Conferenza Generale Unesco

“La scuola può dare un contributo fondamentale per riaffermare i valori della pace, della democrazia e del rispetto. La scuola è un luogo fondamentale per diffondere il valore della persona umana. Io insisto molto sulla scuola costituzionale perché nella nostra costituzione la persona è al centro di tutto l’ordinamento, è al centro della società. La persona viene prima dello Stato, viene prima delle ideologie. Io credo che, partendo da una istruzione che metta al centro la persona in generale, noi possiamo sottolineare i valori della democrazia, della pace, del dialogo tra i popoli, in un momento in cui la guerra torna ad essere un elemento che incombe sulle nostre società. Voglio ricordare una bella esperienza che abbiamo valorizzato: l’accordo del Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’associazione Rondine consente di ospitare i ragazzi che provengono da Paesi in conflitto e mette nelle stesse classi giovani che nel loro Paese sono nemici l’uno contro l’altro. Questi ragazzi imparano con la cultura, con l’educazione, con la formazione a dialogare, a rispettarsi, ad apprezzare le loro differenze. A far sì che quelle differenze non siano momenti di conflitto, ma momenti invece di pace, di crescita, di arricchimento”.

Così il Ministro Giuseppe Valditara durante il suo intervento nell’ambito della 42° sessione della Conferenza Generale dell’Unesco a Parigi, ripreso dall’Ansa.

Lettera aperta ai congressisti

Lettera aperta ai congressisti dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti
SuperAbile INAIL del 08/11/2023

ROMA. Con il Congresso, confidiamo di aver potuto soddisfare tutti i requisiti richiesti dalle autorità per perfezionare l’iscrizione delle nostre sezioni e sedi regionali nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e in particolare nella sezione B che ricomprende le Associazioni di Promozione Sociale. In ogni caso, il Congresso ha inteso autorizzare formalmente il Consiglio nazionale ad apportare eventuali, ulteriori modifiche, ove si rivelassero necessarie per il perfezionamento dell’iscrizione al registro e anche per l’adeguamento a possibili adempimenti che potrebbero derivare dalla emanazione dei decreti attuativi della legge delega n.227 del 2021. 

Come tutti sappiamo, il Congresso ha generato numerose e soprattutto rumorose polemiche prima, durante e addirittura dopo il suo svolgimento. Ora, tuttavia, occorre guardare avanti, tutti insieme, per raggiungere nuovi risultati e traguardi a beneficio dei nostri associati e rappresentati, mettendo in secondo piano tali polemiche, così da evitare di alimentarle, in attesa, magari, di momenti, appuntamenti e luoghi idonei nelle sedi giuste. 
Ringrazio di cuore quanti hanno voluto confermare fiducia nella mia persona e dare credito a una compagine dirigente che reputo di primo livello per guidare l’Unione nei prossimi mesi. Fiducia e credito non devono mai essere dati per scontati, ma guadagnati giorno per giorno con il lavoro quotidiano, l’impegno personale, il rispetto degli Organi e delle persone, la sobrietà dei comportamenti e degli atteggiamenti. 
A quanti tra voi abbiano ritenuto, legittimamente, di compiere una scelta elettorale alternativa, vanno tutto il mio rispetto e la mia considerazione. Nell’osservanza dei ruoli che ciascuno di noi ha liberamente scelto di esercitare e svolgere. Tale scelta, per me non sarà per nulla condizionante. 
Dobbiamo, infatti, saper valorizzare competenza e impegno di tutti e per tutti, in primo luogo con atti coerenti e consapevoli e, nella fotografia della situazione attuale, dare seguito a quanto tracciato nelle poche settimane che hanno preceduto l’appuntamento congressuale. 
Il gruppo Sempre insieme per l’unione, in continuità e coerenza con i comportamenti fin qui tenuti, proseguirà la propria opera in Consiglio nazionale, cercando innanzitutto di onorare scadenze, eventi e appuntamenti che ci attendono e che forse richiedono una cura speciale, considerato anche il tempo perduto nelle settimane precedenti tra polemiche e carte bollate. Il ricorso alla giustizia civile non deve scandalizzarci oltre misura, perché purtroppo non è una novità per l’Unione, anzi, numerosi esempi passati potrebbero essere richiamati e citati in proposito, ma oggi l’auspicio di tutti noi che sono sicuro di interpretare alla perfezione, ci richiama a un andamento associativo più sobrio e coerente da parte di ciascuno e ci comanda di scrivere a lettere cubitali la parola basta. 
I nostri associati e rappresentati si attendono da ognuno di noi competenza, disponibilità e talento che abbiamo il dovere di valorizzare per accrescere la quantità dei servizi, il perimetro dei diritti e la capacità di tutela che dobbiamo alle centinaia e centinaia di migliaia di persone rappresentate. 
La carta di identità, la salute e le altre esigenze e ragioni personali non lasciano a questo presidente molto tempo per operare e rendono ancor più improrogabile la costruzione di una squadra compatta e coesa che sappia tenere saldo il timone della nave, anche in caso di tempeste e marosi che l’Unione continuerà a incontrare nel suo cammino di rappresentanza dei ciechi, ipovedenti e persone con pluridisabilità in tutta Italia. 
La difesa delle sezioni e la valorizzazione delle regioni sono una priorità assoluta per promuovere quanto da noi dovuto: innovazione, benessere, diritti, uguaglianza, rispetto e dignità. 
Con un caro ringraziamento a tutte e tutti, formulo i migliori auguri di buon lavoro.

