Conversando

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di Maurizio Tiriticco

L’amico Gennaro Lopez scrive su FB: “Tra le varie amenità lette o ascoltate a proposito del tragico crollo di Genova, c’è quella che ci dice di un ponte ‘invecchiato’. Invecchiato? Dopo 50 anni? E che dire allora di ponti e acquedotti dell’antica Roma che ancora reggono dopo millenni? Certi commenti sono frutto di una cultura dell’effimero e della breve durata, perché quello che conta è il consumo: tutto (persino la vita umana) deve soggiacere alla legge del consumo”.

Bravo Gennaro! Purtroppo! Una società consumistica non può – e non deve – produrre cose durature! Per cui, in una società di questo tipo, ovviamente, si consumano pure i ponti, come i frigoriferi, i televisori, le automobili! E poi, se queste durassero, che cosa farebbe la FCA? Il dramma è che anche le giovani generazioni sono educate al consumismo… e, purtroppo, a consumare anche se stesse! Spesso nel fragore alienante delle discoteche, tra superalcolici e sniffate di droga! Ti confesso che il mondo che verrà mi fa un po’ paura! Qui a Roma assistiamo giorno dopo giorno ad attentati continui contro la nostra città, e non solo da parte di turisti – cosiddetti! Il turismo avrebbe una sua dignità! Ma anche da parte dei cittadini che forse sarebbe meglio chiamare semplicemente abitanti! Cittadino è un termine alto, civile, civico, appunto… – in effetti i cosiddetti cittadini, nostrani o meno, ciò che è pubblico lo trattano spesso come una “cosa nemica”! Rompere una zanna all’elefantino di Piazza della Minerva o fare il pediluvio alla Fontana della Barcaccia o tuffarsi nella Fontana di Trevi o spezzare un dito alla statua di Sant’Agnese sono per loro “cose normali”!!! Ormai tra italiani e stranieri non c’è alcuna differenza! Sapessi quanto unisce una semplice birra! Nottate insonni per i poveri abitanti di Trastevere! O di San Lorenzo! Per cui, maltrattare i monumenti… ma che cos’è un monumento? Insomma, scrivere sulla mura del Colosseo o fregarsi un calcinazzo per ricordo… per far vedere agli amici che “a Roma… ci sono stato davverooo” è una cosa normale!!! Il turismo straccione!

Ma questo tipo di turismo non è il solo male della mia città, Roma! Dove imperversa – è un verbo forte, lo so – l’amministrazione pentastellata! Alberi che cadono! Tombini mai svuotati, per cui quando piove, allagamenti a iosa! E poi tante tante buche! Strisce pedonali sempre più sbiadite! Illuminazione notturna – quando c’è – che, stando a strane allucinanti lampade cosiddette di avanguardia, rende la città spettrale! Periferie ingovernate! Insomma, di questo passo, alle prossime generazioni lasceremo soltanto mucchi di “monnezza”, non solo fisica, purtroppo, ma anche culturale… o meglio inculturale!

Un’ulteriore riflessione! I Papi e i Signori di un tempo alle loro “case” e ai loro possedimenti ci tenevano, e come! Pensa alle grandi cose prodotte dal Rinascimento, tu che vivi a Firenze, la culla e il cuore del meglio della nostra cultura. Ma pensa anche alla Reggia di Caserta! Opera di questi Borboni che alle scuole elementari mi dicevano che erano veramente dei Birboni! “Cose” destinate, purtroppo, ad essere consumate, logorate e fatte a pezzi da orde di barbari che toccano tutto! Che si arrampicano su tutto! Per farsi fotografare! Armati di cellulari! Strumenti del cui funzionamento non sanno nulla, strumenti magici, che vedono, ascoltano, registrano e conservano ciò che loro, ex esseri umani, sono solo capaci di consumare e distruggere! Un cellulare ha durata breve! Anche perché, poi, c’è sempre quello di ultima generazione!

Mah! Carissimo! Che ne sarà delle due nostre belle città, Roma e Firenze? E di Genova che ne sarà! Che diavolo combineranno i nuovi urbanisti, i nuovi architetti per ricostruire le strade che la loro colpevole imprevidenza ha distrutto? Per non dire di Venezia, che giorno dopo giorno affossa nella sua laguna sotto il peso di masse di turisti straccioni.

In effetti, carissimo, quod non fecerunt barbari, non fecerunt neanche i Barberini! Perché lo stanno facendo… i nuovi barbari!!!