Incremento fondo acquisto libri di testo

Il fondo per l’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie meno abbienti, in base alla legge di bilancio del 2023, stanziava, per l’anno 2024, 133 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ulteriori 4 milioni di euro che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha destinato a tale finalità, a seguito dell’approvazione del decreto-legge 160 del 2024.

Il fondo è stato incrementato anche per il 2025 di 4 milioni di euro e, per il 2026 e 2027, di 6 milioni di euro. In termini percentuali si tratta di un aumento percentuale per il 2024 e il 2025 del 3% e per ciascuno degli anni 2026 e 2027 del 4,5%.

Risorse che compensano abbondantemente l’aumento dei prezzi deciso dagli editori. Lo dichiara il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Decreto Dipartimentale 7 luglio 2025, AOODPIT 1799

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per l’istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore

RETTIFICA ALL’AVVISO PUBBLICO (Decreto direttoriale prot. 1604 del 20 giugno 2025) per la presentazione dei progetti finanziati per il potenziamento delle strutture e dei laboratori presso le sedi all’estero funzionali all’attivazione dei percorsi formativi da realizzare, nell’ambito dei processi di internazionalizzazione degli ITS Academy promossi dal Piano Mattei

Avviso 7 luglio 2025, AOODGPER 154209

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Procedure di assunzione a tempo indeterminato del personale docente
Obbligo di accettazione

Scuola Futura

Scuola Futura, il campus itinerante del Ministero dell’Istruzione e del Merito organizzato, nell’ambito del PNRR Istruzione, per promuovere l’innovazione didattica e digitale delle scuole italiane, ha fatto tappa a Pesaro dal 4 al 7 luglio. Studentesse, studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia si sono incontrati per partecipare a laboratori didattici, percorsi formativi e momenti di riflessione condivisa.

Diversi gli spazi della città che hanno ospitato le attività di Scuola Futura: dalla Casa delle Tecnologie Emergenti ai Musei Civici, da Palazzo Gradari alla Chiesa della SS. Annunziata, fino alla spiaggia, dove si sono svolte le gare di beach soccer del Laboratorio “Parco del mare”, che ha visto ragazze e ragazzi sfidarsi in un torneo che unisce sport e cittadinanza attiva.

Gli altri laboratori rivolti agli studenti hanno incluso il percorso “Scuola del Parco”, dedicato alla rigenerazione urbana e all’educazione al rispetto del patrimonio verde comune, il percorso di mappatura olfattiva “Parco dei profumi” e quello di mappatura sonora “Parco della musica”. Tra le attività proposte anche il “Parco dei motori”, una sfida che ha unito STEM, sport, dati e tecnologia, il “Parco del cibo”, un laboratorio di immaginazione culinaria ispirata al paesaggio marino, e la realizzazione di contenuti di racconto dell’evento con “Media Park”. Tutti i laboratori hanno alternato attività di gruppo e uscite alla scoperta del territorio.

Uno specifico laboratorio ha coinvolto gli alunni e le alunne delle scuole primarie di Pesaro che hanno partecipato a un’esplorazione della città volta a creare una collezione di esperienze sensoriali. Due percorsi formativi sono stati invece dedicati a docenti e personale scolastico, uno di approfondimento delle strategie comunicative nei percorsi culturali, l’altro di esplorazione per un museo digitale emotivo.

Le scuole del territorio hanno inoltre avuto l’opportunità di presentare le buone pratiche realizzate grazie ai fondi PNRR, mentre i responsabili dei soggetti attuatori degli interventi PNRR hanno incontrato i referenti del Ministero presso gli Sportelli “Edilizia” e “Scuole-ITS”.

Scuola Futura Pesaro si è aperta venerdì 4 luglio alle 18.30 in piazza del Popolo e si concluderà oggi, lunedì 7 luglio, alle 18.30 presso Villa Caprile, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Nella serata di sabato 5 luglio, Piazza del Popolo è stata animata dall’iniziativa “Next Gen”.