Mario Barbuto, Presidente nazionale

J. Fosse, Mattino e sera

Jon Fosse, da tante opere al Nobel

di Antonio Stanca

Giovedì 5 Ottobre a Stoccolma dalla prestigiosa Accademia Svedese il Premio Nobel per la Letteratura 2023 è stato assegnato a Jon Fosse, noto autore norvegese dalle molte qualità e applicazioni. Gli è stato riconosciuto in particolare il merito di aver composto “opere innovative teatrali e in prosa che danno voce all’indicibile”. Nel 2007 gli era stato conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Repubblica Francese. Dal Daily Telegraph è stato inserito tra i 100 geni viventi. Per meriti letterari ha ottenuto di risiedere con la famiglia, moglie e figli, nella sede reale di Grotten, Oslo. Al 2012 risale la sua conversione al cattolicesimo.

Della sua vasta e varia produzione ancora poco, tuttavia, è stato tradotto in italiano e tra questo rientra il breve romanzo Mattino e sera comparso in prima edizione nel 2019 e in seconda quest’anno sempre per conto de La nave di Teseo e con la traduzione di Margherita Podestà Heir. Fosse lo aveva pubblicato nel 2000.

Nato a Strandebarm, piccola città della Norvegia, nel 1959, ha esordito nella narrativa nel 1983, a ventiquattro anni, con il romanzo Rosso, nero. Ha continuato a scrivere impegnandosi in diversi generi. Oltre che di narrativa ha scritto di poesia, di teatro, di letteratura per ragazzi, è stato saggista e traduttore. In una produzione così vasta non cambiano solo i generi ma anche i modi espressivi, gli stili. Un autore multiplo può essere considerato Fosse, capace di dire molte cose e in molti modi. Anche i motivi, i temi sono tanti ma per questi è possibile ricondurli ad alcuni che ritornano, che appaiono con maggiore frequenza quali il passaggio avvenuto ultimamente dalla vecchia alla nuova generazione, i problemi che ancora adesso sta comportando, le difficoltà insorte nei rapportiindividuali, sociali, negli scambi, nella comunicazione compresa quella in famiglia, nella coppia, le contraddizioni che la segnano e che a volte diventano senza soluzione, il movimento, il flusso che avvienenella coscienza e che porta a ripercorrere il passato, che tiene sospesi tra quanto ricordato e quanto vissuto, traprima e dopo. Sia nella produzione narrativa che in quella teatrale Fosse ha concesso molto spazio a questi problemi. Sono della più recente attualità, di essi diconomolti drammi e molti romanzi. Drammi famosi sono E la notte canta, Io sono il vento, mentre per i romanzi celebri sono diventati i due che compongono Melancholia e i molti della serie Settologia. In molti teatri del mondo vengono rappresentati i drammi, in molte lingue tradotti i romanzi. Premiati sono stati spesso gli uni e gli altri. Grande interesse riscuotono i problemi che svolgono. Anche in Mattino e sera ritornano questi problemi, in particolare quello della famiglia, dei rapporti tra genitori e figli, tra figli, anche qui si verifica quel flusso di coscienza che fa stare tra passato e presente, che fa cadere ogni limite di tempo e di luogo, anche qui compare quella che è la manieraespressiva più ricorrente nel Fosse scrittore, una lingua, cioè, ridotta al minimo, scarna, incisiva, essenziale, fatta non tanto di frasi quanto di parole dirette a cogliere le contrarietà che insorgono nei rapporti, a mostrare quantodi oscuro si agita in fondo all’animo umano, quanto vi rimane di nascosto, di non detto, di non voluto.

