Esame di stato I Ciclo

L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge, per l’anno scolastico 2017/2018, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2018, secondo i calendari definiti dalle commissioni d’esame insediate presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie.

L’esame si compone

  • di una prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento,
  • di una prova scritta relativa alle competenze logico matematiche,
  • di una prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate
  • di un colloquio.

Il dirigente scolastico (o il coordinatore delle attività educative e didattiche) definisce e comunica al collegio dei docenti il calendario delle operazioni d’esame e in particolare le date di svolgimento di:

a) riunione preliminare della commissione;
b) prove scritte, da svolgersi in tre diversi giorni, anche non consecutivi;
c) colloquio;
d) eventuali prove suppletive.

Esiti Esami di Stato e Scrutini Scuola secondaria I grado – A.S. 2016/2017


Scuola, al via il nuovo Esame della secondaria di I grado
Pubblicato anche il focus con i risultati delle prove dello scorso anno

Al via, a partire da oggi, gli Esami conclusivi del I ciclo d’Istruzione, secondo il calendario definito da ciascuna istituzione scolastica. Oltre 560.000 ragazzi agli Esami, per un totale di 27.270 classi. Molte le novità per le studentesse e gli studenti: debutta infatti quest’anno il nuovo Esame, riformato secondo le indicazioni contenute in uno degli otto decreti attuativi della Legge 107 del 2015 approvati ad aprile del 2017.

Tre prove, più il colloquio: questo il percorso che dovranno affrontare candidati e candidate. Dopo le prove di Italiano, Matematica e Lingue straniere, il colloquio sarà finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalle Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.

Non fa più parte delle prove finali, invece, la prova nazionale Invalsi che, a partire da quest’anno, si svolge in primavera. La partecipazione all’Invalsi è requisito per l’accesso all’Esame, ma non incide sul voto finale.

In concomitanza con l’avvio delle prove d’Esame, è stato pubblicato oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il Focus sugli Esiti degli Esami di Stato e scrutini nella scuola secondaria di I grado, relativo all’anno scolastico 2016/2017.

Il primo dato che emerge dall’indagine è che la percentuale delle studentesse e degli studenti del terzo anno della scuola secondaria di I grado ammessi all’esame si attesta al 98%. Un dato in crescita dello 0,4% rispetto al precedente anno scolastico, il 2015/2016. Resta stabile la percentuale dei promossi all’Esame: pari al 99,8%. A livello regionale, Basilicata e Calabria risultato le Regioni con il più elevato tasso di ammissione all’Esame, 98,7%. Segue il Trentino Alto Adige, 98,5%. I tassi di ammissione più bassi si registrano invece in Sicilia (97,2%) e in Sardegna (96,8%).

Crescono anche i promossi con voto pari o superiore a 8: sono stati il 50,6% nel 2016/2017 contro il 48,8% del 2015/2016. In aumento soprattutto i 10 e 10 e lode (+0,9%). Contemporaneamente, scendono i voti sufficienti: -1,9% per i 6 e i 7. Le studentesse ottengono risultati migliori dei loro colleghi maschi: il 59,3% delle ragazze ha superato l’Esame con una votazione finale superiore al 7. Di queste, il 13,5% ha ottenuto un voto pari a 10 e 10 e lode. Gli studenti si concentrano invece nel 57,6% dei casi nelle fasce di voto tra il 6 e il 7; solo il 7% raggiunge il 10 e di questi solo il 2,6% ottiene la lode.

Al termine della scuola secondaria di I grado, il 94,7% sceglie una scuola secondaria di II grado. Il 5,3% sceglie invece un percorso di istruzione e formazione. Il voto finale influisce sulla tipologia di scuola che si sceglie per proseguire gli studi: il 94,2% dei promossi con 10 e lode, il 90,9% dei promossi con 10 e l’81% dei promossi con 9 sceglie il Liceo. Di contro, il 45% dei promossi con 6 e il 43,2% dei promossi con 7 sceglie un Istituto tecnico. In coda i Professionali, scelti dal 32,8% dei licenziati con 6 e dal 16,3% di quanti hanno ottenuto 7 come voto finale.