Pulizie nelle scuole, M5s e Lega pronti ad assumere in ruolo tutti i 12 mila lavoratori delle ditte esterne

da ItaliaOggi

Pulizie nelle scuole, M5s e Lega pronti ad assumere in ruolo tutti i 12 mila lavoratori delle ditte esterne

La pulizia delle scuole potrebbe tornare ad essere affidat esclusivamente ai collaboratori scolastici contrattualizzati dipendenti dal ministero dell’istruzione

Franco Bastianini

‘esternalizzazione in essere della pulizia delle scuole mediante l’appalto dei servizi a ditte private – un migliaio le scuole interessate nell’anno scolastico che sta per concludersi – non solo non sarà confermata ma potrebbe non avere più un futuro.

La pulizia delle scuole e la realizzazione del programma di ripristino e mantenimento della funzionalità e del decoro degli immobili adibiti a istituzioni scolastiche ed educative di cui alla nota ministeriale prot. n. 3039 del 7 aprile 2014 potrebbero tornare ad essere affidate esclusivamente ai collaboratori scolastici contrattualizzati dipendenti dal ministero dell’istruzione in servizio nelle scuole con contratto sia a tempo indeterminato sia determinato, previo l’inserimento dei circa 12 mila ex lavoratori socialmente utili (Lsu) attualmente in servizio nelle scuole quali dipendenti delle ditte appaltatrici sui 11.857 posti di collaboratori scolastici accantonati da anni per tali fini.

L’abbandono dell’affidamento in appalto esterno delle pulizie delle scuole era già stato prospettato ai sindacati dai dirigenti ministeriali nel corso di una riunione svoltasi all’inizio del 2018. In quella circostanza i rappresentanti dell’allora ministro dell’istruzione Valeria Fedeli avevano ribadito l’orientamento, già espresso in altre circostanza, di reinserire negli organici di diritto delle singole scuole i posti di collaboratore scolastico accantonati per affidare appunto le pulizie attraverso la stipula di specifici appalti con ditte private che, per lo svolgimento di tali servizi utilizzavano prevalentemente ex lavoratori socialmente utili.

A condividere quell’orientamento ministeriale è ora una recente dichiarazione di Luigi Gallo, presidente della VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera, dichiarazione che è stata postata su Facebook: «Posso comunicare che in Parlamento arriva il cambiamento cercato da 17 anni per assumere più di 12mila lavoratori dei servizi di pulizia nelle scuole mettendo fine all’esternalizzazione colpita da continue inchieste della magistratura e rendendo la scuola un luogo più dignitose e pulito e facendo risparmiare allo stato 200 milioni all’anno che potranno essere reinvestiti nel mondo della scuola». A tal fine il M5S insieme alla Lega ha depositato in Commissione cultura una risoluzione che porta il numero 37.

Le anticipazioni del presidente Gallo indicherebbero che il Governo sarebbe intenzionato a mettere la parola fine ad una difficile gestione del personale venutasi a creare nelle scuole fin dall’entrata in vigore della legge 3 maggio 1999, n. 124 e delle successive ordinanze e circolari ministeriali che avevano disciplinato il passaggio allo Stato del personale appartenente agli enti locali ma limitatamente a quello in servizio alla data del 31 dicembre 1999 nelle istituzioni scolastiche statali.

Appare comunque impossibile che una tale operazione possa concretizzarsi già con l’inizio del prossimo anno scolastico. L’anno scolastico di svolta potrebbe essere invece quello del 2019/2020 sempre che per quella data la specifica commissione paritetica, costituita in seno al contratto collettivo nazionale di lavoro valido per il triennio 2016/2018, avrà definito ruolo e contenuto della figura del collaboratore scolastico nella scuola dell’autonomia.

Sul ruolo e sul contenuto della figura del collaboratore scolastico nella scuola autonoma da ogni ingerenza esterna, il confronto tra le parte interessate- organizzazioni sindacali, amministrazione scolastica e lo stesso personale- non è ancora iniziata in assenza di proposte innovative e alternative all’attuale ruolo occupato da tale personale.