Di una famiglia scrive Fosse in questo romanzo, della modesta famiglia di Johannes e della moglie Erna. Vivevano ad Holmen, piccolo centro su una delle tante isole del Mare di Norvegia, e si erano trasferiti in un posto più vicino alla città, nella periferia di questa. Avevano avuto sette figli, avevano fatto molti sacrifici per loro, per provvedere ai loro bisogni ma ora erano tutti adulti, indipendenti, e i genitori, ormai vecchi, in pensione. Improvvisamente, però, succederà che Erna venga a mancare, che muoia lasciando Johannes solo nella piccola casa. Lui era stato pescatore come il padre, il nonno e tanti altri della famiglia. Anche adesso continuava a farlo ma con minore frequenza ed interesse.È diventato vecchio, non si sente sicuro, è poco convinto di quello che fa, che pensa, di come trascorre il suo tempo. Ebbene del tempo di Johannes, di una sola giornata del suo tempo, si compone l’opera del Fosse. Sembra una giornata come le altre ma è diversa. Oltre alla moglie sono morti sull’isola tutti gli amici e vicini di Johannes, lui lo sa ma mentre compie, quel giorno, la solita passeggiata mattutina gli succede di imbattersi nelle persone che sapeva morte. Sono le loro ombre, le loro figure prive di spessore, ridotte a parvenze, senza consistenza, senza corpo. Gli sembra assurdo, incomprensibile. Con loro, tuttavia, quella mattina ha i rapporti di sempre, fa le cose di sempre e questo fino a sera, fin quando non saprà che anche lui è morto, anche se di recente, che anche lui è come loro, senza corpo. Così è tutto nel romanzo. Quello che Johannes vede, le persone con le quali si trova, lui stesso, tutto quanto èsospeso tra ricordo e sogno, realtà e visione, verità e immaginazione, materia e spirito, corpo e anima, vita e morte. È un mondo finito o quasi, è una situazione carica di misteri quella che Johannes scopre anche perché non capisce come a lui sia stato concesso di percorrerla, vederla, entrare nei suoi segreti compreso quello di Dio e del suo rapporto con gli uomini. A lui, alla sua coscienzaè stato concesso di sentire quel flusso che fa rivivere,recuperare, ricostruire il passato suo e degli altri, lo continua, non lo fa finire, lo rende eterno. È la sopravvivenza dello spirito, è l’immortalità dell’anima, èla sua vita eterna quella che Fosse vuole mostrare in questo modo? Alquanto singolare, geniale esso risulta sia perché immaginato nel giro di una sola giornata sia perché capace di indicare una soluzione per un problema così difficile.

