Supplente per 10 anni, il Tribunale: «Gli siano pagati tutti i mesi estivi»

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da Il Messaggero

Supplente per 10 anni, il Tribunale: «Gli siano pagati tutti i mesi estivi»

Il professore di matematica e informatica, supplente in vari istituti tecnici a Brescia, Bologna e Catania, per far valere i suoi diritti aveva presentato ricorso al Tribunale di Brescia

In cattedra per dieci anni da supplente, per insegnare formule matematiche e l’uso del pc ai suoi studenti: un lavoro quotidiano e continuato nel tempo, portato avanti con contratti che si rinnovavano di anno in anno. Il docente, poi diventato di ruolo, verrà risarcito dal ministero per tutti i mesi in cui non veniva retribuito, si tratta quindi di luglio e agosto in attesa che ricominciassero le lezioni, e gli verranno riconosciuti anche gli scatti di anzianità. Il professore di matematica e informatica, supplente in vari istituti tecnici a Brescia, Bologna e Catania, per far valere i suoi diritti aveva presentato ricorso al Tribunale di Brescia. I giudici del lavoro nel 2016, dichiararono illegittima la reiterazione dei rapporti a tempo determinato e condannarono il ministero dell’istruzione a versare al professore, come risarcimento dovuto, una somma pari alle mensilità non corrisposte con riconoscimento degli scatti di anzianità maturati nel corso del tempo. Ma il risarcimento non è arrivato, se non per poche centinaia di euro. Così il professore, assistito dall’avvocato Nunzio Condorelli Caff, ha fatto ricorso al Tar per chiedere l’ottemperanza da parte del ministero del verdetto del tribunale di Brescia: sostenendo che gli sono stati versati solo poco più di 700 euro rispetto agli oltre 25 mila euro richiesti. Ora il ministero dovrà risarcire completamente il docente anche se il Tar ha precisato che sarà compito dell’Ufficio scolastico della Lombardia calcolare esattamente la somma maturata nei 10 anni di lavoro da precario. Il tribunale amministrativo ha precisato che devono essere retribuiti i mesi di luglio e agosto ma anche i restanti mesi non inseriti in un rapporto di lavoro.

L.Loi.