiettivi specifici, ossia se il comportamento è valutato in base agli stessi criteri adottati per la classe, ovvero se è valutato in base a criteri personalizzati, finalizzati al raggiungimento di specifici obiettivi. fermo restante che la valutazione degli apprendimenti è di esclusiva competenza dei docenti del consiglio di classe nella scuola secondaria, ovvero del consiglio intersezione nella scuola dell’infanzia e del consiglio d’interclasse nella scuola primaria.

Agenda Sud, 140 mila euro per alcune scuole del Mezzogiorno per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

È stato pubblicato in data 18 settembre il Decreto Ministeriale n. 176 del 30 agosto 2023, concernente la distribuzione alle scuole del Mezzogiorno individuate da INVALSI delle risorse del PNRR, del PON “Per la scuola” 2014-2020 o del PN “Scuola e competenze” 2021-2027.

Al fine di contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, è autorizzata la spesa complessiva di euro 34.300.000 in favore delle scuole statali primarie, secondarie di primo e di secondo grado delle regioni meridionali di cui all’Allegato 1 del decreto stesso.

Le scuole finanziate dovranno avviare iniziative formative da realizzare negli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025.

A ciascuna delle istituzioni scolastiche beneficiarie è assegnato l’importo complessivo di euro 140.000.

In totale, riceveranno i fondi 123 istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado 122 scuole primarie.

Il Decreto prevede anche ulteriori assegnazioni.

IL DECRETO E GLI ALLEGATI

Voto in condotta: pronta la protesta. Il 17 novembre studenti in piazza

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

“Si punta a un progetto di scuola autoritaria in cui lo strumento di contrasto principale diventa il voto in condotta”: così in un comunicato congiunto affermano Flc-Cgil, l’Unione Degli Studenti, la Rete degli Studenti Medi e il Coordinamento Genitori Democratici, dando in qualche modo la stura alle polemiche sul voto in condotta.

Ma chiedono pure “un immediato confronto reale con chi la scuola la fa e la vive prima che gli annunci da parte del Ministero dell’Istruzione si tramutino in un provvedimento propagandistico e controproducente”.

In modo particolare la Flc Cgil: “Si rischia di utilizzare la punizione senza predisporre strumenti e condizioni accoglienti per educare con più tempo scuola e maggiore supporto educativo, proprio i ragazzi e le ragazze che ne hanno maggior bisogno, soprattutto nei contesti in cui mancano il supporto familiare e la cultura del rispetto alla convivenza democratica”.

Per cui questo provvedimento sarebbe per la Cgil di Maurizio Landini “inefficace” come tutte le norme che inaspriscono gli effetti della valutazione del comportamento.

Più sottili i vertici di “Genitori democratici”: “Si tratta di ipotesi imprecise che preoccupano e aprono una serie di domande. Quale autonomia progettuale avranno le scuole nel definire proprie griglie di valutazione rispetto alle indicazioni ministeriali? In che cosa consiste l’esame di riparazione per coloro che nello scrutinio finale avranno conseguito il 6 in condotta? Sarà riformato in modo unilaterale lo Statuto delle studentesse e degli studenti che declinava le forme di giustizia riparativa?”.

E ancora, quale senso dare all’assimilazione, attraverso un voto che “fa media”, del comportamento ad una disciplina curricolare, trascurando la complessità di una rete di relazioni e di valori.

Sembra intanto, come si legge dal Fatto Quotidiano, che gli studenti vogliano scendere in piazza, in occasione del 17 novembre,  contro questa che è troppo semplice chiamare “riforma Valditara”: “Il modello di scuola che il ministro Valditara sta costruendo è privo di qualunque obiettivo formativo mentre è urgente immaginare una riforma nazionale della didattica e della valutazione, rinnovare e ripensare le modalità con cui si svolgono le lezioni e smantellare il processo valutativo numerico basato sulla prestazione, individuando nell’autovalutazione integrata e in forma narrativa e trasparente lo strumento di confronto e cooperazione tra docente e studente”.

