Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 2017

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 2017

Adozione del Piano delle arti, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60. (18A01381)

(GU n.50 del 1-3-2018)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, recante «Norme
sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del
patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creativita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera g), della
legge 13 luglio 2015, n. 107» e, in particolare, gli articoli 5 e 17,
comma 2;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante
«Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti
in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e
grado», e successive modificazioni;
Vista la legge 3 maggio 1999, n. 124, recante «Disposizioni in
materia di personale scolastico»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.
275, concernente «Regolamento recante norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15
marzo 1997, n. 59»;
Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante «Norme per la parita’
scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione»;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante
«Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10
della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
Visto il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, concernente
«Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia
e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della legge 28
marzo 2003, n. 53»;
Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, concernente
«Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al
secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a
norma dell’art. 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53»;
Vista la raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.
89, recante «Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
ai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.
133»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
87, che emana il «Regolamento recante norme concernenti il riordino
degli istituti professionali, ai sensi dell’art. 64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
88, che emana il «Regolamento recante norme per il riordino degli
istituti tecnici a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
89, che emana il «Regolamento recante revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’art.
64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 31 gennaio 2011, n. 8, riguardante iniziative volte
alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola,
alla qualificazione dell’insegnamento musicale e alla formazione del
personale ad esso destinato, con particolare riferimento alla scuola
primaria;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012,
n. 263, relativo al «Regolamento recante norme generali per la
ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri
d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma
dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 16 novembre 2012, n. 254, concernente «Regolamento
recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’art. 1,
comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009,
n. 89»;
Visto il Protocollo di intesa tra il Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca e il Ministero dei beni e delle
attivita’ culturali e del turismo sottoscritto il 28 maggio 2014, per
creare occasioni di accesso al sapere attraverso la messa a sistema
di istruzione e cultura, al fine di sviluppare una societa’ della
conoscenza;
Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita’ culturali
e del turismo 23 dicembre 2014, e successive modificazioni, recante
«Organizzazione e funzionamento dei musei statali»;
Vista la legge 14 novembre 2016, n. 220, recante «Disciplina del
cinema e dell’audiovisivo»;
Vista la legge 22 novembre 2017, n. 175, recante «Disposizioni in
materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della
materia»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 9 maggio 2017, n. 259, di revisione e aggiornamento
della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del
personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado
previste dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio
2016, n. 19;
Valutate le proposte dei soggetti del sistema coordinato per la
promozione dei «temi della creativita’» nel sistema nazionale di
istruzione e formazione acquisite con la costituzione di un tavolo
tecnico interistituzionale essendo ancora in fase di avvio la
procedura di accreditamento i cui requisiti sono in fase di
definizione in base a quanto previsto dall’art. 4, comma 2 del
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60;
Sulla proposta del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca, di concerto con il Ministro dei beni e delle attivita’
culturali e del turismo;

Decreta:

Art. 1

  1. Ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo 17 aprile 2017, n.
    60, e’ adottato il Piano triennale delle arti come da allegato A, che
    costituisce parte integrante del presente decreto.
  2. Il Piano triennale delle arti contiene misure idonee a garantire
    alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti lo
    studio, la conoscenza storico-critica e la pratica delle arti, quali
    requisiti fondamentali del curricolo, nonche’ la conoscenza del
    patrimonio culturale nelle sue diverse dimensioni.
  3. Il Piano triennale delle arti e’ attuato in collaborazione con i
    soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della
    creativita’» nel sistema nazionale di istruzione e formazione e
    prevede azioni di monitoraggio sulla relativa attuazione.
    Il presente decreto e’ trasmesso ai competenti organi di controllo.
    Roma, 30 dicembre 2017

p. Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Boschi

Il Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca
Fedeli

Il Ministro dei beni
e delle attivita’ culturali
e del turismo
Franceschini

Registrato alla Corte dei conti l’8 febbraio 2018, n. 264

Allegato A

PIANO TRIENNALE DELLE ARTI

  1. Quadro generale dei principi fondativi
    Nel Piano delle arti si esprime una nuova concezione della scuola
    in cui trova piena cittadinanza la dimensione della conoscenza delle
    manifestazioni e l’espressivita’ artistiche.
    Le arti aggregano processi linguistici e conoscitivi, pensiero
    critico e metacognizione, profili affettivi e stati emotivi: la
    scuola deve rappresentare il laboratorio naturale per una crescita
    integrata e corale di queste facolta’ umane, in cui conoscenza,
    azione, riflessione e recupero dell’individualita’ espressiva si
    alimentano vicendevolmente in una circolarita’ virtuosa.
    Lo studio e la pratica delle arti guidano gli studenti a una
    sempre maggiore capacita’ di lettura attiva e critica del reale,
    offrono loro una ulteriore possibilita’ di conoscenza ed espressione,
    li mettono in relazione operosa e consapevole, cooperativa e non
    competitiva con altre persone. Cio’ si rivela tanto piu’ necessario
    oggi, in un contesto comunicativo e sociale saturo di messaggi dei
    quali occorre imparare a decodificare e padroneggiare gli idiomi.
    Conoscere anche nella pratica i linguaggi artistici permette di
    elaborare forme personali di rappresentazione della realta’ nelle
    quali attivare le proprie facolta’ intellettuali e sensoriali,
    raccogliere e rielaborare fatti, opere e scoperte della storia
    dell’umanita’, accedere ai quadri simbolici e ai corrispettivi
    sistemi dinamici di significato maturando capacita’ di valutazione
    critico-estetica e di pensiero originale.
    La conoscenza e l’apprendimento pratico delle arti permettono di
    interiorizzare in modo profondo e solido valori che sono alla base
    dei grandi temi transdisciplinari che investono la scuola italiana,
    come lo sviluppo di reali pratiche inclusive, il contrasto alla
    dispersione scolastica, la prevenzione alle azioni di bullismo, il
    recupero dell’individualita’ autentica del soggetto che pensa e che
    comunica, la sinergia con lo sviluppo delle competenze digitali.
