Collasso delle segreterie delle istituzioni scolastiche

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L’ANP denuncia il collasso delle segreterie delle istituzioni scolastiche

Stiamo assistendo, da tempo, ad un fenomeno di gravità crescente, giunto ormai a livelli drammatici: la funzionalità delle segreterie scolastiche è sempre più compromessa, con molte situazioni di vera e propria paralisi.

Questo è dovuto, da un lato, alla carenza cronica di personale amministrativo; dall’altro, alla crescita esponenziale di adempimenti sempre più complessi. In molte scuole è vacante il posto di DSGA – fatto gravissimo perché si tratta di una funzione monocratica che, in analogia a quella dirigenziale, non può conoscere soluzione di continuità – e l’ordinamento scolastico non dispone di norme chiare che ne consentano l’immediata sostituzione.

Non possiamo fare a meno di ricordare, al riguardo, che la figura dirigenziale ha per sua natura il compito di organizzare e dirigere il lavoro delle risorse umane affidategli; se queste vengono meno, la prestazione dirigenziale diviene di fatto inesigibile.

L’ANP ha più volte denunciato all’Amministrazione questa emergenza, chiedendo a gran voce l’indizione del concorso per il reclutamento dei DSGA e degli assistenti amministrativi. Apprendiamo con favore che è in via di definizione il provvedimento per avviare il concorso a DSGA. Attendiamo ora di conoscere le relative procedure, auspicando che siano al contempo rigorose e rapide: le scuole non possono più attendere!

Dobbiamo inoltre constatare che l’Amministrazione non ha ancora avviato interventi sistemici e strutturali di formazione e aggiornamento del personale amministrativo in servizio, nonostante le innovazioni normative e tecnologiche abbiano pesantemente modificato anche il lavoro ordinario pretendendo competenze nuove e molto più complesse.

È sotto gli occhi di tutti, infine, che queste carenze di funzionalità ostacolano fortemente, e spesso impediscono, di gestire e di rendicontare correttamente i PON FSE/FESR.

A fronte di tale situazione, i dirigenti si troveranno inevitabilmente costretti a ridimensionare le azioni già autorizzate e finanziate, restituendo eventualmente i fondi ricevuti, e a non richiedere più ulteriori finanziamenti europei.

Auspichiamo un pronto intervento correttivo da parte del MIUR per ripristinare le condizioni minime di funzionamento delle scuole e del servizio erogato.