Di seguito le schede informative relative ai finanziamenti e agli interventi previsti per le scuole della regione Puglia e, in particolare, quelli PNRR destinati ai Licei “Palmieri” e “De Giorgi” di Lecce, visitati il 16 gennaio 2025 dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Archivi giornalieri: giovedì 16 Gennaio 2025
Villaggio Italia
Al Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministro Giuseppe Valditara ha incontrato il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nell’ambito della organizzazione della missione Piano Mattei-Istruzione che si terrà in Egitto il 12 e 13 febbraio prossimi. Si tratta del primo evento operativo dopo la firma del protocollo d’intesa con il governo egiziano del 17 marzo 2024.
“Saremo presenti al Cairo con ‘Villaggio Italia’, portando decine di Its, alcune eccellenze della nostra istruzione tecnico-professionale, esempi di modelli educativi innovativi, a iniziare dal 4+2, la nuova filiera tecnologica professionale, ma anche decine di aziende dei settori prioritari per la collaborazione bilaterale con l’Egitto. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione le migliori esperienze formative italiane, in un dialogo costante con il mondo delle imprese, per favorire la cooperazione e lo sviluppo”, ha dichiarato Valditara.
La missione in Egitto si svolgerà in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia al Cairo, Confindustria e SIMEST. Durante l’evento, alla presenza del Ministro dell’Istruzione egiziano, Mohamed Abdel-Latif, e ai potenziali partner economici egiziani, saranno presentate le migliori pratiche italiane di formazione, rivolte sia a docenti che studenti, e alcune esperienze di successo delle ITS Academy per la preparazione di tecnici specializzati nei settori prioritari per la collaborazione bilaterale (industria metallurgica, energie rinnovabili, digitale e intelligenza artificiale, trasporti, meccanica strumentale, industria degli elettrodomestici, tessile e agricoltura), nonché quelli in cui si registra una maggiore carenza di manodopera specializzata. Infine, nel corso dell’evento, SIMEST potrà illustrare alle imprese italiane interessate il nuovo strumento finanziario “Potenziamento Mercati Africani” a favore delle PMI.
Da uno sguardo: film di studentesse e studenti contro la violenza sulle donne
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Cultura bandiscono, per l’anno scolastico 2024/2025, la seconda edizione del concorso nazionale “Da uno sguardo: film di studentesse e studenti contro la violenza sulle donne”. Il concorso è rivolto alle Scuole secondarie di I e II grado, statali e paritarie, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sul tema del contrasto alla violenza di genere.
“Questa iniziativa rappresenta un ulteriore tassello della nostra azione educativa contro la violenza sulle donne” ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Dopo la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la Fondazione Giulia Cecchettin, prosegue il nostro impegno per diffondere la cultura del rispetto, perché le giovani generazioni sappiano riconoscere, contrastare e prevenire ogni forma di violenza. La scuola costituzionale, che mette al centro il valore di ogni persona, deve essere in prima linea in questa battaglia”.
“La seconda edizione del concorso non soltanto valorizza la creatività e il talento dei giovani attraverso il linguaggio audiovisivo, ma rappresenta anche un’importante opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni su un tema cruciale come la lotta contro la violenza sulle donne. L’educazione al rispetto e alla parità di genere deve essere al centro della formazione dei nostri giovani, poiché attraverso la conoscenza e il dialogo possiamo e dobbiamo eliminare stereotipi e pregiudizi che alimentano atteggiamenti discriminatori. Un ringraziamento sincero va a tutti i docenti e alle scuole che, con dedizione, accompagnano i ragazzi in questo percorso”. Lo ha affermato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
“Abbiamo voluto proporre questo concorso – dichiara la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella – perché la lotta alla violenza deve partire dalle giovani generazioni, anche e soprattutto attraverso il valore positivo del rispetto. Stimolare la creatività e la sensibilità dei ragazzi, ascoltarli e valorizzare il loro talento, significa renderli protagonisti di quel cambiamento culturale che siamo tutti impegnati a promuovere. I risultati del primo anno sono stati al di sopra di ogni aspettativa, per quantità e qualità. Questo ci spinge con decisione ad andare avanti”.
L’iniziativa è promossa in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre 2023 con l’obiettivo di realizzare iniziative concrete rivolte alle scuole per il contrasto alla violenza sulle donne.