    Studiare e praticare le arti sviluppa, infine, la dimensione
    sociale in termini di relazioni di scambio e di reciprocita’;
    rafforza il senso di appartenenza e di identita’; rende consapevoli
    delle conseguenze pubbliche di ogni atto umano. In tale prospettiva,
    ogni scuola contribuisce alla promozione culturale e sociale del
    contesto in cui si colloca.
    E’ importante dunque costruire, a livello locale e nazionale,
    esperienze di socializzazione e di valorizzazione di queste attivita’
    in modo non occasionale ne’ avulso dal contesto in cui si
    manifestano. Sono infatti i sistemi culturali del territorio, le loro
    identita’, il loro patrimonio materiale e immateriale ad offrire
    l’oggettivita’ di intenti e di indicazioni per arricchire il Piano
    delle arti della piattaforma educativa. Occorre che i territori
    offrano cio’ che per tradizione e per progettazione e’ piu’
    pertinente e dunque maggiormente opportuno nella prospettiva della
    scelta dei linguaggi espressivi offerti dal Piano delle arti. E’
    necessario evitare la genericita’ e permettere cosi’ alla formazione
    una duplice prospettiva: di essere un’esperienza tanto coerente e
    attiva rispetto ai patrimoni quanto capace di arricchire di nuove
    declinazioni le stesse specificita’ delle culture territoriali. Le
    scuole possono alimentare e rafforzare la cultura del territorio non
    solo offrendo alla comunita’, alle famiglie e alle istituzioni locali
    performance collettive ed eventi artistici e musicali, ma soprattutto
    coinvolgendo, gia’ in fase di progettazione, le istituzioni
    culturali, associative e museali in particolare), le realta’
    produttive e imprenditoriali e il mondo del terzo settore attorno a
    obiettivi educativi e culturali comuni.
  2. Istituzioni scolastiche e coinvolgimento interistituzionale
    Concorrono a realizzare il sistema coordinato per la promozione
    dei temi della creativita’ nel sistema nazionale di istruzione e
    formazione di cui all’art. 4 del decreto legislativo n. 60/2017 (in
    seguito decreto legislativo) tutti i seguenti soggetti:
    il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca

– MIUR;
il Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo
– MIBACT;
l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca
educativa (INDIRE);
le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzate
nelle reti di cui all’art. 7 e nei poli di cui all’art. 11;
le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e
coreutica;
le universita’;
gli istituti tecnici superiori;
gli istituti del Ministero dei beni e delle attivita’ culturali
e del turismo;
gli istituti italiani di cultura;
altri soggetti pubblici e privati, in particolare quelli del
terzo settore operanti in ambito artistico e musicale,
specificatamente accreditati dal MIUR e dal MIBACT. I requisiti per
l’accreditamento sono definiti con apposito decreto adottato dal MIUR
di concerto con il MIBACT ai sensi dell’art. 4, comma 2 del decreto
legislativo.
In questo quadro cosi’ ampio e variegato le istituzioni
scolastiche (ivi compresi i centri provinciali per l’istruzione degli
adulti e i percorsi di istruzione negli istituti di prevenzione e
pena e negli istituti penali per i minori) attraverso la
progettualita’ contribuiscono alla promozione della cultura
umanistica, alla conoscenza del patrimonio culturale e della
creativita’ e allo sviluppo delle risorse culturali, materiali e
immateriali secondo le specificita’ locali.
Le istituzioni scolastiche, anche organizzate nelle reti di cui
all’art. 7 e nei poli di cui all’art. 11, promuovono incontri e
laboratori di idee con i soggetti di cui all’art. 4 con l’obiettivo
di raccogliere, sintetizzare e strutturare in una proposta organica e
integrata:
un’analisi dei bisogni educativi, culturali ed espressivi
individuati, nel rispetto dell’identita’ e della reale vocazione del
territorio di riferimento;
una mappa delle risorse professionali, strumentali
organizzative, didattiche e finanziarie disponibili e/o
potenzialmente accessibili, con particolare riferimento a protocolli,
accordi, convenzioni gia’ esistenti a livello territoriale;
una ricognizione e una analisi delle eventuali buone pratiche
didattiche e organizzative che rispondono ai bisogni analoghi a
quelli intercettati nel proprio contesto;
le misure di maggiore interesse e le singole azioni da
includere nel PTOF.
Sulla base degli indirizzi emersi, delle risorse effettivamente
disponibili, delle aree, delle misure e delle azioni di interesse
individuate, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,
organizzate nelle Reti di cui all’art. 7 e nei poli di cui all’art.
11, in raccordo con i soggetti coinvolti e preposti alla tutela,
gestione e valorizzazione del patrimonio culturale eventualmente
aderenti al partenariato locale prevedono attivita’ teoriche e
pratiche, anche con modalita’ laboratoriale, di studio,
approfondimento, produzione, fruizione e scambio, in ambito
artistico, musicale, teatrale, cinematografico, coreutico,
architettonico, paesaggistico, linguistico, filosofico, storico,
archeologico, storico-artistico, demoetnoantropologico, artigianale,
a livello nazionale e internazionale secondo le azioni individuate
dal presente piano triennale.
Per dare luogo al sistema coordinato per la promozione dell’arte
e della cultura umanistica nel sistema scolastico e sviluppare le
proposte progettuali le istituzioni scolastiche potranno inoltre far
riferimento:
al protocollo MIUR-MiBACT «Creare occasioni di accesso al
sapere» siglato in data 28 maggio 2014 (articoli 2, 3, 4, 6);
alla Convenzione europea del paesaggio adottata dal Comitato
dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000;
alla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del
patrimonio culturale, «Convenzione di Faro» del 2005, sottoscritta
dall’Italia nel 2013;
al programma della Commissione europea «Creative Europe»
Supporting Europe’s cultural and creative sectors per il periodo
2014-2020;
alla comunicazione della Commissione europea n. 477 del 22
luglio 2014 «Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per
l’Europa»;
alla raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente;
a contributi multilingue tematici digitalizzati dai Paesi
membri dell’Unione europea all’interno di progetti finanziati dalla
Comunita’, quali la piattaforma culturale «Europeana».
