Ripristino titolarità su scuola: ruoli regionali e nuove regole mobilità. Chiarimenti

da Orizzontescuola

Ripristino titolarità su scuola: ruoli regionali e nuove regole mobilità. Chiarimenti
di redazione

Il DDL presentato dal Sen. Pittoni (Lega) per l’abolizione della chiamata diretta e il ripristino per tutti i docenti della titolarità su scuola continua a far discutere.

No titolarità su scuola di assegnazione provvisoria

Ieri siamo intervenuti per smentire alcune fake news fatte circolare in rete sulla possibilità che il DDL aprisse alla possibilità di far acquisire ai docenti in assegnazione provvisoria per l’a.s. 2018/19 la titolarità nell’attuale scuola di servizio. Un’ipotesi che non trovava alcun fondamento nè giuridico né realistico, ma che purtroppo ha scatenato una serie di allarmismi. Lo stesso Senatore ha voluto precisare i termini della questione.

Titolarità su scuola e ruoli regionali

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola è intervenuta in merito, sottolineando come il provvedimento avrebbe dovuto contenere il ripristino dei ruoli provinciali e non regionali come finora assegnati dalla legge 107/2015.

Su questo punto risponde puntualmente il Sen. Pittoni “Sulla suddivisione del ruolo del personale docente su base territoriale: ogni nuova valutazione è opportuno sia lasciata a un prossimo atto legislativo, in quanto entrano in gioco fattori diversi da quelli inerenti alla titolarità. Il ripristino dei ruoli provinciali (e non più regionali, come previsto dalla legge 107) deve infatti confrontarsi con il diverso valore istituzionale recentemente assunto dalla Provincia come soggetto di diritto pubblico e come ente locale. D’altra parte è anche opportuno considerare che, a normativa vigente, i ruoli del personale della scuola non sono regolati omogeneamente: quelli dei docenti sono su base regionale, quelli degli ATA su base provinciale, quelli degli IRC su base diocesana rapportata all’ambito regionale”

Titolarità su scuola e mobilità a.s. 2019/20

Un’altra perplessità avanzata dalla Gissi riguardava il prossimo contratto mobilità ”

Non convince del tutto la modalità con cui si prevede l’acquisizione della titolarità su scuola, facendo riferimento a quella di attuale servizio e facendo di questo passaggio un oggetto del provvedimento di legge. Noi siamo convinti che affidare la regolazione di questo passaggio alla contrattazione sarebbe più giusto e più opportuno. Sicuramente più rispettoso delle prerogative su una materia come la mobilità del personale, tipicamente sindacale; ma siamo anche convinti che la contrattazione si rivelerebbe molto più efficace nell’affrontare in modo puntuale, trovando soluzioni adeguate, la varietà di situazioni che di fatto si sono determinate in questi anni di applicazione della legge 107.

Si tratta in realtà di un falso problema in quanto è evidente – come ci ha confermato il Sen. Pittoni – che la norma fissa solo il concetto generale e astratto (abrogazione della titolarità d’ambito e della chiamata diretta); la contrattazione con le parti sociali stabilirà autonomamente le modalità per il conseguimento del fine stabilito dalla legge.