Tagli di 5.660 posti in organico docenti, 27.926 pensionati, classi con 28 alunni e più, questi i dati per l’anno scolastico 2025/2026

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Nella giornata odierna 18 marzo 2025 ha avuto luogo un incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati di categoria durante il quale la Dottoressa Maria Assunta Palermo ha comunicato i seguenti dati, che la UIL/Scuola riporta nel suo sito ufficiale.
• Pensionamenti complessivi per tutti gli ordini di scuole (posto comune – potenziamento – sostegno)
Il numero dei pensionamenti al 1 settembre 2025 è di 27.926 più cessazioni in corso d’anno (lo scorso anno erano 21.394).
• Posti comuni posti dell’organico dell’autonomia: tra posti comuni e quelli di potenziamento, sono in totale 664.774 (lo scorso anno erano 670.441) così suddivisi: • 614.572 posti comuni. • 50.202 posti di potenziamento.
• Posti di sostegno sono 128.036 (con un incremento 1866 posti rispetto allo scorso anno) di cui 6.446 di potenziamento.
• Adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto: Il limite massimo dell’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto è di 14.161 posti (19 posti in più rispetto allo scorso anno).
• Educazione motoria nella scuola primaria
Per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria i posti sono 4.269 (lo scorso anno erano 4360) così divisi: • Posti interi: 1.771; • Posti interi equivalenti al monte ore residuo: 1498. La stima delle classi IV dell’a.s. 2024/25 sono 23.859 (Tempo normale 14.348 + tempo pieno 9.468). ✓ La stima delle classi V dell’a.s. 2024/25 sono 24.223 (Tempo normale 14.584 + tempo pieno 9.511).
• Posti e classi costituite in deroga rispetto ai parametri stabiliti dalla legislazione vigente (DPR 81/2009) 7.402 (lo scorso anno erano 6.726) sono i posti destinati alle classi in deroga costituite per garantire il diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente. La stima del n. classi equivalente qualora attivate in deroga esclusivamente nella scuola secondaria di II grado è di 3827 (lo scorso anno erano 3.478)
• Posti istituiti per la classe di concorso A023 sono 937 che verranno assegnati alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo con la presenza di alunni stranieri nella misura del 20%.

Posizione dei sindacati

La Uil/scuola nel definire i suddetti dati allarmanti, afferma quanto segue:
“ Sulle classi numerose ribadiamo la necessità di non tagliare l’organico, ma di utilizzarlo per ridurre il numero degli alunni per classe. La presenza di 5.909 classi nella secondaria di secondo grado con 28 e più alunni rappresenta un’offesa a qualsiasi processo educativo. Un dato che smentisce qualsiasi buono proposito finalizzato alla riduzione delle cosiddette “classi pollaio”.

Educazione motoria nella scuola primaria

Sull’educazione motoria scuola primaria i posti attivati nelle classi IV e V della scuola primaria sono diminuiti. Abbiamo ribadito come già avvenuto nell’informazione dello scorso anno che, a regime, si sarebbe determinata una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente.

Posti di sostegno

“Riguardo ai posti di sostegno l’incremento di 1866 posti per l’a.s. 2025/26 non compensa il taglio di 5.660 complessivi sui posti comuni a cui vanno aggiunti i numeri della mancata copertura del turn over e soprattutto è una risposta inadeguata all’esigenza di dare stabilità ad un personale che ormai vanta anni di supplenze sul sostegno che dovrebbe trovare una stabilizzazione attraverso l’unica operazione seria e possibile ovvero la trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto E’ questo un punto fermo e imprescindibile per la UIL soprattutto per i posti di sostegno. Un provvedimento che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni con disabilità.”

Denatalità opportunità e non penalizzazione

“La denatalità deve rappresentare una opportunità e non una penalizzazione. A fronte di un tasso di denatalità, infatti, che produrrà una riduzione di alunni, continuiamo a sostenere che il calo demografico deve essere invece l’occasione per un cambio di passo, una opportunità per una didattica personalizzata, per classi a misura di studente. Resta prioritario un investimento sugli organici che garantisca il diritto all’istruzione e un potenziamento del tempo scuola nella primaria.”

Sulla stessa linea allarmistica la posizione della CGIL/scuola

“La programmazione di tale riduzione, come del resto la pervicacia con cui viene portato avanti il dimensionamento della rete scolastica, non ha alcun fondamento. Nemmeno le previsioni sulla denatalità certificate dall’ISTAT fanno registrare una diminuzione di futuri alunni tale da giustificare queste misure di riduzione dell’organico e di scuole, per di più in modo indistinto su tutti i gradi di istruzione! Anzi, questa “operazione matematica” avviene nonostante nel nostro sistema scolastico ben 6.225 classi siano costituite da un numero di alunni maggiore rispetto al limite di legge, senza contare le migliaia di classi con presenza di alunni con disabilità costituite con numero di alunni fuori norma”.