Tutte le attivita’ finalizzate allo studio, alla promozione e
all’apprendimento pratico delle arti progettate e realizzate dalle
istituzioni scolastiche, anche attraverso reti e poli, si devono
avvalere di docenti qualificati per i loro curricula, per i titoli
conseguiti, ma anche per le esperienze artistiche, professionali e
didattiche maturate e per gli apprendimenti non formali e informali
acquisiti.
Nelle proposte progettuali, le istituzioni scolastiche indicano i
docenti coinvolti e specificano il loro ruolo nel progetto in
relazione alle competenze possedute e alle attivita’ previste. Si
sottolinea l’opportunita’ di individuare come responsabili docenti
gia’ esperti nell’ organizzazione di iniziative
didattico-performative complesse.
Per la piena realizzazione delle finalita’ del presente piano e’
opportuno che al corpo docente, costituto sia da specialisti delle
discipline artistiche sia da insegnanti di discipline curricolari non
artistiche, si affianchino altre professionalita’, tra cui esperti
specializzati nel settore delle arti performative, applicate e
figurative, artisti, letterati, personaggi di chiara fama nelle
diverse aree culturali afferenti ai temi della creativita’.
Fondamentale e’ la sinergia costante e qualificata con i
rappresentanti delle istituzioni ed enti preposti alla tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale.
Nelle azioni di raccordo con le piu’ differenti professionalita’,
le istituzioni scolastiche coinvolte adottano la maggiore
flessibilita’ possibile, sfruttando le possibilita’ gestionali
consentite dall’autonomia scolastica.
A tale scopo, e’ necessario contemplare un coinvolgimento della
comunita’ scolastica per disegnare soluzioni organizzative
differenziate in relazione alle specifiche situazioni territoriali e
alle risorse disponibili.
In questo ambito cosi’ innovativo, ma cruciale per il pieno
sviluppo della cultura umanistica e del sapere artistico, la
formazione dei docenti impegnati nei temi della creativita’
costituisce una delle priorita’ strategiche, come gia’ indicato
nell’art. 8 del decreto legislativo n. 60 e nel Piano nazionale
scuola digitale.
Gli interventi di formazione in servizio dei docenti impegnati
nei temi della creativita’ sono realizzati anche in collaborazione
con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei temi
della creativita’ di cui all’art. 4 e per particolari settori quali
la danza e il teatro, facendo specifico riferimento alle istituzioni
dell’Alta formazione, artistica, musicale e coreutica, che pur non
avendo una presenza diffusa sul territorio nazionale, sono
riconosciute come luoghi di ricerca e innovazione metodologica.
Pertanto, occorre che sia adottato un sistema di formazione
continua destinato ai docenti impegnati nei temi della creativita’
proprio con l’obiettivo di contribuire a disegnare un aspetto nuovo
della funzione docente, in grado di guidare l’esperienza artistica
degli studenti verso un livello alto di qualita’ attraverso una
didattica realmente innovativa. Tutto questo deve accompagnare il
lavoro quotidiano, assecondare le iniziative e sostenere il percorso
operativo di tutte le figure professionali interessate al Piano delle
arti.
Rispetto ai vari ambiti di competenza didattico-artistica,
fondamentale e’ l’attivazione di percorsi di sviluppo professionale
da parte delle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale
e delle Universita’, anche in collaborazione con enti del terzo
settore altamente qualificati, accreditati presso il MIBACT e il MIUR
e in grado di esprimere formatori di eccellenza e interventi
pienamente spendibili nei contesti educativi in cui operano gli
insegnanti coinvolti.
Gli interventi di formazione in servizio destinati ai docenti
impegnati nei temi della creativita’, realizzati anche in
collaborazione con i soggetti di cui all’art. 3 del presente decreto,
saranno definiti all’interno del Piano nazionale di formazione.
3. Temi della creativita’
La progettualita’ delle istituzioni scolastiche, espressa nel
Piano triennale dell’offerta formativa, in linea con le misure e le
azioni del presente piano, si realizza mediante percorsi curricolari
anche in verticale, a partire dalla scuola del primo ciclo
d’istruzione, in alternanza scuola-lavoro (specie se sperimentate
nell’ambito del patrimonio culturale) o con specifiche iniziative
extrascolastiche, e puo’ essere programmata in rete con altre scuole
e attuata con la collaborazione di istituti e luoghi della cultura,
nonche’ di enti locali e di altri soggetti pubblici e privati, ivi
inclusi i soggetti del terzo settore operanti in ambito artistico e
musicale.
Tale progettualita’ deve essere volta a promuovere i «temi della
creativita’» di cui all’art. 3 del decreto legislativo:
a) musicale-coreutico, tramite la conoscenza storico critica
della musica, la pratica musicale, nella piu’ ampia accezione della
pratica dello strumento e del canto, la danza e tramite la fruizione
consapevole delle suddette arti;
b) teatrale-performativo, tramite la conoscenza storico-critica
e la pratica dell’arte teatrale o cinematografica o di altre forme di
spettacolo artistico-performativo e tramite la fruizione consapevole
delle suddette arti;
c) artistico-visivo, tramite la conoscenza della storia
dell’arte e la pratica della pittura, della scultura, della grafica,
delle arti decorative, del design o di altre forme espressive, anche
connesse con l’artigianato artistico e con le produzioni creative
italiane di qualita’ e tramite la fruizione consapevole delle
espressioni artistiche e visive;
d) linguistico-creativo, tramite il rafforzamento delle
competenze logico-linguistiche e argomentative e la conoscenza e la
pratica della scrittura creativa, della poesia e di altre forme
simili di espressione, della lingua italiana, delle sue radici
classiche, delle lingue e dei dialetti parlati in Italia.
