G. Festa, Cento passi per volare

Giuseppe Festa, come in una favola

di Antonio Stanca

   Per conto della casa editrice TEA, su licenza Salani che lo aveva pubblicato nel 2018, è da poco comparsa un’edizione speciale di Cento passi per volare, romanzo di Giuseppe Festa. All’epoca l’opera aveva avuto un notevole successo, era stata tradotta in molte lingue e l’edizione giapponese, oltre ad aggiudicarsi il 66° Premio Kadaitosho, era diventata una lettura da tenere nelle classi intermedie di tutte le scuole del Giappone.

   Festa è nato a Milano nel 1972. Laureato in Scienze Naturali, si occupa di Educazione Ambientale. Ha cinquantadue anni e da quando ne aveva trentaquattro ha cominciato a scrivere di narrativa. Gli ambienti naturali, in particolare quelli montani, boschivi, fluviali, sono stati i suoi preferiti. In essi lo scrittore ha immaginato che si svolgessero le sue storie, con essi ha combinato i loro significati. Primo romanzo è stato I boschi della Luna. Era il 2006 e l’opera voleva rilevare il rapporto rimasto tra l’uomo e la natura dopo una grave crisi energetica. Ancora della natura, di quella libera dei monti, dei boschi, dei fiumi, degli animali, avrebbe scritto Festa. Generalmente si sarebbe trattato di romanzi ma non sarebbero mancati i racconti e i saggi. Molti reportage sulla natura avrebbe fatto per la televisione. Per il cinema ha realizzato dei documentari sempre riferiti al mondo vegetale e animale. Molti riconoscimenti ha meritato questa sua attività, di alto livello sono stati quelli per l’impegno musicale che svolge quale cantante e autore del gruppo Lingaland.

   Un’attività vasta e varia è quella del Festa. Anche se ricorrenti sono i temi diversi sono i modi che li esprimono. Di Cento passi per volare si potrebbe dire come di una favola ché da favola sembrano l’ambientazione, i personaggi, la vicenda, la conclusione.

   Lucio è un bambino di quattordici anni, non vede fin dalla nascita ma in compenso ha sviluppato più del normale ogni altro senso fino a sapersi orientare pur in circostanze difficili. È autonomo in casa, a scuola e altrove. È una condizione che ha raggiunto e che appaga il suo animo al punto da renderlo, a volte, ostile a chi si ostina ad aiutarlo.

   La vicenda del romanzo si verifica durante un’escursione sulle Dolomiti insieme alla zia Bea, quella della sciarpa di seta alla quale vuole che durante i lunghi percorsi Lucio rimanga attaccato, ad una nuova amica, la giovanissima Chiara, e alla guida Tiziano. La zona è detta Picco del Diavolo e fin là Tiziano condurrà Lucio, Bea e Chiara perché possano vedere per la prima volta un nido d’aquila situato sulla sporgenza estrema di una roccia e occupato da Zefiro, il piccolo aquilotto ancora incapace di volare. Arriveranno in vista del nido e si accorgeranno che Zefiro non c’è più, che è stato rapito dai bracconieri. Tiziano avviserà le guardie forestali che da quel momento si metteranno sulle tracce dei rapitori fino ad arrestarli, a liberare Zefiro e riportarlo nel nido dove sarà assistito dal padre Mistral e dalla madre Levante. Anche gli escursionisti avranno modo di vederlo, di conoscere l’ampiezza del nido e la vita delle aquile. In verità Lucio si mostrerà sempre al corrente di quanto avviene in montagna, di quanto Tiziano dice. Lui ama le montagne, conosce le loro piante, le loro acque, i loro venti, i loro odori, le loro luci, i loro colori, i loro rifugi, le loro voci, quelle dei loro animali che sa pure imitare. Sarà grazie ad alcuni suoi eccezionali interventi vocali che si risolveranno situazioni diventate abbastanza complicate. Sarà l’incontro con Chiara a permettere ai due ragazzi di dirsi, di avere quanto ancora non erano riusciti. Sarà tanto altro a fare del romanzo un’opera di maturazione, di formazione. Quell’escursione aveva reso più sicuri i pensieri, più capaci le azioni di Lucio e Chiara, aveva cambiato la loro vita. Era stata l’occasione giusta perché si trasmettessero le loro esperienze, si completassero, crescessero, si sentissero felici, contenti. Da qui il tono di favola che la narrazione assume, da una conclusione che combatte il male, lo annulla, che rimane in linea con quanto i due sognavano prima di conoscersi e fa di quei sogni la loro realtà.  