Con Scuola Futura Pesaro prosegue, anche d’estate, il viaggio della scuola italiana per conoscere e condividere metodologie innovative, tecnologie, esperienze didattiche e valorizzazione dei territori, e per unire, nella cornice del PNRR, tutte le energie del sistema scolastico per realizzare la scuola per l’Italia di domani.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 155

155 del 07-07-2025

Nuove Indicazioni 2025 – Scuola Infanzia e Primo Ciclo


L’ iter di adozione delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione per quanto di competenza del Ministero si è concluso. Al termine di una articolata fase preparatoria, caratterizzata dalla formulazione di una proposta da parte della commissione di esperti presieduta dalla Prof.ssa Perla, dalla audizione delle società scientifiche, delle organizzazioni sindacali, degli enti e delle associazioni professionali e disciplinari, nonché da un’ampia consultazione pubblica, anche il Cspi ha reso il necessario parere.

Pertanto il Ministero, tenuto conto anche delle osservazioni da ultimo formulate dal CSPI, ha ora predisposto il testo definitivo, che sarà trasmesso al Consiglio di Stato per il relativo parere.

LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO VALDITARA

“Le nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo rappresentano una svolta culturale importante per una formazione di sempre maggiore qualità, all’insegna di un modello di scuola centrata sulla persona dello studente e sui valori costituzionali. Una scuola capace di coniugare la storia e la cultura del nostro passato con l’innovazione”, dichiara il Ministro Giuseppe Valditara.


“Ringrazio il CSPI per la puntuale opera di lettura del testo delle Indicazioni nazionali e per i suggerimenti contenuti nel parere. Una parte importante delle osservazioni è stata accolta e sarà trasferita nel nuovo testo che verrà in settimana inviato al Consiglio di Stato per l’ultimo parere formale.
Le Indicazioni nazionali, messe a punto dopo oltre un anno di lavoro della Commissione tecnica, numerose audizioni, e una ampia consultazione del mondo della scuola, costituiscono un documento importante per una formazione sempre più centrata sulla persona dello studente, capace di recuperare il patrimonio straordinario della nostra storia e cultura e di coniugarlo con le necessarie innovazioni”, così in una nota il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.


Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione – Parere sullo schema di Regolamento in recante “Indicazioni nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”. (approvato nella seduta plenaria n. 151 del 27/06/2025)



Pubblicata l’11 giugno la bozza delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo – Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione” che è stata trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il prescritto parere.

Le principali novità dalle Nuove Indicazioni Nazionali Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado

ACCESSIBILITÀ E LEGGIBILITÀ DEL TESTO
Il nuovo testo è meno ‘tecnico’, più breve, chiaro e fruibile da parte di un pubblico allargato che potrà cogliere con esplicitezza i capisaldi culturali delineati nel progetto delle Nuove Indicazioni Nazionali.

SONO STATI PRECISATI GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO, GIÀ PREVISTI DAL DPR 275/1999.
Essi costituiscono una declinazione operativa importantissima delle competenze indicate nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo. Organizzati per aree di competenza e articolati per ciascun grado scolastico, essi faciliteranno la progettazione didattica collegiale del curricolo.

FOCUS SU EDUCAZIONE ALL’EMPATIA E AL RISPETTO DELLA DONNA
Si è rafforzato il concetto di scuola che educa allerelazioni educative e ai sentimenti. Il lavoro cui sarà chiamata la scuola nei prossimi anni è infatti preventivo e servirà a ridurre e, auspicabilmente, a debellare il triste fenomeno del femminicidio. Con le Nuove Indicazioni Nazionali si investirà su due fronti di lavoro didattico potenziando quanto già previsto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica: l’educazione al rispetto della donna e l’educazione ai positivi sentimenti, in particolare all’empatia.

INSEGNANTE COME MAGISTER
Le Nuove Indicazioni Nazionali restituiscono centralità e incisività al ruolo dell’insegnante. Non più solo professionista dell’istruzione ma guida culturale ed educativa, capace di accendere la motivazione e di sostenere la crescita degli studenti con carisma e ispirazione. Una figura che opera in sinergia con famiglie e personale scolastico per rispondere ai nuovi bisogni formativi degli studenti.

POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA DELLA SCRITTURA
Si è potenziato il ruolo e la funzione formativa dellascrittura in corsivo, della calligrafia.
Si è precisato che per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, l’uso del corsivo tiene conto di quanto riportato dalle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, MIUR, 2011. La scrittura è molto più che una tecnica: è saper strutturare il pensiero con logica rappresentando quindi un potente strumento di avviamento al pensiero riflessivo e alla introspezione.

CENTRALITÀ ALL’ESERCIZIO DEL RIASSUNTO
Le Nuove Indicazioni attribuiscono un ruolo chiave all’esercizio del riassunto che insegna a essere chiari, logici nella individuazione delle parti essenziali di un testo, brevi nella comunicazione.Apprendere a riassumere è una conquista fondamentale per apprendere a pensare.

TORNANO LE POESIE A MEMORIA
Con le Nuove Indicazioni torna l’apprendimento delle poesie a memoria che, come attestato da numerosi studi neuroscientifici, rafforza la memoria a breve e a lungo termine, l’attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio nel confronto con la lingua colta e stimola la sensibilità. Già Calvino ed Eco, nell’epoca della diffusione della rete e quindi anche dei rischi della dispersività da essa indotti, suggerivano la riscoperta di questo importantissimo esercizio che torna ad avere una sua centralità nel documento ministeriale.

INCLUSIONE E INTERCULTURA
Sono state meglio esplicitate le misure sistemiche e le prassi specifiche per l’accoglienza e l’integrazione di studenti provenienti da contesti migratori e per l’esercizio del diritto allo studio degli alunni adottati. Sono stati esplicitati i quadri teorici – come le neuroscienze – e i modelli operativi – ICF (International Classification of Functioning) e l’UDL (Universal Design for Learning) – utili per progettare interventi personalizzati.

SENZA CONOSCENZA NON C’È COMPETENZA
Le Nuove Indicazioni Nazionali reintegrano pienamente la dimensione delle conoscenze nel curricolo scolastico e offrono agli insegnanti un chiaro quadro di riferimento di obiettivi e competenze per la progettazione del curricolo verticale. Senza conoscenze non possono essere sviluppate le competenze. Non una scuola del nozionismo, ma un’istruzione che punta all’essenziale, al profondo, al duraturo. Un messaggio chiaro agli insegnanti: selezionare, approfondire, far pensare, costruire percorsi che abbiano senso e significato, che sviluppino pensiero critico e connessioni tra i saperi.

STEM
Le Nuove Indicazioni Nazionali promuovono un’istruzione matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare. L’informatica sarà introdotta sin dalla scuola primaria. L’obiettivo primario è formare cittadini capaci di navigare nella complessità del mondo contemporaneo e di progettare il futuro. In coerenza con le Linee guida per le discipline STEM del 2023, si sottolinea la necessità di partire dalla realtà e dall’esperienza dell’alunno per giungere alla teoria. Questo approccio, basato sull’osservazione del mondo circostante e sull’interazione concreta con esso, permette di appassionare lo studente allo studio delle materie scientifiche, e in particolare della matematica. Le STEM diventano un vero e proprio “laboratorio di idee” dove gli studenti sperimentano la conoscenza in modo concreto e attivo: formulano congetture, progettano, discutono, argomentano. L’approccio laboratoriale non solo incoraggia un apprendimento profondo e significativo, ma favorisce anche lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti delle discipline STEM. Sono previsti raccordi interdisciplinari che mirano a stimolare il pensiero critico e creativo.

Diverse sono le innovazioni introdotte:

  • Una particolare attenzione è dedicata anche alla prospettiva storica delle discipline. Questo approccio permette di comprendere come il sapere si sia evoluto, riconoscendo il ruolo del pensiero critico e dell’errore come elementi centrali del progresso.
  • Si rafforza il legame con l’educazione civica e le tematiche di sostenibilità. Attraverso lo studio delle scienze e della matematica, gli alunni acquisiscono la capacità di valutare criticamente problematiche ambientali e sociali, diventando cittadini attivi e consapevoli.
  • Scienze: lo studio delle scienze è un pilastro per il progresso sociale, basato sull’osservazione, l’astrazione, la formulazione di ipotesi e la sperimentazione. Si mira a sviluppare una mentalità aperta, curiosa e orientata alla ricerca continua.
  • Tecnologia: la tecnologia è l’applicazione dei risultati scientifici per scopi utili. L’insegnamento mira a sviluppare un atteggiamento critico e consapevole verso le tecnologie, chiarendo la loro natura di mezzi e non di scopi a sé stanti e promuovendo la comprensione del loro impatto sociale.

