Sui dati OCSE

Scuola, FLC CGIL sui dati OCSE: serve aumentare la spesa e innalzare i livelli di istruzione secondaria, il contrario delle riforme Valditara 

Roma, 10 settembre – È stato pubblicato oggi l’annuale rapporto “Education at a Glance” curato dall’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico, dove si può leggere che nel nostro Paese il 20% (la media OCSE è al 14%) dei giovani fra i 25 e i 34 anni non completa il ciclo di istruzione secondaria di secondo grado. Ciò comporta grosse conseguenze sull’occupazione in questa fascia d’età; infatti, solo il 57% dei 25-34enni senza diploma di maturità trova lavoro, a fronte del 69% dei diplomati. Inoltre, il 27% della popolazione fra i 25 e i 64 anni non diplomata guadagna la metà o meno del reddito medio.

Come da anni chiede la FLC CGIL, rispetto ai bisogni formativi dei giovani sarebbe essenziale elevare l’obbligo di istruzione almeno a 18 anni.

Invece, a fronte della necessità di innalzare la qualità e la durata dell’istruzione almeno al diploma di scuola secondaria di secondo grado, il ministro Valditara si fregia di una riforma, la filiera tecnologico-professionale, che prevede l’abbassamento del percorso secondario a quattro anni e la sostanziale equiparazione tra scuola e addestramento (apprendistato, formazione professionale) per accedere agli ITS.

Per di più il rapporto conferma la triste profezia di uno scarso numero di laureati e diplomati tra gli studenti e le studentesse che appartengono a nuclei familiari di non laureati o non diplomati. Infatti, in Italia, mentre il 37% dei figli di genitori non diplomati non si diploma anch’esso, ben il 69% dei figli con almeno un genitore laureato consegue la laurea.

La scarsa attenzione alla qualità della scuola, da anni privata delle ore di laboratorio, di compresenze e di personale docente e ATA, viene assolutamente confermata dal rapporto. Secondo l’OCSE, l’Italia è sotto la media per quanto riguarda la spesa pubblica per l’istruzione (4% del Pil rispetto al 4,9% dei Paesi OCSE) ma anche per il rapporto studenti-insegnanti, fissato a 11 a 1 per la scuola primaria e di 10 a 1 per l’istruzione di secondo grado. 

La politica dei tagli, puntualmente denunciata dalla FLC CGIL, è rappresentata anche dai ridotti numeri di assunzioni che arrivano dopo molti anni di precariato, tanto che l’anagrafica dei docenti italiani è sensibilmente più alta rispetto a quella degli altri membri OCSE: il 53% del corpo docente infatti ha più di 50 anni, contro il 37% nella media dell’area OCSE. 

Così, mentre i Paesi OCSE sono impegnati ad innalzare la percentuale di istruzione della popolazione, il ministro Valditara si affanna a ideare riforme come i quadriennali della Filiera tecnologico-professionale o come il Liceo del made in Italy, che aumentano le ore di alternanza scuola-lavoro e diminuiscono la formazione generale per accelerare un rapido affaccio al mondo del lavoro che, alla fine, danneggia il reddito e il futuro dei giovani e impoverisce il tessuto produttivo del Paese. 

La scuola divisa in serie A e B

La scuola divisa in serie A e B

Franco Buccino

da La Repubblica ed. Napoli, 10 sett. 2024

 

Il primo settembre è cominciato ufficialmente l’anno scolastico 2024-25, il 12 hanno inizio le lezioni in Campania. Qualche scuola comincia prima. È l’unica applicazione dell’autonomia scolastica. Sarebbe più logico che ciò accadesse con orario completo invece di iniziare con un paio d’ore di lezione, o senza alcun recupero degli “anticipi” nel corso dell’anno. Proviamo a contare i 200 giorni di lezione previsti, o meglio tutto il monte ore annuale delle singole materie. Siamo, in genere, ben al di sotto di questi obiettivi stabiliti per legge.

Del resto, a chi interessa la scuola oggi? I movimenti studenteschi sono quasi inesistenti. I docenti si trovano da tempo in una posizione solo difensiva, tra calo della popolazione scolastica e dimensionamenti della rete, aumento del precariato e delle supplenze, carenza di strutture e peggioramento delle condizioni economiche. Con la motivazione professionale al lumicino.

