Redattore Sociale del 31-10-2018
Salute mentale, Ledha e “Uniti per l’autismo” scrivono alle Aziende Socio Sanitarie
MILANO. A due anni dall’approvazione della Legge Regionale in materia di salute mentale, Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e il comitato “Uniti per l’autismo” (che raggruppa 40 associazioni lombarde) hanno scritto una lettera a tutti i dirigenti delle Aziende socio sanitarie territoriali (ASST) della Lombardia per sapere quali delibere, servizi e misure sono stati messi in atto o saranno messi in atto per ottemperare a quanto previsto dalla norma. Obiettivo della legge, che si inserisce nel quadro più ampio della riforma socio-sanitaria lombarda, è quello di garantire a tutte le persone con disabilità una presa in carico integrata di carattere sanitario, sociosanitario e sociale. La missiva delle associazioni ha l’obiettivo di interrogare le aziende sanitarie, per sapere in che modo stiano assolvendo all’obbligo normativo e se abbiano emanato “delibere che vanno in questa direzione e quali iniziative intendano intraprendere per dare rapida attuazione alla legge regionale”.
“Si tratta infatti di un’informazione necessaria, oggi più che mai, per tutte le famiglie e le persone che spesso si rivolgono alle nostre organizzazioni per chiedere informazioni, orientamento e consiglio – commenta Alessandro Manfredi, presidente di Ledha -. Con questa lettera abbiamo chiesto alle ASST competenti di fornirci una panoramica dei servizi offerti, così da poter orientare adeguatamente le persone che si rivolgono a noi per avere informazioni”. “Per il comitato ‘Uniti per l’autismo’ -commenta la presidente, Raffaella Turatto- è molto importante avere dalle ASST un’idea più precisa dei casi di autismo in carico alle diverse agenzie territoriali e potere valutare l’effettiva offerta di servizi, perché le famiglie associate stanno sostenendo costi sempre più elevati per le terapie necessarie ai figli in ambito privato. ‘Uniti per l’Autismo’ esprime inoltre grande soddisfazione per la collaborazione con gli esperti del Centro Anti Discriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA, un punto di riferimento di alta competenza sulle disabilità e sui diritti”.