Ciascuna scuola potrà candidare un solo prodotto audiovisivo – un cortometraggio, un cortometraggio d’animazione o un video di sensibilizzazione – sul tema della violenza maschile contro le donne restituendo attraverso lo sguardo degli studenti il frutto del loro studio e delle loro riflessioni. Tutte le attività progettuali e di studio propedeutiche e i prodotti audiovisivi finali dovranno promuovere l’educazione al rispetto, il superamento di stereotipi di genere e porre l’accento sul valore della prevenzione. Utilizzando il linguaggio audiovisivo, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare, esprimere e trasmettere il messaggio che la violenza può essere riconosciuta, contrastata e, soprattutto, prevenuta.
I cinque migliori elaborati (due per la Secondaria di I grado e tre per la Secondaria di II grado) saranno premiati nell’ambito della 82esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Le candidature delle scuole possono essere inviate entro e non oltre le ore 18.00 del 31 marzo 2025, all’indirizzo e-mail elaborati.studenti@istruzione.it
In allegato il bando di concorso.
Prove INVALSI, gli allievi eccellenti si concentrano per lo più nel Nord Italia anche se con un calo rispetto ai livelli pre pandemia
da La Tecnica della Scuola
Di Lara La Gatta
Un sistema scolastico equo deve garantire uguali condizioni e opportunità di apprendimento a tutti gli studenti, inclusi i cosiddetti “top performer”. Questi studenti, accademicamente eccellenti, si distinguono per il raggiungimento di alti livelli in Italiano, Matematica e Inglese nelle Prove nazionali INVALSI. Su questi studenti si concentra una riflessione pubblicata su Invalsiopen.
Caratteristiche dei top performer
Gli studenti eccellenti sono quelli che raggiungono:
- Livello 4 in Italiano e Matematica.
- Livelli A2 o B2 in Inglese (Reading e Listening), rispettivamente al termine del primo e del secondo ciclo.
Situazione al termine del ciclo primario
Dati generali
- La percentuale complessiva di top performer è calata dal 20,1% (2023) al 19,5% (2024), ancora lontana dal 21,8% prepandemico.
- Miglioramenti significativi si registrano in Puglia, Abruzzo e Marche (+6 punti percentuali), mentre Trento, Valle d’Aosta e Liguria mostrano flessioni tra -2,8% e -2%.
Distribuzione regionale
- Gruppo 1 (oltre 20%): Regioni del Nord e Centro, tra cui Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Trento.
- Gruppo 2 (10-20%): Liguria, Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna.
- Gruppo 3 (meno del 10%): Solo la Calabria.
Variabili influenti
- Maggioranza di femmine tra i top performer.
- Incidenza positiva di cittadinanza italiana, regolarità negli studi e condizione socioeconomica favorevole.
Situazione al termine del ciclo secondario
Dati generali
- Ripresa rispetto al ciclo primario, con il 15,1% di top performer nel 2024, pur senza raggiungere i livelli prepandemici.
Distribuzione regionale
- Gruppo 1 (oltre 20%): Lombardia (miglioramento evidente), Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
- Gruppo 2 (10-20%): Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Marche e altre regioni.
- Gruppo 3 (meno del 10%): Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Variabili influenti
- Parità di genere tra i top performer.
- Status socioeconomico e regolarità negli studi giocano un ruolo ancora più marcato rispetto al ciclo primario.
- Indirizzo di studi: Percentuali più alte nei licei (23,9%) rispetto agli istituti tecnici (6,8%) e professionali (0,7%).
Conclusioni
Le Rilevazioni annuali sottolineano l’importanza di promuovere un sistema scolastico inclusivo che garantisca a ogni studente, indipendentemente dal contesto socioeconomico, la possibilità di eccellere. Investire nell’equità educativa è essenziale per ridurre le disuguaglianze e migliorare le opportunità formative su tutto il territorio nazionale.
Latino alle medie, più importanza allo studio della storia italiana e poesie da imparare a memoria: Valditara presenta le nuove Indicazioni Nazionali
da Tuttoscuola
Maggiore valorizzazione della letteratura e della grammatica, enfatizzazione della storia italiana e delle civiltà classiche e ritorno del latino alle medie. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha presentato le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione, ovvero dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori di I grado, in un’intervista a Il Giornale. Le nuove Indicazioni entreranno in vigore ufficialmente con l’anno scolastico 2026-2027, dopo un ampio confronto con le parti interessate, tra cui le associazioni disciplinari e i corpi intermedi del mondo scolastico. Questo darà il tempo necessario per adattare le scuole alle nuove linee guida.