Eppure per il governo la scuola ha avuto sin dall’inizio un ruolo strategico. La premier Meloni nel suo discorso programmatico disse che i ragazzi non sono tutti uguali, ma che a tutti bisogna dare le stesse opportunità. Non male per chi poi si è “convertita” all’Autonomia regionale differenziata, con le implicazioni che questa riforma avrà sulla visione unitaria del Paese. 

Il regista della politica scolastica in questi due anni è stato senza dubbio il ministro Valditara. Che ha ingarbugliato più di prima la situazione dei precari con idonei in vari tipi di concorsi, con graduatorie che non scorrono. Fino alle ultime notizie: ha ottenuto meno posti in organico di quelli richiesti, non tutti sono assegnabili, e ci ritroveremo con le 130 mila supplenze annuali, che si raddoppieranno nel corso dell’anno, soprattutto per le “deroghe” nel sostegno.

Ma non è questo il problema, nel senso che su queste materie non hanno fatto meglio i suoi predecessori. E del resto nel governo non gli hanno certo concesso fondi adeguati. In linea con i precedenti ministri, Valditara è stato ed è maestro negli annunci. Come per il decreto preelettorale: di urgente c’era solo l’annuncio. E che dire di Agenda Sud, un annuncio roboante, sulla scorta del “progetto Caivano”: lotta all’abbandono e all’evasione scolastica in dieci punti e con quattro soldi. Il ministro Valditara ha fatto operazioni molto più pericolose con motivazioni ideologiche sempre gravi. E nella foga di restaurare è arrivato a riproporre temi addirittura precedenti al fascismo.

Pensiamo al voto in condotta. Il ministro dell’Istruzione ha in mente un tipo di scuola che è più una scuola militare, se non addirittura un “istituto di rieducazione”. Rinfrancato dagli episodi di bullismo, sceglierà una linea sempre più dura. Pensiamo alla lettera della preside di Firenze sul legame tra violenza e fascismo, contestata dal ministro, o alle parole del sottosegretario Frassineti la quale, andando alle commemorazioni di studenti uccisi di destra e di sinistra, pensa di dimostrare pari responsabilità nella storia a fascisti e antifascisti.

E con Valditara tornano in auge oltre le differenze territoriali, quelle sociali con la riforma degli istituti professionali e non solo: quattro anni anziché cinque, una rete con soggetti pubblici e privati, in particolare le aziende che invieranno nelle scuole “loro docenti”, le imprese che vengono nelle scuole a formarsi il proprio personale. Scuole di serie A e scuole di serie B, cittadini di serie A e cittadini di serie B. Altro che obbligo scolastico e formativo a diciott’anni, altro che il diritto all’istruzione per tutti.

Ce n’è abbastanza per pensare all’anno scolastico che comincia, come anno di rivendicazione: del diritto allo studio, del rispetto della Costituzione, della qualità dell’istruzione. Con tutte le componenti, docenti, genitori, cittadini e soprattutto studenti, i quali diventano consapevoli del rischio che corrono con queste sciagurate politiche scolastiche, e sono pronti a tornare in campo per conquistarsi il proprio futuro.

Secondo Concorso 2024 PNRR, quando sarà emanato il bando, modalità di presentazione della domanda e requisiti richiesti

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Il secondo concorso previsto dal piano straordinario del PNRR, il cui termine è previsto per il 31 dicembre del 2024, dovrebbe essere bandito sia per posti comuni sia per posti di sostegno tra la fine di ottobre e i primi giorni del mese di novembre.

Contenuto del bando

Il bando, oltre a prevedere l’articolazione del concorso e i requisiti per partecipare, le prove previste e la valutazione dei titoli e delle prove al fine di predisporre la graduatoria dei vincitori, dispone entro quale data e ora va presentata la domanda (di norma 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando) e la modalità con la quale deve avvenire, pena l’esclusione.

Presentazione della domanda

La domanda va presentata attraverso il Portale Unico del reclutamento, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it. Per accedere alla compilazione della domanda, occorre avere le credenziali del Sistema Pubblico d’identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”.