Ausili: Iva agevolata e detrazione al 19%

Ausili: Iva agevolata e detrazione al 19%
SuperAbile INAIL del 08/11/2023

ROMA. I tre casi legati alla certificazione di invalidità.
Il DM 7 aprile 2021 ha modificato l’articolo 2 del Dm 14 marzo 1998 disponendo che per poter beneficiare dell’aliquota al 4% sulle cessioni degli ausili tecnici e informatici è necessario che le persone con disabilità producano, al momento dell’acquisto, solo una copia del certificato attestante l’invalidità funzionale permanente rilasciato dall’azienda sanitaria locale competente o dalla commissione medica integrata, unitamente al documento d’identità e alla tessera sanitaria.  
Tuttavia, se il collegamento funzionale fra il sussidio tecnico-informatico e la menomazione permanente non risulta dal certificato di invalidità, può attestarlo il medico curante che può essere il medico di base, ma anche uno specialista di fiducia. Non c’è più l’obbligo di rivolgersi a un medico specialista Asl. La necessità di un certificato supplementare si verifica per i verbali antecedenti il 2012. Con decreto-legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito della legge n. 35/2012, infatti, il verbale di accertamento dell’invalidità civile dovrà attestare anche l’esistenza dei requisiti sanitari per l’accesso alle agevolazioni fiscali e non. In conseguenza, per l’accesso a tali benefici sarà sufficiente il verbale redatto dalla Commissione medica integrata. 

Sempre in tema di verbali, per il nostro ordinamento, la sentenza emessa da un giudice sostituisce a tutti gli effetti il contenuto dell’atto impugnato con ricorso davanti al giudice, compreso il verbale di invalidità o handicap. 

Pertanto, se il cittadino ha opposto ricorso contro un verbale di invalidità Asl/Inps perché ha ritenuto che il giudizio espresso dalla Commissione medica non fosse giusto e lo ha vinto, significa che quella sentenza ha annullato il verbale e perciò lo sostituisce a tutti gli effetti. Non deve e non può, dunque, essere emesso un nuovo verbale dall’Asl/Inps di invalidità e/o di handicap (Legge 104/92) 

Oltre all’ Iva agevolata al 4% il cittadino con disabilità ha anche l’opportunità di portare in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta per l’acquisto degli ausili ottenendo un rimborso pari al 19%. I documenti da presentare insieme alla dichiarazione dei redditi sono: la prescrizione del medico curante a cui abbiamo già fatto riferimento, la fattura, scontrino parlante o bonifico parlante, dove siano indicati, oltre alla natura dettagliata del bene, il codice fiscale del contribuente. Questo anche in caso di pagamento in più tranche.

Concorsi scuola, ricognizione delle aule informatizzate: scadenza 10 novembre

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

In vista dell’avvio delle prossime procedure concorsuali, il Ministero intende procedere alla ricognizione delle aule informatizzate presenti nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

In proposito, è disponibile una piattaforma tramite la quale le scuole potranno procedere alle operazioni di censimento delle aule informatizzate e di successivo collaudo delle postazioni.

Tale piattaforma, volta a raccogliere le informazioni relative alla capienza e alle caratteristiche tecniche di ogni singola aula, è disponibile al seguente link https://prove.concorsi.istruzione.it/, fino al 10 novembre prossimo.

Tutte le indicazioni per la compilazione sono contenute nella nota 2945 del 23 ottobre.

LA NOTA

L’INFORMATIVA

Intercultura, ultimi giorni per le iscrizioni per i programmi all’estero: c’è tempo fino al 10 novembre

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Potranno essere effettuate online fino al 10 novembre 2023 le iscrizioni al programma Intercultura, il concorso per gli studenti delle scuole superiori interessati a trascorrere un periodo di studio all’estero nel 2024-25, frequentare una scuola locale e vivere insieme a una famiglia selezionata.

Sul sito www.intercultura.it è possibile consultare le informazioni sui programmi, che sono rivolti a studenti nati prioritariamente tra il 1 luglio 2006 e il 31 agosto 2009.

Tra le novità di quest’anno si segnala l’apertura dei programmi in due Paesi dell’Est Europa: in Bulgaria (trimestre scolastico) e Lituania (semestre scolastico), e nuove durate in destinazioni già presenti, come il trimestre in Corea del Sud, il semestre in Perù e in Svizzera, il trimestre in Nuova Zelanda.

Come gli anni passati, il concorso Intercultura prevede che gli studenti che necessitano di un sostegno economico possano usufruire di una delle centinaia di borse di studio totali o parziali messe a disposizione dall’Associazione attraverso il proprio fondo dedicato a questo scopo.

In aggiunta, sono disponibili altre centinaia di borse di studio grazie alle donazioni di numerosi enti, aziende e fondazioni.