ITALIANO (LINGUA E LETTERATURA)
Le Nuove Indicazioni Nazionali per Italiano segnano una svolta significativa riaffermando il ruolo centrale della lingua e della letteratura nella formazione dei giovani cittadini. Si tratta di un cambio di paradigma che mira a superare lo spontaneismo linguistico per un’educazione linguistica e letteraria solida e consapevole.
Al centro di questa nuova visione vi è il ritorno al valore della ‘regola’ grammaticale e all’importanza della sintassi, superando una concezione che, negli ultimi decenni, ha troppo spesso privilegiato l’idea di una lingua come fenomeno spontaneo. L’italiano è presentato come strumento primario di comunicazione e accesso alla conoscenza,fondamentale per l’organizzazione del pensiero e la riflessione sul sapere tramandato. Le Nuove indicazioni enfatizzano l’importanza di un’ortografia sicura e della scrittura in corsivo, e l’esercizio del riassumere come chiave per l’organizzazione logica delle informazioni. Particolare rilievo è dato anche all’apprendimento delle poesie a memoria, riconosciuto come strumento per rafforzare memoria, attenzione e sensibilità. L’educazione linguistica, inoltre, è un compito trasversale di tutti i docenti, cruciale per il successo scolastico e l’integrazione degli alunni di origine straniera.
Per quanto riguarda la Letteratura, l’obiettivo principale è far prendere gusto alla lettura affinché gli studenti ricavino dai testi strumenti per capire sé stessi e il mondo. La letteratura è vista come un mezzo potente per conoscersi, trovare un’umanità comune e imparare a relazionarsi con consapevolezza nel mondo. Si promuove la lettura integrale di classici e testi di buona qualità, scoraggiando la frammentazione antologica, e incoraggiando la discussione e il confronto tra diversi punti di vista.
Lo studio della lingua e della letteratura italiana diventa un veicolo per competenze trasversali essenziali per la cittadinanza. Gli studenti impareranno ad affrontare consapevolmente anche i testi non letterari – come articoli di giornale o discorsi politici – per sviluppare una cittadinanza matura. Le Indicazioni pongono enfasi sull’importanza di imparare a studiare, acquisendo tecniche per prendere appunti e organizzare esposizioni orali, e di discernere l’attendibilità delle fonti, sia cartacee (attraverso l’uso delle biblioteche) che digitali. L’uso intelligente della rete e la familiarizzazione con giornali (anche stranieri) e risorse multimediali sono visti come elementi chiave per una formazione completa e critica.

STORIA
Nelle Nuove Indicazioni la storia accompagna gli studenti, sin dalla scuola dell’infanzia, a capire chi sono, da dove vengono, per quale futuro si preparano, quale contributo possono dare alla società. Per questo la storia dell’Occidente, dipanatasi fra Atene, Roma e Gerusalemme, acquista una sua centralità. Le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo aprono la storia a una dimensione europea e fin dove appare possibile e sensato anche a un ambito mondiale, mantenendo comunque ben fermo, specie per il primo ciclo, l’innegabile rilevanza della dimensione italiana, non solo come la più vicina all’esperienza dell’alunno ma anche quella così fortemente connessa al contesto mediterraneo dove si svolge la vicenda greco-romana. La disciplina è pensata per accompagnare i giovani nell’acquisizione di competenze fondamentali per comprendere i fenomeni che hanno modellato le nostre società, per riconoscerne la complessità, apprezzandone altresì le differenze rispetto ai contesti geo-storici diversi dal nostro, dei quali si dovranno pure apprendere i caratteri peculiari .