Anche la  “Rete degli studenti medi” in trincea:  “È inaccettabile modificare lo statuto delle studentesse e degli studenti senza convocare le organizzazioni che proprio quello statuto hanno voluto. Colpisce anche l’utilizzo che si fa dell’educazione civica, trasformata in una sorta di debito e strumento di inquadramento dello studente in una dimensione di ordine e “retta condotta”, come materia che educa alla morale e non ad un approccio problematico alla realtà. Di fronte alla deriva sociale e culturale registrata nei recenti episodi di violenza giovanile, il ministro ha scelto la via più breve e più comoda”.

Nota 20 settembre 2023, AOODGSIP 3953

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico Ufficio II

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento istruzione – Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
e, per il loro tramite Ai Dirigenti di tutte le Istituzioni scolastiche statali e paritarie secondarie di secondo grado
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali
Ai Docenti referenti per le Consulte Provinciali degli Studenti presso gli UU.SS.RR. e gli ATP

Oggetto: Elezioni dei rappresentanti degli studenti delle Consulte Provinciali aa.ss. 2023/24 e 2024/25

Nota 20 settembre 2023, AOODGRUF 24757

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per le risorse umane e finanziarie – DGRUF Ufficio VII

Alle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado di istruzione All’Ufficio scolastico competente per il territorio
e p.c. Ai Revisori dei conti per il tramite della scuola

Oggetto: A.F.2023 – Organico temporaneo PNRR ai sensi del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis – Attivazione del monitoraggio sulla qualifica richiesta.

Come cambia il PEI

Come cambia il PEI, un webinar sull’inclusione scolastica

Il webinar sarà trasmesso sul canale YouTibe di UniPegaso.

FISH esprime la sua preoccupazione e le sue aspettative in merito all’attuale situazione dell’inclusione scolastica nel nostro Paese. Dopo un anno dall’insediamento del nuovo Governo, la questione dell’inclusione scolastica non è ancora stata affrontata in modo adeguato in un incontro dell’Osservatorio del Ministero dell’Istruzione, nonostante la nostra richiesta urgente.

I problemi più urgenti che richiedono un intervento immediato riguardo l’attuazione della riforma dei PEI, i Piani Educativi Individualizzati. È fondamentale attuare chiaramente queste norme ora che, dopo l’emanazione recente del D. I. n. 153/2023, è stata chiarita la certezza che le famiglie degli alunni con disabilità facciano parte a pieno titolo dei GLO, gruppi di lavoro operativi per l’inclusione, che elaborano ed approvano i PEI. Sono state pure accolte le altre richieste delle associazioni aderenti alla FISH, quali la possibilità che uno studente con disabilità venga esonerato dallo studio di una disciplina. Altro aspetto sui cui bisognerà intervenire riguarda il mancato accoglimento di modifica alle Tavelle C e C1, concernenti le ore di sostegno da assegnare, ritenute troppo rigide dalle associazioni, secondo le quali le quattro fasce di assegnazione delle ore di sostegno sono troppo rigide, non lasciando al GLO alcun potere di modifica. Questi i temi principali dell’incontro “Come cambia il PEI? “organizzato da Anmic e FISH, che avrà luogo mercoledì 20 settembre alle 17.15. All’iniziativa interverranno il presidente di FISH, Vincenzo Falabella, il presidente di Anmic e FAND, Nazaro Pagano, il rettore di UniPegaso, Pierpaolo Limone, il docente dell’Università di Pisa, Raffaele Ciambrone, l’esperto di legislazione scolastica, Salvatore Nocera.

“Il piano educativo individualizzato incide profondamente sulla qualità dell’inclusione scolastica. È fondamentale risolvere queste questioni per garantire una formazione inclusiva di qualità per tutti gli studenti con disabilità”. A dirlo il presidente di FISH, Vincenzo Falabella.