Ricordiamo anche che le borse di studio Intercultura sono compatibili con il Programma Itaca di Inps.

Il programma ITACA e Intercultura

Si può partecipare ai programmi di Intercultura concorrendo per le borse di studio ITACA; per farlo è necessario effettuare entrambe le iscrizioni:

  • Iscriversi ai programmi di Intercultura entro il 10 novembre 2023
  • Presentare la domanda di partecipazione al concorso 2023 ITACA di INPS per i programmi 2024/25 entro le ore 12.00 del 15 novembre 2023.

Reclutamento docenti religione cattolica, verso la proroga del termine per la pubblicazione dei bandi: Snadir durissima

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Oggi, 7 novembre, a Snadir Tv, è intervenuto il Segretario nazionale Snadir Orazio Ruscica per parlare di un recente emendamento (10.100) all’articolo 10 del decreto legge 29 settembre 2023 n.132, che modifica il decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126 che prevede il rinvio del termine ultimo per l’espletamento dei concorsi per il reclutamento di docenti di religione cattolica al 31 dicembre 2024.

Ruscica (Snadir): “Irrispettoso”

“Il Governo ha deciso così per i due bandi che dovevano essere pubblicati entro il dicembre 2023. Si tratta di una situazione illogica. Il ministero riceverà ricorsi, c’è un abuso della reiterazione dei contratti di lavoro. Questa cosa ci indigna e faremo di tutto per esprimere al ministro il nostro ‘no’”, ha detto il sindacalista.

“Tutto è pronto, eravamo in attesa della convocazione del ministro. Se noi siamo pronti e il ministero no, vuol dire che c’è qualcuno che non lo è. Non si vede il motivo di questa ulteriore proroga. L’emendamento è da eliminare, si tratta di un autogol. I due bandi vanno pubblicati entro il 2023. Non possiamo tollerare tutto ciò, è una situazione irrispettosa dei docenti di religione precari”, ha aggiunto, promettendo battaglia.

Il contenuto dell’art. 10 del decreto 29 settembre 2023 n. 132

Ecco il contenuto dell’articolo 10 del decreto 29 settembre 2023 in cui si fa riferimento alla scadenza: “Fino al 31 dicembre 2023, è autorizzata la spesa di 55,6 milioni di euro al fine di consentire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico”.

Un ulteriore rinvio

Come abbiamo scritto, il concorso per docenti di religione cattolica doveva svolgersi entro il 31 dicembre del 2021, è stato prorogato successivamente al 31 dicembre del 2022 e poi ha subito un ulteriore rinvio al 31 dicembre del 2023 previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana.

Procedure concorsuali

Le procedure concorsuali per l’insegnamento della religione cattolica, previste dal decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126 convertito con modificazioni dal 20 dicembre 2019, n. 159 prevede due procedure concorsuali:

  • una ordinaria volta a coprire il 50 % dei posti vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2022/2023 al 2024/2025;
  • una straordinaria perla copertura del restante 50 % dei posti, riservata ai docenti che abbiano svolto almeno trentasei mesi di servizio nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali.

Procedura ordinaria

Alla procedura ordinaria che sarà su base regionale e articolata secondo i numeri necessari in ciascuna Diocesi, i docenti dovranno essere in possesso di un certificato d’idoneità diocesana rilasciato dalla curia nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di  partecipazione e di uno dei seguenti titoli specifici:

scuola dell’infanzia e primaria:

  • master specifico di secondo livello approvato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana)

scuola secondaria di primo e di secondo livello:

  • baccalaureato conseguito presso le università pontificie;
  • dottorato in teologia;
  • corso di studi teologici in seminario maggiore;
  • laurea magistrale in scienze religiose approvata dalla Santa Sede.

Procedura straordinaria

Alla procedura straordinaria possono partecipare i docenti con tre anni di servizio, anche non consecutivi, nelle scuole del sistema nazionale d’istruzione. Ai fini dei tre anni di servizio sono considerati validi i servizi prestati per anno scolastico almeno per 180 giorni o in modo continuato dal primo febbraio al termine delle lezioni e la partecipazione agli scrutini finali.