4. Priorita’ strategiche del Piano delle arti
Il Piano delle arti si pone le seguenti priorita’ strategiche:
promuovere lo studio, la conoscenza storico-critica e la
pratica delle arti quali requisiti fondamentali del curricolo,
nonche’, in riferimento alle competenze sociali e civiche;
sviluppare le capacita’ analitiche, critiche e metodologiche
relative alla conoscenza del patrimonio culturale nelle sue diverse
dimensioni;
orientare e sostenere progetti di educazione, di pratica e di
produzione artistica e musicale per tutti e pienamente inclusivi, sin
dalla scuola dell’infanzia;
promuovere gli apprendimenti scolastici attraverso lo studio e
l’uso di strumenti e linguaggi artistici, secondo un approccio inter-
e transdisciplinare con l’obiettivo di favorire una promozione
integrata territoriale del patrimonio culturale;
sviluppare la conoscenza della produzione artistica del
passato, delle sue tecniche e l’utilizzo delle tecnologie digitali
(strumenti diagnostici, conoscitivi, di manutenzione e di
rappresentazione, realta’ aumentata, realta’ virtuale,
multimedialita’, interattivita’, fablab, 3D, etc.) nello studio,
valorizzazione e divulgazione del patrimonio storico-artistico e
nelle pratiche artistiche;
favorire la creazione e la promozione dell’immagine del
territorio mediante lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione,
basati sulla sinergia tra i linguaggi artistici e le tecnologie
digitali, ai fini della riqualificazione e valorizzazione del
patrimonio culturale locale nelle sue diverse dimensioni;
sostenere l’orientamento in entrata e in uscita degli studenti
e l’alternanza scuola lavoro in collegamento con istituti, luoghi e
siti della memoria e della cultura;
valorizzare nell’ambito dei temi della creativita’ approcci
formativi «non formali» e metodologie fortemente laboratoriali in
stretta connessione con la vocazione culturale locale;
garantire il pluralismo linguistico e l’attenzione alle
minoranze e alle tradizioni popolari locali;
valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale
nelle sue diverse dimensioni, facilitandone la conoscenza, la
comprensione e le fruizione da parte di tutti i tipi di pubblico;
sviluppare e potenziare le opportunita’ di crescita ed
apprendimento che la ricchezza culturale, storica ed artistica
possono creare;
favorire la costituzione di partenariati strategici con il
coinvolgimento diretto di un ampio numero di istituzioni culturali
locali di riferimento per le specifiche proposte progettuali e
prevedere forme di coordinamento delle reti previste nel Piano stesso
e a livello interregionale, nazionale e internazionale nonche’ la
connessione con reti e programmi europei in ambito artistico e di
promozione della cultura umanistica;
valorizzare, attraverso una fruizione consapevole e guidata,
per lo sviluppo di capacita’ analitiche e critiche, le risorse
presenti a livello locale presso archivi, digitali e non,
biblioteche, musei, universita’, istituti di ricerca, fondazioni,
associazioni culturali, enti pubblici.
5. Misure ed azioni del Piano delle arti
Il Piano delle arti reca le seguenti misure declinate in
specifiche azioni.
Il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e
il Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo,
secondo le rispettive competenze, sono i promotori delle misure
indicate con le lettere a), b), h); alle istituzioni scolastiche e’
rimessa l’attuazione delle misure di cui alle lettere c), d), e), f),
g), i):
a) sostegno alle istituzioni scolastiche e alle reti di scuole, per
realizzare un modello organizzativo flessibile e innovativo, quale
laboratorio permanente di conoscenza, pratica, ricerca e
sperimentazione del sapere artistico e dell’espressione creativa.
Azioni specifiche:
costituzione di un Gruppo nazionale per l’attuazione del Piano
delle arti;
realizzazione di un «Portale delle arti» sui temi della
creativita’ in collaborazione con INDIRE e con il Centro per il libro
e la lettura (CEPELL);
trasferimento a sistema dei modelli di intervento piu’
innovativi sperimentati dalle reti e dai poli mediante la selezione
di buone pratiche e la loro implementazione ai fini della piu’ ampia
condivisione e diffusione in un’area dedicata presente all’interno
del Portale delle arti;
produzione del logo del Piano delle arti a seguito di un
concorso dedicato che vedra’ il coinvolgimento degli studenti dei
licei artistici e degli istituti di grafica dell’ordinamento
professionale e tecnico;
realizzazione di un monitoraggio quali-quantitativo con
verifiche in itinere e produzione di un report finale contenente la
descrizione delle attivita’ realizzate e i principali risultati
conseguiti alla fine del triennio;
b) supporto alla diffusione, nel primo ciclo di istruzione, dei poli
a orientamento artistico e performativo, di cui all’art. 11 del
presente decreto, e, nel secondo ciclo, di reti di scuole impegnate
nella realizzazione dei «temi della creativita’».
Azioni specifiche:
costituzione presso gli UU.SS.RR. del Gruppo regionale per
l’attuazione del Piano delle arti, composto indicativamente da
personale in servizio presso l’USR, dirigenti scolastici, docenti
delle istituzioni scolastiche appartenenti alle reti e ai poli a
orientamento artistico e performativo, docenti delle istituzioni del
comparto AFAM, personale proveniente dagli istituti e dalle
articolazioni del MIBACT, docenti universitari e degli Istituti
tecnici superiori, esperti appartenenti ai soggetti pubblici e
privati accreditati dal MIUR e dal MIBACT, con il compito di
sostenere la progettualita’ delle istituzioni scolastiche e
indirizzarla verso le aree tematiche e le iniziative piu’ rispondenti
all’identita’ e alle vocazioni del territorio, con particolare
riferimento a protocolli, convenzioni e accordi gia’ esistenti;
c) sviluppo delle pratiche didattiche dirette a favorire
l’apprendimento di tutti gli alunni e le alunne e di tutti gli
studenti e le studentesse, valorizzando le differenti attitudini di
ciascuno anche nel riconoscimento dei talenti attraverso una
didattica orientativa.
