Pulizie, gli appalti verso la fine

da ItaliaOggi

Pulizie, gli appalti verso la fine

Svolta al Miur: affidare i lavori solo a collaboratori contrattualizzati della scuola

Franco Bastianini

Il ministero dell’istruzione pronto a riaffidare la pulizia delle scuole, ivi compreso la realizzazione del programma di ripristino e mantenimento della funzionalità e del decoro degli immobili adibiti alle istituzioni scolastiche ed educative di cui alla nota ministeriale prot. n. 3039 del 7 agosto 2014, esclusivamente ai collaboratori scolastici in servizio. Sia che abbiano contratti a tempo indeterminato che determinato. Operazione fattibile previo inserimento negli organici di diritto degli 11.857 posti di collaboratore scolastico (su un organico di diritto per l’anno scolastico 2017/2018 di 131.143 unità) accantonati da anni e utilizzati esclusivamente dagli ex lavoratori socialmente utili (Lsu) inseriti nelle ditte private di pulizia.

L’indirizzo è stato palesato dai vertici ministeriali nel corso di un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del personale della scuola, incontro convocato dall’amministrazione per proseguire nell’esame di nuove norme finalizzate alla semplificazione amministrativa delle scuole.

Nella occasione infatti i rappresentanti del ministero dell’istruzione hanno ribadito l’orientamento, già espresso in altra circostanza, di reinserire negli organici di diritto delle singole scuole i posti di collaboratore scolastico a tutt’oggi accantonati per affidare le pulizie e la realizzazione del programma di ripristino e di mantenimento del decoro e degli immobili adibiti alle istituzioni scolastiche a personale esterno all’amministrazione scolastica attraverso la stipula di specifici appalti con ditte private che, per lo svolgimento dei compiti, utilizzano prevalentemente ex lavoratori socialmente utili che in tal caso, previa emanazione di apposite norme, entrerebbero a fare parte dell’organico delle scuole.

In attesa che un tale progetto possa concretizzarsi le scuole non potranno comunque che continuare ad avvalersi delle ditte già utilizzate sulla base della proroga prevista e regolata dall’art. 1, comma 687 della legge di Bilancio di previsione dello Stato del 27 dicembre 2017, n. 205.

Al fine di consentire sia la regolare conclusione delle attività didattiche nel corrente anno scolastico che il regolare avvio dell’anno scolastico 2018/2019, si legge appunto nel comma 687, i contratti attuativi concernenti l’acquisizione dei servizi di pulizia e degli altri servizi ausiliari, nonché gli interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ad istituzioni scolastiche stipulati dalle scuole con ditte di pulizia nell’ambito della convenzione-quadro Consip, o stipulati al di fuori della convenzione, potranno proseguire con piena salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali esistenti sino alla data di attivazione o rinnovo della convenzione e comunque non oltre il 30 giugno 2019.

Se l’orientamento ministeriale dovesse essere confermato, il mondo delle scuola si troverebbe dinanzi a una scelta ministeriale, peraltro da molte parti auspicata da tempo, che metterebbe la parola fine ad una difficile gestione del personale venutasi a creare nelle scuole fin dall’entrata in vigore della legge 3 maggio 1999 e delle successive ordinanze e circolari ministeriali che disciplinavano appunto il passaggio allo Stato del personale appartenente agli enti locali in servizio delle istituzioni scolastiche statali.

Il tutto comunque potrà realizzarsi non prima dell’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 sempre che per quel tempo la specifica commissione paritetica, costituita in seno al Ccnl valido per il triennio 2016/2018, avrà definito ruolo e contenuto della figura del collaboratore scolastico nella scuola dell’autonomia.