Concorso pubblico Area funzionari dei ruoli del MIM

Concorso pubblico su base territoriale, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di n. 161 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area dei funzionari (famiglia professionale funzionario giuridico-amministrativo-contabile) dei ruoli del Ministero dell’istruzione e del merito da destinare agli uffici scolastici regionali.

Il bando di concorso è pubblicato sul portale “InPA”, al seguente indirizzo:
https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=a5dbc39edcf3448aaef5627013d6194e.

Ogni comunicazione concernente il concorso, compreso il calendario delle prove e i relativi esiti, è effettuata attraverso il Portale “inPA”.

Laboratori innovativi e avanzati, avviso per le scuole secondarie di secondo grado: scadenza 8 luglio

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’avviso 88643 del 3/06/2025 con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali connesse con i relativi indirizzi di studio in favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie non commerciali secondarie di secondo grado delle regioni c.d. “in transizione” e “più sviluppate”, nonché delle istituzioni scolastiche paritarie non commerciali secondarie di secondo grado delle regioni c.d. “meno sviluppate”.

Le istituzioni scolastiche, con indirizzi di studio tecnico e/o professionale, selezionate a seguito dell’avviso, potranno realizzare laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali.

L’iniziativa è finanziata dal POC “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

L’area del sistema Informativo predisposta alla presentazione delle proposte (GPU) e quella del sistema Informativo Fondi (SIF) predisposta per la trasmissione delle candidature firmate digitalmente resteranno entrambe aperte dalle ore 10.00 del giorno 9 giugno 2025 alle ore 18.00 del giorno 8 luglio 2025.


Chi deve redigere la rendicontazione sociale nella scuola? I compiti del dirigente scolastico

da La Tecnica della Scuola

Di Patrizia Fasulo

La rendicontazione sociale rappresenta un momento strategico nell’ambito degli adempimenti della pubblica amministrazione, quale è la scuola, sia ai fini del monitoraggio delle azioni e politiche gestionali programmate ed implementate che della necessaria comunicazione nei confronti degli utenti e stakeholder del territorio.

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Adempimento che seppur grava amministrativamente sul dirigente scolastico deve coinvolgere tutti gli organi e soggetti presenti nella struttura organizzativa del sistema scuola.

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Commissari esterni Maturità 2025, 9 alunni su 10 alla ricerca di informazioni sulle loro abitudini

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Oggi, 4 giugno, sono stati pubblicati i nomi dei commissari esterni della maturità 2025. Inutile dire che è così partito il tam tam dei maturandi che vogliono sapere più informazioni possibili sui commissari che si troveranno davanti per la prima volta all’esame.

Certo, conoscere la scuola di provenienza, l’età o il curriculum di questo o quel docente non potrà cambiare così tanto la sorte di uno studente. Ma, ormai è tradizione, i maturandi si mettono come per gioco come segugi a caccia di informazioni sui docenti, come se non potessero farne a meno.

Cosa cercano gli studenti?

A confermarlo sono i risultati di un sondaggio realizzato da Skuola.net su un campione di circa 1.000 studenti che affronteranno la Maturità 2025: l’81% ha dichiarato che conoscere in anticipo il nome e le abitudini dei commissari è “molto” o “abbastanza” importante. Lo riporta Ansa.

Solo una piccola fetta (19%) dice di non dare troppo peso alla questione. Quanto i nomi vengono resi pubblici scatta, quasi in blocco, la ricerca di più dettagli possibili sui prof “sconosciuti”: a mettere in piedi una qualche strategia saranno quasi 9 su 10. Principalmente con due modalità differenti, equamente distribuite: il 48% degli studenti si sta attivando, o lo farà nei prossimi giorni, andando in autonomia, mentre il 40% prova a organizzarsi con i compagni di classe per aumentare le chance di raccogliere dettagli utili.

Soltanto il 12% ammette di non voler fare alcuna indagine. I metodi con cui si tenterà la missione sono più o meno quelli consolidati da anni: circa 1 su 5 proverà a contattare gli alunni degli istituti in cui insegnano i commissari esterni, per avere testimonianze dirette del loro comportamento. Una quota simile (17%) proverà ad avere indiscrezioni tramite i propri professori. Altrettanti (17%) scandaglieranno i social network alla ricerca di profili e, magari, di qualche post significativo.