Azioni specifiche:
costituzione di orchestre, gruppi strumentali e vocali, gruppi
danza, gruppi per attivita’ artistiche di area visuale, compagnie di
teatro con ideazione di spettacoli ed eventi caratterizzati dal
coinvolgimento, dall’integrazione e dall’animazione diretta di
studenti di diverse fasce di eta’, attraverso esperienze sistematiche
di tutoraggio fra pari, favorendo in particolare la partecipazione di
studenti frequentanti percorsi di istruzione negli istituti di
prevenzione e pena e negli istituti penali per i minori;
progettazione di interventi indirizzati a coinvolgere tutti gli
studenti in percorsi caratterizzati dalla sinergia di linguaggi
artistici, dall’uso proattivo delle tecnologie digitali e da
metodologie didattiche innovative;
progettazione di iniziative e pratiche didattiche volte a
favorire l’uso di forme poetiche e narrative e la produzione creativa
anche in un’altra lingua comunitaria;
progettazione di percorsi, esperienze, materiali indirizzati
alla comprensione e alla fruizione consapevole del patrimonio
culturale anche attraverso la realizzazione di mostre, concerti,
performance integrando i vari linguaggi della creativita’ e in
collaborazione attiva con le esperienze di festival, premi, rassegne
culturali gia’ consolidati nei territori;
costituzione di gruppi di fruizione e osservatori del
patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento diretto degli
allievi e degli studenti e la collaborazione di musei, siti, istituti
e luoghi della cultura, archivi, biblioteche, utilizzando, in
particolare, le metodologie sviluppate nell’ambito delle discipline
storiche e storico artistiche;
d) promozione da parte delle istituzioni scolastiche, delle reti di
scuole, dei poli a orientamento artistico e performativo, di
partenariati con i soggetti del Sistema coordinato per la
promozione dei temi della creativita’, per la co-progettazione e lo
sviluppo dei temi della creativita’ e per la condivisione di
risorse laboratoriali, strumentali e professionali anche
nell’ambito di accordi quadro preventivamente stipulati dal
Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca,
nonche’ dal Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del
turismo, di concerto con il Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca.
Azioni specifiche:
sviluppo di percorsi di ricerca coprogettati con i soggetti del
sistema coordinato per la promozione dei temi della creativita’ sul
patrimonio musicale, coreutico, teatrale, cinematografico, culturale,
paesaggistico, archeologico, demoetnoantropologico, figurativo,
storico, letterario, scientifico attuati attraverso la collaborazione
di professionalita’ provenienti dalle diverse istituzionie la messa a
disposizione delle risorse laboratoriali e strumentali in favore
delle istituzioni scolastiche;
l’attivazione di tirocini di diplomandi o diplomati presso le
universita’ e le istituzioni AFAM da svolgersi presso le istituzioni
scolastiche al fine di promuovere progetti di sviluppo dei temi della
creativita’ e la coprogettazione di percorsi di ricerca;
realizzazione, anche nell’ambito di accordi quadro stipulati
dal MIUR e dal MIBACT, di produzioni multimediali e repertori di
risorse didattiche ed educative volti alla divulgazione del
patrimonio archivistico e librario italiano;
costruzione di esperienze performative, visive e audiovisive
che integrino linguaggi artistici e conoscenza delle relative
connessioni storiche, filosofiche e letterarie, anche attraverso
l’uso di un’altra lingua comunitaria;
sperimentazione di percorsi coprogettati sulle diverse
espressioni dell’arte contemporanea con l’utilizzo innovativo delle
tecniche artistiche e delle tecnologie digitali;
e) promozione della partecipazione delle alunne e degli alunni e
delle studentesse e degli studenti a percorsi di conoscenza del
patrimonio culturale e ambientale dell’Italia e delle opere di
ingegno di qualita’ del Made in Italy.
Azioni specifiche:
conoscenza e comprensione degli aspetti e dei fenomeni piu’
significativi riguardanti il paesaggio con particolare riferimento
alla storia della nozione di paesaggio, alla storia dell’arte e
dell’architettura, agli strumenti della conoscenza e della
pianificazione come tutela e disciplina del territorio e della sua
bellezza, della biodiversita’ e dello sviluppo sostenibile;
costruzione di percorsi di conoscenza e di valorizzazione del
patrimonio culturale territoriale attraverso l’organizzazione di
visite, spettacoli e installazioni in piazze, monumenti, teatri, e
altri siti;
ricerca, studio e valorizzazione, anche in chiave multimediale,
delle arti e delle tradizioni popolari;
ricerca, studio e valorizzazione delle arti e delle tradizioni
popolari, nonche’ di tecniche di produzione artigianale e/o
enogastronomica locale, sostenuti da esperienze dirette di
lavorazione dei materiali e produzione di artefatti, basate
sull’utilizzo di tecnologie innovative quali, ad esempio, fablab,
modellazione e stampa 3D, multimedialita’, realta’ aumentata;
f) potenziamento delle competenze pratiche e storico-critiche,
relative alla musica, alle arti, al patrimonio culturale, al
cinema, alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione
delle immagini e dei suoni.