Manovra 2025, i 2.184 tagli Ata slittano al 2025: spariscono invece subito 5.660 cattedre e viene confermato il blocco del 25% del turn over

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Gli ultimi “ritocchi” alla Manovra di Bilancio 2025 premiano parzialmente la scuola: la bozza di un emendamento del Governo prevede infatti che oltre 2.100 posti di personale Ata (precisamente 2.184) inizialmente da tagliare con l’avvio del prossimo anno scolastico vengano comunque cancellati ma solo nel settembre del 2026. Trova quindi conferma l’annuncio fatto qualche giorno fa dal ministro Giuseppe Valditara durante il convegno Cisl sui dirigenti scolastici, anche se per il sì definitivo allo slittamento bisognerà ora attendere l’esame del nuovo testo da parte dell’Aula di Montecitorio il cui inizio è previsto per il 16 dicembre.

Lo slittamento deciso dal Governo Meloni sugli oltre 2.100 posti di amministrativi, tecnici e ausiliari cancellati sembra quindi andare in parte incontro alle lamentele prodotte dell’opposizione politica, anche di recente in piazza, che assieme proprio ai sindacati nelle ultime settimane avevano ravvisato la contraddizione sul taglio degli Ata proprio nel momento in cui entreranno nel vivo le attività scolastiche legate al Pnrr.

Nulla invece trapela sulla conferma di alcune migliaia di unità di personale Ata in organico aggiuntivo (sempre per i progetti Pnrr e anche per l’Agenda Sud) licenziate lo scorso mese di giugno e mai riassunte.

Come rimangono in vita, a questo punto, salvo improbabili sorprese dell’ultimo momento, i tagli di 5.660 insegnanti di potenziamento: una operazione che sembrerebbe andare in controtendenza rispetto alle politiche portate avanti da diversi anni e da più Governi che pur in presenza di un sensibile calo degli iscritti a scuola, derivante dalla denatalità, sono riusciti a mantenere inalterato l’organico complessivo del corpo docente.

Ma dal Governo c’è poi un’altra disposizione che non farà piacere al personale della scuola, non solo gli insegnanti: la decisione di non provvedere al 25% di turn over nel pubblico impiego verrà meno per alcune professionalità lavorative dello Stato (per le forze di polizia, per i vigili del fuoco e per i ricercatori universitari), ma non per il personale scolastico: anche in questo caso, come per gli Ata della scuola da tagliare, comunque non si tratta di un ripensamento, ma solo di un allungamento dei tempi perché il mancato ricambio di un lavoratore ogni quattro che andrà in pensione verrà solo spostato di un anno.

Ricordiamo, a vantaggio del Governo in carica, che con la Legge di Bilancio 2025 arrivano 386 milioni per la valorizzazione del personale scolastico e il finanziamento riguarderà il triennio 2025/27.

Nella lunga lista di emendamenti prodotti dai relatori e dal governo, che accolgono parte dei rilievi arrivati negli ultimi mesi, sono spuntate delle novità sul fronte famiglie, soprattutto le più svantaggiate: è in arrivo, infatti, un ‘Fondo dote famiglia’ da 30 milioni di euro rimborserà le spese per lo sport o le attività extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni dei nuclei con Isee sotto i 15mila euro.

C’è poi un bonus da 100 euro, doppio per chi ha chi ha redditi sotto i 20 mila euro, che aiuterà invece nell’acquisto di elettrodomestici.

C’è poi l’aumento delle tasse su giochi e scommesse: 25,5% sui giochi di carte o bingo a distanza, 20,5% per le scommesse sportive dal vivo, 24,5% online.