Modalità presentazione domanda

La domanda va presentata in un’unica regione, per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado e per le distinte e relative procedure di sostegno. Il candidato che concorre per più procedure, avendone i titoli, deve presentare la richiesta in un’unica domanda con l’indicazione dei concorsi cui intenda partecipare allegando alla stessa domanda la ricevuta del contributo plausibilmente pari a quello del primo concorso pari a euro 10 previsto dal bando.

Requisiti

Al concorso per il reclutamento dei docenti su posti comuni e di sostegno per la scuola secondaria di primo e secondo grado, possono partecipare gli aspiranti in possesso oltre alla laurea specifica per la classe di concorso di uno dei seguenti requisiti:
• Abilitazione all’insegnamento per la specifica classe di concorso;
• Aver svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivamente, negli ultimi cinque nelle scuole statali di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale partecipa;
• 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Al secondo concorso PNRR, il cui bando dovrebbe essere emanato non oltre la prima metà del mese di novembre 2024, possono partecipare gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) con il possesso dell’abilitazione ed eccezionalmente fino al 31 dicembre del 2024 con il solo diploma di accesso alla classe di concorso.


Erasmus+, 1° ottobre 2024 scadenza per accreditamento e partenariati su piccola scala

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il 1° ottobre prossimo è una scadenza che le scuole devono ricordare per partecipare ai programmi Erasmus+.

Innanzitutto, il 1° ottobre, alle ore 12, scade il termine per presentare la candidatura per l’Accreditamento KA120 (Istruzione scolastica e Educazione degli adulti) all’Agenzia nazionale ERASMUS+ INDIRE.

Gli istituti che decidono di richiedere un Accreditamento devono presentare un Piano Erasmus+, parte integrante della candidatura, che definisca la loro strategia a lungo termine, e sottoscrivere gli Standard di qualità europei per la realizzazione di attività di mobilità.

Una volta ottenuto l’Accreditamento (Azione KA120) come singolo istituto o come coordinatore di consorzio, è sufficiente presentare annualmente una richiesta di budget alla Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE.

L’Accreditamento Erasmus+ resta valido per tutta la durata del Programma, fino al 2027.

A questa pagina tutte le info: https://www.erasmusplus.it/scuola/mobilita/accreditamento/

La medesima scadenza delle ore 12 del 1° ottobre deve essere rispettata per presentare la domanda per i partenariati su piccola scala, concepiti per ampliare l’accesso al Programma ERASMUS+ e raggiungere scuole e organizzazioni attive nel settore dell’istruzione scolastica, nuove a Erasmus+ o con poca esperienza e capacità organizzative. Possono essere il primo passo per sperimentare la cooperazione in dimensione europea.

Per info: https://www.erasmusplus.it/scuola/partenariati/partenariati-su-piccola-scala/

Ius Scholae, Tajani rilancia: “Il diritto a diventare cittadino italiano grazie alla formazione e allo studio è sacrosanto”

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Non si placa la discussione politica in merito allo Ius Scholae, ossia l’eventuale cambiamento nella legge sull’acquisizione della cittadinanza italiana, permettendo agli stranieri che frequentano un certo numero di anni di scuola di ottenerla.

A rilanciare questa idea è stato, ancora una volta, il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani. “Guai se abbiamo paura di concedere diritti meritati: saremmo un centrodestra oscurantista che non si rende conto dei cambiamenti della società”, ha detto Tajani chiudendo la festa di Forza Italia Giovani a Bellaria, come riporta Ansa.

“Il diritto a diventare cittadino italiano grazie alla formazione e allo studio è sacrosanto” ha aggiunto. Secondo il ministro degli Esteri, come riporta Il Corriere della Sera, è invece “un diritto sacrosanto di chi ha studiato con profitto nelle scuole italiane l’italiano, la storia, la geografia, l’educazione civica, come previsto dal nuovo programma di studi illustrato dal ministro della Lega, Valditara. Credo sia il metodo migliore per concedere la cittadinanza e un modo più serio rispetto a chi è stato in Italia fino al 18esimo anno di età”.

Progetto di legge in arrivo?

Forza Italia, con i capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, sta “lavorando e approfondendo il tema e presenteremo ai nostri alleati un progetto per migliorare le regole”, ha detto Tajani, ma quanto ai tempi della proposta ha chiarito che “intanto dobbiamo lavorare sulla manovra. Poi parleremo anche della cittadinanza che è uno dei tanti temi che dobbiamo affrontare, noi abbiamo le nostre idee”.