Azioni specifiche:
attivazione di percorsi laboratoriali, anche interartistici,
per la creazione, la realizzazione e la messa in scena di opere
originali;
realizzazione di prodotti audiovisivi e multimediali a partire
dalla conoscenza e dall’approfondimento storico-critico del
patrimonio fotografico e cinematografico;
realizzazione di contenuti digitali, quali, ad esempio, video,
podcast, siti web, app, blog, vlog, basati sulla conoscenza
storico-critica del patrimonio fotografico e cinematografico;
progettazione di interventi di riqualificazione urbana con
azioni creative volte a promuovere e a sviluppare il senso di
appartenenza ai luoghi, anche attraverso l’attivazione di laboratori
intergenerazionali dedicati ai temi della memoria come strumento di
attivazione di presidi sociali della cultura;
realizzazione, a cura degli allievi e/o studenti e con
l’eventuale coinvolgimento di esperti, di itinerari e visite delle
evidenze e delle testimonianze storiche, storico-artistiche,
architettoniche, paesaggistiche e culturali;
realizzazione di percorsi didattici dedicati
all’approfondimento di temi della cultura umanistica anche attraverso
l’uso delle tecniche delle digital humanities, debate, scrittura
creativa;
g) potenziamento delle conoscenze storiche, storico-artistiche,
archeologiche, filosofiche e linguistico-letterarie relative alle
civilta’ e culture dell’antichita’.
Azioni specifiche:
realizzazione di percorsi didattici dedicati allo studio di
temi e problemi relativi al mondo antico, attraverso la lettura di
testi, l’analisi contestuale di oggetti, siti e opere, e la
produzione di elaborati di taglio argomentativo;
progettazione di itinerari ragionati delle evidenze e delle
testimonianze archeologiche territoriali e loro diffusione attraverso
applicazioni digitali anche in lingua straniera;
progettazione di esperienze di «scrittura collaborativa»
attraverso gruppi dedicati alla produzione di un glossari
dell’antichita’ a costruzione cooperativa;
promozione, in accordo con il MIBACT, di percorsi, esperienze e
materiali informativi indirizzati alla comprensione e alla fruizione
consapevole del patrimonio archeologico, in particolare quelli
presenti nei contesti territoriali di riferimento, e alla conoscenza,
anche in funzione orientativa, della formazione specifica richiesta
per il recupero e il restauro di un bene;
h) agevolazioni per la fruizione, da parte delle alunne e degli
alunni e delle studentesse e degli studenti, di musei e altri
istituti e luoghi della cultura, mostre, esposizioni, concerti,
spettacoli e performance teatrali e coreutiche.
Azioni specifiche:
stipula di Accordi quadro del MIUR – DG per gli ordinamenti
scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, con
il MIBACT – DG educazione e ricerca, D.G. musei, D.G. spettacolo dal
vivo, D.G. cinema e altre istituzioni di rilievo rappresentative
delle diverse offerte culturali;
i) incentivazione di tirocini e stage artistici di studentesse e
studenti all’estero e promozione internazionale di giovani talenti,
attraverso progetti e scambi tra istituzioni formative artistiche
italiane e straniere, con particolare riferimento ai licei
musicali, coreutici e artistici.
Azioni specifiche:
promozione, anche in collaborazione con gli istituti italiani
di cultura, di azioni di scambio e partenariati finalizzati alla
conoscenza della cultura artistica europea e internazionale
attraverso la partecipazione a eventi e la progettazione condivisa di
attivita’ di studio e di pratica artistica e performativa che
coinvolgano studenti di uno o piu’ paesi europei ed extraeuropei;
progettazione, anche in collaborazione con gli istituti
italiani di cultura, di soggiorni-studio con valenza orientativa per
conoscere e confrontare i sistemi dell’alta formazione artistica e le
diverse realta’ professionali presenti in campo in Europa e nel
contesto internazionale;
partecipazione a manifestazioni pubbliche e concorsi nazionali,
europei e internazionali finalizzati all’individuazione e alla
valorizzazione dei talenti, in particolare nel settore delle arti
performative e visive;
progettazione, anche in collaborazione con gli istituti
italiani di cultura, di laboratori, seminari e stage che prevedano
l’esperienza didattica diretta con alte professionalita’ presenti nel
contesto europeo e internazionale.
6. Attuazione del piano e riparto del fondo per lo sviluppo dei temi
della creativita’ su base triennale
Con riguardo alle modalita’ di finanziamento delle suddette
misure, tenuto conto dell’istituzione di un apposito fondo denominato
«Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio
artistico, della pratica artistica e musicale e della creativita’»
con una dotazione di 2.000.000 euro annui a decorrere dall’anno 2017,
si ripartiscono nel seguente modo gli interventi previsti nell’arco
del triennio:
nell’anno 2017, in via transitoria, nelle more della costituzione dei
poli a orientamento artistico e performativo (di cui art. 11) e
delle reti di scuole per la promozione dei temi della creativita’
(di cui all’art. 7), sono destinatarie dei finanziamenti le
istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo, organizzate
anche in rete. Nell’anno 2017 sono finanziate le azioni da
espletare con particolare riferimento all’anno scolastico
2017/2018, e che riguardano le seguenti misure:
e) promozione della partecipazione delle alunne e degli alunni
e delle studentesse e degli studenti a percorsi di conoscenza del
patrimonio culturale e ambientale dell’Italia e delle opere di
ingegno di qualita’ del Made in Italy
con uno stanziamento di 700.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 60% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
anche organizzate in reti;
– 40% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del secondo
ciclo, anche organizzate in reti;
f) potenziamento delle competenze pratiche e storico-critiche,
relative alla musica, alle arti, al patrimonio culturale, al cinema,
alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini
e dei suoni
con uno stanziamento di 1.300.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 60% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
anche organizzate in reti;
– 40% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del secondo
ciclo, anche organizzate in reti;
nell’anno 2018 si finanziano le misure:
c) sviluppo delle pratiche didattiche dirette a favorire
l’apprendimento di tutti gli alunni e le alunne e di tutti gli
studenti e le studentesse, valorizzando le differenti attitudini di
ciascuno anche nel riconoscimento dei talenti attraverso una
didattica orientativa
con uno stanziamento di 700.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 40% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
costituite in poli;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del secondo
ciclo, organizzate nelle reti di cui all’art. 7, che hanno