E poi, ancora tecnologia: il 14% si affiderà a siti dedicati agli studenti mentre il 12% perlustrerà chat Telegram, WhatsApp o gruppi social messi in piedi per l’occasione. C’è, infine, anche chi sta valutando di andare fisicamente nella scuola di provenienza dei prof esterni (10%).

Mentre, tra le novità, si segnala l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei chatbot online, con richieste mirate per avere info sui quei docenti: ci si rivolgerà quasi 1 su 10. Idee abbastanza chiare anche sugli elementi più ambiti da conoscere, oltre al mero dato anagrafico. La maggior parte – oltre 1 su 3 – dice di volersi concentrare sulle “fissazioni” e le particolarità dei prof, soprattutto in vista del colloquio orale dell’esame. E il 21%, non a caso, si soffermerà specificatamente proprio sulle domande più frequenti. A un altro quinto degli intervistati (20%) interessa soprattutto capire che tipo di persona si troverà davanti, per preparare delle contromisure. Solo il 15%, un po’ a sorpresa, si preoccupa della severità nei voti. Mentre il 9% ammette di essere curioso di conoscere anche dettagli sulla loro vita privata.

Chi saranno i commissari?

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli Esami di Stato (https://www.istruzione.it/esami-di-stato/) consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola.

VAI AL MOTORE DI RICERCA

La commissione è composta da sei docenti e un presidente. Di questi, tre commissari sono interni – cioè insegnanti già conosciuti dagli studenti – e sono già stati nominati, qui ndi i ragazzi conoscono già chi dei loro prof li accompagnerà in queso percorso. Gli altri tre, insieme al presidente, sono esterni. È proprio su questi nomi che si concentra l’attenzione: gli studenti sperano in commissari esterni “ragionevoli”, equilibrati e, soprattutto, non eccessivamente severi o fuori contesto.

Nelle settimane che precedono la pubblicazione delle commissioni, prevista tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, tra i maturandi cresce il fermento: gruppi social, chat di classe e forum online si riempiono di voci, indiscrezioni, “liste” presunte e ricerche sul passato dei commissari. I ragazzi vogliono capire chi avranno davanti, quali potrebbero essere le domande più frequenti e come orientare lo studio.

Commissari esterni, dove vedere i nomi?

Anche quest’anno è stato messo a disposizione un motore di ricerca per individuare la commissione della scuola di interesse.

Contestualmente sono state anche stabilite le associazioni tra Presidenti e commissioni d’esame.

Esame terza media 2025: data, prove e voto. Tutto quello che bisogna sapere

da Tuttoscuola

In molte scuole, tra pochi giorni, alunni e docenti saranno alle prese con gli esami di terza media 2025. Gli studenti sono preoccupati o impauriti tanto quanto i maturandi. Si tratta della prima grande prova che un adolescente si trova ad affrontare. Come funzionano gli esami di terza media 2025? Intanto le date di inizio sono diverse da istituto a istituto, la decisione è autonoma, ma orientativamente gli esami cominciano nella settimana del 9 giugno, considerando che le lezioni termineranno il prossimo 6 giugno.

L’esame terza media 2025 è costituito da tre prove scritte ed un colloquio. Le prove scritte relative all’esame terza media 2025 sono:

1) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento
2) prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche
3) prova scritta, articolata in due sezioni, una per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Le tracce delle prove esame terza media 2025 sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.

Seguirà un colloquio volto a verificare anche le competenze per la lingua inglese, per la seconda lingua comunitaria e l’Educazione civica. Solo nella prova orale, per i candidati che non possono lasciare il proprio domicilio (condizione che andrà documentata), è prevista la possibilità della videoconferenza.

La votazione finale dell’esame terza media 2025 resta in decimi e può essere accompagnata dalla lode.

La partecipazione alle prove nazionali Invalsi che si sono svolte nel mese di aprile è tra i requisiti di ammissione all’esame terza media 2025.