“Che io possa pensare ad aprire a sinistra è una sciocchezza sesquipedale”, ha ribadito il segretario di Forza Italia durante una conferenza stampa di FI a Roma. “Nessun regalo alla sinistra – ha continuato – la loro proposta è completamente diversa dalla nostra. Loro vogliono lo ius soli che è una proposta demagogica”, aggiungendo che sullo Ius Scholae “i 5 anni di scuola non sono sufficienti”. FI fa riferimento invece ai 10 anni della scuola dell’obbligo.

La Lega non ci sta

La Lega continua a non essere d’accordo. “Ormai siamo a settembre inoltrato e anche il clima certifica l’imminente cambio di stagione. Il tempo delle boutade estive a agostane è decisamente finito”, ha replicato Andrea Crippa, vice-segretario della Lega. “La cittadinanza si conquista con un percorso di vita e di integrazione nella società e di rispetto dei nostri valori storici e culturali. La cittadinanza non si regala, dunque. E quindi la legge va bene così e non si tocca”, ha concluso.

Docenti di sostegno e di italiano per stranieri, nessun rinvio: lo precisa il MIM, parlando anche di educazione civica e riforma istruzione tecnica e professionale

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Nessun rinvio per le norme sui docenti di sostegno e sui docenti di italiano per studenti stranieri. Partiranno già in questo anno scolastico, i corsi per specializzare 85.000 docenti di sostegno da parte di INDIRE. Inoltre, già in questo anno scolastico i genitori potranno scegliere la continuità sul sostegno per i propri figli che opererà ovviamente a partire dal prossimo anno. La formazione dei docenti di italiano per stranieri partirà anch’essa da questo anno e, come da legge, consentirà le assunzioni dal prossimo.

A comunicarlo è il Ministero, con un lungo comunicato di precisazioni che parte dalla contestazione ad un articolo pubblicato su “Il Corriere” il 6 settembre.

Linee guida di educazione civica

Per quanto riguarda le nuove Linee guida sull’educazione civica, il Ministero chiasce che “non vengono modificate quelle del Ministro Bussetti, bensì quelle del Ministro Azzolina che, come previsto nello stesso Dm che le adottava, avevano carattere provvisorio per tre anni scolastici in quanto non stabilivano i traguardi e gli obiettivi di apprendimento; pertanto era necessario intervenire con nuove Linee guida“.

Il MIM sottolinea anche che “il CSPI non è il comitato tecnico scientifico del Ministero, ma il Consiglio superiore della pubblica istruzione, organo consultivo del Ministero costituito in maggioranza da membri elettivi indicati dalle organizzazioni sindacali e per una quota consistente da membri nominati, nella compagine che si è espressa sulle Linee guida, con decreto del 2020 dallo stesso Ministro Azzolina. L’osservazione del CSPI sulla non necessità di sostituzione delle vecchie Linee guida trova smentita nella stessa legge che ha istituito l’insegnamento dell’educazione civica.
Alcune osservazioni dello stesso CSPI sulla formulazione dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento sono state accolte, altre invece denotano un pregiudizio ideologico e dunque sono state respinte
“.

Riforma della istruzione tecnica e professionale

Altro chiarimento riguarda la riforma dell’istruzione tecnica e professionale: “le iscrizioni al percorso 4 + 2 sono state di più di quelle indicate nel pezzo, raggiungendo una cifra superiore alle attese, soprattutto se si ricorda che sono state acquisite a gennaio 2024, quando il decreto istitutivo della sperimentazione è del 7 dicembre 2023. Non è vero che vi sono stati ritardi nella predisposizione di nuovi posti e nuove strutture per gli Its, che avrebbero condizionato le iscrizioni“.

Chiarimenti sul numero dei precari

I supplenti non sono “oltre 200.000”, questa è la stima della Cgil. – conclude il MIM – La stima del Ministero, che andrebbe quanto meno considerata e che è stata resa nota ufficialmente, parla di 165000 precari con contratto fino al 30 giugno ovvero con contratto annuale, che si ridurranno a 155.000 per dicembre quando tutti i concorsi saranno conclusi, con una riduzione di 5000 rispetto agli anni scorsi”.