nell’organico dell’autonomia posti per il potenziamento coperti da
docenti impegnati nell’ampliamento dell’offerta formativa per lo
sviluppo dei temi della creativita’;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo e
secondo ciclo, anche costituite in reti e prioritariamente alle
istituzioni che abbiano dato attuazione, almeno in un’annualita’
dell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione
dell’avviso, ad accordi stipulati con i soggetti del sistema
coordinato di cui all’art. 4, comma 1, del decreto, finalizzati a
promuovere le pratiche artistiche e musicali afferenti i temi della
creativita’;
d) promozione da parte delle istituzioni scolastiche, delle
reti di scuole, dei poli a orientamento artistico e performativo, di
partenariati con i soggetti di cui all’art. 4, per la
co-progettazione e lo sviluppo dei temi della creativita’ e per la
condivisione di risorse laboratoriali, strumentali e professionali
anche nell’ambito di accordi quadro preventivamente stipulati dal
Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, nonche’
dal Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo, di
concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della
ricerca
con uno stanziamento di 1.300.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 40% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
costituite in poli;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del secondo
ciclo, organizzate nelle reti di cui all’art. 7, che hanno
nell’organico dell’autonomia posti per il potenziamento coperti da
docenti impegnati nell’ampliamento dell’offerta formativa per lo
sviluppo dei temi della creativita’;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo e
secondo ciclo, anche costituite in reti e prioritariamente alle
istituzioni che abbiano dato attuazione, almeno in un’annualita’
dell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione
dell’avviso, ad accordi stipulati con i soggetti del sistema
coordinato di cui all’art. 4, comma 1, del decreto, finalizzati a
promuovere le pratiche artistiche e musicali afferenti i temi della
creativita’;
nell’anno 2019 si finanziano le misure:
g) potenziamento delle conoscenze storiche, storico-artistiche,
archeologiche, filosofiche e linguistico-letterarie relative alle
civilta’ e culture dell’antichita’
con uno stanziamento di 800.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 40% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
costituite in poli;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del secondo
ciclo, organizzate nelle reti di cui all’art. 7, che hanno
nell’organico dell’autonomia posti per il potenziamento coperti da
docenti impegnati nell’ampliamento dell’offerta formativa per lo
sviluppo dei temi della creativita’;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo e
secondo ciclo, anche costituite in reti e prioritariamente alle
istituzioni che abbiano dato attuazione, almeno in un’annualita’
dell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione
dell’avviso, ad accordi stipulati con i soggetti del sistema
coordinato di cui all’art. 4 del decreto, finalizzati a promuovere le
conoscenze storico-critiche e le pratiche artistiche e musicali
afferenti i temi del patrimonio culturale e della creativita’;
i) incentivazione di tirocini e stage artistici di studentesse
e studenti all’estero e promozione internazionale di giovani talenti,
attraverso progetti e scambi tra istituzioni formative artistiche
italiane e straniere, con particolare riferimento ai licei musicali,
coreutici e artistici
con uno stanziamento di 1.200.000 euro ripartiti secondo le seguenti
percentuali:
– 20% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo ciclo
costituite in poli;
– 50% da destinarsi alle scuole secondarie di secondo grado,
organizzate nelle reti di cui all’art. 7, che hanno nell’organico
dell’autonomia posti per il potenziamento coperti da docenti
impegnati nell’ampliamento dell’offerta formativa per lo sviluppo dei
temi della creativita’;
– 30% da destinarsi alle istituzioni scolastiche del primo e
secondo ciclo, anche costituite in reti e prioritariamente alle
istituzioni che abbiano dato attuazione, almeno in un’annualita’
dell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione
dell’avviso, ad accordi stipulati con i soggetti del Sistema
coordinato per la promozione dei temi della creativita’ , finalizzati
a promuovere le pratiche artistiche e musicali afferenti i temi della
creativita’.
Le azioni di promozione dirette dal Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca e dal Ministero dei beni e delle
attivita’ culturali e del turismo sono attivate prevalentemente in
virtu’ di partenariati, accordi quadro e forme di collaborazione
diretta ed integrata con i vari soggetti coinvolti sui temi della
creativita’ a livello nazionale e, ove necessario, locale.
La promozione delle misure previste all’art. 5, comma 2, lettera
a) e b) del decreto non comportano oneri aggiuntivi e si sviluppa
negli anni 2017, 2018 e 2019.
La promozione della misura prevista dall’art. 5, comma 2, lettera
h) e’ finanziata attraverso specifici e ulteriori accordi tra il MIUR
e il MIBACT.
Per l’attuazione del presente Piano e l’assegnazione delle
relative risorse la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici
e la valutazione del sistema nazionale di istruzione – MIUR
provvedera’ a ripartire secondo criteri oggettivi i finanziamenti;
provvedera’ altresi’ ad indicare i requisiti e le specifiche
caratteristiche che le proposte progettuali dovranno contenere, cui
successivamente dovranno uniformarsi gli avvisi degli uffici
scolastici regionali.
Le azioni riguardanti l’innovazione digitale sono
prioritariamente finanziate attraverso specifici avvisi emanati dalla
Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica,
per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per
l’innovazione digitale, con ulteriori risorse appositamente
individuate negli avvisi. La ripartizione delle stesse avverra’
secondo i criteri definiti negli avvisi.
Anche in attuazione delle previsioni di cui all’art. 10, comma 1,
lettera h) e all’art. 27, comma 1, lettera i) della legge 14 novembre
2016, n. 220, le azioni riguardanti il potenziamento delle competenze
nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione
delle immagini e dei suoni, nonche’ l’alfabetizzazione all’arte, alle
tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini, i
corsi di formazione nelle discipline del cinema e del settore
audiovisivo, sono finanziate con le risorse del Fondo per il cinema e
l’audiovisivo, per un importo complessivo pari ad almeno il 3 per
cento della dotazione del suddetto Fondo, attraverso interventi di
promozione del Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del
turismo in raccordo con il Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, in coerenza con le priorita’
strategiche e le azioni specifiche del Piano delle arti (punti 4 e
5).