Berlinguer. La riforma mancata del diploma a 18 anni

da Tuttoscuola

Indubbiamente Luigi Berlinguer ha avuto la capacità, come pochi altri, di modificare nell’ultimo quarto di secolo il nostro sistema scolastico. Lo dimostrano almeno tre riforme riuscite: l’esame di maturità (legge 425/1997), l’autonomia scolastica (DPR 275/1999), la parità scolastica (legge 62/2000). Tuttavia, accanto a questi successi, non si può non annoverare la mancata riforma di concludere il percorso scolastico a 18 anni.

Un obiettivo mancato tra le riforme volute dal ministro dell’istruzione Luigi Berlinguer è stato infatti quello di concludere il percorso scolastico a 18 anni, anziché a 19, per mettere i nostri diplomati alla pari dei coetanei europei sia per l’accesso al mondo del lavoro nel mercato aperto dell’Unione sia per accedere agli studi superiori.

Nell’iniziale proposta era stato previsto di anticipare l’avvio dell’obbligo scolastico nella scuola elementare a cinque anni di età, ma in un incontro con la sottosegretaria Albertina Soliani i rappresentanti delle associazioni delle scuole dell’infanzia e dei Comuni avevano decisamente criticato la proposta che avrebbe determinato riduzione la durata di questo settore a soli due anni, anziché ai consueti tre, compromettendone l’impianto pedagogico e organizzativo.

La sottosegretaria aveva risposto con un lapidario “touché” e la proposta era stata accantonata.

Berlinguer non si era dato per vinto e aveva progettato di ridurre di un anno la durata complessiva della scuola elementare (5 anni) e della scuola media (3 anni).

La proposta di riforma dei cicli, di non immediata applicazione e di complessità organizzativa, era stata fortemente criticata dalle associazioni dei genitori e poco gradita ai sindacati.

La bocciatura della proposta, unitamente alla critica di molti insegnanti per il cosiddetto concorsone che prevedeva compensi premiali per la carriera, portò al ricambio al vertice dl ministero con il nuovo ministro Tullio De Mauro che subentrò a Berlinguer.

Ma l’obiettivo di un percorso scolastico da concludere al 18.mo anno di età venne condiviso e raccolto dal ministro Letizia Moratti, subentrata nel 2001 al vertice del ministero.

Dopo un timido tentativo di ridurre a quattro anni la durata quinquennale della secondaria di II grado, osteggiata da alcuni autorevoli esponenti della coalizione di governo, ritornò sulla prima proposta di Berlinguer per un intervento sull’inizio del percorso scolastico.

La proposta, diventata legge (53/2003), prevedeva la facoltà di anticipare l’avvio della scuola primaria per i bambini che compivano i sei anni di età dopo il consueto termine dl 31 dicembre e, comunque, entro il 30 aprile dell’anno successivo. Una mini-riforma che interessava virtualmente un terzo degli alunni obbligati.

In questo modo per gli anticipatari veniva assicurata l’uscita dal percorso scolastico a 18 anni.

Probabilmente la Moratti prevedeva un’ampia adesione alla proposta di anticipo e, forse temendo un corrispondente svuotamento di iscritti nella scuola dell’infanzia, aveva esteso l’anticipo di iscrizione ai bambini che compivano i tre anni entro il 30 aprile.

Gli anticipi nella scuola primaria oggi non superano l’1,6% (circa il 4% nelle scuole del Mezzogiorno).  Quasi un flop.

Dopo vent’anni, l’obiettivo Berlinguer-Moratti per diplomare i nostri ragazzi è sfumato e la timida sperimentazione dei quadriennali non basterà per farlo rivivere.