Campus e potenziamento laboratori: dal MIM misure complessive per 369 milioni di euro

da Tuttoscuola

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha varato una serie di provvedimenti volti a potenziare la filiera tecnologico-professionale. Un primo intervento riguarda la pubblicazione di un Avviso pubblico destinato alle Regioni per il finanziamento della Progettazione di Fattibilità Tecnica Economica (PFTE) finalizzata alla realizzazione dei campus della filiera formativa tecnologico-professionale, previsti dalla l. 121 del 2024.
Nell’ambito di uno stanziamento complessivo di 35 milioni di euro destinato alla realizzazione dei campus, le Regioni potranno accedere alle risorse pari a 15 milioni di euro a valere sul Fondo “per la promozione dei campus della filiera formativa tecnologico-professionale” del MIM, per il finanziamento dei servizi tecnici per la redazione dei PFTE.
I campus rappresentano un punto di svolta della filiera formativa tecnologico-professionale del “4 +2” e presuppongono specifici accordi tra le Regioni e gli Uffici Scolastici Regionali. Saranno hub formativi territoriali, in cui opereranno in sinergia istituzioni scolastiche secondarie di II grado, soggetti che erogano percorsi IeFP, ITS Academy, università o istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), soggetti privati finanziatori e imprese della filiera.
All’interno degli hub gli studenti potranno trovare varie opportunità di formazione, curriculare ed extracurriculare, basate sulla cooperazione tra sistemi di istruzione e formazione professionale.
Le Regioni interessate dovranno presentare le candidature, corredate dalla documentazione indicata nell’Avviso, entro il 15 settembre 2025. Per ciascuna candidatura regionale valutata positivamente sarà corrisposto un finanziamento nel limite massimo di 2 milioni di euro e le Regioni selezionate dovranno, a loro volta, presentare il PFTE al MIM entro il 31 maggio 2026.
Le risorse residue della dotazione complessiva di 35 milioni di euro verranno destinate, con successivo Avviso pubblico, alle Regioni ammesse al finanziamento del PFTE, come contributo alla realizzazione degli interventi infrastrutturali previsti.
Il secondo pacchetto di interventi da 124 milioni, in attuazione del decreto ministeriale n. 215/2024, riguarda l’avvio delle azioni per il potenziamento dei laboratori delle scuole che hanno aderito alla filiera e degli Istituti tecnici e professionali, attraverso un decreto di assegnazione delle risorse direttamente alle scuole della filiera, con una media di circa 258.000 euro di risorse PNRR per ciascun istituto, nonché attraverso un nuovo Avviso pubblico per la presentazione di progetti per campus formativi integrati, con capofila Istituti tecnici e professionali, coerenti con quanto previsto dalla riforma.
Infine, il Ministro Valditara ha firmato un decreto da 210 milioni di euro, nell’ambito del Programma Nazionale 2021–2027, per finanziare la realizzazione di laboratori professionalizzanti per tutti gli Istituti tecnici e professionali.
“Vogliamo costruire un sistema formativo moderno, integrato e profondamente radicato nei territori, in grado di valorizzare i talenti e rispondere alle esigenze concrete del mondo produttivo. I campus sono un tassello fondamentale: spazi innovativi dove si coltivano competenze e si promuove un apprendimento attivo. Anche i laboratori sono centrali in questa visione: qui le nostre studentesse e i nostri studenti hanno la possibilità di rendere concreto quanto appreso sui libri. È questa la scuola del futuro che vogliamo realizzare”, ha dichiarato il Ministro.

Titoli sul sostegno conseguiti all’estero

Pubblicato l’Avviso che disciplina le modalità e le tempistiche per l’espressione della rinuncia alle domande di riconoscimento dei titoli sul sostegno conseguiti all’estero, finalizzate alla partecipazione ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

Tali percorsi saranno attivati dall’INDIRE e dalle Università, autonomamente o in convenzione con INDIRE, ai sensi dell’articolo 2 del decreto interministeriale 77 del 24 aprile 2025.

A partire da oggi, 5 giugno, e fino al prossimo 25 giugno, potrà essere espressa la rinuncia, esclusivamente da coloro i quali abbiano i requisiti previsti dalla legge, attraverso la piattaforma SIDI e, solo per coloro i quali abbiano presentato domanda di riconoscimento del titolo estero sul sostegno in formato cartaceo, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo rinuncia.sostegnoestero@postacert.istruzione.it. La rinuncia, secondo quanto stabilito dal decreto interministeriale, costituisce condizione per la partecipazione ai percorsi di specializzazione.

