da La Tecnica della Scuola
Di Salvatore Pappalardo
Nella giornata odierna 18 marzo 2025 ha avuto luogo un incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati di categoria durante il quale la Dottoressa Maria Assunta Palermo ha comunicato i seguenti dati, che la UIL/Scuola riporta nel suo sito ufficiale.
• Pensionamenti complessivi per tutti gli ordini di scuole (posto comune – potenziamento – sostegno)
Il numero dei pensionamenti al 1 settembre 2025 è di 27.926 più cessazioni in corso d’anno (lo scorso anno erano 21.394).
• Posti comuni e posti dell’organico dell’autonomia: tra posti comuni e quelli di potenziamento, sono in totale 664.774 (lo scorso anno erano 670.441) così suddivisi: • 614.572 posti comuni. • 50.202 posti di potenziamento.
• Posti di sostegno sono 128.036 (con un incremento 1866 posti rispetto allo scorso anno) di cui 6.446 di potenziamento.
• Adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto: Il limite massimo dell’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto è di 14.161 posti (19 posti in più rispetto allo scorso anno).
• Educazione motoria nella scuola primaria
Per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria i posti sono 4.269 (lo scorso anno erano 4360) così divisi: • Posti interi: 1.771; • Posti interi equivalenti al monte ore residuo: 1498. La stima delle classi IV dell’a.s. 2024/25 sono 23.859 (Tempo normale 14.348 + tempo pieno 9.468). ✓ La stima delle classi V dell’a.s. 2024/25 sono 24.223 (Tempo normale 14.584 + tempo pieno 9.511).
• Posti e classi costituite in deroga rispetto ai parametri stabiliti dalla legislazione vigente (DPR 81/2009) 7.402 (lo scorso anno erano 6.726) sono i posti destinati alle classi in deroga costituite per garantire il diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente. La stima del n. classi equivalente qualora attivate in deroga esclusivamente nella scuola secondaria di II grado è di 3827 (lo scorso anno erano 3.478)
• Posti istituiti per la classe di concorso A023 sono 937 che verranno assegnati alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo con la presenza di alunni stranieri nella misura del 20%.
Posizione dei sindacati
La Uil/scuola nel definire i suddetti dati allarmanti, afferma quanto segue:
“ Sulle classi numerose ribadiamo la necessità di non tagliare l’organico, ma di utilizzarlo per ridurre il numero degli alunni per classe. La presenza di 5.909 classi nella secondaria di secondo grado con 28 e più alunni rappresenta un’offesa a qualsiasi processo educativo. Un dato che smentisce qualsiasi buono proposito finalizzato alla riduzione delle cosiddette “classi pollaio”.
Educazione motoria nella scuola primaria
Sull’educazione motoria scuola primaria i posti attivati nelle classi IV e V della scuola primaria sono diminuiti. Abbiamo ribadito come già avvenuto nell’informazione dello scorso anno che, a regime, si sarebbe determinata una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente.
Posti di sostegno
“Riguardo ai posti di sostegno l’incremento di 1866 posti per l’a.s. 2025/26 non compensa il taglio di 5.660 complessivi sui posti comuni a cui vanno aggiunti i numeri della mancata copertura del turn over e soprattutto è una risposta inadeguata all’esigenza di dare stabilità ad un personale che ormai vanta anni di supplenze sul sostegno che dovrebbe trovare una stabilizzazione attraverso l’unica operazione seria e possibile ovvero la trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto E’ questo un punto fermo e imprescindibile per la UIL soprattutto per i posti di sostegno. Un provvedimento che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni con disabilità.”
Denatalità opportunità e non penalizzazione
“La denatalità deve rappresentare una opportunità e non una penalizzazione. A fronte di un tasso di denatalità, infatti, che produrrà una riduzione di alunni, continuiamo a sostenere che il calo demografico deve essere invece l’occasione per un cambio di passo, una opportunità per una didattica personalizzata, per classi a misura di studente. Resta prioritario un investimento sugli organici che garantisca il diritto all’istruzione e un potenziamento del tempo scuola nella primaria.”
Sulla stessa linea allarmistica la posizione della CGIL/scuola
“La programmazione di tale riduzione, come del resto la pervicacia con cui viene portato avanti il dimensionamento della rete scolastica, non ha alcun fondamento. Nemmeno le previsioni sulla denatalità certificate dall’ISTAT fanno registrare una diminuzione di futuri alunni tale da giustificare queste misure di riduzione dell’organico e di scuole, per di più in modo indistinto su tutti i gradi di istruzione! Anzi, questa “operazione matematica” avviene nonostante nel nostro sistema scolastico ben 6.225 classi siano costituite da un numero di alunni maggiore rispetto al limite di legge, senza contare le migliaia di classi con presenza di alunni con disabilità costituite con numero di alunni fuori norma”.
Bisogno di più scuola e più insegnanti
“Il nostro paese ha bisogno di più scuola e di più insegnanti. Più asili nido, più scuole dell’infanzia, più tempo pieno e prolungato, più ore di insegnamento e di laboratorio e offerta formativa diffusa e capillare nei comuni e nelle aree interne, per evitare gli istituti-mostro con duemila e passa studenti in classi sovraffollate. Nella nostra società attuale è sempre più necessario avere strumenti per affrontare le complessità del periodo ed essere all’altezza delle sfide dell’intelligenza artificiale , questione che reclama l’esigenza di investire a medio e lungo termine sul settore della conoscenza, fermando dunque qualsiasi progetto di taglio, che sia di organici, di scuole o di un anno per le scuole secondarie di secondo grado”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.