GEOGRAFIA
Non si può essere cittadini italiani se non si sa localizzare il Po o distinguere le Alpi dagli Appennini, o in quali regioni si trovino Bari, Salerno o Verona o Bergamo. Le nuove Indicazioni Nazionali per la Geografia segnano un netto rilancio della Geografia fisica e politica, elevando la disciplina a pilastro fondamentale per la formazione di un cittadino autonomo e consapevole, capace di profonda comprensione delle relazioni tra esseri umani, territorio e ambiente, a tutte le scale, dal locale al globale.
Una delle novità più significative è la centralità data alla formazione del “pensiero spaziale” e all’apprendimento del codice della geo-graficità. La geografia non si limita a localizzare, ma insegna a produrre, approfondire e sistematizzare conoscenze relative al complesso delle relazioni materiali e immateriali sul territorio. Ciò avviene attraverso l’uso di un linguaggio cartografico ampliato che include non solo mappe e globi, ma anche rappresentazioni digitali come immagini satellitari e Sistemi Informativi Geografici (GIS), affiancate da fotografie, audiovisivi, dati statistici e persino il testo letterario o opere d’arte. Questa ricchezza di strumenti mira a favorire un confronto continuo tra la propria realtà e quelle lontane.

LATINO PER L’EDUCAZIONE LINGUISTICA (LEL)
Il grande ritorno del Latino per conoscere e imparare meglio la lingua italiana e le sue regole. Le Nuove Indicazioni Nazionali reintroducono il Latino curricolare e opzionale a partire dalla seconda media, elevandolo a strumento vitale per la conoscenza profonda della lingua e della cultura italiana e per la comprensione del rapporto tra la cultura italiana e quelle europee.
Apprendere il latino favorirà lo sviluppo della logica, del ragionamento, della concretezza. La disciplina insegnerà inoltre i grandi valori che sono a fondamento della nostra civiltà.
Questi gli elementi più innovativi:

  • rafforzamento linguistico e logico: lo studio del Latino contribuisce significativamente alla qualità linguistica dell’espressione degli studenti, abitua alla logica e al ragionamento e affina la conoscenza delle fondamenta grammaticali e del significato delle parole della lingua italiana.… Si mira a una piena consapevolezza nella lettura e nella scrittura dell’italiano.
  • dialogo con il contemporaneo e interdisciplinarità: le indicazioni sottolineano l’importanza di un esame comparativo del lessico latino con l’italiano e le lingue straniere moderne, sia per i termini intellettuali che quotidiani. Cruciale è la richiesta di accogliere le sollecitazioni tecnologiche, attuare un dialogo costante con le discipline STEM e porre al centro l’attenzione ai valori della Costituzione appresi tramite l’educazione civica. Questo è un cambio di paradigma che collega il Latino a campi di studio moderni e alla cittadinanza attiva.
  • consapevolezza dell’eredità Europea: il “Latino per l’educazione linguistica” (LEL) mira a far percepire il rapporto di continuità e alterità che lega il presente al passato e a rafforzare la consapevolezza che il Latino è un‘eredità condivisa e un elemento di continuità tra le diverse culture europee, plasmando la sostanziale unità della civiltà europea.
  • competenza pratica e strumentale: non si tratta solo di teoria. Si punta a far riconoscere l’origine latina di parole italiane (anche quelle ad alta frequenza e i latinismi di uso comune, inclusi termini presenti in documenti fondamentali come la Costituzione e a utilizzare applicativi informatici come vocabolari digitali per approfondire i rapporti etimologici. Gli studenti dovranno anche essere in grado di comprendere il senso globale di frasi e testi latini semplici in contesti laboratoriali.

INGLESE
Lo studio della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria è acquisizione di strumenti essenziali per la comunicazione globale e la comprensione reciproca tra i popoli. Le Nuove indicazioni ne rafforzano ruolo e funzioni utili alla formazione di individui capaci di navigare un mondo complesso e interconnesso. L’obiettivo generale per il primo ciclo è l’alfabetizzazione linguistica e lo sviluppo delle competenze comunicative, mirando a livelli A1 (scuola primaria) e A2 (scuola secondaria di primo grado) secondo il QCER. L’approccio è graduale e comunicativo, con la scuola primaria che introduce la lingua in modo naturale attraverso attività ludiche e routine quotidiane. Viene fortemente incoraggiato un approccio immersivo, con l’insegnante che “entra in aula parlando in inglese e stimolando negli studenti l’espressione in inglese”, per acquisire sicurezza nell’uso e apprezzarne l’importanza nella vita quotidiana.