Le rinunce pervenute prima del 5 giugno saranno considerate irricevibili; pertanto, gli aventi diritto, dovranno ripresentare la rinuncia, a far data dal 5 giugno 2025 sino alla data del 25 giugno p.v., esclusivamente con le modalità indicate dall’Amministrazione.

Tutte le informazioni relative ai corsi di specializzazione disciplinati dal decreto interministeriale 77 del 24 aprile 2025 sono reperibili alla pagina web https://www.mim.gov.it/web/guest/corsi-di-specializzazione-ex-articolo-7.

Nota 5 giugno 2025, AOODGRUF 21784

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche – ex Ufficio VII DGRUF

Ai Revisori dei conti operanti presso le istituzioni scolastiche ed educative statali
Alle Istituzioni scolastiche ed educative statali
E p.c. Al Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Al Ministero dell’Istruzione e del merito
Direzione Generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche
Al Ministero dell’istruzione e del merito
Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Al Ministero dell’economia e delle Finanze
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato
Ispettorato Generale di Finanza – Ufficio IV

Oggetto: Anno scolastico 2025/2026. Adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado – Decreto di determinazione dei tetti di spesa della dotazione libraria necessaria per ciascun anno della scuola secondaria di I e II grado – Adempimenti per i revisori dei conti presso le istituzioni scolastiche.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 128

128 del 05-06-2025

Legge 5 giugno 2025, n. 79

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. (25G00087)

(GU Serie Generale n.129 del 06-06-2025)


Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. (25G00059) 

(GU Serie Generale n.81 del 07-04-2025)

DL PNRR e Avvio A.S. 2025/2026

Legge 5 giugno 2025, n. 79
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 (GU Serie Generale n.129 del 06-06-2025)


La Camera il 3 giugno 2025 ha approvato in via definitiva il decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 (C. 2420). In precedenza, con 189 voti favorevoli e 97 contrari, era stata votata la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, del medesimo provvedimento.  

Poniamo finalmente fine al vergognoso fenomeno dei diplomifici”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, “chi pensa di poter comprare un titolo di studio deve sapere che lo Stato non resterà più a guardare. Con queste misure imponiamo regole chiare, controlli stringenti e tolleranza zero per un’istruzione di qualità. Vogliamo una scuola in cui ogni diploma sia frutto di impegno e competenze reali. Parallelamente, portiamo avanti una serie di interventi concreti: sosteniamo le famiglie in difficoltà incrementando i fondi per l’acquisto dei libri di testo, promuoviamo l’internazionalizzazione degli ITS. Diamo risposta alle legittime aspettative degli idonei nei concorsi per docenti; aumentiamo la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici; liberiamo risorse per Enti locali al fine di reinvestirle in scuole più sicure e investiamo nello sviluppo degli asili nido. Infine, estendiamo la carta docenti ai supplenti con incarico fino al 31 agosto. Questa è la nostra idea di Paese: un’Italia che non lascia indietro nessuno, che investe sui giovani, promuove il merito, tutela la legalità, valorizza chi vi lavora. E su questa strada andremo avanti, con coraggio e determinazione”.


Il 21 maggio, l’Aula del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando il ddl n. 1445 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 45/2025, sulle ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR e l’avvio dell’a.s. 2025/2026, che passa alla Camera.

“Con le misure approvate, frutto anche della proficua collaborazione con la maggioranza parlamentare, proseguiamo il nostro impegno per innalzare la qualità del sistema scolastico”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Facciamo rispettare la legalità, stroncando il fenomeno dei diplomifici, sosteniamo le famiglie in difficoltà, incrementando le risorse per l’acquisto dei libri di testo, favoriamo l’internazionalizzazione degli ITS, rendiamo giustizia alle legittime aspettative degli idonei nei concorsi per docenti, estendiamo la carta docenti ai supplenti fino al 31 agosto, incrementiamo la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici, liberiamo risorse per gli Enti locali al fine di reinvestirle in scuole più sicure. Destiniamo ulteriori risorse alla sicurezza degli edifici scolastici, investiamo negli asili nido. Tutte misure di una strategia riformatrice che ha al centro i nostri ragazzi e quanti lavorano per loro”.