Bisogno di più scuola e più insegnanti

“Il nostro paese ha bisogno di più scuola e di più insegnanti. Più asili nido, più scuole dell’infanzia, più tempo pieno e prolungato, più ore di insegnamento e di laboratorio e offerta formativa diffusa e capillare nei comuni e nelle aree interne, per evitare gli istituti-mostro con duemila e passa studenti in classi sovraffollate. Nella nostra società attuale è sempre più necessario avere strumenti per affrontare le complessità del periodo ed essere all’altezza delle sfide dell’intelligenza artificiale , questione che reclama l’esigenza di investire a medio e lungo termine sul settore della conoscenza, fermando dunque qualsiasi progetto di taglio, che sia di organici, di scuole o di un anno per le scuole secondarie di secondo grado”.

Inclusione: 75mila alunni con disabilità in più in 5 anni e più docenti di sostegno, ma il 27% non è specializzato

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Oggi, 18 marzo, è stato pubblicato uno studio da Istat sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità relativo all’anno scolastico 2023/2024. I dati si riferiscono al numero, sempre in aumento, di alunni con disabilità e dei docenti di sostegno.

Ancora troppi docenti di sostegno non specializzati

In aumento gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane di ogni ordine e grado: quasi 359mila nell’anno scolastico 2023-2024, il 4,5% del totale degli iscritti (+6% rispetto al precedente anno scolastico), 75mila in più negli ultimi cinque anni (+26%).

Cresce la quota di docenti per il sostegno con una formazione specifica: dal 63% al 73% in quattro anni, ma sono ancora molti gli insegnanti non specializzati (27%, nel Nord 38%) e l’11% viene assegnato in ritardo.

Elevata la discontinuità nella didattica: più di un alunno su due (il 57% degli alunni con disabilità) ha cambiato insegnante per il sostegno da un anno all’altro, l’8,4% nel corso dello stesso anno scolastico.

Ancora in aumento gli alunni con disabilità: più 75mila in cinque anni

Nell’anno scolastico 2023/2024 sono quasi 359mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado (il 4,5% degli iscritti, fonte MIM), circa 21mila in più rispetto all’anno precedente (+6%). La quota di alunni con disabilità è più alta nella scuola primaria e secondaria di primo grado, dove si attesta al 5,5%, mentre diminuisce nella scuola dell’infanzia e nella secondaria di secondo grado (rispettivamente il 3,2% e il 3,5%).

L’aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane è particolarmente evidente se si va poco più indietro nel tempo. Rispetto all’anno scolastico 2018/2019 l’incremento è stato del 26%, circa 75mila in più.

Notevoli le differenze in termini di genere: gli alunni con disabilità sono prevalentemente maschi, 228 ogni 100 femmine. Tale evidenza è in linea con le statistiche epidemiologiche che da tempo evidenziano sensibili differenze di genere in vari disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui i disturbi dello spettro autistico e i disturbi del comportamento e dell’attenzione.

Il problema più diffuso è la disabilità intellettiva, che riguarda il 40% degli studenti con disabilità, quota che cresce nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, attestandosi rispettivamente al 46% e al 52%; seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (35% degli studenti), questi ultimi più frequenti nella scuola primaria (39%) e nella scuola dell’infanzia (63%). I disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione riguardano quasi un quinto degli alunni con disabilità; entrambi sono più diffusi tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado (rispettivamente il 24% e il 20% degli alunni). Meno frequenti invece sono le problematiche relative alla disabilità motoria (9%) e alla disabilità visiva o uditiva (circa 7%), con differenze poco rilevanti tra gli ordini scolastici.

Il 37% degli alunni con disabilità presenta più tipologie di problema; in particolare, la condizione di pluri-disabilità è più frequente tra gli alunni con disabilità intellettiva (53% dei casi).

Più di un quarto degli studenti (28%) ha un problema di autonomia, legato alla difficoltà nello spostarsi all’interno dell’edificio, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare; la difficoltà più diffusa riguarda la comunicazione (21%) o l’andare in bagno (19%); meno frequenti appaiono le difficoltà nello spostarsi o nel mangiare (rispettivamente 13% e 8%). Tra gli studenti con problemi di autonomia, uno su cinque non è in grado di svolgere autonomamente nessuna delle quattro attività.

Quasi tutti gli alunni presentano una certificazione di disabilità o di invalidità (98%) che permette l’attivazione del sostegno scolastico. Inoltre, una quota marginale di alunni (1,3%) usufruisce del sostegno didattico pur non disponendo di una certificazione; si tratta spesso di alunni in attesa di certificazione o con problematiche borderline a cui la scuola decide di dedicare una parte delle risorse disponibili.