MUSICA
L’Italia vanta un patrimonio musicale di inestimabile valore, con compositori e interpreti che hanno segnato la storia. Le più recenti ricerche neuroscientifiche confermano che l’ascolto, la comprensione e la pratica musicali attivano simultaneamente diverse aree cerebrali coinvolte nella cognizione, nelle emozioni, nel movimento e nelle interazioni sociali, sottolineando il suo profondo impatto sullo sviluppo neurologico e sul benessere. Investire nell’educazione musicale di base – non specialistica – fin dalla scuola dell’infanzia è essenziale per formare generazioni capaci di ascoltare, comprendere, esprimere e apprezzare.

Principale novità:

  • L’Esperienza al centro: Si pone un’attenzione mirata all'”esperienza con e attraverso la musica”. Questo include la pratica vocale, corale e strumentale, la comprensione dell’ecosistema sonoro (attraverso “passeggiate e paesaggi sonori”), l’ascolto attivo e guidato, e l’interazione con musicisti, la partecipazione a concerti e attività laboratoriali.

ARTE E IMMAGINE
L’insegnamento di Arte e Immagine con le Nuove Indicazioni acquista piena centralità perché persegue finalità essenziali: stimolare le potenzialità espressive e creative attraverso il gioco simbolico e il racconto visivo; sviluppare competenze tecniche per educare il gesto artistico; alfabetizzare ai saperi estetici tramite opere che arricchiscono l’immaginario; promuovere la crescita cognitiva ed emozionale con simboli e metafore; illustrare la storia dell’arte per sensibilizzare al valore del patrimonio culturale, con focus su quello locale; formare una cittadinanza attiva, consapevole del ruolo delle arti nella tutela e nel dialogo culturale.
Arte e Immagine si distinguerà nelle Nuove Indicazioni per una caratteristica preziosa: offrire un linguaggio universale per esplorare in classe emozioni, idee e culture attraverso lo sviluppo della creatività basato sull’apprendimento della tecnica. Si farà inclusione attraverso Arte e Immagine e Musica.

EDUCAZIONE MOTORIA
Nelle Nuove Indicazioni la disciplina favorisce la conoscenza del proprio corpo, si occupa dello sviluppo e della maturazione di competenze motorie come consapevolezza del proprio rapporto con l’ambiente di apprendimento e con gli altri, concorre all’educazione integrale della persona attraverso il movimento e contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la strutturazione della propria identità corporea. Il benessere e la cura della persona attraverso il movimento divengono così parte di una cultura personale che tenderà a prevenire la sedentarietà, l’abbandono precoce delle pratiche motorie e sportive e l’errata alimentazione contribuendo da un lato ad arricchire le possibilità di esperienza e apprendimento e, dall’altro, a limitare il fenomeno del sovrappeso o dell’obesità.



Nota 10 aprile 2025, AOODGOSV 15297
Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Proroga delle attività di consultazione

La compilazione del questionario relativo alla bozza delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione è prorogata al 17 aprile 2025 per consentire una più ampia partecipazione del mondo della scuola al dibattito pubblico sul documento.
Al contempo, è prorogata alla stessa data la possibilità di trasmettere alla casella di posta consultazione.indicazioninazionali@istruzione.it eventuali osservazioni, commenti e suggerimenti sul testo.


Ministero dell’istruzione e del merito

Martedì, 11 marzo 2025 – La Commissione incaricata della redazione del nuovo testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – istituita con D.M n. 47 del 18 marzo 2024 e presieduta dalla Prof.ssa Loredana Perla, Professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – ha terminato i lavori di redazione della bozza di documento che è oggetto della presente pubblicazione.
La pubblicazione del documento è finalizzata ad avviare nei prossimi giorni la fase di consultazione che la stessa Commissione effettuerà mediante incontri con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e degli studenti e con le organizzazioni sindacali della scuola.
Il confronto sarà utile per avviare l’iter formale di adozione delle Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che andranno a sostituire dall’anno scolastico 2026/2027 quelle adottate nel novembre 2012.

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Pubblicazione del documento di apertura della consultazione


Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione Materiali per il dibattito pubblico