Il provvedimento prevede, tra le sue misure più significative, interventi volti a contrastare il fenomeno dei diplomifici. Nello specifico, introduce limiti più stringenti per l’attivazione delle classi terminali collaterali, vieta di sostenere, nello stesso anno, due differenti esami anche in istituti di tipo diverso e dispone l’obbligo, per tutte le scuole statali e paritarie, di adottare la pagella elettronica, il registro online e il protocollo informatico.

Si disciplina inoltre il completamento della riforma degli istituti tecnici, con l’introduzione di un nuovo assetto ordinamentale sensibile alle trasformazioni economiche e sociali del Paese: l’intervento consolida il legame tra scuola e territorio, promuove l’innovazione e l’internazionalizzazione, e rafforza la continuità con i percorsi dell’istruzione terziaria tecnologica.

Viene, inoltre, completata la revisione del sistema di reclutamento dei docenti, con l’ampliamento delle graduatorie agli idonei, l’introduzione di nuovi elenchi regionali sempre a beneficio degli idonei, l’accelerazione delle nomine in ruolo e la valorizzazione di categorie finora escluse, come gli idonei del concorso “Straordinario 2020” e quelli del concorso di Educazione motoria.

Il provvedimento introduce poi due importanti misure a favore dei dirigenti scolastici: un incremento del Fondo Unico Nazionale (FUN) pari a 12 milioni di euro in due anni e, per l’anno scolastico 2025/2026, una mobilità straordinaria che consente di coprire fino al 100% dei posti vacanti su base regionale, fatta salva la quota riservata al concorso in atto, offrendo così maggiori opportunità a chi è in servizio da anni.

Si stanziano 820 milioni di euro per l’attuazione del Piano asili nido, che è stato già avviato dal Ministero, destinato ai Comuni con livelli di copertura del servizio inferiori alla media nazionale del 33% nella fascia 0-2 anni, per garantire una maggiore equità territoriale e sostenere la conciliazione tra tempi di vita e lavoro.

Si prevede, inoltre, l’incremento delle risorse destinate alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per gli studenti in difficoltà economica e si proroga l’utilizzo delle graduatorie comunali per le supplenze nelle scuole dell’infanzia paritarie.

Il decreto interviene anche sul fronte delle dipendenze e del disagio giovanile, con l’assegnazione al Ministero dell’Istruzione e del Merito di un milione di euro, da destinare alla formazione dei docenti, e autorizza lo svolgimento su base regionale del concorso per 101 funzionari degli Uffici Scolastici Regionali.

Particolare attenzione è riservata agli ITS Academy, per i quali viene allineato al livello universitario sia il trattamento fiscale delle borse di studio, che saranno da oggi in poi esenti da tassazione con conseguente aumento di valore pro capite per gli studenti, sia il riconoscimento dei titoli e dei percorsi formativi svolti all’estero.

In sede di conversione, il testo si è arricchito anche con misure, scaturite da un proficuo confronto con ANCI, volte a favorire l’attuazione degli interventi di edilizia scolastica, attraverso l’utilizzo dei ribassi d’asta e la semplificazione di varie procedure, tra cui quelle in tema di varianti, nonché agevolando gli interventi in materia di DNSH e incrementando il fondo di 20 milioni in due anni per le esigenze straordinarie sempre in tema di edilizia scolastica.

Infine, con un emendamento proposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, viene riconosciuta, già per quest’anno scolastico, la carta del docente anche ai supplenti su posto vacante e disponibile.


Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di venerdì 28 marzo 2025, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Il decreto introduce, tra l’altro, norme volte a completare la riforma degli istituti tecnici, per accelerare il conseguimento del target PNRR previsto per l’attuazione della riforma 1.1 della Missione 4 “Istruzione e ricerca”. Sono previste, inoltre, misure volte a ridurre il ricorso ai contratti a tempo determinato.

