Con i fondi Ue altri 100 milioni di euro all’alternanza

da Il Sole 24 Ore

Con i fondi Ue altri 100 milioni di euro all’alternanza

di Claudio Tucci

A settembre l’alternanza scuola-lavoro “raddoppia” le risorse. Ai 100 milioni di euro annui già previsti dalla legge 107 – che ha reso obbligatoria per gli studenti la formazione on the job, almeno 400 ore nel triennio finale dei tecnici e professionali, almeno 200 ore nei licei – si affiancheranno altri circa 100 milioni, provenienti dai fondi Ue.

Il nuovo bando
Lo stanziamento aggiuntivo «è contenuto nel nuovo bando Pon dedicato all’alternanza, che è alle ultime limature tecniche – spiega il dg del Miur per la gestione dei Fondi strutturali e l’Innovazione digitale, Simona Montesarchio -. Si tratta di risorse che potranno essere utilizzate dalle scuole per lo sviluppo di progetti di formazione duale di alta qualità». L’obiettivo è infatti quello di spingere su tre tipologie di iniziative, vale a dire percorsi “in filiera”, in rete con piccole imprese, e per consentire ai ragazzi di partecipare a stage e tirocini in ambito interregionale e, perché no, anche all’estero.

I finanziamenti alle scuole…
Gli istituti tecnici e professionali dovranno co-progettare percorsi di alternanza innovativa di almeno 120 ore. Il finanziamento massimo ottenibile è pari a 13.500 euro a singolo modulo (massimo due moduli per le regioni in transizione e per quelle più sviluppate, si sale a tre moduli per i territori più in difficoltà). In caso di percorsi “on the job” tra Regioni la dote arriva a 17.700 euro (sempre a singolo modulo), fino ad attestarsi a 60mila euro per le esperienze di scuola- lavoro fuori dai confini nazionali. Per i licei la “dote” oscilla da 10.100 euro fino a 50mila euro (alternanza all’estero).

…e agli Its
Il nuovo bando Pon, che verrà pubblicato dal Miur nei prossimi giorni, finanzierà anche l’alternanza proposta dagli Its, le super scuole di tecnologia, post diploma, alternative all’università, che oggi fanno registrare un tasso di occupabilità dei neo-diplomati dell’80 per cento. Qui, in particolare, saranno incentivati progetti di almeno 240 ore, con l’input di spingere forte sulla mobilità geografica: nell’ipotesi, infatti, di stage e tirocini fuori Regione il finanziamento massimo (a modulo) ottenibile è di 42.300 euro, che diventano 128.250 euro in caso di alternanza all’estero.

I precedenti
Non è la prima volta che il dicastero di Viale Trastevere utilizza fondi Ue per supportare l’alternanza obbligatoria (di qualità). «Lo scorso anno, sempre attraverso la nuova programmazione comunitaria 2014-2020, che, per la prima volta, ha visto assegnare all’Italia oltre 3 miliardi di euro complessivi – ricorda Montesarchio -. sono stati stanziati 140 milioni per aiutare il link scuola-lavoro. Ebbene, i progetti presentati hanno toccato quota 2.761 da Nord a Sud del Belpaese, quasi tutti accolti». Un’altra iniziativa che il Miur giudica positiva è quella relativa ai “laboratori per l’occupabilità”: «Con circa 60 milioni di euro – chiosa Montesarchio – abbiamo finanziato una settantina di progetti (750mila euro a laboratorio, ndr), che hanno permesso di migliorare la strumentazione degli istituti beneficiari, e per questa via la didattica a favore dei ragazzi».