LEGGI IL REPORT

Decreto-Legge 19 marzo 2025, n. 27

Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025. (25G00039) 

(GU Serie Generale n.65 del 19-03-2025)

Caudex – Visioni Letterarie

Caudex – Visioni Letterarie”  selezionato dal Salone internazionale del Libro di Torino per il progetto “Luci sui Festival”

Lamezia Terme, 19 marzo 2025 – La rassegna letteraria “Caudex – Visioni Letterarie” è stata selezionata dal Salone Internazionale del Libro di Torino per il progetto “Luci sui Festival”.

La kermesse lametina, ideata e diretta da Sabrina Pugliese e inserita nel progetto “Vacantiandu”, è stata infatti scelta tra i 50 festival dedicati alla lettura più importanti d’Italia e per questo sarà presente alla 38esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, la più nota manifestazione dedicata al libro e alla cultura, in programma dal 15 al 19 maggio 2025 negli spazi del Lingotto Fiere.

La rassegna lametina, che non solo racconta ma fa vivere la letteratura nella sua forma più intensa e multisensoriale con il suo originale format che regala al pubblico un’esperienza fatta di parole, musica, teatro e ballo, capace di coinvolgere ed emozionare, è stata valutata positivamente tra le rassegne letterarie promosse in Italia, provenienti da realtà eterogenee tra loro.

Il progetto “Luci sui Festival”ha infatti l’obiettivo di mettere in connessione e dare visibilità a manifestazioni ed eventi culturali che ogni anno su tutto il territorio nazionale danno vita a momenti in cui lettrici e lettori, autrici e autori hanno la possibilità di ritrovarsi e di arricchirsi. Si tratta di uno spazio dedicato ai festival letterari piccoli, medi e grandi di tutta Italia. Il Salone accenderà i riflettori e darà spazio sui propri canali di comunicazione a tutti i festival che, da Nord a Sud e nelle Isole, in provincia, in città, al mare e in montagna, illuminano con la letteratura il nostro Paese.   

“E’ motivo di grande soddisfazione sapere di essere stati selezionati dal Salone Internazionale del Libro di Torino – afferma il direttore artistico Sabrina Pugliese – a testimonianza della valenza di “Caudex – Visioni Letterarie”, che ha conquisto apprezzamenti sempre maggiori che vanno oltre i confini regionali. Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare sempre di più nella promozione della cultura in genere e in particolare della lettura e del libro. In un mondo in cui la lettura rischia di essere relegata ai margini della quotidianità, Caudex si propone come una soglia, un varco, un rito che riporta la letteratura al centro dell’esperienza umana, rendendola viva, presente, urgente. È questo che lo rende unico e inimitabile”.

L’innovazione nell’insegnamento delle scienze nei curricoli della secondaria di I grado, aspetti contenutistici e metodologici

“L’innovazione nell’insegnamento delle scienze nei curricoli della secondaria di I grado, aspetti contenutistici e metodologici” è il titolo del convegno scientifico che si terrà il 19 marzo alle ore 10 all’Università Roma Tre, organizzato dalle Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del MIM, con il contributo del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, l’Accademia delle Scienze di Torino e l’IIS Carlo Anti di Villafranca di Verona.

Il convegno, che apre i lavori del seminario realizzato nell’ambito del Progetto LS-OSA sul metodo sperimentale nell’insegnamento della Fisica e delle Scienze, è aperto a tutti i docenti di materie scientifiche della scuola secondaria di I grado, e si terrà presso l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre in via Ostiense 159 a Roma. Sarà trasmesso anche in diretta streaming.

Le domande di iscrizione al convegno in presenza da parte dei docenti interessati dovranno essere inoltrate entro le ore 23.30 del 7 marzo 2025 compilando il modulo al link https://forms.gle/M3St6rcCCY5T8ube6.Saranno accettati al massimo i primi cento che compileranno il modulo.

L’evento, che si terrà presso l’Università Roma Tre dalle 11:00 alle 18:00, sarà trasmesso anche in diretta su YouTube.
Questi i link per seguire le due sessioni:

Il convegno, che apre i lavori del seminario realizzato nell’ambito del Progetto LS-OSA sul metodo sperimentale nell’insegnamento della Fisica e delle Scienze, è aperto a tutti i docenti di materie scientifiche della scuola secondaria di I grado ed è organizzato dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il contributo scientifico e logistico del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, l’Accademia delle Scienze di Torino e l’IIS Carlo Anti di Villafranca di Verona.

Qui è possibile scaricare il programma dei lavori

Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di accesso alla diretta streaming è possibile consultare il sito http://ls-osa.uniroma3.it