Si consente poi un nuovo bando per la selezione delle progettualità relative agli asili nido necessarie al conseguimento del target PNRR “Piano asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia” e lo scorrimento delle graduatorie ancora disponibili all’esito della procedura già avviata nel 2023.

Si incrementa lo stanziamento di fondi, a decorrere dall’anno 2025 e a valere sullo specifico Fondo relativo al Ministero del turismo, per fronteggiare le spese relative all’esame di abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica.

In materia di parità scolastica, si prevede che non possa essere autorizzata l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria; si consente agli alunni/studenti, di sostenere nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale abbiano conseguito l’ammissione. Sono previste disposizioni relative all’utilizzo, da parte delle scuole, della pagella elettronica, del registro on line e del protocollo informatico.

In materia di welfare studentesco, si incrementa la dotazione dello stanziamento disponibile per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni più disagiati.

Si proroga per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027 la possibilità di conferire da parte dei Comuni incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie, attingendo anche alle graduatorie degli educatori in possesso di titolo idoneo qualora sia impossibile reperire, per gli incarichi in sostituzione, docenti con il prescritto titolo di abilitazione.

Infine, si dispone che le risorse pari a 1 milione di euro iscritte sul Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga istituito presso la Presidenza del Consiglio siano riassegnate allo stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito, al fine della definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti di scuole secondarie di primo e secondo grado statali, per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali giovanili e del disagio giovanile.


Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge PNRR con una serie di misure strategiche per la scuola. Il decreto prevede, per contrastare il fenomeno dei diplomifici che in un anno ha fatto registrare un incremento delle revoche della parità del 10%, il divieto di costituire più di una classe quinta collaterale, l’impossibilità per le scuole di avviare le iscrizioni prima di essere autorizzate, l’obbligo dell’adozione del registro elettronico. Si prevede, inoltre, che lo studente possa sostenere, nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità al massimo per i due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale.

“Stiamo tutelando i nostri giovani e assicurando che i diplomi rilasciati dalle scuole siano sinonimo di reale preparazione e competenza. Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Il dl ha introdotto anche una riforma significativa del sistema di reclutamento dei docenti previsto dal PNRR, a seguito di un proficuo confronto con la Commissione europea sulla base dell’analisi dei primi due anni di applicazione del nuovo sistema.

“Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre con docenti competenti e stabili. La nostra azione mira, infatti, a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico. I docenti idonei, che hanno superato i concorsi ma non hanno ottenuto il ruolo, ora potranno finalmente avere un’opportunità concreta di entrare in servizio, anche in regioni con forte carenza di personale”, dichiara Valditara.

La riforma consente di utilizzare i candidati idonei dei concorsi PNRR per coprire le cattedre rimaste vacanti a seguito di selezione, integrando le graduatorie con i docenti che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo nelle prove concorsuali, fino a coprire il 30% dei posti banditi.

Si prevede, inoltre, l’anticipazione dei tempi per la sottoscrizione dei contratti di lavoro, che avverrà prima della presa di servizio, permettendo di rendere disponibili i posti non assegnati già nell’anno scolastico in corso.

Un ulteriore passo importante è l’istituzione di un elenco generale per la copertura delle cattedre vacanti, al quale potranno accedere tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020, oltre agli idonei dei concorsi PNRR oltre la quota del 30%, con la possibilità di essere immessi in ruolo anche in regioni diverse da quella di svolgimento del concorso.

Si rendono, inoltre, disponibili circa 820 milioni di euro per il nuovo piano per asili nido, che derivano dal riconoscimento, da parte della Commissione europea, dei maggiori costi sostenuti dallo Stato italiano a fronte dell’incremento dei prezzi di realizzazione delle opere e in ragione del mantenimento dei medesimi target iniziali; si incrementa di 1 milione di euro, per l’anno 2025, e di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2026 e 2027, la dotazione dello stanziamento attualmente disponibile per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni più disagiati. È stata autorizzata la spesa di un milione di euro di 1 milione di euro per l’ampliamento dell’offerta formativa degli ITS connessa ai processi di internazionalizzazione relativi al Piano Mattei. Un milione di euro, infine, andrà al bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito per la definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti in materia di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile.