In 10 anni livello della scuola italiana peggiorato per 4 genitori su 5

da Il Sole 24 Ore

In 10 anni livello della scuola italiana peggiorato per 4 genitori su 5

Italia in fondo alla classifica per quanto riguarda il livello della scuola: soltanto un genitore italiano su cinque (21%) ritiene che gli standard educativi siano migliorati negli ultimi 10 anni. È il quarto valore più basso, insieme al Giappone (21%), dopo Russia e Sudafrica 20%), Germania (19%) e Francia (8%). Lo rivela uno studio, condotto in 29 paesi, e pubblicato nei giorni scorsi dalla Varkey Foundation, l’ente benefico che si occupa di istruzione globale e che ha istituito il Global Teacher Prize.

Italiani primi in Ue per tempo dedicato all’educazione
In compenso i genitori italiani, dice lo studio, sono primi in Europa per tempo dedicato all’educazione dei figli: il 25% passa con loro 7 ore o più alla settimana, rispetto al 17% in Spagna, al 14% in Germania e all’11% in Regno Unito e Francia. Tuttavia, tale percentuale è inferiore alle cifre registrate nella maggior parte delle economie emergenti, come l’India, dove il 62% dei genitori trascorre 7 ore o più ad aiutare i figli, il migliore risultato dell’indagine, seguita dal Vietnam dove la percentuale si attesta al 50%, ovvero la metà dei genitori.

Investimenti in tecnologia
Dalla ricerca, condotta online, emerge anche che l’Italia è l’unica grande economia europea in cui un’ampia maggioranza dei genitori (70%) è favorevole all’erogazione di buoni formativi da parte del governo. Questa percentuale è superiore rispetto a Spagna (51%), Francia (44%), Regno Unito (39%) e Germania (39%). E qualora fossero disponibili fondi aggiuntivi per le scuole dei figli, oltre la metà (56%) li investirebbe in computer/tecnologia. Per i genitori italiani questa rappresenta la prima scelta, ed è una percentuale considerevolmente superiore rispetto alla media globale (46%). Il 52% spenderebbe, invece, i soldi in più per svolgere attività extracurricolari, il 49% per edifici e altre strutture, il 43% per un maggior numero di insegnanti o per uno stipendio migliore per gli insegnanti già impiegati, il 43% per risorse, il 30% per personale di sostegno.

Dopo la scuola, fondamentale l’università
Terminata la scuola il sogno di mamme e papà italiani è comunque che la prole continui a studiare. Gli italiani, infatti, attribuiscono maggiore importanza all’università rispetto a qualsiasi altro paese europeo intervistato: il 37% dei genitori afferma che è estremamente importante che il proprio figlio frequenti l’università e il 66% afferma che è molto importante. In confronto, la percentuale di genitori che lo reputa estremamente importante è l’11% in Francia, il 13% in Regno Unito, il 13% in Germania e il 23% in Spagna. Quanto al futuro dei propri ragazzi, a essere ottimista è il 39% degli italiani, meno della media dell’indagine che si attesta al 60%, inferiore a molte economie consolidate quali gli Usa (68%) e il Regno Unito (57%) e appena superiore alla Germania (38%) e alla Francia (31%).