Intelligenza artificiale: rischi e opportunità nell’educazione

da Tuttoscuola

Ormai l’intelligenza artificiale (IA) è al primo posto tra gli argomenti di cui si parla nel mondo della scuola, e d’altra parte lo è anche nel dibattito scientifico e politico: di quello nazionale, come mostrano le iniziali forti resistenze del Garante della Privacy italiano all’uso incontrollato di ChatGPT e le polemiche seguite alla nomina di Giuliano Amato alla presidenza del Comitato ministeriale che si occuperà dell’impatto dell’IA sull’editoria; e di quello internazionale, come mostra la partecipazione del premier italiano Giorgia Meloni al Vertice globale sulla Sicurezza dell’Intelligenza Artificiale (qui la notizia che ne abbiamo dato, segnalandone l’importanza)  che si è tenuto nel Regno Unito a Bletchley Park nei giorni 1 e 2 novembre, per iniziativa del Primo Ministro inglese, Rishi Sunak.

E di IA si tratterà naturalmente in modo approfondito anche nell’ottava edizione degli “Stati generali della scuola digitale”, l’evento annuale promosso da Dianora Bardi a partire dal 2016, in programma a Bergamo il 24 e il 25 novembre 2023. Uno dei temi che saranno approfonditi in tale occasione è quello dei rischi connessi a un uso incontrollato dell’IA a scuola. Di questo argomento parlerà l’avvocato Guido Scorza, membro del Garante della Privacy, che ha anticipato le linee del suo intervento in una intervista rilasciata alla giornalista del “Corriere della Sera” Chiara Barison.

Secondo Scorza, avvocato e docente di diritto delle nuove tecnologie, “le cose da tenere ben presenti quando si parla di intelligenza artificiale nelle scuole sono la trasparenza e la garanzia dell’effettiva autodeterminazione di studenti e genitori; anche se la corsa al digitale è ormai avviata non significa che dobbiamo accettare qualsiasi cosa senza senso critico”. Soprattutto quando si parla di minorenni serve particolare cautela: “se abituiamo l’alunno a relazionarsi con le tecnologie sottovalutando rischi e opportunità rischiamo di crescere adulti che sottovalutano gli effetti perché non conoscono il funzionamento di ciò che utilizzano”. A suo giudizio perciò “occorre fare formazione sia a docenti che a studenti prima di integrare gli strumenti digitali alla didattica affinché i ragazzi comprendano come vengono utilizzati i dati che cedono alle piattaforme”.

Scorza ammette però che la diffusione nelle scuole delle applicazioni di IA come ChatGPT sia difficilmente contenibile. Perciò lancia una proposta: se “imporre di fare un tema può essere superato, allora perché non far analizzare un testo composto da un chatbot per trovare errori e inesattezze?” Sembra una provocazione, ma è probabile che qualche insegnante che guarda al futuro lo faccia già, anziché perdere tempo a scoprire se e come il tema sia stato copiato usando GPT.

Per approfondimenti:

– Intelligenza Artificiale. ‘Una minaccia esistenziale’
– Intelligenza Artificiale. Cresce l’attenzione del mondo sulle incognite dell’IA
– Ripensare la scuola oltre l’intelligenza artificiale

Nota 8 novembre 2023, AOODGOSV 36286

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione
e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
e,p.c. Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
dott. Gaddi Gennaro Via Flavia n. 6 00187 Roma
dgsalutesicurezza@lavoro.gov.it
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
dott.ssa Carmela Palumbo SEDE

OGGETTO: Bando di concorso “Salute e sicurezza…insieme! La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuola”.

Nota 8 novembre 2023, AOODGOSV 36251

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 1

Agli Uffici Scolastici Regionali
Alla Sovrintendenza agli Studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia Autonoma di Bolzano
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendenza Scolastica per le scuole delle località ladine di Bolzano
Ai Dirigenti scolastici delle scuole secondarie di I e II grado Statali e Paritarie
E,p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
All’Ufficio Stampa SEDE
A Serena Bonito Direzione Generale promozione Sistema Paese – Ufficio V Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

OGGETTO: Costituzione rete di scuole ex art. 6 DPR 275/1999 nell’ambito del Progetto nazionale di eccellenza PP&S (Problem Posing&Solving)

Nota 8 novembre 2023, AOODGCASIS 4588

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica
Ufficio III

Alle istituzioni scolastiche statali LORO SEDI

Oggetto: Accesso ai servizi delle istituzioni scolastiche rivolti alle famiglie, mediante l’utilizzo delle identità digitali SPID e CIE.