Le azioni specifiche riguardanti i settori del teatro, della
musica e della danza finalizzate all’avvicinamento dei giovani alle
attivita’ di spettacolo e alla realizzazione di percorsi educativi,
previste nei decreti legislativi attuativi dei principi di delega di
cui all’art. 2, commi 1 e 4, della legge 22 novembre 2017, n. 175,
sono realizzate con le risorse aggiuntive pari ad almeno il 3% della
dotazione del Fondo unico per lo spettacolo, secondo le priorita’
strategiche del Piano delle arti (punto 4), in coerenza con le azioni
specifiche del Piano delle arti (punto 5).
Piani di riparto delle risorse afferenti il Fondo per la promozione
della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica
artistica e musicale e della creativita’. Avvisi degli UUSSRR
Gli avvisi riguardano il finanziamento di progetti ideati da
istituzioni scolastiche singole oppure organizzate in poli e reti, in
collaborazione con i soggetti del sistema coordinato per la
promozione dei «temi della creativita’», che prevedano anche il
coinvolgimento dei soggetti del sistema coordinato in fase attuativa.
Nel rispetto del principio di trasparenza, gli avvisi pubblici:
determinano il riparto dei finanziamenti previsti o a livello
regionale oppure e per macroaree;
individuano l’azione o le azioni del presente piano da attuare,
in coerenza con la scansione temporale sopra indicata, specificando
le finalita’ attese, i requisiti e le specifiche progettuali per le
candidature di singole istituzioni scolastiche, anche organizzate in
poli e/o reti.
Ciascun ufficio scolastico regionale, in coerenza con quanto
previsto con avviso pubblico nazionale, provvede a:
acquisire le candidature delle istituzioni scolastiche che
intendono concorrere per l’assegnazione dei finanziamenti;
valutare le candidature con una apposita commissione nominata
dal direttore generale di ciascun ufficio scolastico regionale.
7. Monitoraggio
Il presente Piano sara’ sostenuto da un’azione longitudinale di
monitoraggio delle attivita’ e dei principali risultati conseguiti,
condotta dall’INDIRE.
Le azioni di monitoraggio saranno attuate con un approccio che
combini e armonizzi interventi di tipo qualitativo e quantitativo,
che integri i dati rilevati con quelli in possesso dell’INDIRE, del
CEPELL e del Sistema Informativo del MIUR, con una azione combinata
di intervento tra scuola e territorio, fortemente incentrata
sull’innovazione organizzativa e sistemica.
Il piano delle azioni di monitoraggio prevedera’:
A) due rilevazioni in itinere condotte alla fine del primo anno
per eventuali integrazioni o aggiustamenti e a meta’ del secondo anno
per una ulteriore verifica dell’efficacia delle azioni in essere.
Tali rilevazioni sono dirette a verificare:
1. il rispetto dei tempi di avvio e di attuazione;
2. la tipologia di progetti attivati;
3. la solidita’ delle reti di scopo, la loro congruenza con
le attivita’ previste;
4. le principali problematiche di ordine organizzativo e
gestionale;
5. le risorse umane e finanziarie effettivamente utilizzate;
B) una rilevazione condotta alla fine del triennio diretta
invece a rilevare i principali risultati conseguiti su tutto il
territorio nazionale.
I risultati delle azioni di monitoraggio saranno pubblicati sul
Portale dedicato al presente Piano. Il Gruppo nazionale di piano
coordinera’ le azioni di monitoraggio ed operera’ la sintesi che
permettera’ di avere un feedback sull’efficacia del piano permettendo
eventuali azioni correttrici in itinere e finali.
Entro il 30 marzo del 2020 il Gruppo nazionale di Piano presenta
al Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca ed al
Ministro dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo una
relazione sull’attuazione del presente Piano indicando gli eventuali
profili di criticita’ e formulando proposte risolutive.
8. Gruppo nazionale per l’attuazione del Piano delle arti
Per sostenere la realizzazione del Piano delle arti nelle sue
diverse fasi, con decreto del Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministero dei
beni, delle attivita’ culturali e del turismo e’ istituito, senza
ulteriori oneri, il Gruppo nazionale per l’attuazione del Piano delle
arti, facendo riferimento anche alle competenze presenti nel Comitato
nazionale per l’apprendimento pratico della musica. Tale gruppo
collabora con i gruppi regionali per l’attuazione del Piano delle
arti e ha i seguenti compiti:
agevolare le collaborazioni e le sinergie tra le differenti
istituzioni facenti parte del sistema coordinato per la promozione
dei temi della creativita’ di cui all’art. 4;
coordinare le attivita’ di monitoraggio quantitativo e
qualitativo previste dall’art. 5, comma 1, destinate a rilevare con
continuita’ i dati relativi all’attuazione del presente Piano, utili
al Governo dei processi e alla valutazione dei risultati;
individuare i criteri di selezione e valutazione per la scelta
delle buone pratiche;
collaborare con INDIRE, il CEPELL e i soggetti del Sistema
coordinato per la promozione dei temi della creativita’ per la
raccolta e la diffusione delle buone pratiche a livello nazionale.
Il Gruppo nazionale per l’attuazione del Piano puo’ avvalersi,
nell’esercizio delle proprie funzioni, della consulenza, a titolo non
oneroso, di esperti delle associazioni professionali e disciplinari
della scuola, del Comitato scientifico nazionale per le indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione, degli istituti del Ministero dei beni e delle
attivita’ culturali e del turismo e delle istituzioni dell’alta
formazione artistica, musicale e coreutica, con particolare
riferimento all’Accademia nazionale di danza e all’Accademia
nazionale di arte drammatica.