Personale sistema universitario italiano – a.a 2016/2017

Il personale docente e non docente nel sistema universitario italiano – a.a 2016/2017


Oltre 151mila unità, il 54,3% sono docenti e ricercatori

(Giovedì, 15 febbraio 2018) Il personale, docente e amministrativo, presente negli atenei italiani statali e non statali, nell’anno accademico 2016/2017, ammonta complessivamente a oltre 151mila unità di cui 125.600 sono docenti e ricercatori e personale amministrativo e 25.770 sono docenti a contratto. Questi ultimi sono presenti soprattutto negli atenei non statali dove rappresentano il 67% del corpo docente; nelle università statali, invece, la percentuale si attesta al 27%. In generale, rispetto al totale del personale, il 54,3% è costituito da docenti di ruolo (professori ordinari, professori associati e ricercatori a tempo indeterminato) e da ricercatori non strutturati (a tempo determinato o titolari di assegni di ricerca). Il restante 45,7% è composto da personale tecnico-amministrativo e collaboratori linguistici.

Sono alcuni dei dati contenuti nel Focus sul Personale docente e non docente nel sistema universitario italiano nell’anno accademico 2016/2017, pubblicato oggi sul sito del MIUR.

A partire dall’anno accademico 2010/2011, il personale universitario è diminuito, ad eccezione dei titolari di assegni di ricerca, cresciuti complessivamente del 6,4%. Guardando ai soli atenei statali, i titolari di assegni di ricerca sono 26,5 ogni 100 docenti.

Rispetto alle 64.321 unità complessive di docenti e ricercatori dei soli atenei statali, dal Focus emerge che la loro distribuzione presenta una struttura piramidale: alla base troviamo i ricercatori e i titolari di assegni di ricerca (60%), nella posizione intermedia i professori associati (29,5%) e in posizione apicale i professori ordinari (18,9%).

Guardando al genere, se fra il personale docente prevale il genere maschile (51,3%), la percentuale si ribalta nel personale tecnico-amministrativo in cui le donne rappresentano il 58,5%. In entrambe le categorie, le donne risultano poco rappresentate nelle posizioni di vertice: nell’area della dirigenza amministrativa la presenza femminile si attesta al 40%, mentre tra i professori di I o II fascia scende a poco più del 31%. Percentuali comunque in linea con la media europea del 21% di donne col ruolo di professori ordinari e con l’aumento di un punto percentuale negli ultimi anni (dal 20,1% del 2010 al 21,1% del 2013). L’Italia registra inoltre una quota di donne con la qualifica di professore ordinario superiore a Spagna, Francia e Germania.

L’età media del personale accademico è di 52 anni, con l’età massima di 59 anni dei professori ordinari e quella minima di 35 anni dei titolari di assegni di ricerca.