Scuola, altri settemila docenti precari ammessi al concorso speciale

da la Repubblica

Scuola, altri settemila docenti precari ammessi al concorso speciale

Sentenze d’agosto del Consiglio di Stato. All’orale del “Bando Fedeli” possono andare anche i “non abilitati”: insegnanti di sostegno con meno di tre anni di professione, tecnico pratici, professori musicali e Isef. Si rischia un effetto valanga. Il ministro Bussetti studia una prova nazionale ordinaria solo in alcune province

Corrado Zunino

Tutti dentro. Il Consiglio di Stato ammette al colloquio orale dell’ultimo concorso semplificato indetto dalla ministra Valeria Fedeli settemila precari di Terza fascia fin qui non autorizzati ad alcuna prova pubblica, neppure quella non selettiva prevista dai bandi-sanatoria del ministro Bussetti. La sesta sezione del Consiglio di Stato, con l’ultima sentenza di ieri, 17 Agosto, attraverso la formula delle “disposizioni cautelari favorevoli” ha ribaltato alcune sentenze dei Tribunali amministrativi e avviato al concorso previsto per gli abilitati nell’ordine: i docenti con tre stagioni di servizio sulla singola materia (180 giorni di lezione ogni anno scolastico) e gli insegnanti con la specializzazione sul sostegno (sia che abbiano accumulato tre anni di professione che, invece, siano al di sotto di questa soglia).

“Il fiume è in piena”, dice Pasquale Vespa, presidente dell”Associazione nazionale docenti per i diritti dei lavoratori (Anddl), “all’indomani del concorso bandito dal governo precedente abbiamo fatto ricorsi in serie, divisi per categoria, e ora li stiamo vincendo im sequenza”. Aggiunge: “Adesso i nostri associati, compresi i laureati con esperienza nell’insegnamento della singola materia, possono partecipare alla prova orale anche se non hanno l’abilitazione”. E’ possibile che, come è accaduto per i Diplomati magistrali, ai settemila iniziali che hanno firmato un ricorso si aggiungano poi, con un effetto valanga, nuovi ricorrenti. Il 20 Settembre il Consiglio di Stato dirà una parola definitiva.

Alle tre categorie sopracitate si aggiungono, e quindi potranno partecipare alla prova semplificata, una serie di altri insegnanti precari non abilitati: sono i tecnico pratici, i dottori di ricerca, gli iscritti alla classe A023 (Italiano L2), i docenti Afam (Conservatorio o Belle arti, vecchio e nuovo ordinamento), quelli dei licei musicali, i “licei musicali con accantonamento posti”, quindi gli abilitati sull’estero e i professori Isef.

CONCORSI ORDINARI SOLO IN ALCUNE PROVINCE
In questa estate di grosse novità sul reclutamento, e marchiani errori nel passaggio parlamentare del Decreto dignità, lo staff del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sta lavorando a un possibile concorso ordinario realizzato nel 2019 solo nelle province che necessitano di nuovi docenti (quelle lombarde, per esempio) e per le materie ancora scoperte (quelle scientifiche). Le graduatorie al Sud, invece, sono tutte ampiamente riempite e questo ministero non è intenzionato a bandire altri concorsi in quelle aree.

“CANCELLEREMO L’EMENDAMENTO ERRORE”
Con la riapertura del Senato a Settembre, la maggioranza dovrà rimediare al clamoroso errore – definizione dello stesso Mario Pittoni, presidente della commissione Istruzione in quota Lega – commesso con l’esame del Milleproroghe alla Camera, lo scorso 3 Agosto. E’ passato, infatti, un emendamento di Liberi e uguali che apre le Graduatorie a esaurimento a nuovi precari (Tfa e Pas) e a tutti i Diplomati magistrali, a prescindere dagli anni di insegnamento. L’emendamento da una parte gonfia enormemente Gae che la Buona scuola renziana avrebbe voluto chiudere e dall’altra è in diretto contrasto proprio con il parallelo Decreto dignità e il concorso-sanatoria realizzato nello specifico per i Diplomati magistrali. Il senatore Pittoni ha assicurato che la maggioranza cancellerà l’emendamento-errore, ma Anief e mondo Cobas hanno già fissato uno sciopero per il prossimo 11 Settembre.