Intelligenza artificiale a supporto dei docenti, Valditara: “Si inizia con Calabria e Lazio”

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista a Rai Radio 1 ha parlato delle novità sull’intelligenza artificiale.

Ecco le sue parole: “L’intelligenza artificiale può dare un contributo molto interessante, sia per aiutare il docente nel costruire un percorso didattico adeguato a valorizzare al massimo i talenti dello studente, si anche per lo stesso studente per verificare i traguardi, modellare il proprio studio o recuperare. Partiamo subito con Calabria e Lazio a cui dopo si aggiungeranno Toscana e Lombardia”.

Nota 10 settembre 2024, AOODGPER 139730

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici Regionali LORO SEDI
p.c. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato SEDE
All’Ufficio di Gabinetto SEDE
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali SEDE

OGGETTO: Conferimento di incarichi di elevata qualificazione da Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.) e di sostituzione del titolare di incarico del D.M. n. 132/2024 attuativo dell’articolo 57 C.C.N.L. 2024 – Format di decreto rettificati e formalizzazione della progressione del personale individuato con la procedura valutativa di cui al decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito 12 aprile 2024, n. 74.


Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici Regionali LORO SEDI
p.c. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato SEDE
All’Ufficio di Gabinetto SEDE
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali SEDE

OGGETTO: Avvio procedura di decretazione per la formalizzazione della progressione di Area del personale individuato con la procedura valutativa di cui al decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito 12 aprile 2024, n. 74.

Nota 10 settembre 2024, AOODPPR 6312

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Agli Istituti d’istruzione secondaria
di secondo grado

Oggetto: Avvio della rilevazione in tema di affidamento di servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione dei viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali di importo superiore alla soglia di rilevanza europea – A.S. 2024/2025.

Lettera Ministro 10 settembre 2024, AOOGABMI 120744

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Roma, 10 settembre 2024

Cari Genitori,

con mio decreto dell’11 aprile scorso ho dato avvio al Piano estate per gli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025, stanziando importanti risorse, 400 milioni, per azioni di potenziamento delle competenze, di inclusione, di socialità e ricreative.

Tantissime sono le scuole sia statali sia paritarie ad aver aderito al Piano, proponendo attività per le competenze linguistiche, le competenze STEM e digitali, lo sport, l’educazione motoria, ma anche attività musicali, teatrali, ludiche, ricreative e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono la valorizzazione dei talenti, l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo. La scuola è stata dunque per molte famiglie e per molti giovani un punto di riferimento anche in un periodo, come quello estivo, che per alcuni può rappresentare criticità.

Sono stati circa 37.000 i moduli formativi messi in campo, di cui oltre il 40% nelle Regioni del Mezzogiorno, per più di 1.112.000 ore di attività, garantendo nel periodo estivo supporto a oltre 700.000 studenti. I ragazzi coinvolti arrivano a 1.300.000, se consideriamo anche quelli che hanno beneficiato dei percorsi di PCTO all’estero, grazie a un investimento specifico che ho attivato per le scuole secondarie di secondo grado, e delle azioni del PNRR per il contrasto alla dispersione scolastica, per la riduzione dei divari territoriali e per l’orientamento e le STEM.

Innumerevoli le esperienze e le testimonianze di studenti, docenti, dirigenti e famiglie raccolte in questi mesi, alcune delle quali pubblicate anche sul sito internet del Ministero dell’istruzione e del merito.

Credo molto in questa iniziativa, nella convinzione che sia fondamentale rendere la scuola un luogo aperto, parte integrante della comunità, in grado di realizzare attività di formazione e aggregazione e di essere un punto di riferimento fondamentale per le famiglie anche in estate.

Ringrazio i dirigenti, il personale docente e il personale ATA che hanno garantito in questi mesi l’apertura delle scuole e la continuità delle attività formative e ricreative, con l’auspicio che il prossimo anno vi possa essere una ulteriore estensione dei progetti, anche in sinergia con voi genitori, nell’ottica di quella alleanza scuola-famiglia che è fondamentale per favorire la crescita personale, culturale e professionale dei ragazzi.

A tutti voi i miei migliori auguri per l’inizio del nuovo anno scolastico.

Giuseppe Valditara