Decreto Ministeriale 16 dicembre 2024, AOOGABMI 256

Ministero dell’istruzione e del merito

Attivazione dei percorsi sperimentali di istruzione di secondo ciclo nell’ambito della filiera formativa tecnologico-professionale per l’anno scolastico e formativo 2025/2026 in attuazione dell’articolo 25 bis, comma 2, del decreto-legge 23 settembre 2022 n. 144, convertito con modificazioni dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, introdotto dall’articolo 1, comma 1, della legge 8 agosto 2024, n. 121.

Nota 16 dicembre 2024, AOODGOSV 50779

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
Ai Dirigenti Scolastici degli istituti di istruzione secondaria di II grado, statali e paritari LORO SEDI
E, p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE

OGGETTO: Campionati Italiani di Economia e Finanza. Settima Edizione a. s. 2024-2025

Nota 16 dicembre 2024, AOODGPOC 1911

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Direzione Generale per la comunicazione e le relazioni istituzionali

Alle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado statali e paritarie
Ai Docenti tutor e orientatori presso le II.SS.
e p.c. Ai Direttori Generali e ai Dirigenti Titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento istruzione Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’ Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca – Bolzano
All’ Intendenza Scolastica per le Località Ladine – Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
LORO Sedi

OGGETTO: “Orientarsi” – La nuova sezione sulla Piattaforma UNICA dedicata all’Orientamento.

Nota 16 dicembre 2024, AOODGSIP 3703

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica

Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie
Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine Bolzano
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Al Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Al Comitato Italiano Paralimpico
A Sport e salute S.p.A.
Al Dipartimento per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Alle Federazioni sportive e Discipline sportive associate
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e Sportiva

Oggetto: Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello anno scolastico 2024/2025. Decreto ministeriale 3 marzo 2023, n. 43. Proroga termine per la presentazione della domanda.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 294

294 del 16-12-2024

Anagrafe Nazionale dell’Istruzione (ANIST)

Dal 16 dicembre 2024 è online l’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione (ANIST), la nuova piattaforma digitale del Ministero dell’Istruzione e del Merito per la gestione integrata dei dati relativi al settore dell’istruzione. Un passo avanti per una sempre maggiore semplificazione dei servizi offerti ai cittadini.
Grazie alla nuova Anagrafe sarà infatti possibile:

  • consultare i dati relativi alla propria ;frequenza scolastica nell’anno in corso presso qualsiasi Istituzione scolastica e i dati relativi ai titoli di studio ottenuti presso le Istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado, inclusi i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA);
  • generare i certificati di frequenza scolastica nell’anno in corso presso qualsiasi Istituzione scolastica e i certificati dei titoli di studio conseguiti presso le Istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado, inclusi i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA);
  • richiedere la rettifica di eventuali dati inesattirelativi sia alla frequenza scolastica sia ai titoli di studio conseguiti presso le Istituzioni scolastiche di I e II grado.

Accedere al servizio è semplice: basta un’identità digitale.
Con la nuova Anagrafe, il Ministero prosegue dunque il suo impegno per la digitalizzazione e la semplificazione dell’accesso ai dati. La piattaforma è realizzata in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) e SOGEI.

I servizi offerti dall’ANIST sono rivolti a:

  • cittadini: genitori/esercenti di responsabilità genitoriale, studenti, ex-studenti, che frequentano o hanno frequentato le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, inclusi i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA);
  • Pubbliche Amministrazioni sia centrali che locali.

Le Pubbliche Amministrazioni possono accedere ai servizi dell’ANIST attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati (PDND), progettata per l’interoperabilità dei sistemi informatici pubblici: i dati, una volta forniti, saranno disponibili per tutte le Amministrazioni competenti senza necessità di ulteriori richieste ai cittadini.

ANIST continuerà a espandere le sue funzionalità nei prossimi mesi, includendo nuovi servizi per migliorare ulteriormente l’esperienza digitale di cittadini e Amministrazioni. Nel frattempo, per ogni ulteriore approfondimento, sulla piattaforma sono presenti una sezione dedicata alle domande frequenti e un manuale utente per una guida completa all’uso di ciascuna sezione.

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