Consiglio di Stato: non si può bocciare in prima media

da Il Sole 24 Ore

Consiglio di Stato: non si può bocciare in prima media

Non si può bocciare in prima media. E’ la pronuncia del Consiglio di Stato che, al termine di una battaglia legale, ha cancellato il provvedimento che, a giugno, era stato il triste epilogo dell’anno scolastico di un ragazzino di Scandiano (Reggio Emilia). Che però, alla fine dell’iter giudiziario e ad anno scolastico in corso, potrà comunque accedere alla seconda media.

Secondo la pronuncia del Consiglio di Stato, infatti, non si può bocciare in prima media perché, nel passaggio dalle elementari alle medie, per decretare un giudizio sull’allievo occorre prendere in considerazione un periodo più ampio. Non basterebbe, in pratica, un solo anno di frequenza delle medie per rallentare la carriera scolastica di un ragazzino, nonostante le numerose insufficienze riportate. Dopo la bocciatura, infatti, come ricostruisce il “Resto del Carlino”, un ricorso, nel luglio scorso, aveva ristabilito una
promozione a tavolino. Provvedimento che, a sua volta, era stato riformato, a fine agosto, da una decisione del Tar che aveva, a differenza del Consiglio di Stato, ritenuto sufficienti per una bocciatura le carenze scolastiche del ragazzo, dimostrate dei voti riportati durante l’anno.

I familiari, però, dopo la bocciatura dei prof della scuola media di Scandiano non hanno accettato nemmeno la bocciatura del Tar e hanno deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha ribaltato la sentenza del Tar, consentendo la frequenza dello studente alla seconda classe. A chiudere la complicata vicenda giudiziaria, inoltre, è arrivata un’ulteriore sentenza, sempre del Consiglio di Stato, che ha confermato la promozione in seconda media. Una conferma corroborata, appunto, dal fatto che nel passaggio dalla scuola elementare alla media appare necessario che il profitto venga valutato su base biennale e non solo sui risultati del primo anno.

Di fatto, secondo il Consiglio di Stato, per decidere l’andamento di uno studente serve una visione complessiva dell’assestamento del passaggio dalle elementari alle medie, valutando almeno due anni di profitto. Rendendo così, di fatto, illegittima la possibilità stessa di essere bocciati in prima media.

Alla scuola media di Scandiano, che ha difeso la propria decisione, sono state anche addebitate le spese del giudizio: dovrà pagare 1.700 euro.