Vigili e telecamere anti-spaccio: Roma aderisce a «Scuole sicure»

da Il Sole 24 Ore

Vigili e telecamere anti-spaccio: Roma aderisce a «Scuole sicure» 

Per combattere lo spaccio nelle scuole il Campidoglio punta su vigili e telecamere di sorveglianza. A prevederlo è il progetto “Scuole Sicure” messo a punto dal Comune di Roma per accedere ai fondi del ministero dell’Interno e destinati alle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli edifici scolastici. Roma Capitale è beneficiaria di un finanziamento di oltre 724 mila euro.

La lista degli istituti
«In base alle indicazioni ricevute dai Municipi e dai gruppi territoriali della Polizia Locale, sono stati individuati gli istituti maggiormente esposti al fenomeno: le sedi segnalate sono 51 in totale, 30 delle quali avranno la priorità nell’applicazione delle misure previste», spiega il Campidoglio. Nella lista complessiva stilata compaiono, a quanto si apprende, diversi istituti noti della Capitale: dai centralissimi licei Virgilio e Cavour all’Avogadro, dall’istituto Tommaso Salvini fino agli istituti Aristofane e Tullio Levi Civita.

Il progetto
Si svilupperà attraverso l’installazione di telecamere di videosorveglianza all’esterno delle scuole. Previsto anche l’incremento di personale della polizia locale per garantire maggiori controlli e vigilanza, in particolar modo negli orari di ingresso e di uscita degli studenti. Spazio anche alla realizzazione di campagne educative e formative in collaborazione con gli istituti. «Ringraziamo il ministero dell’Interno che ha individuato Roma tra le principali città italiane per la fase sperimentale del progetto ‘Scuole Sicure’. Con le azioni che saranno messe in campo, in stretta sinergia con Prefettura e presidi, l’obiettivo è quello di assicurare un controllo più capillare e incisivo nei pressi delle scuole, spesso terreno fertile per gli spacciatori di sostanze stupefacenti. Vogliamo che i nostri ragazzi crescano in luoghi sani dove studiare e formarsi, e acquistino consapevolezza dei rischi legati alla diffusione delle droghe», afferma la sindaca Virginia Raggi.