Le nuove Indicazioni Nazionali arrivano dopo un lungo processo di consultazione con più di cento audizioni tra associazioni di genitori, comitati studenteschi e esperti del settore. La commissione incaricata del progetto ha incluso figure come quella del violinista Uto Ughi e della ballerina Flavia Vallone, a testimonianza dell’importanza attribuita alla cultura musicale e artistica nella formazione dei giovani. Secondo Valditara, l’obiettivo è “prendere il meglio della nostra tradizione per costruire il futuro“, sottolineando l’approccio inclusivo e approfondito che ha caratterizzato l’elaborazione dei nuovi programmi.
Il ministro ha annunciato una serie di novità che avranno un impatto significativo sul curriculum scolastico, a partire da una maggiore valorizzazione della letteratura e della grammatica. Fin dalla scuola primaria, infatti, si punterà a rafforzare l’amore per la lettura e la scrittura, strumenti essenziali per lo sviluppo linguistico. Si punta all’introduzione di filastrocche, scioglilingua e testi più semplici all’inizio del percorso scolastico, da imparare anche a memoria: “Dobbiamo riprendere questa grande scuola della memoria, con testi più semplici all’inizio, anche filastrocche, scioglilingua e altro. Poi già alle elementari i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche le saghe nordiche. Dobbiamo coltivare la fantasia, la capacità di stupirsi dei ragazzi, le suggestioni profonde ma senza perdere per strada la grammatica e lo studio della regola. La cultura della regola inizia dallo studio della grammatica. In particolare, è importante trasmettere all’allievo, fin dall’inizio, la consapevolezza del valore della correttezza linguistica e formale, dell’ordine e della chiarezza nella comunicazione. La chiarezza deve essere presentata come una forma di autocontrollo e anche di un doveroso impegno verso l’altro”.
Un altro punto centrale riguarda l’insegnamento della storia. Con la decisione di abolire la geostoria nelle scuole superiori (geografia e storia torneranno ad essere due materie separate), si punta a ridare centralità alla narrazione storica, favorendo una comprensione più profonda degli eventi che hanno segnato l’evoluzione del nostro Paese e dell’Europa. Sarà, infatti, enfatizzato lo studio della storia d’Italia, delle civiltà classiche come quella romana e greca, e delle origini del Cristianesimo. Il tutto senza sovrastrutture ideologiche, per una visione più oggettiva e critica del passato.
Una delle novità riguarda poi la reintroduzione del latino come materia opzionale a partire dalla seconda media. Il latino, con il suo legame profondo con la lingua italiana e con le radici della cultura occidentale, diventerà uno strumento per accedere a un patrimonio storico e intellettuale vasto e prezioso. Inoltre, dalla primaria si darà maggiore spazio alla musica, con l’intento di avvicinare i bambini alla comprensione della musica e della sua evoluzione nel corso dei secoli.
Valditara ha sottolineato che l’introduzione di questi cambiamenti non è solo una questione di aggiungere materie, ma di riscoprire la bellezza della conoscenza, della creatività e della disciplina. “Siamo molto concreti“, ha dichiarato, “e cerchiamo di rimediare a una grave lacuna culturale, quella per cui molti italiani non sanno più riconoscere gli autori e le opere più importanti della nostra tradizione”.
Infine, Valditara ha respinto le critiche che definiscono questo progetto come un tentativo di “sovranismo culturale“, precisando che l’intento del governo non è quello di propagandare ideologie, ma di costruire una scuola seria, in grado di educare i ragazzi in modo critico e consapevole. “Il nostro obiettivo“, ha detto, “è una scuola che guardi al futuro, con uno sguardo solido e radicato nella nostra cultura e nella nostra storia”.
Circolare ARAN 16 gennaio 2025, n. 1, prot.553
A tutte le Amministrazioni dei comparti
Funzioni Centrali
Funzioni Locali
Sanità
Istruzione e Ricerca
PCM
Loro Sedi
Alle commissioni elettorali per il tramite delle Amministrazioni
Oggetto: Rinnovo delle RSU. Elezioni del 14, 15 e 16 aprile 2025. Chiarimenti circa lo svolgimento delle elezioni.
Decreto-Legge 16 gennaio 2025, n. 1
(Raccolta 2025)
Misure urgenti in materia di riforma R. 1.3 «Riorganizzazione del sistema scolastico» della Missione 4 – Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. (25G00006)
(GU Serie Generale n.12 del 16-01-2025)