Miur, si blocca il sito delle istanze «Troppi accessi per il concorso»

da Corriere della sera

Miur, si blocca il sito delle istanze «Troppi accessi per il concorso»

Gli aspiranti candidati al concorso per insegnanti e chi ambisce alle supplenze Ata affollano la piattaforma delle Istanze Online. Che quindi si inceppa. Non è la prima volta

di Valentina Santarpia

Centinaia di domande caricate in poche ore, migliaia di accessi, e la piattaforma di Istanze Online del ministero dell’Istruzione si blocca: per l’ennesima volta, verrebbe da dire. Stavolta ad intasare il sito sono gli aspiranti candidati al concorso docenti riservato agli abilitati e o specializzati sul sostegno, che entro il 22 marzo devono inviare la propria domanda: si tratta del primo dei tre concorsoni previsti dal ministero, quello «facilitato» per gli abilitati di seconda fascia- con Sis, Tfa o Pas- che insegnano da tempo e sono rimasti fuori dalle graduatorie e per chi, come gli idonei fantasma, pur avendo superato tutte le prove del concorso non è stato assorbito per colpa del bando, che prevedeva un limite massimo. La platea di interessati a questo concorso dovrebbe aggirarsi intorno ai 76 mila, compresi i 13 mila delle Gae. A loro si aggiungono i migliaia di aspiranti supplenti Ata, collaboratori tecnici amministrativi, che da ieri, 14 marzo, possono scegliere le scuole dove proporsi per una supplenza tramite il modello D3, che può essere invece presentato fino al 13 aprile. Il mix di accessi genera il caos: il sistema si rallenta, si inceppa, si blocca, e sono decine gli insegnanti che su Facebook segnalano difficoltà nel presentare la domanda.

I precedenti

Non è la prima volta. Il tilt che si è verificato l’estate scorsa, quando il sistema di accesso si bloccò per le domande di supplenza dei prof (150 al minuto, per un totale di circa 700 mila docenti precari), portò il ministero a dover modificare alcuni parametri del sistema informatico per arginare il flusso di richeste forsennate sul modello B. A settembre nuovi problemi: le graduatorie di istituto appena pubblicate in Veneto, furono revocate per «errori informatici» ammessi dallo stesso ministero. L’anno scorso fu l’algoritmo del Miur, che avrebbe dovuto smistare le domande di trasferimento e assegnazione dei docenti, a combinarne di tutti i colori: almeno cinquemila in tutta Italia le conciliazioni per rimettere al loro posto i docenti che protestavano per mancata corrispondenza tra richiesta, punteggi e assegnazioni. Sembra evidente, rileva Tecnica della scuola, che per ogni scadenza in cui si debba usare la piattaforma, siano puntuali «l’intasamento e il caos». Ma di chi è la «colpa»?